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PNRR, ECCO la PROPOSTA DI REVISIONE. Dotazione per assicurare impegno e promozione student housing. IL DOCUMENTO

La proposta di revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sarà presentata al Senato dal ministro Foti.

Qui di seguito AGEEI pubblica la proposta in formato PDF e a seguire in formato testuale:

PROPOSTA DI REVISIONE PNRR CABINA DI REGIA 26.09.2025

Molti i temi affrontati nella proposta di revisione.

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GLI ORIENTAMENTI DELLA COMMISSIONE EUROPEA IN VISTA DEL 2026

PROPOSTA REVISIONE PNRR

Lo scorso 4 giugno, con la comunicazione NextGenerationEU – The road to 20261, la Commissione europea ha tracciato con chiarezza la rotta finale per l’attuazione dei Piani nazionali finanziati dal Dispositivo di ripresa e resilienza, fissando i termini ultimi per il completamento delle riforme e degli investimenti del PNRR.
Entro il 31 agosto 2026 dovranno essere raggiunti tutti gli obiettivi e traguardi; ogni azione effettuata dopo tale data non potra essere presa in considerazione nella valutazione del conseguimento dei risultati da parte della Commissione europea. Entro il 30 settembre 2026 dovra essere trasmessa l’ultima richiesta di pagamento, accompagnata dai necessari elementi rendicontativi. Non oltre il 31 dicembre 2026 la Commissione dovra effettuare i pagamenti ai singoli Stati membri.
Nella citata comunicazione la Commissione europea incoraggia gli Stati membri a rivedere complessivamente e modificare i Piani nazionali entro la fine del 2025 per assicurare, nel rispetto dei tempi delineati, il massimo assorbimento delle risorse del Dispositivo di ripresa e resilienza. Cio richiede di mantenere nei Piani nazionali solo le misure delle quali si puo prevedere il pieno conseguimento di obiettivi e traguardi entro il termine del 31 agosto 2026.
Al tempo stesso, gli Stati membri sono invitati a individuare soluzioni volte ad assicurare che le riforme e gli investimenti finanziati dal Dispositivo di ripresa e resilienza continuino a contribuire significativamente agli obiettivi finali di politica pubblica, in linea con le priorita europee. Restano ferme le condizionalita generali previste dal regolamento (UE) 2021/241, incluso il contributo dei Piani nazionali alla transizione verde e digitale.
In questo contesto, nella comunicazione del 4 giugno la Commissione ha indicato alcune possibili linee di intervento per la revisione dei Piani nazionali di ripresa e resilienza:

i. Rafforzamento delle misure esistenti: gli Stati membri possono modificare il Piano spostando risorse sulle misure che stanno producendo risultati superiori alle attese, per le quali vi è già overperformance o vi sono prospettive di maggiore assorbimento.

ii. Riduzione delle risorse per le misure non attuabili nei tempi: le misure non più realizzabili nei tempi richiesti possono essere eliminate anche senza sostituirle con altre misure. Rispetto a questo scenario, la Commissione suggerisce di mirare al pieno utilizzo delle sovvenzioni, eventualmente riducendo i prestiti. È possibile a tal fine spostare le misure più efficienti sulle
sovvenzioni e rimodulare contestualmente la quota relativa ai prestiti.
iii. Dividere in parti i progetti di investimento, finanziando le parti successive al 2026 con fondi nazionali o altri fondi UE: per i progetti articolati che rischiano di non essere completati entro agosto 2026, è possibile finanziare con il PNRR solo le componenti realizzabili entro la scadenza, rimuovendo e spostando su altre fonti di finanziamento nazionali o europee le parti
non compatibili con i tempi del Piano.
iv. Utilizzo di strumenti finanziari per incentivare gli investimenti privati: per continuare a perseguire gli obiettivi di politica pubblica dei Piani nazionali di ripresa e resilenza a fronte del ridimensionamento di alcune misure che incontrano difficoltà, è possibile introdurre strumenti finanziari, gestiti da un soggetto indipendente secondo lo schema della facility, per incentivare gli investimenti privati a fronte di fallimenti del mercato. Tale opzione, che include anche la possibilità di regimi di erogazioni a fondo perduto (grants), richiede entro agosto 2026 la definizione dell’implementing agreement, il trasferimento dei fondi al gestore della facility e la firma della concessione dei contributi ai beneficiari finali per il totale delle risorse.
v. Trasferimenti al comparto nazionale del programma InvestEU: nella revisione dei Piani è possibile trasferire fino al 4 per cento della dotazione PNRR di ciascuno Stato membro al comparto nazionale del programma InvestEU, rafforzando così le garanzie per gli investimenti delle imprese in ambiti strategici. In tal caso, è richiesta come milestone finale entro il 31 agosto 2026 l’approvazione di tutte le operazioni di investimento da parte del Comitato di investimenti di InvestEU.
vi. Capitalizzazione delle Banche e Istituzioni di Promozione Nazionale: il PNRR può essere usato per rafforzare il capitale delle CDP nazionali o delle loro controllate, per sostenere progetti in linea con le priorità strategiche europee. Questo modello richiede il trasferimento delle risorse, in forma di capitalizzazione, alle CDP e la definizione della politica di investimento e della governance. Tra gli obiettivi espressamente menzionati nella comunicazione vi sono la decarbonizzazione, la transizione energetica, le politiche per le abitazioni a condizioni sostenibili, l’accesso delle imprese al capitale, la sicurezza e la difesa. Questa opzione non è compatibile con l’erogazione ai beneficiari finali di contributi a fondo perduto.
vii. Sostegno ai programmi spaziali dell’UE: le risorse del PNRR possono essere destinate anche al finanziamento di componenti del Programma Spaziale dell’Unione europea o del Programma di Connettività Sicura (2023-2027).
viii. Contributi al Programma Europeo per l’Industria della Difesa (EDIP): la Commissione include tra le opzioni anche quella di sostenere finanziariamente il Programma Europeo per l’Industria della Difesa, contribuendo così al rafforzamento della capacità industriale e tecnologica comune.
Oltre ai profili della rimodulazione finanziaria, per facilitare la valutazione entro il 2026 delle richieste di pagamento nella comunicazione la Commissione europea auspica che la revisione includa anche una forte semplificazione del testo dell’allegato della Council Implementing Decision, in cui sono codificati gli impegni assunti dallo Stato membro. In particolare, viene richiesto che la descrizione delle misure, degli obiettivi e dei traguardi sia limitata agli elementi essenziali e che gli obiettivi intermedi non strettamente necessari vengano rimossi focalizzando l’attenzione sugli obiettivi finali. Inoltre, laddove fattibile, e suggerito di anticipare il conseguimento di obiettivi e traguardi rispetto a quanto previsto attualmente dai Piani

2. STATO DI AVANZAMENTO DELL’ATTUAZIONE DEL PNRR E IMPOSTAZIONE GENERALE DELLA REVISIONE

Stato di avanzamento dell’attuazione del PNRR

PROPOSTA REVISIONE PNRR

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Il PNRR italiano ha un valore complessivo di 194,4 miliardi di euro. Ad oggi, l’Italia ha rendicontato con successo sette rate del Piano, avendo raggiunto 334 tra obiettivi e traguardi, pari al 54,4% del totale previsto (614). Si tratta di un avanzamento nettamente superiore alla media europea, che si attesta al 382%. Con il pagamento della settima rata, l’Italia ha ricevuto il 72% delle risorse complessive del PNRR, pari a 140 miliardi di euro. Anche per questo profilo il nostro Paese supera ampiamente la media UE, pari al 57% dei fondi effettivamente trasferiti3. Questo posizionamento e particolarmente rilevante alla luce del fatto che il Piano italiano e quello di maggiori dimensioni e con il maggior numero di obiettivi e traguardi. Anche negli approfondimenti delle istituzioni europee (Parlamento europeo, Corte dei conti europea), l’Italia e indicata come un front runner nell’attuazione del Dispositivo di ripresa e resilienza.
Sempre nel rispetto del cronoprogramma, a fine giugno 2025 e stata presentata la ottava richiesta di pagamento, attualmente in corso di valutazione, che include ulteriori 40 obiettivi e traguardi (raggiungendo il 61% delle milestone e dei target del Piano). Il pagamento della rata, pari a 12,8 miliardi di euro, e previsto entro la fine dell’anno, al termine dell’iter di valutazione. Stanno inoltre proseguendo le attivita per presentare la nona e penultima richiesta di pagamento entro dicembre
2025.
L’analisi aggiornata mostra un avanzamento sostanziale e decisivo nell’attuazione dei progetti: dei 447.065 progetti attualmente finanziati, 428.939 – pari al 96% del totale – risultano conclusi, in via di conclusione e in corso di esecuzione, per un valore complessivo di circa 148 miliardi di euro. In particolare:
• 294.597 progetti sono conclusi (a breve si aggiungeranno circa 80.000 progetti di Transizione 4.0 conclusi ma non ancora censiti nella piattaforma);
• 28.128 progetti sono in via di conclusione;
• 106.214 progetti sono in corso di esecuzione.
Al 31 agosto 2025 (ultimo dato disponibile), sono stati validati 86 miliardi di euro di spesa attraverso il sistema di monitoraggio ReGiS, a cui si aggiungono 8,6 miliardi di risorse relative agli strumenti finanziari, che hanno come target non la realizzazione degli investimenti ma il loro finanziamento.
Il raggiungimento di tutti gli obiettivi PNRR e il conseguente incasso delle rate ha fornito un importante supporto alla nostra economia, consentendo al nostro Paese di realizzare importanti riforme e sostenere gli investimenti, pubblici e privati. Le riforme del PNRR, a loro volta, stanno contribuendo a creare un contesto piu favorevole agli investimenti e alla crescita economica.

I vincoli relativi al Dispositivo di ripresa e resilienza richiedono il raggiungimento entro agosto 2026 degli obiettivi e dei traguardi indicati nel Piano, a cui deve corrispondere un significativo assorbimento delle risorse europee. Soddisfatti questi requisiti, parte della spesa relativa alle risorse puo essere realizzata anche negli anni successivi al 2026.
Cio assicura spazi di manovra per conciliare le esigenze di attuazione del PNRR con quelle della finanza pubblica e della traiettoria della spesa nell’ambito delle regole della governance economica europea.

3. RAFFORZAMENTO DI MISURE DEL PIANO E NUOVI STRUMENTI DI INVESTIMENTO

Nella proposta di revisione si e scelto di preservare l’intera dotazione del PNRR, pari a 194,4 miliardi di euro. Sulla base dell’analisi dei dati di monitoraggio e delle criticita emerse in relazione alle misure indicate nel precedente paragrafo, sono state approfondite le opzioni che possono essere attivate per assicurare il pieno assorbimento delle risorse programmate, in linea con le indicazioni della comunicazione della Commissione europea.
L’esercizio di messa a punto della proposta di revisione, oltre ad essere guidato dall’obiettivo di effettuare una ricognizione realistica delle criticita , e stato volto a mantenere l’ambizione nel perseguimento degli obiettivi finali, con particolare riferimento alla competitivita e al sostegno delle imprese, al miglioramento delle infrastrutture, alla coesione sociale e territoriale.
Laddove i vincoli del Dispositivo di ripresa e resilienza lo hanno consentito, le misure ridimensionate sono state integrate con misure nell’ambito del PNRR destinate alla stessa finalita di politica pubblica. In questa prospettiva, tra le misure di cui si propone il rafforzamento o l’introduzione ex novo vi sono importanti interventi a sostegno delle imprese, dell’agricoltura e della filiera agroalimentare, delle infrastrutture idriche.

MESSA IN SICUREZZA IMPEGNO E PROMOZIONE DEGLI STUDENTATI

Viene inoltre messa in sicurezza, attraverso l’introduzione di appositi strumenti finanziari, la dotazione del PNRR destinata ad assicurare la connettivita digitale a 1 Giga sul territorio nazionale e l’impegno alla promozione degli studentati.

A tale riguardo, ad oggi sono state individuate le seguenti misure, che potrebbero essere rafforzate, ampliandone la dimensione, in quanto hanno mostrato un sovra-rendimento:

• M1C2- Investimento 1 – Transizione 4.0: tale misura e stata inserita nel 2021 con una dotazione finanziaria di oltre 13 miliardi di euro. Negli anni tale misura ha registrato una maggiore capacita di assorbimento rispetto allo stanziamento del PNRR, che e stata sostenuta con risorse del bilancio dello Stato.

• M4C2- Investimento 2.1 IPCEI: nel 2021, all’interno del PNRR e stato inserito l’investimento strategico relativo ai Progetti Importanti di Interesse Comune Europeo (IPCEI), concepito in complementarita con un investimento gia finanziato a valere sul bilancio dello Stato. L’attuale dotazione finanziaria del PNRR rappresenta un impegno importante ma non sufficiente a sostenere l’intero potenziale industriale e tecnologico del Paese nell’ambito degli IPCEI, soprattutto in settori ad alta intensita di innovazione e rilevanza strategica europea. In questo quadro, si ipotizza un incremento della dotazione finanziaria dell’Investimento 2.1, destinando risorse aggiuntive del PNRR agli IPCEI gia considerati nel Piano (Idrogeno 1, Idrogeno 2, Idrogeno 4, Microelettronica 2, Infrastrutture digitali e servizi cloud) e ad ulteriori IPCEI attualmente finanziati esclusivamente a carico delle risorse nazionali (Idrogeno 3 e Sanita 1).

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• M4C2 – Investimento 2.2 bis Accordi di innovazione: in relazione alla capacita di assorbimento della misura Accordi di innovazione, che sostiene progetti di ricerca, sviluppo e innovazione in settori coerenti con il pilastro II del programma Orizzonte Europa, si sta valutando la possibilita di aumentare la dotazione PNRR della misura.

• M2C2 – Investimento 5.1 – Supporto al sistema produttivo per la transizione ecologica, Net Zero e la competitività e la resilienza delle filiere produttive strategiche: e stata prospettata la possibilita di incrementare la dotazione della misura Net Zero di euro, valorizzando le domande relative ai contratti di sviluppo attualmente a carico del Fondo Sviluppo e Coesione per il ciclo di programmazione 2021-2027.
• M2C1I3.4 – Fondo Rotativo Contratti di Filiera (FCF) per il sostegno dei contratti di filiera dei settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo: la proposta riguarda il finanziamento di contratti già ammessi sulla base di graduatorie esistenti e non ammessi a finanziamento per mancanza di risorse, anche in risposta alle difficoltà del settore agroalimentare connesse alla perdita di competitività in conseguenza dei dazi.

• M5C1- Investimento 4 – Servizio civile universale: e stata accertata la possibilita di incrementare la dotazione finanziaria PNRR relativa al servizio civile universale.

• M2C2I4.4.1 – Potenziamento del parco autobus regionale per il trasporto pubblico con autobus a pianale ribassato a zero emissioni: e possibile incrementare, nell’ambito della proposta di revisione, la dotazione finanziaria PNRR relativa all’acquisto di autobus a zero emissioni.

• M3C2I3.2 – Cold ironing: si sta valutando anche la possibilita di rafforzare la dotazione finanziaria PNRR relativa alla realizzazione di una rete per la fornitura di energia elettrica nell’area portuale (banchine) e della relativa infrastruttura di connessione alla rete nazionale di trasmissione.

• In connessione con la misura PNRR M5C2I6- Programma innovativo della qualità dell’abitare (PINQuA), si sta valutando la possibilita di un rafforzamento relativo ai progetti “Sicuro, verde e sociale – riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica”, attualmente finanziati a carico del Piano Nazionale Complementare (PNC), finalizzati a migliorare l’efficienza energetica, la resilienza e la sicurezza sismica del patrimonio di edilizia residenziale pubblica.

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• In connessione con la misura PNRR M3C2I1.1- Porti verdi, si sta valutando un rafforzamento tramite i progetti, attualmente finanziati sul PNC, relativi allo Sviluppo dell’accessibilita marittima e della resilienza delle infrastrutture portuali ai cambiamenti climatici. L’obiettivo e il miglioramento dell’accessibilita marittima attraverso interventi sulle infrastrutture portuali (dighe, moli, banchine), anche in chiave di adattamento climatico. La misura presenta buone capacita di
assorbimento.

• M4C1I1.7 – Borse di studio per l’accesso all’Università: si sta valutando la possibilita di finanziare a carico del PNRR, in continuita con quanto effettuato negli anni precedenti, le borse di studio per l’accesso all’Universita degli studenti in difficolta socio-economica per l’anno accademico 2025-2026.

• M1C1-Riforma 1.9.1 – Credito di imposta per il Mezzogiorno e la ZES unica: la proposta di nuova misura, riconducibile alla riforma PNRR M1C1 1.9.1, si fonda sui regimi agevolativi gia previsti dalla normativa nazionale e compatibili con la disciplina europea sugli aiuti di Stato, e ha l’obiettivo di stimolare gli investimenti produttivi nelle regioni meridionali. Essa prevede due linee di intervento: il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi nelle regioni del Sud e il credito d’imposta per investimenti nella ZES unica. Lo strumento si caratterizza per semplicita , immediatezza e consolidata conoscenza presso il tessuto imprenditoriale, assicurando complementarita con gli interventi dei fondi di coesione 2021-2027 e con altre misure PNRR a sostegno della transizione verde e digitale.

• ROSCO: infine, e in valutazione la possibilita di utilizzare parte delle risorse derivanti dalla rimodulazione per la creazione di un soggetto pubblico con la funzione di Rolling Stock Company (ROSCO). L’obiettivo e quello di acquisire e mettere a disposizione in modo efficiente il materiale rotabile per i servizi di trasporto pubblico, facilitando la partecipazione alle gare e favorendo la sostenibilita ambientale e la qualita del servizio per i pendolari. La misura sarebbe collegata alle riforme PNRR relative al settore ferroviario (cfr. in particolare M3C1R1.3).

STRUMENTI FINANZIARI

Per quanto attiene al ricorso agli strumenti finanziari volti a incentivare gli investimenti privati, le condizioni poste dalla comunicazione della Commissione richiedono, entro agosto 2026, il trasferimento delle risorse a un gestore finanziario indipendente, la definizione della policy di investimento e la conclusione degli atti d’obbligo con i beneficiari. Si tratta quindi di strumenti che consentono di avere una maggiore flessibilita rispetto al termine di agosto 2026 per la conclusione dei
lavori, nel rispetto delle condizioni fissate dalla Commissione.
Gli strumenti finanziari inclusi nella proposta di revisione sono volti a perseguire importanti obiettivi strutturali di politica pubblica, in continuita con alcune misure gia presenti nel Piano:
• Fondo per le infrastrutture di approvvigionamento idrico: la proposta ha la finalita di contribuire al rafforzamento delle infrastrutture per l’approvvigionamento idrico in Italia, che costituisce un obiettivo prioritario di natura strutturale. A tal fine propone di introdurre, in continuita con la riforma M2C4R4.1 “Semplificazione normativa e rafforzamento della
governance per la realizzazione di investimenti nelle infrastrutture di approvvigionamento idrico”, un veicolo finanziario per la realizzazione degli investimenti individuati nel PNIISSI e non finanziati nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, seguendo le procedure e i criteri valutativi definiti dalla Riforma 4.1 e dal Piano;
• Fondo Nazionale Connettività: per mantenere l’ambizione in termini di connettività digitale, viene introdotto a integrazione dell’attuale misura Italia a 1 giga, che viene rimodulata, uno strumento finanziario che assicura la disponibilità di risorse per una nuova gara volta a completare il collegamento a 1 Giga per i civici nelle aree grigie, a supporto della transizione
digitale sull’intero territorio nazionale;
• Strumento finanziario per l’housing universitario: per mantenere l’ambizione relativa al rafforzamento dell’offerta di alloggi universitari a condizioni calmierate, viene introdotto a integrazione dell’attuale misura relativa allo student housing, per la quale si è registrata recentemente una accelerazione nelle manifestazioni di interesse da parte del mercato. uno strumento finanziario al quale verranno attribuite le risorse rimodulate corrispondenti alla misura originaria.
• Fondo Agrisolare: proseguendo il successo della misura M2C1I2.2 – Parco Agrisolare e in corso di istruttoria con la Commissione la possibilita di destinare ulteriori risorse per sostenere, mediante un nuovo strumento finanziario per la transizione verde delle imprese agricole, consentendo la rimozione e lo smaltimento di tetti esistenti e la costruzione di nuovi tetti isolati dotati di pannelli solari e di sistemi di gestione intelligente dei flussi e degli accumulatori e supportati da sistemi automatizzati di ventilazione e/o di raffreddamento.

TRASFERIMENTI AL PROGRAMMA InvestEU

Tra le altre opzioni prospettate nella comunicazione del 4 giugno, .si sta valutando di destinare parte delle risorse del PNRR al comparto nazionale del programma InvestEU, gestito dal Fondo europeo per gli investimenti (FEI), al fine di rafforzare le garanzie disponibili in Italia per gli investimenti .in settori strategici, con particolare riferimento al sostegno delle piccole e medie imprese, a ricerca, innovazione e digitalizzazione e alla sostenibilita.

4. CONCLUSIONI E PROSSIMI PASSI

Le esigenze di rimodulazione, derivanti dalla accertata impossibilita di conseguire gli obiettivi del PNRR nei tempi previsti, riguardano trentaquattro misure del PNRR, per un ammontare pari a circa il 7,3 per cento delle risorse del PNRR.
A fronte della necessita di rimodulare alcune misure a sostegno delle imprese, la proposta di revisione prevede la salvaguardia delle risorse dedicate attraverso l’inserimento o il rafforzamento di altre misure anch’esse volte a sostenere la competitivita (Transizione 4.0, IPCEI, accordi di innovazione, Net Zero, comparto nazionale del programma InvestEU con particolare attenzione alle esigenze di crescita delle PMI, all’innovazione e alla sostenibilita ). Per il settore agroalimentare e previsto un
sostanziale rafforzamento dei contratti di filiera e uno strumento finanziario per la transizione energetica del settore agricolo.
Per le infrastrutture, ha particolare rilievo il nuovo strumento finanziario volto a facilitare gli investimenti infrastrutturali dei concessionari nel settore idrico e sono preservate le risorse sia per realizzare la connettivita a 1 Giga su tutto il territorio nazionale, sia per la realizzazione degli studentati a prezzi calmierati.
Per quanto attiene alla dimensione sociale, va sottolineato che non sono oggetto di proposte di rimodulazione ne le misure relative all’istruzione, ne quelle nel settore della salute, mentre vengono incrementate le risorse PNRR dedicate al servizio civile universale.
Per alcuni degli ambiti oggetto di rimodulazione non e risultato possibile accompagnare il ridimensionamento della dotazione finanziaria con l’introduzione nel PNRR di misure volte allo stesso obiettivo, che rispettassero le condizioni e i tempi stringenti del Dispositivo di ripresa e resilienza. Per il perseguimento dei relativi obiettivi di politica pubblica, andra valutata, nel rispetto dei vincoli finanziari, la possibilita di iniziative basate sulle risorse nazionali e sulle altre risorse europee, valorizzando al massimo l’opportunita offerta dalla riprogrammazione dei programmi di coesione.
Per tutte le misure del PNRR che prevedono ancora milestone e target nelle ultime rate, il testo dell’allegato della CID sara oggetto di proposte di semplificazione testuale, in linea con le indicazioni della comunicazione del 4 giugno scorso. Per questi profili sono in corso le interlocuzioni tecniche con la Commissione e con le Amministrazioni titolari.
Il completamento della revisione entro il 2025 prevede, a valle dell’approvazione da parte della Cabina di regia del 26 settembre e della discussione in Parlamento gia fissata per il 30 settembre e il 1° ottobre, il seguente cronoprogramma procedurale:
– entro 8 ottobre: finalizzazione e invio formale della proposta di revisione alla Commissione europea;
– 23 ottobre: approvazione preliminare della proposta da parte della Commissione europea;
– 13 novembre: approvazione della proposta da parte dell’ECOFIN.

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