Genoa ha dato il via alla 65ª edizione del Salone Nautico Internazionale con una cerimonia che ha unito tradizione, tecnologia e suggestione marinaresca, attirando l’attenzione di tutto il settore della nautica da diporto per un’intera settimana di eventi, incontri e anteprime mondiali.
Una cerimonia carica di simboli
L’Inno d’Italia e l’alzabandiera hanno aperto ufficialmente la manifestazione in un clima di intensa partecipazione collettiva. Il momento più scenografico è stato l’entrata in scena di Nave Schergat (F 598), fregata missilistica della Marina Militare, che ha sfilato davanti ai moli con i cannoni rivolti in alto in segno di omaggio. Questo passaggio, oltre a rievocare la lunga tradizione marittima del Paese, ha voluto ricordare il legame indissolubile tra la città di Genova e il mare, facendo da cornice perfetta all’avvio della kermesse.
La presenza della Marina ha aggiunto una nota di solennità che ha conquistato il pubblico e gli operatori del settore. L’eco dei motori e l’ondeggiare delle bandiere hanno evocato valori di appartenenza, dedizione e spirito di servizio, sottolineando quanto il Salone sia, prima di tutto, un momento di condivisione culturale. In questo scenario, il pubblico ha percepito l’importanza di ogni elemento cerimoniale, dal più piccolo dettaglio protocollare agli applausi spontanei degli ospiti, tutti accomunati dall’entusiasmo per un evento che, anno dopo anno, continua a definire gli standard della nautica internazionale.
I numeri di un salone da record
L’edizione di quest’anno fa registrare cifre che confermano il Salone tra i tre appuntamenti più prestigiosi al mondo per lo yachting. Oltre 1.000 imbarcazioni in mostra, 23 nuovi cantieri presenti per la prima volta, espositori provenienti da 45 Paesi, 123 novità assolute e 96 première internazionali: questi dati descrivono la dimensione di un evento capace di attrarre investitori, armatori e appassionati da ogni continente. La fiera, distribuita su spazi espositivi ampliati, offre un colpo d’occhio di rara imponenza, dove scafi di ultima generazione convivono con soluzioni tecnologiche all’avanguardia e design futuristici.
Il Salone, che proseguirà per sei giorni fino al 23 settembre, trasforma Genova nella capitale mondiale della nautica da diporto. Nelle banchine ribolle un fermento di idee, contatti e affari che alimentano la filiera industriale italiana, riconosciuta a livello globale per qualità, estetica e capacità innovativa. Ogni stand si fa vetrina di eccellenza, mentre i meeting riservati agli addetti ai lavori diventano il motore di nuove sinergie commerciali e tecnologiche, proiettando il settore verso scenari di crescita ancora più ambiziosi.
Il peso delle relazioni internazionali
Per la prima volta in 65 edizioni, l’apertura ufficiale è stata affidata a un rappresentante istituzionale straniero: Jared Perdue, Segretario ai Trasporti dello Stato della Florida. Il suo intervento ha portato sul palco del Salone un messaggio di gratitudine verso gli organizzatori e di ferma volontà di rafforzare la collaborazione fra Stati Uniti e Italia. La Florida, hub strategico per la cantieristica e il diporto statunitense, condivide con Genova una visione di crescita basata su infrastrutture moderne e servizi nautici di eccellenza.
Le parole di Perdue hanno dato risalto all’importanza delle partnership internazionali nell’evoluzione del settore. Gli accordi fra le due sponde dell’Atlantico, infatti, non solo ampliano i mercati per i costruttori, ma creano anche nuove opportunità in termini di ricerca, sviluppo e formazione professionale. Il Salone diventa così piattaforma privilegiata per consolidare intese commerciali e istituzionali, valorizzando la posizione di Genova come snodo cruciale nei flussi globali dello yachting.
Le voci delle istituzioni italiane
Dopo il saluto internazionale, sul palco si sono alternati i rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali. La sindaca Silvia Salis ha sottolineato l’orgoglio della città nell’accogliere operatori di tutto il mondo, mentre Matteo Paroli, alla guida dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, ha evidenziato gli investimenti infrastrutturali che potenziano l’attrattività dello scalo genovese. Ha fatto eco l’Ammiraglio Nicola Carlone, Comandante Generale delle Capitanerie di Porto, che ha messo l’accento sul ruolo strategico della sicurezza nella crescita del comparto.
Accanto a loro, l’Ammiraglio di Squadra Giuseppe Berutti Bergotto, Sottocapo di Stato Maggiore della Marina, e il presidente della Regione Liguria Marco Bucci hanno ribadito la volontà di lavorare insieme per rendere il territorio ancora più competitivo. L’unità di intenti fra amministrazioni civili, autorità portuali e forze armate emerge come elemento chiave per sostenere investimenti, ricerca e occupazione. In tal modo, il Salone riflette e alimenta una rete istituzionale che, puntando sulla nautica, punta al rilancio economico dell’intera area mediterranea.
Sviluppo, lavoro e innovazione per la crescita del Paese
Nel pomeriggio di apertura si è tenuto il convegno dedicato a “Sviluppo, lavoro e innovazione per la crescita del Paese”, moderato dal giornalista Vittorio Eboli. Sul palco, il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, in rappresentanza della premier Giorgia Meloni, ha ricordato le politiche a sostegno dell’industria nautica, sottolineando come il settore sia uno dei simboli del saper fare nazionale. Con lui, la ministra del Turismo Daniela Garnero Santanchè ha approfondito le ricadute positive sul turismo costiero, mentre il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi ha illustrato i piani per potenziare i collegamenti marittimi e terrestri.
Il dibattito si è arricchito con gli interventi del presidente di Agenzia ICE Matteo Zoppas, del presidente di Confindustria Emanuele Orsini e del presidente di Confindustria Nautica Piero Formenti. Tutti hanno convergito sulla necessità di unire competitività, sostenibilità e formazione di nuove competenze per favorire un salto di qualità duraturo. Le proposte emerse indicano un percorso chiaro: investimenti mirati, innovazione digitale e sinergie pubblico-privato come leve decisive per sostenere la leadership italiana nel panorama nautico mondiale.
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