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POC Orientamento a.s. 2025/26: FAQ per la corretta gestione dei moduli, da concludere entro il 31 marzo. Compensi tutor ed esperti


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I percorsi di orientamento del POC “Per la Scuola” 2025/26 sono progettati per supportare gli studenti delle classi terze, quarte e quinte delle scuole secondarie di secondo grado nel compiere scelte consapevoli, valorizzando interessi, attitudini e aspirazioni, e contribuendo a contrastare la dispersione scolastica. Le attività si articolano in moduli strutturati, con il coinvolgimento di esperti e tutor, e sono gestite secondo criteri di trasparenza, efficacia e coerenza con il PTOF delle istituzioni scolastiche. La presente raccolta di domande e risposte offre chiarimenti operativi e organizzativi utili a garantire la corretta attuazione dei progetti.

Qual è l’obiettivo principale della proposta?

L’obiettivo è quello di rafforzare i percorsi di orientamento per gli studenti coinvolti al fine di favorire scelte consapevoli e contrastare la dispersione scolastica.

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Le attività, come già premesso, sono rivolte esclusivamente agli studenti frequentanti le classi terze, quarte e quinte delle scuole secondarie di secondo grado nell’a.s. 2025/26.

Se uno studente l’anno scorso frequentava la classe seconda, può dunque essere iscritto?

Sì. All’interno della piattaforma, nella sezione “Aggiungi corsista”, sono previste delle sottosezioni in cui è necessario inserire i dati anagrafici e relativi al percorso di studi del corsista. In questo caso, occorrerà agganciare il corsista all’anno di frequenza nel 2025/26, e il sistema riconoscerà la possibilità di partecipazione.

Possono esserci collaborazioni con soggetti esterni?

Era prevista, in fase di progettazione e di proposta della candidatura, la possibilità di collaborare con ITS Academy, università, istituzioni AFAM, imprese e mercato del lavoro, nel rispetto dei principi di trasparenza e parità di trattamento. Le scuole che hanno inserito tali opzioni possono pertanto avviare le attività in partnership.

Che cosa sono i moduli?

Ogni progetto è articolato in moduli, che rappresentano le singole unità operative appositamente ideate per gli studenti.

Che durata hanno i moduli?

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I moduli di orientamento devono essere obbligatoriamente di 30 o 60 ore, progettati in coerenza con il PTOF della scuola.

In che cosa consistono praticamente i moduli?

I moduli sono percorsi didattici elaborati dall’istituzione scolastica e possono prevedere, a titolo esemplificativo:
• esercitazioni
• laboratori
• incontri con università e imprese
• visite guidate
• esercizi di gruppo
• strumenti digitali di orientamento
• incontri con professionisti del settore

Esperti e tutor: cosa fanno?

Per ogni modulo, analogamente a quanto previsto per le attività finanziate con il PNRR, sono previste obbligatoriamente le figure di Esperto e Tutor.
L’esperto:
• conduce l’attività
• fornisce i contributi e i contenuti
• documenta le metodologie utilizzate
• compila a sistema le schede sulle attività svolte
Il tutor:
• accompagna gli studenti durante i percorsi
• gestisce l’inserimento delle presenze/assente a sistema
• monitora la frequenza
• raccoglie schede di osservazione e questionari
• facilita la comunicazione tra studenti, esperto e scuola

Quali sono i compensi?

Per gli esperti sono previsti 70 euro lordo Stato a ora. Per i tutor 30 euro lordo Stato a ora.

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Gli esperti e/o i tutor devono essere necessariamente tutor per l’orientamento?

No, non è condizione obbligatoria, ma la stragrande maggioranza dei bandi scolastici ha previsto come criterio preferenziale nell’assegnazione degli incarichi il possesso dell’attestato di tutor per l’orientamento e il contemporaneo esercizio della mansione negli ultimi due anni scolastici.

Esperti e tutor possono essere esterni alla scuola?

Sì, non ci sono vincoli in tal senso, ma il personale interno all’istituzione scolastica ha la precedenza, a prescindere dagli eventuali punteggi fissati dai bandi.

Le attività si svolgono in orario curricolare o extracurricolare?

Devono sicuramente svolgersi al di fuori dell’orario di servizio del docente esperto e del tutor, ma non è esplicitato se debba essere necessariamente extracurricolare. Essendo rientrante nei progetti “POC Per la Scuola”, si ritiene applicabile il principio per cui lo svolgimento dei corsi deve avvenire in orario extracurricolare, in quanto trattasi di attività aggiuntive rispetto alle lezioni ordinarie, con le quali potrebbero crearsi delle sovrapposizioni. Si potrebbe utilizzare l’orario curricolare solo in casi specifici previsti dal PTOF e deliberati dagli organi collegiali, ma resta la soluzione meno praticabile.

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Che succede se un tutor o un esperto si assenta?

In caso di assenza non preventivata di un Esperto o di un Tutor e di impossibilità a riprogrammare la data calendarizzata, la scuola deve provvedere alla sostituzione immediata utilizzando le graduatorie elaborate per l’avvio del modulo.
In mancanza di ulteriori idonei nelle graduatorie disponibili, sarà necessario:
1) procedere con nuova selezione, secondo normativa vigente;
2) procedere con una nomina d’urgenza da parte del Ds della scuola di un docente disponibile per una sola attività, inserendo a sistema un nuovo incarico all’interno della procedura di selezione relativa all’Esperto/Tutor da sostituire.

Qual è il numero minimo di studenti per avviare un modulo?

Almeno 9 studenti iscritti per modulo. Se il numero scende sotto questa soglia per due incontri consecutivi, il modulo va chiuso anticipatamente.

È previsto un numero massimo di studenti?

No, non è previsto un numero massimo. Le scuole possono iscrivere anche un numero maggiore di studenti rispetto a quello dichiarato in candidatura, per compensare ritiri o assenze. Tuttavia, il rimborso resta calcolato entro il massimale approvato.
Il sistema, infatti, calcola i costi standard sulla base del numero di partecipanti inserito in fase di candidatura (es. 15), ma non esclude la possibilità di far partecipare un numero maggiore di studenti, fermo restando che il pagamento associato rimane ancorato a quella soglia.
Anche in questi casi, occorre la regola del buon senso: in base alla natura del corso, è importante tarare la capacità massima di partecipazione onde evitare di disperdere il potenziale dello stesso.

Sono previsti strumenti di monitoraggio interno?

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Sì. Sono previsti dei report automatici di presenze/assenze obbligatori e dei questionari di gradimento facoltativi.

Gli studenti ricevono un attestato?

Sì, è previsto il rilascio di un attestato di partecipazione per gli studenti che frequentano almeno il 75% delle ore previste.

Se il numero di studenti che raggiunge il target del 75% delle presenze è inferiore a 9, il modulo è ugualmente valido?

Come spiegato, l’Avviso e il Manuale Operativo di Gestione precisano che il numero di 9 studenti si riferisce alla soglia minima di validità per la prosecuzione del modulo, che non deve mai essere superata per due incontri consecutivi, mentre il 75% delle presenze è quella che serve agli studenti per conseguire l’attestato. Pertanto, non ci sono legami tra le due condizioni e le ore svolte sono comunque valide per la rendicontazione del modulo.

Si può interrompere anticipatamente un modulo?

Sì. Oltre al caso in cui meno di 9 studenti siano presenti per due incontri consecutivi, la scuola può richiedere la chiusura anticipata in GPU (Gestione unitaria del programma) anche per altri motivi organizzativi. In tal caso, il rimborso viene calcolato solo sulle ore effettivamente svolte.

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Chi è il responsabile dei controlli e della gestione?

Il Dirigente scolastico è il responsabile legale del progetto, mentre il MIM – Unità di missione PNRR effettua monitoraggio, controlli e valutazione. A livello operativo, possono essere coinvolti il DSGA, assistenti amministrativi e docenti referenti di progetto.

Possono esserci moduli “a pagamento” per gli studenti?

No. Tutti i percorsi attivati sono gratuiti per tutti gli studenti, essendo interamente finanziati dal Programma Operativo Complementare (POC) e dai Fondi Strutturali Europei.

I moduli POC Orientamento valgono come ore di Formazione Scuola-Lavoro (PCTO)?

Non automaticamente. I percorsi finanziati dal POC “Per la Scuola” sono attività di orientamento aggiuntive, che rilasciano un attestato di partecipazione se lo studente frequenta almeno il 75% delle ore. Tuttavia, la scuola può decidere di riconoscerli come ore di FSL (PCTO) se essi sono:
• approvati dagli organi collegiali
• coerenti con gli obiettivi formativi della FSL
• integrati formalmente nel PTOF.
Quindi, per alcuni studenti le ore possono valere anche come FSL, a patto che la scuola rispetti quanto appena esposto. In caso negativo, possono comunque essere inserite dall’istituto come attività valutabili per il riconoscimento del credito (molto prezioso trattandosi di triennio).

Quando si concludono i progetti finanziati con questo Avviso?

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Tutte le attività devono essere concluse tassativamente entro il 31 marzo 2026. Si suggerisce alle istituzioni scolastiche di prevedere il termine qualche giorno prima, in modo tale da avere margine per gli ultimi adempimenti.

Per la parte tecnica e operativa, il Ministero ha fornito un Manuale Operativo di Gestione, consultabile sulla pagina dedicata al POC.

MANUALE OPERATIVO DI GESTIONE



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