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Pmi: le mosse da fare a cavallo di Bper. Parla Lanzarini, resp. corporate


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«Oggi più che mai, il nostro compito non è solo finanziare Pmi, ma aiutarle a comprendere tutti gli strumenti che hanno a disposizione e come usarli per crescere ed affrontare i cambiamenti in atto». Parole di Massimo Lanzarini, responsabile corporate di Bper Banca, nonché board member della Società di factoring dell’istituto di credito. Prima di approdare a Bper Banca, Lanzarini ha svolto per quasi 24 anni ruoli manageriali in UniCredit. Con l’acquisizione di Banca Popolare di Sondrio, il Gruppo Bper è una realtà al servizio di circa 6 milioni di clienti con circa 2000 filiali distribuite in tutta Italia, circa 410 miliardi di euro di asset finanziari e il 14% quota di mercato in Lombardia. Ecco: le parole di Lanzarini esprimono l’impegno di Bper per affiancare le Pmi nella loro crescita, con un approccio che non si limita all’erogazione del credito. Infatti è un accompagnamento completo, consulenziale, pensato per sostenere l’impresa in tutte le fasi del progetto di sviluppo. Ad esempio, il Gruppo Bper Banca ha messo a disposizione un miliardo di euro per finanziare progetti legati alla Transizione 5.0, il piano nazionale che sostiene gli investimenti delle aziende in digitalizzazione e risparmio energetico. Ma soprattutto, in tema di 5.0 ha costruito attorno alle Pmi un percorso guidato, fatto di consulenza e affiancamento continuo.

Ma al di là di Transizione 5.0, quali altre iniziative sono dedicate da Bper alle Pmi? La piattaforma Cercabandi di Bper Banca mette a disposizione finanziamenti agevolati dedicati a progetti di sviluppo, digitalizzazione e sostenibilità l’impresa viene ascoltata, seguita, guidata nella scelta e nella gestione delle risorse. Le Pmi possono anche emettere minibond o partecipare a basket bond, strumenti che permettono di raccogliere fondi dal mercato anche per realtà di piccole dimensioni.

Bper offre anche supporto concreto per l’internazionalizzazione, analizzando i rischi legati ai mercati esteri e mettendo a disposizione una rete di specialisti operativi su tutto il territorio. La banca segue anche con attenzione i progetti legati alla sostenibilità ambientale e sociale (Esg), utilizzando strumenti di analisi interni e il supporto di agenzie indipendenti come Modefinance e Cerved.

Per portare avanti queste iniziative la banca di recente ha riorganizzato e rafforzato la divisione Corporate & Investment Banking. Peraltro, Bper Banca ha firmato un accordo con Ucimu, l’associazione dei costruttori di macchine utensili, per dare un supporto all’industria manifatturiera italiana. Non si tratta solo di aiutare chi produce i macchinari, ma anche le Pmi che li acquistano, cioè quelle che vogliono rinnovare o rendere più moderne le proprie linee di produzione. L’obiettivo è facilitare gli investimenti in innovazione.

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Una piattaforma di credito agevolato con servizi su misura per i progetti di crescita e innovazione delle Pmi

Massimo Lanzarini, responsabile corporate di Bper Banca e board member della Società di factoring dell’istituto di credito.

Attraverso la citata piattaforma, le imprese possono richiedere finanziamenti per soddisfare diversi scopi, come investimenti tecnologici, transizione ecologica, sviluppo di nuovi mercati, rafforzamento del capitale o assunzioni, abbinando la finanza pubblica a quella privata. Il punto centrale della piattaforma è l’approccio consulenziale. Ogni percorso parte dall’idea dell’impresa e viene costruito insieme al cliente, con il supporto di professionisti che seguono ogni fase, dalla definizione del progetto alla gestione della pratica. «La nostra piattaforma nasce dal dialogo con le imprese», spiega Massimo Lanzarini. «Il nostro obiettivo è capire cosa serve davvero a chi lavora sul territorio, ogni giorno. Non proponiamo soluzioni predefinite: partiamo sempre dal progetto dell’impresa, ascoltiamo i suoi bisogni e costruiamo attorno una risposta su misura».

Il progetto si avvale anche della collaborazione con enti e istituzioni come Cdp (Cassa Depositi e Prestiti), Bei (Banca Europea per gli Investimenti), FEI (Fondo Europeo per gli Investimenti), Sace (società pubblica per l’assicurazione e la garanzia dei crediti all’export) e Mcc (Medio Credito Centrale). Queste partnership permettono di offrire condizioni più favorevoli, e semplificando l’accesso al credito, anche per aziende con minore esperienza finanziaria. «Attraverso queste collaborazioni riusciamo a portare la finanza pubblica nelle imprese. Il nostro lavoro è tradurre fondi e strumenti in occasioni reali, che le imprese possano usare subito, senza barriere o complicazioni, continua Lanzarini. «È un lavoro di squadra: il cliente porta il progetto, noi mettiamo le competenze, la consulenza, i contatti con il sistema e le risorse per farlo partire».

Nel 2024, la piattaforma Cercabandi ha permesso di supportare oltre 2.000 imprese, per un valore complessivo di più di 600 milioni di euro. «Vogliamo aiutare chi lavora, crea valore e occupazione sul territorio. Offriamo credito, certo, ma anche ascolto, competenze e visione. Perché oggi, per fare impresa, servono strumenti solidi e relazioni di fiducia». conclude Lanzarini.

Come le pmi possono raccogliere capitali alternativi con minibond e basket bond: il supporto consulenziale di Bper Banca

Bper Banca ha firmato un accordo con Ucimu, l’associazione dei costruttori di macchine utensili, per dare un supporto all’industria manifatturiera italiana.

I citati minibond sono strumenti finanziari che permettono a un’impresa di raccogliere fondi direttamente dal mercato, senza passare da un prestito bancario tradizionale. Si tratta di titoli di debito a medio-lungo termine che possono essere emessi anche da piccole e medie imprese. I menzionati basket bond funzionano in modo simile, ma con una differenza: più imprese emettono contemporaneamente i loro minibond, che vengono raccolti in un “paniere” (basket) e acquistati da investitori istituzionali. Questo meccanismo consente anche alle aziende di dimensioni più ridotte di accedere al mercato dei capitali con condizioni vantaggiose e costi contenuti. È una forma di finanza alternativa che può sostenere progetti importanti legati alla crescita, alla digitalizzazione o alla transizione ecologica.

Bper Banca partecipa attivamente a queste iniziative, in particolare attraverso il programma Basket Bond Emilia-Romagna, realizzato in collaborazione con Cdp (Cassa Depositi e Prestiti) e la Regione Emilia-Romagna. Il programma mette a disposizione 100 milioni di euro per finanziare investimenti sostenibili delle PMI del territorio. La banca svolge un ruolo di accompagnamento lungo tutto il processo. Seleziona le imprese, valuta i progetti presentati, fornisce consulenza finanziaria per strutturare le operazioni e assiste i clienti in ogni fase, dall’emissione alla chiusura.

«Vogliamo rendere accessibili alle Pmi strumenti finanziari evoluti, spesso riservati solo alle grandi aziende. Le accompagniamo passo dopo passo con un servizio completo, così da aiutarle a capire se questi strumenti fanno per loro e come sfruttarli al meglio», spiega Massimo Lanzarini.

Il progetto è pensato per finanziare ambiti strategici come l’innovazione tecnologica, l’efficientamento energetico e la competitività industriale. Anche se ogni impresa emette il proprio bond, l’operazione viene gestita all’interno di una struttura collettiva, con il sostegno della Regione. «Il nostro ruolo è fare da ponte tra le imprese e il mercato dei capitali, offrendo loro una strada alternativa al credito tradizionale. Con strumenti come i minibond e i basket bond, anche una Pmi può raccogliere capitali e affrontare nuovi progetti con più forza», conclude Lanzarini.

Come Bper accompagna le imprese nella Transizione 5.0 e nella sostenibilità: una struttura specializzata per semplificare bandi, incentivi e strumenti complessi

il Gruppo Bper Banca ha messo a disposizione un miliardo di euro per finanziare progetti legati alla Transizione 5.0, il piano nazionale che sostiene gli investimenti delle aziende in digitalizzazione e risparmio energetico. Ma soprattutto, in tema di 5.0 ha costruito attorno alle Pmi un percorso guidato, fatto di consulenza e affiancamento continuo.

«Abbiamo costruito all’interno della banca una struttura dedicata questo tipo di attività, che si occupa di analizzare i bandi del Pnrr », spiega Massimo Lanzarini. «Questi strumenti pubblici, se ben usati, rappresentano un’opportunità, ed il nostro obiettivo è aiutare l’impresa nel comprenderli al meglio.

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Il supporto fornito da Bper è operativo e continuo. La banca verifica la conformità del progetto ai criteri previsti dal piano, aiuta a stimare il risparmio energetico, supporta la predisposizione dei documenti tecnici e fiscali, e segue tutta la pratica fino al riconoscimento del credito d’imposta. Dove necessario, integra anche con finanziamenti personalizzati.

In questo percorso tecnico, Bper si avvale anche di partner esterni certificati, che garantiscono il corretto calcolo degli impatti energetici e una gestione puntuale delle procedure. «Lavoriamo con partner tecnici altamente qualificati, che conoscono a fondo la normativa e sanno come misurare gli impatti degli investimenti. Questo ci permette di dare al cliente non solo un supporto formale, ma una vera guida operativa.

Il sostegno di Bper va oltre il Piano 5.0. Come si accennava, la banca continua a promuovere progetti legati alla sostenibilità ambientale, sociale e di governance (Esg), utilizzando strumenti di analisi interni e indicatori condivisi con l’impresa per valutare l’impatto reale di ogni iniziativa. «Non ci accontentiamo di finanziare un progetto sulla base di un’idea o di una promessa. Vogliamo condividere con l’impresa obiettivi precisi, come l’efficientamento dei consumi, la riduzione delle emissioni, il miglioramento delle condizioni sociali. E questi obiettivi devono essere concreti, raggiungibili e verificabili. Noi lavoriamo per questo: per trasformare la sostenibilità in un vantaggio competitivo e in un valore reale, che si possa toccare con mano, vedere nei numeri e nei risultati», conclude Lanzarini».

Come Bper valuta i progetti delle imprese: strumenti interni, rating Esg e bilanci trasparenti per misurare l’impatto reale

Per valutare concretamente se un progetto ha valore, Bper Banca utilizza strumenti digitali e si avvale anche della collaborazione di partner esterni specializzati. L’obiettivo è uno: fornire alle imprese un’analisi affidabile e misurabile, soprattutto in ambito Esg (ambientale, sociale e di governance). Uno degli strumenti principali è Synesgy, una piattaforma digitale che analizza in modo dettagliato la situazione di un’impresa. Consente di capire a che punto si trova rispetto ai temi Esg, di individuare i margini di miglioramento e di misurare l’impatto atteso degli investimenti. «Condividiamo con il cliente un’analisi concreta: da dove parte, cosa vuole ottenere, e come possiamo misurare i risultati», spiega Massimo Lanzarini. «Solo così possiamo fissare obiettivi reali, raggiungibili e soprattutto utili, che servano davvero all’azienda e al territorio in cui opera».

Synesgy consente di raccogliere e gestire informazioni sulla sostenibilità delle aziende attraverso un self-assessment Esg, completo di valutazione, benchmark e indicazioni sul piano di sviluppo da intraprendere.

Accanto agli strumenti interni, Bper lavora con società esterne come le citate Modefinance e Cerved. Modefinance è un’agenzia di rating autorizzata dall’ESMA (l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati), specializzata nell’analisi del rischio di credito. Cerved è una delle principali realtà italiane nell’ambito della raccolta e analisi di dati economico-finanziari. Entrambe le società forniscono valutazioni ESG certificate, che aiutano la banca a capire il profilo dell’impresa e, allo stesso tempo, offrono all’impresa un’opportunità per migliorare la propria reputazione sul mercato.

Gli strumenti e i servizi con cui Bper supporta le Pmi nei progetti di internazionalizzazione e nella gestione dei rischi globali

La sede di Bper Banca a Milano.

Si diceva che Bper Banca ha sviluppato un servizio dedicato per accompagnare le imprese nei loro progetti all’estero, aiutandole a valutare e gestire i rischi connessi alle operazioni internazionali. Cosa fa esattamente il servizio?

Le principali aree analizzate riguardano il rischio-Paese (ossia la stabilità economica e politica del mercato in cui si vuole operare) e il rischio controparte, cioè l’affidabilità dei partner commerciali esteri. La valutazione viene svolta in collaborazione con Sace, l’ente pubblico che fornisce alle imprese italiane strumenti di protezione come garanzie e coperture assicurative. «Ogni operazione viene valutata con attenzione: guardiamo il Paese di destinazione, il tipo di accordo, la durata e la controparte. In base a questi elementi, costruiamo la protezione più adatta per tutelare l’impresa», spiega Massimo Lanzarini.

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Per rafforzare questo accompagnamento, Bper ha attivato una rete di specialisti estero presenti nei propri centri imprese su tutto il territorio nazionale. Si tratta di consulenti esperti nei mercati internazionali, che lavorano direttamente con le aziende per costruire strategie su misura: dall’accesso ai nuovi mercati fino alla scelta delle coperture assicurative più adeguate.

«L’export e l’internazionalizzazione sono asset strategici per l’istituto bancario, essenziali per supportare le Pmi, le Mid Cap e le grandi aziende nel loro approccio ai mercati internazionali. Lo facciamo sia tramite la nostra rete di Specialisti Estero, sia digitalmente tramite l’accesso gratuito al nostro portale www.bperestero.it. Il nostro obiettivo è semplice: aiutare le Pmi a crescere oltre confine. In un mondo sempre più incerto, conoscere i mercati, prevedere le criticità e le opportunità e usare gli strumenti giusti fa davvero la differenza», sottolinea Lanzarini.



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