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Apreski Milano Mountain Show, l’evento a prova di vertigini


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25 Settembre

07:00
2025



Meno un mese e sarà Apreski Milano Mountain Show, il nuovo evento pronto a “rivoluzionare” il concetto di montagna. Quattro 4 giorni (16-19 ottobre) di panel, incontri, laboratori, idee e una smisurata dose di passione per raccontare e vivere su un grande palcoscenico il giusto mix di sport invernali, intrecciati con turismo alpino, cultura, scienza e innovazione.

Forte dell’evento clou del 2026, quell’Olimpiade di Milano-Cortina pronta a stupire il mondo, Apreski si aggrappa proprio alla kermesse internazionale per dare il là a una trasformazione della montagna in versione ecosistema vivo e sostenibile. Ecco che allora Milano non si lascerà pregare e sarà capitale di questo evento che punta ad essere un appuntamento fisso ed imprescindibile negli anni a venire.

Ad aprire l’intensa ed esaustiva conferenza stampa di presentazione ci ha pensato Cristian Celoria, partner PwC Italia, strategic advisor Apreski Milano Mountain Show: «La montagna, oltre a rappresentare un elemento iconico e caratteristico di molti dei nostri territori, è un laboratorio naturale di eccellenze e innovazioni, competenze e tradizioni che ogni giorno si misurano con la volontà di guardare al futuro e la necessità di garantire uno sviluppo sostenibile per territori e comunità. Durante Apreski, grazie alla partecipazione delle imprese, istituzioni, università ed esperti più rappresentativi della montagna italiana, ci confronteremo su tutte le sfide più significative che l’ecosistema montano deve affrontare, dalla transizione verde e digitale alla valorizzazione delle filiere locali, dal turismo consapevole e sostenibile fino al miglioramento della competitività e attrattività. Sarà l’occasione per iniziare a costruire una narrazione della montagna non soltanto come luogo da preservare o da visitare, ma come ecosistema di innovazione, sostenibilità e futuro del Paese».

Gli ha fatto eco Andrea Baccuini, direttore artistico Apreski: «Volevo disegnare un evento che cambiasse le sorti della montagna – ha affermato con orgoglio – e per fare questo siamo partiti ascoltando il popolo della montagna andando anche a riscoprire la passione. Ma per raccontare tutto questi in pochi giorni bisogna essere bravi a condensare le idee rendendole interessanti: in sostanza parleremo di neve e tutto ciò che sta intorno e quindi di intrattenimento».

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E ancora: «La seconda parte sarà invece legata all’outdoor e proverà a far capire l’opportunità che c’è dietro tra business e crescita del Paese, ma anche in questo caso non tralasceremo l’intrattenimento chiudendo le giornate sempre con un pizzico di leggerezza e di quello che io chiamo il business senza cravatta».

Sul piano più prettamente organizzativo ci saranno panel da 45 minuti efficaci con un presentatore e uno stacchetto musicale nelle giornate di giovedì e venerdì, salvo poi rendere i contenuti ancora più leggeri tra sabato e domenica, dove i panel si ridimensioneranno (20 minuti), condensati in pillole che rimbalzano sui social.

L’assessore allo sviluppo economico, Alessia Cappello, ha rappresentato le istituzioni: «Lavoriamo da tempo a un progetto di accessibilità e diritto allo sport per chi non se lo può permettere con borse di studio, quest’evento deve far sì che Apreski sia la legacy con Milano-Cortina».

Parola a Michele Budelli, presidente Fandango Club Creators che produce Apreski: «Sarà una piazza aperta e autorevole dove istituzioni, imprese, operatori, media e comunità locali potranno confrontarsi, scambiare idee e costruire insieme una nuova narrazione della montagna: un luogo che non vive solo nel mito dell’inverno, ma che guarda al futuro come spazio condiviso, resiliente e generativo di opportunità».

Tra i tanti interventi della mattinata di lunedì anche quello di Valeria Ghezzi, presidente Anef: “Da 12 anni la montagna è il mio cruccio, mi spiace sapere che non è conosciuta dal grande pubblico, anche perché troppo persone non si rendono conto di quello che c’è dietro una sciata, Apreski è per noi un’occasione e come associazione abbiamo lavorato molto in questi anni, ma comunicato forse troppo poco. Noi “montanari” siamo abituati a fare più che a parlare. Eppure oggi sentiamo la necessità di condividere il nostro impegno, che dura 12 mesi l’anno».

«Apreski – sottolinea Ghezzi – sarà ricco di valori, esperienze e sfide a partire dalla sostenibilità – ambientale, sociale ed economica – senza la quale la montagna non ha futuro. Negli ultimi decenni lo spopolamento ha segnato profondamente i territori alpini: senza persone non c’è comunità, e senza comunità non può esserci vera tutela dell’ambiente. La tecnologia per noi rappresenta uno strumento fondamentale per rendere la montagna davvero sostenibile, innovativa e accogliente, per questo abbiamo scelto di la nostra assemblea nazionale, dal titolo “Ritmo verticale”: ritmo per la grande dinamicità che stiamo vivendo e verticalità come simbolo dell’ascesa verso le vette più alte, che sono anche quelle del futuro».

Insieme al sito milanomountainshow.it, a dare una dimensione ancora più maestosa dell’evento è l’elenco delle partnership stampa e media: Corriere dello Sport, Eurosport, Men’s Health, Radio 105. E il ceo Paolo Salvaderi osserva: «Vogliamo dare voce a questa manifestazione e lo faremo ulteriormente tutte le domeniche, nella fascia 16-18, fino ad aprile/maggio, affinché chiunque voglia raccontarci la montagna dal suo punto di vista possa farlo in libertà».

La foto pubblicata è stata inviata dall’ufficio stampa di Apreski Milano Mountain Show

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