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Stop bonus prima casa under 36 2025: le alternative


Lo stop del bonus per l’acquisto della prima casa riconosciuto agli under 36 è arrivato con la Legge di Bilancio 2025.

La misura era in vigore fino al 31 dicembre 2024 e prevedeva vantaggi fiscali legati sia alle imposte sull’acquisto sia alle garanzie sui mutui.

La buona notizia è che, sebbene l’agevolazione “under 36” sia stata eliminata, nel 2025 resta in vigore un pacchetto di benefici fiscali riconosciuti a tutti i contribuenti che acquistano la loro prima abitazione, senza limiti di età o di reddito.

Vediamo nel dettaglio quali sono e chi può ottenerli. 

LE CAUSE DELLA SOSPENSIONE DEL BONUS PRIMA CASA UNDER 36 NEL 2025

Il blocco del bonus prima casa under 36 dal 2025 non è frutto di un intervento isolato, ma di una precisa scelta del Governo, ed è legato soprattutto a una questione di sostenibilità finanziaria e di semplificazione normativa.

Le principali cause sono tre:

  • Costo elevato per lo Stato
    L’agevolazione under 36, oltre a prevedere imposte ridotte, garantiva anche l’esenzione dall’imposta sostitutiva sul mutuo e una garanzia statale potenziata sul Fondo Consap. Tutto ciò comportava un esborso notevole per le casse pubbliche. In un contesto di manovra con risorse limitate, il Governo ha scelto di non rifinanziarla.

  • Volontà di uniformare il sistema di agevolazioni
    Con lo stop, si ritorna a un regime “universale” di bonus prima casa, valido per tutti i contribuenti a prescindere da età e reddito. Questo elimina la distinzione tra giovani under 36 e acquirenti più grandi, semplificando il quadro normativo.

  • Scelta politica di indirizzo
    Il Governo ha deciso di concentrare le risorse su altre priorità (riduzione del cuneo fiscale, interventi previdenziali e sostegni alle famiglie), lasciando per l’acquisto della casa soltanto le agevolazioni strutturali già previste dalla normativa ordinaria.

QUALI SONO LE AGEVOLAZIONI PRIMA CASA ALTERNATIVE VALIDE NEL 2025

Ecco una panoramica delle alternative valide per ottenere agevolazioni legate alla prima casa nel 2025, ora che il bonus “under 36” non è più operativo nelle sue parti fiscali principali.

1) DETRAZIONE INTERESSI PASSIVI MUTUO 

La detrazione è pari al 19% delle spese sostenute, con un limite diverso a seconda del tipo di mutuo contratto e spetta a prescindere dall’ammontare del reddito complessivo. Le detrazioni per le spese per il mutuo sono degli “sconti” sull’imposta lorda IRPEF riconosciute in dichiarazione dei redditi per i costi sostenuti per gli interessi passivi, gli oneri accessori e le quote di rivalutazione pagati in relazione ai mutui.

Come chiarito dall’Agenzia delle Entrate, per il diritto alla detrazione il contribuente deve essere intestatario del mutuo e proprietario dell’unità immobiliare. È inoltre necessario che l’immobile diventi abitazione principale entro un anno dall’acquisto. Se il mutuo è cointestato, la detrazione viene ripartita secondo le quote. Come funziona nel dettaglio ve lo spieghiamo nella nostra guida alle detrazioni delle spese per il mutuo.

2) IMPOSTE RIDOTTE 

Anche se il bonus under 36 non è più in vigore dal punto di vista fiscale sull’acquisto, nel 2025 restano operative le agevolazioni ordinarie per “prima casa”, ovvero:

  • se il venditore è un privato o un’impresa che vende in esenzione IVA:
    − imposta di registro proporzionale nella misura del 2% (anziché del 9%);
    − imposta ipotecaria fissa di 50 euro;
    − imposta catastale fissa di 50 euro;

  • se si acquista da un’impresa, con vendita soggetta a IVA:
    − Iva ridotta al 4%;
    − imposta di registro fissa di 200 euro;
    − imposta ipotecaria fissa di 200 euro;
    − imposta catastale fissa di 200 euro.

Inoltre, gli atti assoggettati all’imposta di registro proporzionale e tutti gli atti e le formalità necessari per effettuare gli adempimenti presso il catasto e i registri immobiliari sono esenti da:


  • tributi speciali catastali;

Le stesse imposte agevolate si applicano per le pertinenze, anche se acquistate con atto separato da quello di compravendita della “prima casa”.

3) FONDO GARANZIA PRIMA CASA

Anche nel 2025 resta operativa la possibilità per acquirenti (anche giovani under 36) di avvalersi del Fondo di Garanzia per la prima casa, che è uno strumento finanziario che assicura mutui agevolati per l’acquisto della prima casa, con garanzia fino all’80%, ai cittadini italiani che rientrano nelle cosiddette “categorie prioritarie”

Possono accedere al Fondo Garanzia giovani coppie (dove almeno uno dei due componenti non abbia superato i 35 anni), nuclei familiari monogenitoriali con figli minori, chi usufruisce di alloggi di proprietà di Istituti autonomi per le case popolari (o denominazioni equivalenti) e giovani sotto i 36 anni, purché abbiamo un l’ISEE pari o inferiore a 40.000 euro, il richiedente non risulti essere proprietario di altri immobili ad uso abitativo e il mutuo ipotecario non risulti superiore a 250.000 euro.

Come funziona e come richiedere l’accesso al fondo è chiarito passo passo nella nostra guida al Fondo Garanzia Prima Casa per famiglie numerose.

GUIDA AI BONUS CASA NEL 2025

Per approfondire l’argomento aiuti, per chi ha acquistato o vuole acquistare e ristrutturare la propria abitazione, vi consigliamo di leggere la nostra guida ai bonus per la casa e l’elenco aggiornato dei bonus edilizi che si possono chiedere nel 2025.

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Vi consigliamo di leggere la nostra guida alle detrazioni fiscali valide per la prima casa. Potrebbe interessarvi poi l’articolo che riassume tutte le novità sulle agevolazioni per la prima casa.

Poi, vi consigliamo la guida ai mutui agevolati per la prima casa e l’approfondimento su quando e perché scatta lo stop al bonus prima casa in caso di comunione dei beni.

Per scoprire tutte le agevolazioni attive e quelle in arrivo, visitate la nostra pagina dedicata agli aiuti alle persone.

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Scritto da Federica Petrucci – Coordinatrice editoriale, redattrice, consulente del lavoro ed esperta di previdenza.

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