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Manovra quater, disco verde in II Commissione per i Consorzi di Bonifica e per i laghetti aziendali in agricoltura


I lavori proseguono in maniera incessante in II Commissione Bilancio, presieduta da Dario Daidone, che ha visto iniziare ieri una lunga settimana. Aperta infatti la discussione a Palazzo dei Normanni sulla lunga corsa verso la composizione del testo finale della manovra quater, che entro la prossima settimana dovrà sbarcare a Sala d’Ercole.

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Contributi per le imprese

 

Una giornata impegnativa quella di ieri che ha visto il rientro in giunta dell’assessore all’Agricoltura Luca Sammartino e il parere positivo della VI Commissione Salute, guidata da Pippo Laccoto, sulla nuova rete ospedaliera.

Ma un primo obiettivo possiamo definirlo raggiunto, è stato chiuso il testo base della manovra quater. 

Ed è proprio da questo punto che ripartirà oggi la Commissione Bilancio, dopo il rinvio della seduta di ieri pomeriggio, pianificata per il post giuramento dell’esponente leghista. Secondo round dunque nullo, in netta contrapposizione al primo. 

E’ stato un confronto serrato su vari temi, Asacom, Consorzi di Bonifica, laghetti aziendali in agricoltura, editoria e south working. 

Un focus generale sugli emendamenti. Innanzitutto stop al sostegno, che fa capo all’assessorato agli Enti locali, destinato ai Comuni per le iniziative di carattere sociale, economico e culturale.

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

Posticipato poi, a ridosso della votazione finale il rifinanziamento di alcune leggi, una tabella densa di norma da rimpinguare, dove compaiono pure gli Asacom, per i quali è stata trovata l’intesa.

Via libera all’accordo transattivo tra l’Ufficio per la liquidazione delle società partecipate e la società Polluce SPE S.r.l., finalizzato alla definitiva estinzione di un debito da 31,2 milioni di euro. La norma consente così di chiudere una posizione debitoria rilevante, evitando ulteriori contenziosi e possibili aggravi di spesa. Contestualmente, è stato dato il via libera anche a un ulteriore stanziamento di 5,5 milioni di euro, destinato alla composizione delle controversie con Sicilia Digitale, la società che cura i sistemi informativi della Regione. Con questi interventi, il governo regionale punta a sanare pendenze pregresse e a riportare ordine nella gestione finanziaria, attraverso soluzioni concordate che consentano di archiviare contenziosi potenzialmente onerosi per l’amministrazione.

Disco verde anche per il fondo all’editoria, mentre è stato accantonata la misura sul south working. E sempre in tema lavoro, però, il lascia passare è stato ottenuto dalle norme per l’occupazione.

Ma tra i temi più caldi, invece, c’è sicuramente quello sui Consorzi di Bonifica, di cui non si parlerà solo all’interno della manovra quater, il vecchio ddl affossato a fine luglio dai franchi tiratori a Sala d’Ercole sarà rivisto, approfondito e riproposto, con qualche piccola modifica.

Una proposta che nasce dalla necessità di una norma che riformi e riorganizzi l’apparato, e che quindi tonerà presto alla ribalta. 

Assieme ai consorzi, ieri si è discusso su alcune misure messe in campo per la mitigazione degli effetti della siccità in agricoltura. Si tratta di contributi in conto capitale alle imprese agricole operanti in Sicilia per la realizzazione di vasche, laghetti, invasi e serbatoi aziendali o interaziendali per l’accumulo di acqua a uso irriguo o zootecnico.

Ma vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

Disposizioni in materia di personale del Consorzi di bonifica

In II commissione proiettori puntati sulla stabilizzazione dei lavoratori dei Consorzi, misura approvata all’unanimità presentato dal presidente della Commissione Affari istituzionali Ignazio Abbate, quale primo firmatario.

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L’emendamento prevede che, a partire dall’inizio del prossimo anno, si passi da 78 a 101 giornate lavorative; da 101 a 124 giornate da subito; fino a raggiungere le 156 giornate complessive dal 1° gennaio 2026, aprendo la strada ad una stabilizzazione attesa ormai da anni.

La Regione interviene con un emendamento che aumenta i trasferimenti ai Consorzi di bonifica, con l’obiettivo di rafforzare le attività istituzionali e affrontare l’emergenza siccità, ancora in corso. Il provvedimento prevede in particolare un incremento delle risorse per sostenere il personale stagionale e coprire i posti vacanti di operai a tempo indeterminato.

Più giornate per gli stagionali nel 2025 e 2026

Il comma 1 dell’emendamento autorizza i Consorzi, entro i limiti di spesa fissati dal bilancio, ad aumentare le giornate lavorative degli operai inseriti nelle graduatorie delle garanzie occupazionali. Per il 2025 si potranno aggiungere fino a 23 giornate lavorative per ciascun operaio, mentre dal 2026 il limite salirà fino a 156 giornate annue.

Resteranno esclusi dall’incremento i 177 operai (su un totale di 573) che passeranno al tempo indeterminato secondo quanto previsto dai commi da 5 a 9 dell’emendamento.

Il costo previsto è calcolato considerando un costo medio giornaliero di 136 euro per ciascun lavoratore. Nel 2025, ad esempio, l’incremento interesserà 396 lavoratori, ovvero il totale dei beneficiari meno i 177 che saranno stabilizzati.

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Il comma 5 modifica anche la disciplina sul “turn-over” del personale a tempo indeterminato dei Consorzi, superando il limite attuale del 50% dei posti previsti. Si prevede infatti la copertura completa dei posti vacanti alla data del 31 dicembre 2024, attingendo sempre alle graduatorie delle garanzie occupazionali, entro i limiti delle disponibilità di ciascun Consorzio.

Passeranno, quindi, a tempo indeterminato 177 lavoratori, compresi 11 cessati nel corso del 2024, su un totale di 250 posti vacanti. La differenza è dovuta alla mancanza di candidati nelle graduatorie di alcuni consorzi (in particolare Catania, Gela, Siracusa e Trapani).

Spesa complessiva e coperture finanziarie

La spesa aggiuntiva sarà parzialmente compensata riducendo i fondi per il personale stagionale in relazione ai lavoratori che verranno stabilizzati. Il costo netto della misura è stimato in 626 mila euro per il 2025, 4,56 milioni di euro per il 2026, 4,46 milioni di euro per il 2027. 

Misure per la mitigazione degli effetti della siccità in agricoltura

Disco verde anche per la misura a sostegno delle imprese agricole che realizzeranno vasche, laghetti, invasi e serbatoi per l’accumulo di acqua a uso irriguo o zootecnico, ma con una grossa novità, per la prima volta questi interventi saranno gestiti dall’IRFIS.

Per far fronte alla persistente emergenza idrica che colpisce l’agricoltura e la zootecnia siciliana, la Regione ha istituito un plafond da 10 milioni di euro all’interno del Fondo Sicilia, destinato a sostenere nello specifico queste imprese agricole.

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La misura, pensata per rafforzare la resilienza del sistema agricolo regionale, prevede contributi in conto capitale e punta a incentivare forme di accumulo autonomo e diffuso dell’acqua, riducendo la dipendenza dalle reti irrigue centralizzate, soprattutto durante i periodi di maggiore siccità.

L’intervento si inserisce in continuità con quanto già avviato nel 2024 e mira a non disperdere le risorse idriche nei periodi di pioggia, migliorando la capacità di risposta del settore primario alle crisi climatiche.

La gestione del fondo sarà quindi affidata a IRFIS-FinSicilia S.p.A., che provvederà alla selezione delle aziende beneficiarie attraverso un bando pubblico, nel rispetto della normativa europea sugli aiuti “de minimis” (Regolamento UE n. 1408/2013).

Le disposizioni attuative saranno stabilite con un decreto del Presidente della Regione, su proposta dell’assessorato all’Economia e d’intesa con l’assessorato all’Agricoltura, entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge.

Con questo stanziamento, il governo regionale conferma la volontà di investire su infrastrutture agricole durevoli e diffuse, capaci di rispondere concretamente alle sfide poste dai cambiamenti climatici.

 



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