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Bonus Auto Elettriche 2025: Guida completa ai nuovi incentivi




Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

di Adriano Fausto Cappello – 29/09/2025








Il 2025 segna un punto di svolta significativo per la mobilità sostenibile in Italia: la decarbonizzazione del trasporto è oggi una priorità nell’agenda europea e italiana. In questo contesto, il Governo ha previsto nuove forme di incentivo pubblico a fondo perduto per sostenere l’acquisto di veicoli elettrici, con l’obiettivo di promuovere la transizione ambientale e rinnovare il parco auto.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Di seguito forniamo una panoramica aggiornata e dettagliata sui bonus auto elettriche 2025, spiegando come funzionano, chi ne può beneficiare, quali requisiti sono richiesti e come presentare la domanda. Inoltre risponde alle domande frequenti per chiarire i dubbi più comuni.

 



Con il decreto attuativo del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’8 settembre 2025, sono finalmente operativi i nuovi incentivi a fondo perduto per l’acquisto di auto elettriche. Questi contributi rappresentano un’opportunità unica per privati e microimprese di accelerare la transizione verso la mobilità elettrica. L’obiettivo principale è sostituire i veicoli più inquinanti con modelli a zero emissioni, contribuendo così alla riduzione dell’impatto ambientale del trasporto su strada.


L’origine degli incentivi e il PNRR

Il nuovo regime di incentivi per auto elettriche fa parte del progetto più ampio del PNRR – Missione 2, Componente 2, Investimento 4.5, con l’obiettivo di ridurre le emissioni nelle aree urbane e ringiovanire il parco circolante.

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L’intervento è finanziato con una dotazione iniziale di circa 597,3 milioni di euro, da impiegare fino ad esaurimento risorse, con possibilità di integrazione futura.

Con il decreto del 8 agosto 2025, pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’8 settembre 2025 (G.U. 208), sono state formalizzate le modalità e i criteri per accedere agli incentivi per privati e microimprese.


La piattaforma gestita da Sogei per l’accesso agli incentivi sarà operativa dal 15 ottobre 2025 per le persone fisiche, mentre i concessionari e i venditori potranno registrarsi e aderire in anticipo (dal 23 settembre 2025) per essere pronti all’avvio.

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Le risorse sono disponibili fino al 30 giugno 2026, salvo esaurimento anticipato, quindi l’esaurimento del fondo può avvenire anche prima della scadenza.

 

Perché Questi Incentivi Sono Diversi?

A differenza dei precedenti ecobonus, questi nuovi incentivi si caratterizzano per alcune peculiarità importanti:

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  • Rottamazione obbligatoria: È necessario rottamare un veicolo termico fino a Euro 5
  • Contributi differenziati per ISEE: Gli importi variano in base alla situazione economica del richiedente
  • Focus su aree urbane: Priorità per residenti in aree urbane funzionali
  • Durata limitata: I contributi sono validi fino al 30 giugno 2026


Vediamo, quindi, nel dettaglio chi può beneficiare degli incentivi e con quali differenze.

Contabilità

Buste paga

 

 

Persone fisiche (privati)

Possono accedere agli incentivi le persone fisiche residenti nelle aree urbane funzionali (cioè città con almeno 50.000 abitanti o zone di pendolarismo composte da comuni contigui) che acquistano un veicolo nuovo di categoria M1 a alimentazione esclusivamente elettrica (BEV), con un prezzo di listino non superiore a 35.000 euro (IVA e optional esclusi), a condizione di rottamare un veicolo termico da Euro 0 fino a Euro 5 (detenuto da almeno 6 mesi).

 

Alcuni punti chiave per le persone fisiche:

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  • È possibile richiedere un solo incentivo per nucleo familiare.
  • Il veicolo da rottamare deve essere di categoria M1 (autovettura) con motore termico e classe Euro 0-5, e deve essere stato intestato al beneficiario (o a un componente del nucleo) per almeno 6 mesi.
  • Il prezzo di listino non deve essere superiore a 35.000 euro IVA e optional esclusi
  • Il nuovo veicolo elettrico deve restare intestato al beneficiario (o a un componente maggiorenne del nucleo) per almeno 24 mesi (2 anni).

Microimprese (piccole imprese)

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Sono ammesse al bonus le microimprese con sede legale nelle aree urbane funzionali, per l’acquisto di veicoli elettrici commerciali leggeri (BEV), nelle categorie N1 (fino a 3,5 tonnellate) e N2 (da 3,5 fino a 12 tonnellate) destinati al trasporto merci.

Elementi rilevanti:

  • Ogni microimpresa può beneficiare al massimo di due bonus per veicoli elettrici nuovi.
  • L’incentivo è pari al 30% del prezzo di acquisto (IVA esclusa), con un massimale di 20.000 euro per veicolo.
  • Anche per le microimprese vale l’obbligo di rottamazione di un veicolo termico fino a Euro 5 e il mantenimento del nuovo veicolo per almeno 24 mesi.
  • L’agevolazione per le microimprese rientra nella normativa UE “de minimis” per aiuti di Stato.


Per le persone fisiche

L’importo del contributo varia in funzione del valore ISEE e della necessità di rottamazione:






Fascia ISEE

Condizione

Importo del contributo

Note

≤ 30.000 €

con rottamazione

11.000 euro

per auto elettrica M1 fino a 35.000 € (IVA esclusa)

30.001 – 40.000 €

con rottamazione

9.000 euro

medesimi limiti di prezzo e tipologia 

Condizioni addizionali:

  • Il veicolo elettrico acquistato non può avere un prezzo di listino (IVA esclusa, optional escluse) superiore a 35.000 euro.
  • Lo sconto sarà applicato immediatamente dal concessionario e rimborsato dallo Stato.
  • Il contributo non è cumulabile con altri incentivi per lo stesso veicolo.

 

Per le microimprese

  • Incentivo pari al 30% del prezzo di acquisto (IVA esclusa) del veicolo elettrico.
  • Massimale per veicolo: 20.000 euro.
  • Ogni impresa può beneficiare al massimo di due bonus.


Registrazione e adesione dei concessionari

Dal 23 settembre 2025, i concessionari potranno registrarsi sulla piattaforma MASE / Sogei per aderire all’iniziativa.

I venditori dovranno caricare l’elenco dei veicoli idonei e accettare le condizioni per applicare lo sconto.

 

Richiesta da parte del beneficiario (privato o microimpresa)

  1. Il beneficiario accede alla piattaforma al momento dell’apertura (dal 15 ottobre) e inserisce i dati richiesti: ISEE, dati del veicolo da rottamare, targa, autocertificazioni. 
  2. Il sistema genera un voucher digitale da validare entro 30 giorni.
  3. Il concessionario valida il voucher entro 30 giorni dalla generazione.
  4. Il bonus verrà applicato immediatamente come sconto al momento dell’acquisto e successivamente il venditore verrà rimborsato dallo Stato.
  5. Il venditore deve consegnare il veicolo rottamato a un centro demolizioni entro 30 giorni dall’immatricolazione del nuovo e richiedere la radiazione per demolizione.

Validazione e controllo

I venditori che non validano entro i termini perdono l’occasione e il bonus rientra nel fondo residuo. Le operazioni (domanda, validazione) dovranno essere concluse entro la scadenza del 30 giugno 2026.


Per le persone fisiche

  • Veicoli categoria M1 (autovetture fino a 8 posti) con alimentazione esclusivamente elettrica (BEV).
  • Prezzo di listino (IVA esclusa, optional esclusi) ≤ 35.000 euro.
  • Il veicolo deve essere nuovo, non usato.

 

Per le microimprese

  • Veicoli commerciali elettrici leggeri (categorie N1 fino a 3,5 t e N2 fino a 12 t) per il trasporto merci.
  • Il contributo è pari al 30% del prezzo di acquisto (IVA esclusa) ed è limitato a massimo 20.000 euro per veicolo.


Vantaggi immediati:

Sicuramente il bonus rappresenta un forte incentivo economico che riduce il costo di acquisizione dell’auto elettrica. Ciò si traduce come un aiuto concreto alla transizione verso mobilità a emissioni zero dando la possibilità di sostituire veicoli inquinanti con veicoli più moderni e sostenibili.

 

Limiti e criticità:

Tuttavia le risorse sono limitate e potrebbero esaurirsi rapidamente. Il meccanismo della rottamazione obbligatoria può essere un ostacolo per chi non è possessore di un veicolo compatibile da demolire e lo stesso il vincolo territoriale (solo zone urbane funzionali) perché esclude alcune aree del Paese.

Il limite di prezzo fissato a 35.000 euro (IVA esclusa) fa di fatto escludere modelli più “premium”, mentre il vincolo della durata di 24 mesi impedisce a chi vuole cambiare auto prima di quel termine di vendere il veicolo incentivato senza sanzioni (o decadenza del bonus).

 

Consigli pratici:

  1. Registrarsi tempestivamente: appena la piattaforma sarà attiva, è consigliabile fare domanda quanto prima (calcolando attentamente però i termini) per evitare il rischio di esaurimento dei fondi.
  2. Documentazione completa: preparare ISEE, dati del veicolo da demolire e autocertificazioni in anticipo.
  3. Verificare i modelli idonei: scegliere auto elettriche che rientrano nel limite di prezzo e che i concessionari aderenti hanno in lista.
  4. Valutare incentivi regionali: alcune regioni o comuni possono offrire incentivi aggiuntivi.
  5. Attenzione ai termini: generazione e convalida del voucher entro 30 giorni, immatricolazione e demolizione entro i termini previsti.


Il bonus auto elettriche 2025 offre un’opportunità concreta per incentivare l’acquisto di veicoli a emissioni zero e favorire la rottamazione di quelli più inquinanti. Con contributi fino a 11.000 euro per i privati e fino al 30% del prezzo (fino a 20.000 euro) per le microimprese, il meccanismo rappresenta un passo concreto verso la mobilità sostenibile.

Tuttavia, la portata dell’intervento dipenderà dalla capacità degli utenti di muoversi rapidamente, dalla disponibilità di modelli idonei e dalla tempestività nell’esaurimento delle risorse.

I nuovi incentivi rappresentano un’importante spinta al mercato dell’auto elettrica in Italia. Tuttavia, per ottenere un effetto duraturo, servono politiche di lungo termine:

  • Incremento della rete di ricarica pubblica e privata (colonnine fast e ultra-fast).
  • Stabilità normativa futura: decisioni certe su incentivi per i prossimi anni.
  • Integrazione con politiche fiscali per veicoli aziendali e flotte.
  • Educazione e promozione della mobilità elettrica, con strumenti informativi e supporto all’utente.

Se queste misure si affiancano allo schema dei bonus, l’Italia potrà accelerare la sua transizione verso un sistema di trasporto più sostenibile.


 

 

 

Posso ottenere il bonus se non rottamo un veicolo?

No. Il regime attuale richiede la rottamazione obbligatoria di un veicolo termico fino a Euro 5 per accedere agli incentivi per le persone fisiche.

 

Cosa succede se il bonus viene generato ma non convalidato entro 30 giorni?

Se il voucher non viene convalidato entro il termine, il bonus decade e le risorse tornano al fondo residuo.

 

È possibile cumulare questo bonus con altri incentivi locali o regionali?

In genere il bonus non è cumulabile con altri incentivi dello Stato per lo stesso veicolo. Tuttavia, in alcuni casi le regioni o i comuni possono offrire incentivi aggiuntivi, purché compatibili (non si può essere sovvenzionati due volte per lo stesso beneficio statale). È consigliabile verificare i regolamenti locali.

 

Devo mantenere il veicolo per un certo periodo?

Sì. Il nuovo veicolo elettrico deve restare intestato al beneficiario o a un membro del nucleo familiare per almeno 24 mesi.

 

Posso trasferire il bonus a un altro componente della famiglia?

Sì. Il beneficiario può generare il voucher a favore di un altro componente maggiorenne del nucleo familiare.

 

Cosa succede se le risorse finiscono prima della scadenza?

Il bonus può esaurirsi prima del termine ufficiale (30 giugno 2026). In tal caso non saranno accettate nuove domande.

 

Le microimprese devono rispettare limiti particolari?

Sì. Le microimprese sono soggette a limiti come:

  • massimo due bonus per impresa;
  • rispetto della normativa “de minimis”;
  • obbligo di rottamazione;
  • mantenimento del veicolo per 24 mesi;

 

Cosa Significa “A Fondo Perduto”?

I contributi sono erogati come sovvenzioni dirette che non devono essere restituite. Questo significa che l’importo ricevuto rappresenta una riduzione effettiva del costo di acquisto del veicolo elettrico, senza alcun obbligo di rimborso futuro.

 

Cosa Succede Se Non Si Trova un Veicolo Elettrico Adatto?

Il mercato delle auto elettriche sotto i 35.000 euro si sta espandendo rapidamente. I principali costruttori stanno lanciando modelli specificamente progettati per rientrare in questa fascia di prezzo.

 

I Veicoli Ibridi Sono Inclusi?

No, gli incentivi sono riservati esclusivamente ai veicoli elettrici puri (BEV – Battery Electric Vehicle). I veicoli ibridi non rientrano in questa misura specifica.

 

Quanto Tempo Ci Vuole per Ricevere il Contributo?

I tempi di erogazione dipenderanno dal flusso delle domande e dalla verifica della documentazione. Si stima un periodo di elaborazione di 30-60 giorni dalla presentazione completa della documentazione.

 

Quali sono i Vantaggi Economici e Ambientali del possedere un’auto elettrica?

Costi di Gestione Ridotti:

  • Costo energia elettrica vs carburante: risparmio fino al 70%
  • Manutenzione ridotta: nessun cambio olio, filtri, candele
  • Esenzione bollo auto in molte regioni (primi 5 anni)
  • Accesso gratuito a ZTL e parcheggi blu in molte città

 

Benefici Ambientali:

  • Zero emissioni locali durante la guida
  • Riduzione significativa dell’impronta carbonica
  • Contributo agli obiettivi di sostenibilità europea

Impatto sul Valore di Mercato

  • Le auto elettriche mantengono meglio il valore nel tempo grazie alla crescente domanda e alle normative sempre più restrittive per i veicoli termici.

 

 

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