Frosinone, 28 settembre 2025. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DPCM 19 maggio 2025, il Governo ha destinato 100 milioni di euro al Consorzio Industriale del Lazio per sostenere il rilancio produttivo e la riqualificazione industriale nei territori colpiti da fenomeni di deindustrializzazione. La misura interessa il sistema manifatturiero regionale e punta a consolidare la base industriale del Lazio, favorendo investimenti, innovazione e nuova occupazione.
Le risorse e il quadro normativo
Il provvedimento individua una dotazione straordinaria da impiegare attraverso strumenti mirati, attivabili dal Consorzio per intercettare i bisogni delle imprese insediate. La scelta di convogliare le risorse verso un ente industriale sovracomunale riflette l’obiettivo di concentrare gli interventi su aree produttive strategiche, così da massimizzare l’efficacia degli incentivi e accompagnare la riconversione dei comparti maggiormente esposti ai cambiamenti del mercato.
Cosa prevede il decreto
Il decreto delimita le finalità ammissibili, con un impianto che valorizza crescita, competitività e sostenibilità. Nel testo si specifica in modo puntuale l’orizzonte degli interventi finanziabili, includendo percorsi di ammodernamento e di innovazione tecnologica, nonché iniziative orientate alla digitalizzazione e alla transizione ecologica. Di seguito il passaggio testuale richiamato dal provvedimento, riportato nel dispositivo di riparto delle risorse:
“iniziative per agevolare la ristrutturazione o la realizzazione dell’immobile ove l’attività manifatturiera è svolta, l’ammodernamento e l’ampliamento per innovazione di prodotto e di processo di attività industriali, incluse le innovazioni tecnologiche e quelle volte alla digitalizzazione dei processi, gli investimenti immateriali, la conversione di attività produttive a significativo impatto ambientale verso modelli di maggiore sostenibilità ambientale ed economica, l’avvio di nuove unità produttive. Sono ammissibili i costi sostenuti dall’8 maggio 2024 e fino al31 dicembre 2028 e relativi all’acquisto di macchinari, impianti, arredi, attrezzature e beni, anche immateriali”.
Spese ammissibili e periodi di riferimento
Gli investimenti finanziabili includono l’acquisto di beni strumentali materiali e immateriali, con un’attenzione particolare alla digitalizzazione dei processi, all’innovazione di prodotto e di processo e alla riqualificazione di immobili produttivi. Il perimetro temporale indicato consente alle imprese di valorizzare progetti già avviati e di pianificare nuovi interventi su più anni, potendo imputare le spese sostenute a partire dall’8 maggio 2024 e fino al 31 dicembre 2028. La finestra pluriennale risponde all’esigenza di accompagnare cicli di investimento complessi, spesso legati all’installazione di impianti, alla riorganizzazione di layout produttivi e all’integrazione di tecnologie abilitanti.
Chi può accedere agli incentivi
La platea dei potenziali beneficiari è circoscritta al tessuto manifatturiero già insediato nelle aree di competenza consortile, con l’intento di rafforzare le filiere esistenti e consolidare l’occupazione nei distretti produttivi del Lazio. Il provvedimento chiarisce la cornice soggettiva, come specificato nella formula riportata dal testo: Potranno beneficiare di questa agevolazione le “imprese manifatturiere già insediate nei territori comunali di competenza” del consorzio industriale.
La posizione del consorzio
Sull’assegnazione delle risorse è intervenuto il Commissario straordinario del Consorzio, che ha evidenziato il valore strategico dell’operazione per il sistema regionale. Di seguito la dichiarazione integrale:
«L’assegnazione di queste risorse è un segnale forte e concreto di attenzione verso i nostri territori e le imprese che vi operano – ha dichiarato il Commissario straordinario, prof. Raffaele Trequattrini – Attraverso il Consorzio, le aziende avranno a disposizione strumenti certi e mirati per rafforzare la loro competitività, sostenere l’innovazione e intraprendere percorsi di crescita. Con questo intervento, il Governo riconosce la centralità del Consorzio Industriale del Lazio nello sviluppo economico della regione. Un ringraziamento particolare va alla Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, ai deputati Paolo Trancassini, Massimo Ruspandini, Aldo Mattia e Paolo Pulciani la cui attenzione costante e sensibilità verso i temi dello sviluppo industriale hanno contribuito a creare le condizioni per questo importante risultato, che si traduce in nuove opportunità di crescita, occupazione e sostenibilità per l’intera comunità. Un ringraziamento, infine, al presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, alla vicepresidente della Regione Lazio Roberta Angelilli e ai consiglieri regionali con cui continuiamo a portare avanti un lavoro forte e sinergico per le nostre aree industriali».
Impatto atteso sul tessuto produttivo del Lazio
Il pacchetto di misure definito dal DPCM 19 maggio 2025 mira a ridare impulso a quei territori che hanno subito processi di deindustrializzazione, favorendo una traiettoria di sviluppo orientata a rilancio produttivo e riqualificazione industriale. La possibilità di finanziare nuovi impianti e di sostenere interventi su infrastrutture produttive esistenti consente alle imprese di accelerare i percorsi di rinnovamento tecnologico, incrementare l’efficienza e introdurre soluzioni compatibili con obiettivi di sostenibilità ambientale ed economica.
La scelta di privilegiare l’innovazione e la digitalizzazione come leve principali risponde alle esigenze di competitività di una manifattura che, nel Lazio, gioca un ruolo significativo nel collegamento tra ricerca, servizi avanzati e mercati di sbocco. In questo contesto, l’azione coordinata del Consorzio rappresenta un presidio operativo per tradurre gli indirizzi del provvedimento in progetti cantierabili, con impatti attesi sulla produttività, sulla qualità dei processi e sull’attrattività degli insediamenti industriali regionali.
Il sostegno alla riconversione delle attività a maggiore impatto ambientale, accompagnato dall’avvio di nuove unità produttive, risponde a una logica di filiera che punta a coniugare crescita industriale, tutela del territorio e aggiornamento delle competenze. L’impianto della misura, innestato su un orizzonte temporale pluriennale, offre alle imprese un quadro di riferimento stabile per programmare investimenti, valorizzare asset esistenti e consolidare occupazione qualificata nel Lazio.
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