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i “Cammini” portano visitatori e finanziamenti – Il Settempedano


Martedì 16 settembre, nell’aula magna dell’Itts “Divini”, si è tenuto l’incontro pubblico “Turismo lento e sviluppo del territorio. Programma dei cammini e piano nazionale autoimpiego”, un incontro incentrato sull’importanza, a livello culturale, sociale ed economico, dei tanti cammini che costituiscono il nostro territorio (locale e nazionale) e sulle nuove opportunità di natura imprenditoriale per imprese e giovani.

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L’incontro è stato organizzato dai fondatori dall’associazione “Pranzo al Sacco” (David Dignani, Guido Pacella e Alessio Ancillani), nota per aver ideato il Cammino dei Forti nel 2021, il cammino naturalistico che parte da San Severino e coinvolge in totale cinque comuni della nostra area (gli altri quattro sono Serrapetrona, Castelraimondo, Gagliole e Matelica). Insieme ad essi, hanno preso la parola il sindaco di San Severino, Rosa Piermattei, il Commissario straordinario alla ricostruzione, Guido Castelli (in collegamento) e la dottoressa Chiara Ercoli, dirigente Usr Marche – settore Sviluppo del territorio. Hanno partecipato numerosi cittadini all’incontro, incuriositi dal tema e dalle opportunità economiche e sociali che questo tipo di turismo può aprire.

Il primo cittadino di San Severino ha ringraziato gli organizzatori per questo incontro, utile a far capire l’importanza di queste attività, capaci di unire i comuni e di rivitalizzarli sotto ogni aspetto. Castelli ha espresso forte gradimento per l’iniziativa ed ha ricordato come la struttura commissariale abbia finanziato quasi 50 milioni di euro nei cammini che si sviluppano nell’intero cratere (di cui tre sono nel territorio marchigiano), perché «anche i cammini fanno parte del rilancio del territorio. Non basta ricostruire fisicamente per far ripartire un territorio: bisogna anche rilanciarne l’economia e la società in ogni aspetto, anche finanziando queste attività, in modo tale da mettere il territorio in condizione di essere visitato dai turisti grazie ai giusti investimenti».

Guido Pacella ha sottolineato come questi cammini siano importanti per legare il turismo lento e sostenibile alle comunità locali, in modo da migliorarne il tessuto sociale: «Il turismo lento ed etico può essere un aiuto per far conoscere la bellezza del nostro territorio, farne crescere la sua risonanza nel panorama turistico generale. Serve al nostro territorio, fuori mano rispetto al turismo di massa, ad essere conosciuto, in modo tale da rilanciare ogni aspetto delle nostre realtà. Questo incontro di oggi, è un importante momento di dialogo con le istituzioni, le quali possono aiutare le tante strutture che si dedicano a queste attività utili per tutta la comunità».

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David Dignani ha proseguito: «L’incontro di oggi è il primo tassello per fare mettere a sedere insieme associazioni, enti pubblici e privati che parlano di turismo, e che hanno un obiettivo specifico: far vivere pienamente, a chi viene, la bellezza del nostro territorio».

Dignani ha inoltre mostrato una serie corposa di dati riguardanti il turismo lento in Italia: nel 2024 sono stati contattati 160 cammini a livello nazionale (tra cui quello dei Forti) e sono stati registrati circa 4.500 camminatori (la fascia con maggiore partecipazione è quella tra i 50-60 anni d’età, ma è in forte crescita anche quella che va dai 26 ai 45 anni); le regioni con più camminatori registrati sono Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte (il noto “Cammino degli Dei” è quello con la percentuale più alta di partecipanti).

Ma, pur essendo un cammino “giovane”, quello dei Forti ha registrato una forte crescita negli anni. «Il 96% dei camminatori viene da fuori regione – ha detto Dignani -, ed i picchi di flusso sono nel periodo tra marzo e aprile per poi risalire tra luglio e settembre. Questi camminatori aiutano l’economia: il 46% di loro dorme in una soluzione di appartamento (compresi Bed&Breakfast e Hotel); il 26% negli ostelli ed il 16% dai privati; ed il 77% dei camminatori mangia al ristorante, quindi anche il settore della ristorazione ne giova». Infine, per quanto riguarda la crescita dei partecipanti al Cammino dei Forti, negli anni è stata esponenziale: 120 partecipanti nel 2022; 423 nel 2023 e 611 nel 2024. La spesa giornaliera media, per mangiare e dormire, per ogni camminatore è stata calcolata di 70 euro, generando un giro economico annuale nel territorio di circa 214.000 euro nel solo 2024.

Successivamente, la dottoressa Chiara Ercoli (Usr Marche – Sviluppo del territorio), ha illustrato gli investimenti pubblici regionali previsti sia per il turismo lento che per le attività nel cratere: «Grazie ad una programmazione avvitata quando il commissario Castelli era assessore alla ricostruzione, sono stati dedicati 50 milioni di euro per l’intera area del cratere per lo sviluppo del cammino lento e del suo sistema economico. 30 di questi 50 milioni sono dedicati alla regione Marche: la cifra da dover mettere a sistema è importante».

«Vogliamo aiutare la logica di sviluppo territoriale: non basta ricostruire quello che c’era – ha proseguito Ercoli -, ma bisogna far sì che le famiglie permangano qui, valorizzando l’importanza storico-culturale dei luoghi e generando al contempo uno sviluppo socio-economico del territorio. È necessario strutturarsi per accogliere i cammini ed i turisti: i cammini principali che avranno investimenti strutturali sono il Cammino Francescano, la Via Lauretana e il Cammino dei Cappuccini, per creare un ecosistema di cammini e per valorizzare l’intera area del cratere».

Per favorire gli investimenti dei privati nel circuito dei cammini, Ercoli ha mostrato i diversi finanziamenti che verranno attivati da ottobre in poi. Il primo budget conta 1 milione di euro e consiste in voucher destinati a migliorare la qualità dell’accoglienza di strutture già in essere (ad esempio, miglioramento sale, bagni e dehor); in questo caso, i voucher possono andare dai 10 ai 20 mila euro (90% a fondo perduto), per investimenti fatti dopo la presentazione della domanda. Il secondo pacchetto è di 4 milioni di euro, ed è destinato agli investimenti maggiori, quelli volti, per esempio, a incrementare i posti letto, a opere edili e acquisto immobili (sempre investimenti fatti dopo la presentazione della domanda); in questo caso, i finanziamenti possono andare dai 30 ai 120 mila euro (fondo perduto 70%).

Possono partecipare a questi bandi micro, piccole e medie imprese, inoltre le associazioni riconosciute e le Pro Loco intente a creare seriamente sinergia e rete con i cammini: la piattaforma per le richieste sarà aperta da ottobre e ci saranno 75 giorni di tempo per presentare le domande, le quali saranno poi valutate per stilare una graduatoria.

Infine, il terzo bando presentato dalla dottoressa (ancora in fase di strutturazione), è esterno ai cammini, e comprende ulteriori 5 milioni di euro dedicati allo sviluppo di tutte le attività economiche presenti nel cratere e a quelle nuove che vogliono operare in quest’area. Un bando legato non solo al turismo, ma anche agli altri settori (come manifattura, agricoltura, servizi e commerci), per erogare voucher e contributi. I contributi che arriveranno fino a 120 mila euro avranno un fondo perduto al 75%, quelli che arriveranno ai 200 mila euro il fondo perduto sarà del 70% (sempre investimenti fatti successivamente alla presentazione della domanda).

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Tutte le informazioni riguardanti le modalità, le tempistiche, le regole e le cifre precise dei bandi saranno pubblicate nel sito dell’Usr Marche alla voce “Sviluppo economico”.

Silvio Gobbi





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