Amazon Web Services (Aws) e SAP hanno ufficializzato i piani per rendere disponibili le funzionalità di SAP Sovereign Cloud su Aws European Sovereign Cloud, la nuova infrastruttura cloud indipendente per l’Europa sostenuta da un investimento pianificato di 7,8 miliardi di euro da parte del colosso del cloud computing.
Il progetto si legge in una nota, “si basa sulla partnership consolidata tra le due aziende e sul nuovo approccio completo di SAP alla sovranità digitale e all’innovazione nell’AI. Le funzionalità di SAP Sovereign Cloud sono soluzioni con elevati standard di sicurezza sviluppate da SAP, allineate agli standard di settore per industrie regolamentate e pubbliche amministrazioni. La collaborazione unirà queste funzionalità e la profonda esperienza aziendale di SAP con l’infrastruttura e il know-how operativo di Aws per rispondere alle crescenti esigenze di sovranità digitale dei clienti in tutta Europa”.
Il mercato del cloud sovrano è in fermento: il lancio di T Cloud
Esigenze che stanno venendo intercettate da diversi protagonisti della digital transformation: non più di due settimane fa, Deutsche Telekom ha per esempio presentato T Cloud, un’altra piattaforma cloud concepita per offrire soluzioni sovrane, scalabili e sicure, tutte sotto un unico tetto. La piattaforma è frutto della collaborazione tra Telekom Deutschland e T-Systems, e si propone come alternativa concreta ai grandi hyperscaler americani, con un approccio multi-cloud che integra infrastrutture proprietarie e servizi di partner selezionati.
Il ricorso a modelli Software as a Service (SaaS) su infrastruttura sovrana, d’altra parte, non riguarda più solo aspetti tecnici, ma sempre più la capacità delle aziende europee di garantire conformità normativa, protezione del dato e agilità operativa.
E non stupisce dunque che questo mercato, che nel 2024 valeva a livello globale 7,59 miliardi di dollari, crescerà a 9,83 miliardi nel 2025 per toccare i 102,70 miliardi il 2034. Si parla di un Cagr del 29,8% nel periodo 2025-2034, secondo le stime di Polaris Market Research.
Le caratteristiche di Aws European Sovereign Cloud
Anche Aws European Sovereign Cloud, che lancerà la sua prima Region Aws nel Brandeburgo, in Germania, entro la fine del 2025, è progettato per offrire ulteriori opzioni alle organizzazioni del settore pubblico e ai clienti in settori altamente regolamentati. L’offerta punta ad aiutare queste organizzazioni a soddisfare le specifiche esigenze di sovranità digitale, dai requisiti di residenza dei dati, all’autonomia operativa e resilienza. Le funzionalità SAP Sovereign Cloud sono già disponibili su Aws in Australia e Nuova Zelanda (dal 2023), nel Regno Unito (dal 2024), in Canada e India (dal 2025), e l’integrazione delle capacità SAP su Aws European Sovereign Cloud rappresenta una pietra miliare significativa per i clienti in tutta Europa.
Le soluzioni SAP Sovereign Cloud su Aws European Sovereign Cloud includeranno inizialmente SAP Business Technology Platform e SAP Cloud ERP, che forniranno ai clienti una base sicura per la gestione di processi aziendali critici e dati sensibili, garantendo al contempo la conformità alle normative vigenti.
Aws European Sovereign Cloud sarà completamente separata e indipendente dalle Regioni Aws esistenti e non avrà dipendenze critiche da infrastrutture esterne all’Ue.
L’instant book di Tim. Labriola: la sovranità digitale è una necessità
Il cloud sovrano fa ormai parte anche del dibattito industriale e geopolitico italiano: Tim ha per esempio da poco pubblicato un instant book che ambisce a essere al tempo stesso strumento didattico e manifesto politico-economico. “Viviamo in un’epoca in cui i dati sono il nuovo petrolio. Alimentano l’economia digitale, guidano le decisioni strategiche e definiscono il vantaggio competitivo delle nazioni. Ma, come il petrolio, i dati hanno bisogno di infrastrutture per essere verificati, raccolti, trasformati e distribuiti in sicurezza. Oggi queste infrastrutture si chiamano Cloud”, scrive l’amministratore delegato Pietro Labriola, sottolineando come la sovranità digitale non sia più un’opzione, ma una necessità.
L’instant book nasce con un obiettivo preciso: spiegare cos’è il cloud sovrano, perché è strategico, quali modelli esistono, quali benefici può portare e quali sfide comporta.
I vantaggi (e le sfide) del cloud sovrano in Italia
I benefici del cloud sovrano, sottolinea il documento, non si esauriscono nella protezione delle informazioni sensibili. Un’infrastruttura sovrana rafforza la capacità di innovare, sostiene la trasformazione industriale, favorisce la nascita di nuovi servizi e applicazioni, attrae investimenti e offre alle imprese strumenti per crescere senza dipendere da fornitori esteri. Significa garantire proprietà intellettuali, sviluppare ecosistemi nazionali e promuovere un’innovazione che sia anche sostenibile dal punto di vista giuridico e tecnologico.
Resta il tema delle sfide: elevati costi di realizzazione, necessità di competenze specialistiche, interoperabilità tra sistemi nazionali e internazionali, rischi di lock-in tecnologico, tempi lunghi di ritorno. Ma la direzione, sottolinea Labriola, è ormai tracciata: “Il cloud sovrano è la risposta a una sfida che riguarda sicurezza nazionale, autonomia strategica e competitività industriale. La sovranità digitale non è più un’opzione, ma una necessità”.
Il white paper afferma che il percorso italiano, se portato avanti con determinazione, può diventare un modello di riferimento europeo. In particolare il Polo Strategico Nazionale, se gestito con successo, non sarà solo un’infrastruttura per la PA, ma una piattaforma per l’intero sistema economico e sociale. In gioco c’è la capacità dell’Italia di difendere i propri dati, sviluppare la propria economia digitale e posizionarsi come leader in una sfida che segnerà il futuro dell’Europa.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link