Dal 1° luglio 2025, il modulo cartaceo della Constatazione Amichevole di Incidente sarà sostituito da una versione accessibile via app. L’avvocato Maurizio Hazan: «La versione digitale abbatterà il rischio truffe»
Si tratta di una piccola rivoluzione per milioni di automobilisti italiani: la Constatazione Amichevole d’Incidente, conosciuta come Cai, dice addio al modulo cartaceo e si trasferisce ufficialmente sullo smartphone. Dal 1° luglio 2025 sarà infatti attiva su tutto il territorio nazionale la versione digitale del documento che serve a dichiarare un sinistro stradale in modo consensuale tra le parti coinvolte. La misura, promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, insieme all’Ivass (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni), ha l’obiettivo di modernizzare un passaggio cruciale della gestione degli incidenti automobilistici.
Come funziona la Cia digitale
La nuova Cai digitale sarà accessibile tramite una piattaforma unica o attraverso le app ufficiali delle principali compagnie assicurative. Gli utenti, in caso di sinistro, potranno compilare la dichiarazione direttamente dallo smartphone: inserendo luogo, data, targa dei veicoli coinvolti, dinamica dell’incidente e fotografie, con un sistema guidato che assiste passo dopo passo. La firma digitale, tramite Spid o Cie, sarà sufficiente per validare la dichiarazione. Entrambe le parti coinvolte potranno approvare in tempo reale quanto dichiarato, eliminando la necessità di compilare due copie cartacee, spesso oggetto di errori, smarrimenti o ambiguità. Inoltre, il sistema è stato progettato nel rispetto delle normative europee sulla protezione dei dati personali (Gdpr). L’accesso alla piattaforma sarà dunque sicuro, tramite identificazione certificata, e tutte le comunicazioni saranno criptate.
A cosa serve il modulo Cai
Il modulo Cai prima o poi, purtroppo, capita a tutti di doverlo compilare. Ma sappiamo bene qual è la sua utilità? Il documento ha lo scopo di identificare le parti coinvolte in un incidente stradale e le modalità dello stesso; e «riveste particolare importanza, essendo lo strumento attraverso il quale ogni automobilista coinvolto in un sinistro (sia che abbia ragione o che abbia torto) adempie al proprio obbligo di denuncia dell’incidente, compilandone i campi e fornendo alla compagnia una descrizione dettagliata della dinamica e delle conseguenze del sinistro», come spiega al Corriere della Sera Maurizio Hazan, avvocato dello studio legale THMR e tra i massimi esperti del mondo delle assicurazioni.
Avvocato Hazan quale importanza riveste la Cai in un sinistro nell’ottica di un indennizzo?
Moltissima. Non tutti sanno infatti che la mancata denuncia di sinistro potrebbe pregiudicare l’efficacia della copertura assicurativa. Lo dice l’art. 143 del Codice delle Assicurazioni, che attribuisce inoltre alla Cai una importante valenza probatoria: quando è sottoscritta da entrambi i conducenti coinvolti nel sinistro, e salvo prova contraria da parte dell’impresa di assicurazione, si presume che il sinistro si sia verificato nelle circostanze, con le modalità e con le conseguenze ivi descritte.
Perché la Cai digitale è un passo avanti rispetto alla versione cartacea?
Premesso che nella moderna società tecnologica era inevitabile che il vecchio modulo Cai cartaceo fosse destinato a diventare digitale, al pari del contrassegno e del certificato di assicurazione, la versione su carta era facilmente alterabile e in passato è stata spesso oggetto di condotte fraudolente. Il supporto digitale, dunque, dovrebbe abbattere di molto questo rischio, consentendo una tracciatura non modificabile di quanto descritto nel modulo.
Quali altri vantaggi ci sono per gli assicurati?
In media, oggi occorrono dai 10 ai 15 giorni per l’apertura e la gestione iniziale di un sinistro; con la Cia digitale si punta a scendere sotto i 5 giorni. La disponibilità della Cai su smartphone o tablet potrebbe consentire inoltre di allegare immediatamente immagini digitali utili ad attestare, con miglior eloquenza delle parole e delle testimonianze «analogiche», la dinamica del sinistro (come incidentalmente rilevato anche dalla Cassazione nella propria ordinanza 28924/2022). Ciò potrebbe condurre, nel medio periodo, a una più efficace e tempestiva gestione dei sinistri, con potenziali ricadute vantaggiose sui costi assicurativi, anche a beneficio della clientela.
Cosa cambia per le compagnie di assicurazione?
Nell’immediato, le compagnie saranno tenute ad un certo sforzo economico per conformarsi alle nuove norme, che prevedono, tra l’altro la messa a disposizione dei contraenti e degli assicurati applicazioni
informatiche, tramite un software progettato e sviluppato per essere utilizzato anche su dispositivi mobili, e accessibile via web, per la compilazione del modulo di denuncia di sinistro e la trasmissione telematica del modulo Cai (che deve essere sottoscritto con modalità di
firma aventi requisiti di sicurezza non inferiori a quelli stabiliti per la firma elettronica avanzata).
Quali sono le tempistiche? E’ previsto un periodo transitorio?
Le compagnie dovranno attivare tutto questo, opportunamente assistite da adeguati sistemi di sicurezza in tema di Privacy e di Cyberisk, entro marzo 2026, termine massimo a loro concesso per adeguarsi.
Sarà ancora possibile usare la versione cartacea?
Poiché continueranno ad esserci, ovviamente, soggetti non avvezzi o non inclini al mondo delle comunicazioni digitali, si potrà continuare a utilizzare il modulo Cai cartaceo rispetto a quello digitale (alla digitalizzazione penserà poi l’assicurazione). Questa possibilità è assicurata dal regolamento 56, che attribuisce sempre al cliente, all’atto della stipula della polizza o del suo rinnovo, di scegliere tra il modulo digitale e quello cartaceo.
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