Oracle ha annunciato la disponibilità di Java 25 (Oracle JDK 25), la nuova versione del linguaggio di programmazione e della piattaforma di sviluppo più utilizzata al mondo. Con questa release, che segna il 30° anniversario di Java, l’azienda introduce migliaia di miglioramenti mirati ad aumentare la produttività degli sviluppatori e a rafforzare performance, stabilità e sicurezza della piattaforma.
Un aspetto centrale dell’annuncio riguarda il supporto a lungo termine (LTS): Java 25 sarà infatti sostenuto per almeno otto anni, offrendo alle organizzazioni maggiore flessibilità nel mantenere in produzione le proprie applicazioni e programmare le migrazioni in base alle proprie esigenze. Oracle ha confermato che Oracle JDK 25 riceverà aggiornamenti trimestrali di sicurezza e performance fino a settembre 2028 secondo le Oracle No-Fee Terms and Conditions (NFTC); successivamente, gli aggiornamenti saranno rilasciati con la Java SE OTN License (OTN), fino almeno a settembre 2033.
Java verso la nuova generazione di applicazioni
Il lancio di Java 25 arriva in un momento cruciale per l’evoluzione del linguaggio. Come ha sottolineato Arnal Dayaratna, research vice president per il software development di IDC, “Entrando nel suo quarto decennio di vita, Java continua a fornire funzionalità per garantire che le applicazioni – comprese quelle alimentate e integrate con l’AI – siano altamente efficienti e scalabili su tutte le piattaforme hardware. Oracle continua a gestire la tecnologia Java con l’obiettivo di favorire l’evoluzione del linguaggio e della piattaforma di programmazione, in particolare in relazione all’intelligenza artificiale e alla sicurezza”.
Il dirigente ha inoltre evidenziato l’importanza del ciclo di rilascio semestrale, introdotto da Oracle per accelerare l’innovazione: “Il flusso continuo di nuove release consente a Java di offrire funzionalità moderne per lo sviluppo di applicazioni di nuova generazione, basate sull’intelligenza artificiale”.
Georges Saab, senior vice president Oracle Java Platform e Chair dell’OpenJDK governance board, ha rimarcato il traguardo raggiunto dalla piattaforma: “Java ha compiuto 30 anni e continua a evolversi per aiutare gli sviluppatori a creare rapidamente applicazioni arricchite con AI e sicurezza. Java 25 è una prova della costanza con cui Oracle investe per fornire funzionalità che supportano l’adozione di soluzioni basate sull’intelligenza artificiale e, al tempo stesso, semplificano il linguaggio per renderlo più accessibile ai nuovi sviluppatori e ai team IT”.
Un futuro ancora LTS
Con Java 25, Oracle rafforza la posizione della piattaforma come pilastro per le applicazioni mission-critical. La combinazione di aggiornamenti regolari, supporto esteso e funzionalità avanzate per l’AI conferma la centralità di Java in scenari enterprise e cloud-native, in cui la scalabilità, la sicurezza e la modernizzazione continua sono fattori determinanti.
La nuova release LTS, disponibile dal 16 settembre 2025, consolida il percorso avviato negli ultimi anni: cicli semestrali di rilascio, funzionalità moderne e un forte investimento su sicurezza e performance.
Con Java 25, Oracle introduce un set di innovazioni che puntano a rendere la piattaforma di sviluppo numero uno al mondo ancora più semplice per i nuovi sviluppatori, potente per l’AI e i sistemi distribuiti, sicura in vista della crittografia post-quantistica, veloce e osservabile per i carichi cloud-native.
Linguaggio: semplicità per i nuovi sviluppatori, potenza per gli esperti
Le novità di linguaggio di Java 25 puntano a migliorare la produttività quotidiana e a rendere il linguaggio più accessibile. Java diventa così più facile da imparare, ma senza rinunciare a funzionalità avanzate per chi sviluppa applicazioni mission-critical.
- Primitive Types in Patterns, instanceof, e switch: instanceof e switch diventano più uniformi ed espressivi, facilitando lo sviluppo di applicazioni numeriche e AI.
- Module Import Declarations (JEP 511): una sola dichiarazione per accedere a tutte le API di un modulo, riducendo il “rumore” di codice.
- Compact Source Files and Instance Main Methods(JEP 512): un on-ramp per studenti e sysadmin, che possono scrivere programmi rapidi senza complessità.
- Flexible Constructor Bodies (JEP 513): maggiore sicurezza e affidabilità nella validazione degli input e nell’inizializzazione delle classi.
“JEP 512 introduce ‘Compact Source Files and Instance Main Methods’ che semplifica notevolmente Java per i principianti consentendo loro di scrivere programmi senza il tradizionale codice boilerplate public static void main (String[] args),”, ha affermato Remi Forax, professore dell’Université Gustave Eiffel. “Gli studenti ora possono iniziare con programmi semplici ed espandere gradualmente la loro comprensione a concetti più avanzati man mano che imparano, creando un percorso di apprendimento fluido che parte dai concetti di programmazione di base e arriva alla programmazione completa orientata agli oggetti”.
“Le mie parti preferite di Java 25 sono i file di origine compatti, i metodi principali delle istanze e le dichiarazioni di importazione dei moduli, poiché queste funzionalità permettono di introdurre rapidamente a Java i programmatori ai primi passi”, ha dichiarato Cay Horstmann, professore emerito presso la San José State University. “Rappresentano un vantaggio anche per i programmatori esperti, perché espandono la portata di Java a piccole attività quotidiane. Trovo molto soddisfacente riscrivere shell fragili o script Python in Java, un linguaggio fortemente tipizzato e industrializzato, che offre tanti strumenti a supporto”.
Librerie: concorrenza strutturata e calcolo vettoriale
Sul fronte delle librerie, il focus è sulla programmazione concorrente e sulle prestazioni numeriche:
- Structured Concurrency (JEP 505) e Scoped Values (JEP 506): gestione più semplice e sicura dei thread, con benefici per l’AI e i microservizi.
- Stable Values (JEP 502): nuovi oggetti immutabili ottimizzati dalla JVM.
- Vector API (JEP 508): calcoli paralleli ottimizzati via SIMD, fondamentali per inferenza AI e analisi dati.
Sicurezza: prepararsi al post-quantum
Java 25 integra innovazioni che guardano al futuro della crittografia:
- PEM Encodings (JEP 470): gestione semplificata di chiavi e certificati in formato standard, utile per l’integrazione con hardware di sicurezza.
- Key Derivation Function API (JEP 510): fondamenta per la crittografia ibrida e l’adozione di algoritmi post-quantum.
Performance: startup più rapidi, footprint ridotto
Java riduce il gap storico sulla velocità di avvio, un requisito chiave per i servizi cloud-native e i microservizi.
- Compact Object Headers (JEP 519): oggetti più leggeri in memoria, con migliore cache locality.
- Ahead-of-Time ergonomics (JEP 514) e profiling (JEP 515): avvii accelerati grazie al caching AOT e al profiling anticipato.
Osservabilità: JFR sempre più evoluto
Java Flight Recorder (JFR) viene potenziato con:
- CPU-Time Profiling (JEP 509): profilazione CPU più accurata.
- Cooperative Sampling (JEP 518): maggiore stabilità nei campionamenti asincroni.
- Method Timing & Tracing (JEP 520): tracciamento dettagliato dei metodi per individuare colli di bottiglia e bug.
Supportare la community Java globale con l’innovazione cloud
Implementare Java su Oracle Cloud Infrastructure (OCI), che è il primo cloud di livello hyperscale a supportare Oracle JDK 25, permette di ottenere livelli superiori di prestazioni ed efficienza, innovazione e risparmio sui costi. Offrendo Oracle Java SE e funzionalità avanzate come il Java SE Subscription Enterprise Performance Pack senza alcun costo aggiuntivo su OCI, Java 25 consente agli sviluppatori di creare e implementare applicazioni che vengono eseguite più velocemente, più efficacemente e con un rapporto prezzo/prestazioni ottimizzato.
L’Oracle Java SE Universal Subscription offre ai clienti un supporto che comprende il Java SE Subscription Enterprise Performance Pack, il supporto per tutto il portfolio Java, Java Management Service; inoltre, può essere aggiornata in modo flessibile, in funzione delle esigenze di business dei clienti. Ciò consente ai team IT di gestire la complessità, ridurre i rischi per la sicurezza e contenere i costi.
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