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La BCE presenta i risultati della piattaforma per l’innovazione creata per l’euro digitale e annuncia la seconda fase della sperimentazione


26 settembre 2025

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  • Le sperimentazioni condotte con circa 70 operatori di mercato evidenziano il potenziale dell’euro digitale nel promuovere innovazione e inclusione finanziaria
  • La BCE avvierà il prossimo anno la seconda fase di sperimentazione mediante la piattaforma al fine di massimizzare il potenziale innovativo
  • I pagamenti condizionati emergono quale possibile motore di innovazione per consumatori e imprese

Un euro digitale potrebbe stimolare l’innovazione nel sistema dei pagamenti europeo e promuovere l’inclusione finanziaria, secondo un resoconto pubblicato oggi sui risultati della prima fase di attività della piattaforma per l’innovazione creata per l’euro digitale, un’iniziativa intrapresa dalla Banca centrale europea (BCE) a ottobre 2024 per la collaborazione e la sperimentazione con le parti interessate del progetto sull’euro digitale.

I lavori della piattaforma per l’innovazione hanno coinvolto circa 70 operatori di mercato, tra cui commercianti, operatori fintech, start-up, esponenti del mondo academico, banche e altri fornitori di servizi di pagamento, allo scopo di studiare le possibili applicazioni dell’euro digitale.

I partecipanti hanno aderito a uno o a entrambi i gruppi di lavoro: “visionari” e “pionieri”. I visionari si sono concentrati sulla raccolta di idee innovative e sullo studio del potenziale di lungo termine dell’euro digitale, mentre i pionieri si sono dedicati alla sperimentazione tecnica. Entrambi i gruppi di lavoro hanno sottolineato l’importanza di standard armonizzati, di un’infrastruttura condivisa e di una collaborazione costante con gli operatori di mercato al fine di assicurare la scalabilità, l’affidabilità e la fruibilità dell’euro digitale in tutta l’area dell’euro.

Il resoconto pubblicato oggi presenta i risultati dei due gruppi di lavoro e descrive le potenziali innovazioni e applicazioni che deriverebbero dalla piattaforma per l’euro digitale, alcune delle quali sono riportate di seguito.

I pagamenti condizionati, ossia eseguiti automaticamente al verificarsi di condizioni predefinite, sono stati individuati quale possibile motore di innovazione nonché esempio di come l’euro digitale possa migliorare la vita quotidiana dei cittadini europei. Come stabilito nell’attuale progetto legislativo, un euro digitale offrirebbe capacità tecniche di base, come la funzionalità di riserva dei fondi, ossia la possibilità di tenere da parte denaro durante il trattamento di un pagamento. Grazie a caratteristiche uniche come questa, unitamente agli standard armonizzati definiti nel manuale di norme relativo allo schema per l’euro digitale, i prestatori di servizi di pagamento potrebbero sviluppare gli ulteriori elementi tecnici necessari a offrire pagamenti condizionati. Nelle operazioni di acquisto online, ad esempio, i fondi potrebbero essere sbloccati a favore del venditore solo dopo che l’acquirente ha confermato la ricezione del bene, garantendo una maggiore tutela dei consumatori. I rimborsi assicurativi potrebbero essere automatizzati e, in caso di ritardi nell’erogazione di servizi, i rimborsi potrebbero essere razionalizzati. Per quanto riguarda i servizi di mobilità condivisa e i trasporti pubblici, i pagamenti condizionati potrebbero consentire operazioni di “tap and go” e calcolare automaticamente la migliore tariffa disponibile. Queste funzionalità sono state collaudate con successo in un ambiente simulato per l’euro digitale.

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Le simulazioni con i pagamenti condizionati hanno interessato anche i pagamenti tra imprese (business to business, B2B), che comportano in genere importi più elevati e accordi contrattuali più complessi. Si è riscontrato che un euro digitale contribuirebbe a ridurre la frammentazione e i costi per i pagamenti B2B, accrescendo al tempo stesso standardizzazione e liquidità.

Le ricevute elettroniche integrate (e-receipt) all’interno dell’ecosistema dell’euro digitale potrebbero offrire ai consumatori un accesso strutturato ai loro registri di acquisto, semplificando compiti quali i resi, richieste di garanzia, rendicontazione di spesa e bilancio personale. Per i commercianti, le ricevute elettroniche potrebbero ridurre significativamente i costi operativi e migliorare l’efficienza. L’eliminazione di miliardi di ricevute cartacee ogni anno non solo semplificherebbe la vita delle persone, ma apporterebbe anche chiari benefici ambientali, come la riduzione dei rifiuti chimici, dell’uso delle risorse e delle emissioni. Le ricevute elettroniche sarebbero fortemente criptate, ossia accessibili soltanto all’ordinante e al venditore.

L’euro digitale potrebbe inoltre migliorare inclusione e accessibilità, ad esempio mediante speciali borsellini elettronici per bambini, per aiutarli a capire come spendere e risparmiare in modo responsabile sin dalla giovane età. Gli studenti potrebbero accedere più facilmente a benefici e sconti loro dedicati mediante portafogli gratuiti in euro digitali. Per garantire l’accessibilità, l’interfaccia per l’euro digitale potrebbe includere caratteristiche di facile utilizzo quali operazioni a controllo vocale, display con caratteri di grandi dimensioni e processi di attivazione guidati.

In seguito al successo di questi partenariati e a fronte di un’ulteriore richiesta da parte degli operatori di mercato, la BCE ha deciso di avviare una seconda fase di sperimentazione al fine di massimizzare il potenziale innovativo dell’euro digitale. Ulteriori dettagli saranno resi noti nella prima metà del 2026.

“Abbiamo chiesto agli operatori di immaginare le numerose opportunità che un euro digitale potrebbe offrire a consumatori e commercianti. La loro risposta entusiasta dimostra l’immenso potenziale che l’euro digitale ha di trasformare il panorama europeo dei pagamenti”, ha dichiarato Piero Cipollone, Membro del Comitato esecutivo della BCE, presso l’Università Bocconi di Milano. In questa sede venerdì è stato presentato il resoconto, nell’ambito di una conferenza sui pagamenti alla quale erano presenti diversi partecipanti della piattaforma per l’innovazione. “Promuovendo la collaborazione e offrendo un’infrastruttura armonizzata, l’euro digitale può migliorare l’esperienza di pagamento per i cittadini europei, consentendo al tempo stesso agli operatori di mercato di sviluppare servizi e modelli imprenditoriali innovativi”.

L’ampia diffusione dell’euro digitale garantirebbe che tali idee innovative siano immediatamente accessibili a tutti i consumatori e commercianti nell’area dell’euro, superando i limiti tipicamente associati agli ecosistemi chiusi di altri metodi di pagamento.

Le idee esaminate nell’ambito dell’iniziativa della piattaforma per l’innovazione sono ancora in fase sperimentale. L’Eurosistema continuerà a collaborare con le parti interessate per assicurare che la progettazione dell’euro digitale risponda alle esigenze dei futuri utenti e del mercato.

Il resoconto completo sui risultati della piattaforma per l’innovazione è disponibile sul sito della BCE.

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