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Cinema, audiovisivo e videogiochi: centrodestra presenta mozione alla Camera per più trasparenza, sostegni mirati e competitività internazionale


La Camera dei deputati ha discusso una mozione presentata da esponenti di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega volta a ridefinire il quadro degli interventi a sostegno del cinema e dell’audiovisivo, con un’attenzione particolare alla trasparenza nella gestione dei fondi, al potenziamento della competitività internazionale e alla valorizzazione dell’identità culturale italiana.

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Negli ultimi anni il settore ha visto una crescita esponenziale: il sostegno pubblico è passato dai circa 250 milioni di euro del 2016 ai 696 milioni del 2024, confermati anche per il 2025. Secondo i dati Anica e Apa, gli investimenti in produzione cinematografica sono aumentati del 53 per cento, mentre quelli internazionali hanno segnato un +950 per cento rispetto al 2019. Tra settembre 2024 e luglio 2025 sono state presentate 729 domande di tax credit per un totale di 718 milioni di euro, con ben 31 set contemporaneamente attivi sul territorio nazionale.

Il successo si riflette anche nelle presenze in sala: tra giugno e agosto 2025 il progetto Cinema Revolution ha contribuito a registrare 1,3 milioni di spettatori per il cinema italiano ed europeo, pari a un incremento del 6,2 per cento rispetto al 2024 e del 17,8 per cento rispetto al 2023.

La mozione sottolinea inoltre il ruolo strategico di Cinecittà, destinata entro il 2026 a diventare il principale hub europeo per la produzione audiovisiva, grazie a infrastrutture di nuova generazione e a una capacità produttiva senza pari nel continente. Parallelamente, il Governo ha già avviato una serie di verifiche e controlli per contrastare irregolarità e sprechi nella gestione dei fondi.

Le proposte contenute nella mozione

Il testo impegna l’Esecutivo a una serie di azioni, tra cui:

  • Forum del cinema e dell’audiovisivo: istituzione di un nuovo organismo, in sostituzione del Consiglio superiore del cinema, composto dalle principali associazioni di settore e da esperti nominati dal Ministro della Cultura.
  • Razionalizzazione del Fondo per il cinema e l’audiovisivo: mantenimento della gestione statale con l’ipotesi di affidare la tesoreria a un intermediario bancario vigilato, criteri di erogazione più trasparenti e semplificazione delle procedure.
  • Riconoscimento internazionale: promozione dell’immagine cinematografica come patrimonio culturale immateriale dell’Unesco.
  • Formazione e inclusione: sostegno a percorsi scolastici e universitari dedicati alla cultura cinematografica e iniziative volte a promuovere integrazione e inclusione sociale attraverso il cinema.
  • Credito agevolato e contributi diretti: valutazione di strumenti di accesso facilitato al credito e possibile introduzione di contributi diretti in luogo dei crediti d’imposta, non soggetti a tassazione.
  • Bandi e contributi selettivi: mantenimento di due periodi fissi di pubblicazione dei bandi annuali, rafforzamento degli uffici competenti, controlli più rigorosi sui costi e istituzione della figura del “tax credit manager”.
  • Sostegno ai generi popolari: conferma di attenzione a fantasy, azione, fantascienza, horror e commedia per famiglie.
  • Cineturismo e semplificazione autorizzazioni: razionalizzazione delle procedure per le riprese e per la promozione turistica legata al cinema.

Videogiochi: verso un hub internazionale

Un punto particolarmente rilevante della mozione riguarda il settore videoludico, che negli ultimi anni ha beneficiato del credito d’imposta con 47 titoli presentati nel 2024 da parte di 34 imprese, per un totale di 13 milioni di euro di agevolazioni e 204 milioni di investimenti complessivi tra il 2021 e il 2024.

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I deputati chiedono di trasformare l’Italia in uno dei principali hub dell’industria videoludica a livello internazionale, attraverso:

  • il potenziamento del credito d’imposta con un aumento della dotazione complessiva;
  • l’innalzamento del massimale di credito per singola impresa, allineandosi agli standard europei, per rafforzare la competitività delle imprese italiane.

Queste misure mirano a sostenere la produzione nazionale di videogiochi e ad attrarre nuovi investimenti, rendendo il comparto italiano più competitivo nello scenario globale.

Gli obiettivi

La mozione intende consolidare i risultati raggiunti dal comparto negli ultimi anni, assicurando trasparenza e rigore nella gestione dei fondi pubblici, favorendo la competitività delle imprese italiane sui mercati internazionali e promuovendo una più ampia fruizione della cultura cinematografica e audiovisiva, in particolare tra i giovani e nelle aree più periferiche del Paese.

Il documento porta la firma dei deputati Mollicone, Latini, Tassinari, Cavo, Amorese, Sasso, Dalla Chiesa, Cangiano, Miele, Mulè, Colombo, Matone, Di Maggio, Matteoni, Perissa e Roscani.

Di seguito il testo integrale della mozione:

La Camera,

premesso che:

il sostegno pubblico al settore cinematografico italiano è cresciuto in modo esponenziale, passando dai circa 250 milioni di euro del 2016 a 696 milioni di euro per il 2024, e che questa dotazione è confermata anche per il 2025;
gli investimenti in produzione cinematografica in Italia, secondo i dati di Anica e Apa presentati nel corso della 82esima edizione della Mostra internazionale del cinema di Venezia, sono aumentati del 53 per cento e gli investimenti internazionali sono aumentati del 950 per cento rispetto al 2019;
da settembre 2024 a luglio 2025 sono state presentate 729 domande di tax credit (nazionale e internazionale), per un credito richiesto complessivo di circa 718 milioni di euro, con 31 set attivi, soltanto in queste settimane, in Italia;
nel periodo 13 giugno-24 agosto 2025, stando alle rilevazioni Cinetel e grazie al progetto Cinema revolution, il cinema italiano ed europeo ha totalizzato 1,3 milioni di presenze con un +6,2 per cento rispetto al 2024 e un +17,8 per cento sul 2023, il 20,4 per cento in più di quanto registrato mediamente nel triennio 2017-2019;
l’azione del Governo nel settore si è già contraddistinta per una serie di analisi, verifiche e controlli con il massimo rigore, al fine di portare alla luce irregolarità, sprechi e, addirittura, truffe;
grazie a una visione strategica e a investimenti concreti, Cinecittà si sta preparando a diventare, entro il 2026, il principale hub europeo per la produzione audiovisiva, con infrastrutture all’avanguardia e una capacità produttiva che non ha eguali nel continente;
la legge del 14 novembre 2016, n. 220, all’articolo 27 comma 1 lettera i) prevede che il Ministero della cultura sostenga, di concerto con il Ministero dell’istruzione e del merito, per un importo complessivo pari ad almeno il 3 per cento della dotazione del Fondo per il cinema e l’audiovisivo, il potenziamento delle competenze nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, nonché l’alfabetizzazione all’arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini;
con l’obiettivo di rafforzare la trasparenza e garantire un controllo più efficace sui costi e sulla tracciabilità dei flussi finanziari, sono stati emanati il decreto direttoriale rep. 2540 del 26 giugno 2025, in materia di tax credit produzione internazionale, recante «Disposizioni attuative ai sensi dell’articolo 18, comma 1, del decreto del Ministro della cultura di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze del 4 ottobre 2024, n. 329» che sostituisce il decreto direttoriale rep. 3830 del 4 dicembre 2024 e il decreto direttoriale rep. 2541 del 26 giugno 2025, in materia tax credit produzione nazionale, recante «Disposizioni attuative ai sensi dell’articolo 38, comma 1, del decreto del Ministro della cultura di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze del 10 luglio 2024, n. 225» che sostituisce il decreto direttoriale rep. 3364 del 14 ottobre 2024;
nel 2024 i videogiochi per cui è stata fatta richiesta di credito di imposta sono stati 47, da parte di 34 imprese, per un totale di credito richiesto di 13 milioni di euro e l’investimento totale (2021-2024) su cui è stato richiesto il credito d’imposta è 204 milioni di euro,

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impegna il Governo:

  1. a valutare l’opportunità di adottare iniziative, anche di carattere normativo, volte a istituire, in sostituzione del Consiglio superiore del cinema e dell’audiovisivo, il Forum del cinema e dell’audiovisivo, composto dalle associazioni maggiormente rappresentative del settore e da esperti nominati dal Ministro della cultura;
  2. a valutare l’opportunità di adottare iniziative, anche di carattere normativo, volte alla razionalizzazione degli interventi di sostegno e promozione da parte dello Stato, affinché, in particolare:
    a) si continui ad assicurare la gestione statale del Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo di cui alla legge 14 novembre 2016, n. 220;
    b) si valuti l’opportunità di affidare la gestione di tesoreria del Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo ad un intermediario bancario sottoposto a vigilanza prudenziale, individuato ai sensi della vigente normativa in materia di contratti pubblici;
    c) i criteri per l’erogazione e modalità per la liquidazione e l’anticipazione dei contributi a valere sul Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo siano definiti con decreti non aventi natura regolamentare, da emanare sentito il Forum del cinema e dell’audiovisivo garantendo la massima trasparenza;
  3. a valutare l’opportunità di attivarsi nelle sedi opportune al fine di promuovere il riconoscimento dell’immagine cinematografica come patrimonio culturale immateriale dell’Unesco, nonché al fine del riconoscimento ai sensi dell’articolo 10 della legge 7 ottobre 2024, n. 152;
  4. a continuare il sostegno a percorsi formativi scolastici, universitari o nell’alta formazione, volti a diffondere tra le più giovani generazioni la cultura cinematografica e la trasmissione delle relative conoscenze;
  5. a continuare la promozione dei valori dell’integrazione e dell’inclusione, attraverso attività formative, nonché mediante la pratica e la fruizione della cultura cinematografica e audiovisiva anche in contesti disagiati;
  6. a valutare l’opportunità di adottare iniziative volte all’individuazione di strumenti di accesso al credito agevolato anche attraverso convenzioni con il sistema bancario;
  7. fermo restando quanto previsto dal Piano per il potenziamento del circuito delle sale cinematografiche e polifunzionali di cui all’articolo 28 della legge «Cinema» n. 220 del 2016 nonché dal decreto ministeriale n. 190 del 10 giugno 2025, a valutare la possibilità di assumere iniziative di carattere normativo volte a introdurre contributi diretti, in luogo dei crediti d’imposta, non soggetti a tassazione;
  8. con riferimento alla concessione dei contributi di cui alla legge n. 220 del 2016, a valutare l’opportunità di prevedere:
    a) il mantenimento di almeno 2 periodi di pubblicazione dei bandi per ogni annualità, per la richiesta dei contributi selettivi di cui all’articolo 26 della legge n. 220 del 2016, prevedendo periodi predeterminati e fissi di pubblicazione;
    b) l’attivazione di periodi predeterminati e fissi di pubblicazione dei bandi per ogni annualità per la concessione dei contributi alle attività di promozione cinematografica e audiovisiva di cui all’articolo 27 della medesima legge n. 220 del 2016;
    c) il rafforzamento e l’aumento del personale degli uffici della direzione generale competente;
    d) l’estensione dello sbarramento all’accesso per la concessione dei contributi selettivi per opere audiovisive che abbiano un budget superiore a 5 milioni di euro alle opere di particolare qualità artistica e alle opere relative all’identità culturale italiana;
    e) il rafforzamento del meccanismo della verifica dei costi e della perizia di congruità effettuata dal soggetto terzo e indipendente, anche tramite l’istituzione della figura del «tax credit manager»;
    f) l’aggiornamento delle procedure amministrative relative alla concessione dei contributi stessi mediante l’utilizzo delle più recenti tecnologie informatiche;
  9. a valutare l’opportunità di implementare le iniziative, anche di carattere normativo, per prevedere stanziamenti economici volti a favorire la più ampia fruizione del cinema, a incentivare la domanda culturale di settore, a incrementare la partecipazione culturale e la diffusione della cultura cinematografica e audiovisiva soprattutto presso il pubblico più giovane e nei territori più difficili;
  10. a continuare ad assicurare il più ampio sostegno al cinema di genere con particolare attenzione al fantasy, ai film di azione, di fantascienza, horror, e alla commedia per famiglia;
  11. a promuovere iniziative volte a razionalizzare e semplificare la normativa in materia di cineturismo e autorizzazioni alle riprese;
  12. a valutare l’opportunità di adottare iniziative volte a razionalizzare e semplificare la ripartizione delle competenze e i procedimenti delle amministrazioni statali e degli altri enti competenti in materia di cinema e audiovisivo;
  13. a valutare l’opportunità di garantire la valorizzazione delle specifiche linee di sostegno del settore cinematografico relative all’identità culturale italiana valutando l’estensione al settore dei videogiochi;
  14. al fine di rendere l’Italia uno dei principali hub dell’industria videoludica a livello internazionale, a valutare l’opportunità di adottare iniziative di competenza volte a:
    a) potenziare la misura del credito d’imposta per le imprese del settore videoludico, attraverso un aumento della dotazione finanziaria complessiva, così da sostenere in modo più efficace la produzione nazionale di videogiochi;
    b) innalzare il massimale di credito d’imposta per singola impresa, in coerenza con le pratiche adottate da altri Stati europei, così da garantire una reale competitività per le imprese italiane nel mercato internazionale;
  15. a valutare l’opportunità di istituire una banca dati unica audiovisiva degli artisti interpreti o esecutori e una banca dati unica dei fonogrammi, al fine di agevolare la corretta identificazione di coloro cui spettano diritti connessi ai diritti di autore, nonché di evitare eventuali discordanze tra le banche dati gestite dagli organismi di gestione collettiva;
  16. a valutare l’opportunità di adottare iniziative, al fine di contrastare il fenomeno del camcording, volte a modificare l’articolo 85-bis del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza in materia di registrazione abusiva nei luoghi di pubblico spettacolo, prevedendo l’obbligo per il concessionario o il direttore del luogo di pubblico spettacolo di avvisare il pubblico del divieto di effettuare riprese non autorizzate tramite l’affissione di cartelli ben visibili all’interno della sala e, nel rispetto della normativa sulla protezione dei dati personali, a consentire l’installazione di sistemi di videosorveglianza per identificare coloro che registrano illecitamente opere cinematografiche o audiovisive;
  17. a valutare l’opportunità di riformare e riordinare la normativa in materia di promozione delle opere europee e italiane da parte dei fornitori di servizi di media audiovisivi;
  18. a valutare l’opportunità di adottare iniziative volte alla riformulazione della definizione di «produttore indipendente» nonché delle altre definizioni che attengono direttamente alle questioni, alle tematiche e ai profili inerenti alla promozione delle opere europee ed italiane.

(1-00489) Mollicone, Latini, Tassinari, Cavo, Amorese, Sasso, Dalla Chiesa, Cangiano, Miele, Mulè, Colombo, Matone, Di Maggio, Matteoni, Perissa, Roscani



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