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L’OMSA esorta la Guardia Costiera degli Stati Uniti a porre fine a tutte le omologazioni per le attrezzature di bordo



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Il settore marittimo americano rimane sotto continua osservazione da parte dell’Amministrazione Trump dal suo insediamento

New Orleans, Louisiana. I servizi offshore e le industrie marittime sono essenziali per l’economia americana, fornendo l’energia e le risorse necessarie per prosperare. Alimentate da una flotta diversificata di navi avanzate, queste industrie guidano il cuore del settore energetico americano.

L’ industria del settore offshore fornisce e crea posti di lavoro ben retribuiti e a sostegno della famiglia per migliaia di americani e rafforza la sicurezza nazionale fornendo marinai qualificati e risorse per la Marina Mercantile, la Marina e la Guardia Costiera.

Per l’Amministrazione Trump, l’obiettivo rimane quello di ‘de-regolamentare’ sotto la spinta di un piano per liberare dalla burocrazia inutile i settori dell’economia amenricana.

Da ultimo, il settore dell’offshore, che sta vedendo una contrapposizione degli addetti ai lavori verso una pletora di regolamenti e normative della Guardia Costiera degli Stati Uniti realtivi agli equipaggiamenti di sicurezza. In particolare il riferimento è relativo a scialuppe di salvataggio, porte tagliafuoco, sistemi di trattamento delle acque di zavorra e ad altri dispositivi di sicurezza a bordo delle navi.

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L’Offshore Marine Service Association (OMSA) è impegnata a sostenere l’attenzione l’Amministrazione Trump sulla riduzione delle normative non necessarie.

Così, mentre il Governo federale intensifica gli sforzi per ridurre le gravose normative marittime, l’Offshore Marine Service Association (OMSA) chiede all’Amministrazione di eliminare tutti i 95 requisiti di “omologazione” della Guardia Costiera degli Stati Uniti (USCG) per le attrezzature installate su navi battenti bandiera statunitense.

In sostanza, l’OMSA sollecita la revoca di 95 mandati della Guardia Costiera degli Stati Uniti a sostegno del programma di de- regolamentazione dell’Amministrazione. Per questo ha scritto una lettera – indirizzata all’Ammiraglio W. R. Arguin, Comandante Aggiunto per le Politiche di Prevenzione – con l’oggetto che riguarda: “Raccomandazione per assistere la Guardia Costiera degli Stati Uniti nell’identificazione dei regolamenti da revocare secondo le Direttive dell’Ordine Esecutivo 14192 e dell’Ordine Esecutivo 14267 – Revoca dei 95 regolamenti. Creazione di regolamenti basati sull’omologazione”.

La lettera chiede l’eliminazione del sistema normativo di omologazione che costringe i produttori a costosi e duplicati processi di certificazione e limita l’accesso degli operatori navali ad attrezzature all’avanguardia.

“Le omologazioni impongono costi elevati, soffocano la concorrenza e creano inutili barriere per i marinai e gli armatori americani”, ha affermato il presidente dell’OMSA, Aaron Smith. “Eliminarle semplificherebbe l’approvvigionamento delle attrezzature senza compromettere la sicurezza, la tutela dell’ambiente o la proprietà”.

Le norme di omologazione della Guardia Costiera degli Stati Uniti richiedono l’approvazione pre-installazione di determinate apparecchiature, anche quando queste apparecchiature soddisfano già rigorosi standard internazionali, come quelli stabiliti dall’Organizzazione Internazionale per la Normazione (ISO).

Duplicare il processo dell’omologazione degli equipaggiamenti di sicurezza significa ritardare l’implementazione di tecnologie avanzate, e soprattutto significa limitare le opzioni di equipaggiamento, mettendo a dura prova sia le risorse del settore sia quelle della Guardia Costiera.
Il caso assunto alla cronaca di nbanchina riguarda due motori con le stesse specifiche, la stessa capacità di salvataggio. Uno approvato, uno rifiutato, non per le prestazioni, ma per via della burocrazia e di un’ispezione di fabbrica obbligatoria da parte della Guardia Costiera statunitense.

Altro esempio critico è quello relativo alle zattere di salvataggio gonfiabili: il regolamento per le zattere di salvataggio gonfiabili su un’imbarcazione SOLAS è pronto per essere revocato perché, nonostante la loro straordinaria lunghezza e complessità – oltre 11.000 parole – il requisito fondamentale ribadisce semplicemente la necessità di seguire gli standard IMO e dell’Organizzazione Internazionale per la Standardizzazione (ISO) esistenti, che sono già riconosciuti a livello globale e incorporati per riferimento.

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In effetti, le normative USCG sovrapposte aumentano quasi esclusivamente solo requisiti costosi e dispendiosi in termini di tempo per le fabbriche e le aziende che producono le zattere.

Come pure, le normative sugli ugelli per manichette antincendio combinate sono un altro esempio di normativa di omologazione che deve essere revocata. Questa normativa è quasi una ripetizione diretta di standard riconosciuti a livello internazionale, ma aggiunge ulteriori oneri amministrativi ai produttori che “creano o facilitano requisiti di licenza o accreditamento che limitano indebitamente la concorrenza”.

Secondo il suo sito web, ASTM (ex American Society for Testing and Materials) “è un leader riconosciuto a livello mondiale nello sviluppo e nell’erogazione di standard volontari di consenso. Oggi, 13.000 standard ASTM vengono utilizzati in tutto il mondo per migliorare la qualità dei prodotti, migliorare la salute e la sicurezza, rafforzare l’accesso al mercato e il commercio e rafforzare la fiducia dei consumatori.

Altro argomento sulla gestione delle acque di zavorra. Mentre la Convenzione Internazionale per il Controllo e la Gestione delle Acque di Zavorra e dei Sedimenti delle Navi (BWM) dell’IMO offre agli Stati di bandiera la flessibilità di approvare i sistemi di trattamento delle acque di zavorra senza test indipendenti obbligatori, la Guardia Costiera degli Stati Uniti ha promulgato i regolamenti che richiedono specificamente test a terra e a bordo delle navi, completati da strutture di prova accreditate. Cioè, la Guardia Costiera degli Stati Uniti stava replicando il lavoro svolto da altri organismi per stabilire gli standard per le acque di zavorra.

L’OMSA esorta la Guardia Costiera a ridurre i passaggi aggiuntivi e ad aderire agli standard internazionali accettati.

“Con tutte queste regole, gli ispettori dell’USCG vengono dirottati dal lavoro critico di sicurezza per duplicare le attività già gestite dagli organismi di standardizzazione globali”, afferma Smith presidente e ceo di OMSA.

“Si tratta di prendere decisioni intelligenti ed efficienti che sostengano i posti di lavoro e l’industria americana”, afferma Smith. “L’ottimizzazione del sistema consentirà di risparmiare tempo, ridurre i costi e mantenere la nostra flotta competitiva”.

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L’Offshore Marine Service Association (OMSA) è l’ente che promuove il settore dei servizi di trasporto marittimo offshore negli Stati Uniti. L’OMSA è il punto di riferimento americano per l’energia offshore, rappresentando il segmento dell’industria marittima statunitense impegnato nell’energia offshore. Più specificamente, rappresentiamo circa 140 aziende che possiedono, gestiscono o forniscono le navi che costruiscono, riparano, forniscono assistenza e forniscono la produzione, l’esplorazione e lo sviluppo di risorse energetiche offshore. L’Associazione rappresenta 170 aziende associate e i loro 12.000 dipendenti statunitensi con sede in tutti gli Stati Uniti.

Abele Carruezzo



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