Prosegue il percorso di sviluppo come piattaforma multi-strategy di Koinos Capital sgr, società di gestione del risparmio indipendente dedicata all’attività di private equity fondata nel 2020 da Francesco Fumagalli, Marco Morgese (ceo) e Marco Airoldi e presieduta da Beppe Fumagalli (ex proprietario, insieme con il fratello Aldo, di Candy). Un percorso che, nell’intento di rafforzare il posizionamento nel private equity e nel venture capital, punta ora anche sui mercati esteri con il nuovo fondo di fondi Koinos Private Markets Arbitrage (Kpma). L’annuncio segna un passo importante nella storia della società di investimento, che dal 2020 ha costruito una piattaforma capace di coniugare approccio imprenditoriale, innovazione tecnologica e attenzione alla crescita sostenibile delle imprese in cui investe.
«Il lancio di Kpma, da un lato, ci permette di entrare nel mercato del secondario, dall’altro ci consente di accrescere e consolidare il tradizionale spirito imprenditoriale che ci connota», spiega a Milano Finanza il founding partner Francesco Fumagalli. «Grazie a questo fondo di fondi stiamo allargando il raggio d’azione a nuovi mercati, come le principali economie europee e gli Stati Uniti, che esprimono solide e numerose opportunità in quel mid-market nel quale siamo specializzati fin dall’inizio».
Kpma è un fondo di fondi con un focus su private equity e private credit in Europa e Stati Uniti, rivolto a investitori che cercano diversificazione internazionale e un approccio imprenditoriale integrato. Il fondo investe in veicoli focalizzati sul mid-market con track record consolidati, target di crescita attiva e visibilità sul portafoglio, privilegiando strumenti late primary e secondari.
«L’idea è nata da una combinazione di fattori: la presenza del partner giusto, un contesto di mercato in cui il trend delle exit era rallentato e anche la richiesta dei family office di avere un prodotto performante, più veloce e orientato all’estero», precisa Marco Morgese, ceo e founding partner della società. «Kpma ci permette di beneficiare di vantaggi competitivi rispetto alle soluzioni tradizionali: velocità di allocazione e restituzione dei capitali, neutralizzazione della J-curve e maggiore resistenza in scenari di mercato negativi».
Il nuovo veicolo integra e completa la strategia multi-strategy di Koinos, che già comprende Koinos Uno, fondo di private equity lanciato nel 2020 con approccio imprenditoriale e visione industriale, e i fondi di venture capital Italian Founders Fund (Iff) e Iff Expansion, dedicati a sostenere l’ecosistema digitale e tecnologico italiano con un approccio founder friendly. «Nel private equity il nostro target sono medie aziende già leader nazionali in verticalità specifiche, dalle quali, attraverso integrazioni strategiche di altre realtà, creiamo vere e proprie piattaforme capaci di raggiungere la leadership anche a livello internazionale. Non entriamo mai con il 100% delle quote, ma insieme agli imprenditori, che reinvestono nei veicoli, sviluppiamo la crescita delle aziende», sottolinea Fumagalli. «Nel venture capital, invece, l’approccio è founder friendly, con grande vicinanza ai fondatori e forte attenzione a imprese innovative ad alta spinta tecnologica».
Così come per tutto il lavoro di Koinos, anche in Kpma resta viva l’attenzione all’innovazione tecnologica con focus sulle due direttrici della digitalizzazione interna e della tech transition nelle aziende target già promossa in ambito private equity: «All’interno di Koinos utilizziamo strumenti di AI e software per rendere i processi più efficienti e rapidi, mentre nelle aziende in portafoglio interveniamo per migliorare trasparenza, efficienza dei dati e sviluppare la digitalizzazione, con l’obiettivo di semplificare il lavoro degli imprenditori», spiega ancora Fumagalli. Questa filosofia guida anche la selezione dei fondi esteri in cui Kpma investe, privilegiando veicoli con un approccio imprenditoriale simile a quello di Koinos e specializzazione sul mid-market.
Il fondo ha già raggiunto un primo closing con oltre 30 milioni raccolti, su un obiettivo complessivo di 50-70 milioni, e ha realizzato investimenti in sei veicoli esteri, oltre a due co-investimenti opportunistici in comparti selezionati. «Abbiamo chiuso investimenti in sei fondi e realizzato due co-investimenti. La raccolta, con i primi commitment da primari family office, è in fase molto avanzata e prevediamo di concluderla a inizio 2026», spiega ancora il manager. La strategia del fondo prevede un arco temporale di 10 anni, un Irr target del 15% e circa 15 operazioni complessive, di cui otto già completate, confermando la velocità di esecuzione come elemento distintivo della nuova iniziativa.
Il focus internazionale di Kpma non è solo geografico ma strategico: diversifica le esposizioni di Koinos rispetto all’Italia e consente di accedere a mercati consolidati e veicoli con track record robusti, garantendo maggiore visibilità sugli investimenti e riduzione del rischio. La scelta di operare su late primary e secondario consente di accelerare i ritorni, offrendo una visione chiara sui portafogli già costruiti. «L’ingresso nel secondario o in late primary ci permette maggiore visibilità sugli investimenti e di accelerare il ciclo del capitale. Sebbene i co-investimenti diretti siano marginali, ci danno la possibilità di operare opportunisticamente con veicoli esteri selezionati», precisa Morgese.
La nascita di Kpma si inserisce in un contesto di rafforzamento complessivo della struttura di Koinos. Contestualmente al lancio del fondo, Niccolò Cagnoni è entrato nel team come investment director, portando esperienza internazionale maturata in Montana Capital Partners, Credit Suisse, Rothschild & Co e Unicredit.
Guardando al futuro, Koinos prevede ulteriori sviluppi per la sua piattaforma multi-strategy. «Per il 2026 potremmo lanciare un nuovo fondo di private equity dopo Koinos Uno, che ha già effettuato la sua prima exit (quella di Impact Formulators Group, ceduta a Investindustrial) in soli 20 mesi dalla creazione della piattaforma; altre exit potrebbero verificarsi nei prossimi anni», conclude Fumagalli. L’obiettivo è attrarre sempre più limited partner esteri per co-investimenti a supporto delle aziende italiane e consolidare la presenza internazionale della società.
Kpma rappresenta quindi l’ultimo tassello di una strategia coerente e multidimensionale che integra la visione industriale e l’approccio imprenditoriale di Koinos Uno, l’attenzione all’innovazione tecnologica di Iff e Iff Expansion e amplia l’orizzonte agli investimenti internazionali con soluzioni late primary e secondarie, garantendo ai sottoscrittori accesso a mercati strutturati e opportunità diversificate, in linea con una piattaforma multi-strategy realmente integrata e orientata alla crescita sostenibile. (riproduzione riservata)
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