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UE: von der Leyen a Draghi, “grazie per tuo rigore e tua visione”


La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha ringraziato l’ex presidente della Banca centrale europea e del Consiglio italiano Mario Draghi per il “servizio” reso all’UE con il suo rapporto sulla competitività del Vecchio Continente, presentato un anno fa.

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“Oggi ricorre un anno dalla pubblicazione del rapporto Draghi. Ma vorrei tornare indietro di due anni, quando ti chiamai per la prima volta, Mario, per proporti di intraprendere questa nuova missione. Ricordo che l’offerta ti incuriosì, ma ponesti una condizione: questo nuovo rapporto doveva fare davvero la differenza. Non ti interessava scrivere un altro documento accademico, volevi una tabella di marcia per agire. Ed era proprio quello che cercavamo”, ha detto la von der Leyen aprendo la conferenza di alto livello a Bruxelles a un anno dalla presentazione del rapporto Draghi.

“Tu e il tuo team avete dedicato un intero anno ad analizzare i punti di forza dell’Europa, le sue carenze e le possibili soluzioni. Non appena il rapporto è stato pubblicato, tutta l’Europa ha rivolto la propria attenzione a te. Quindi, prima di tutto, desidero ringraziarti, caro Mario, per il tuo rigore, la tua visione e il tuo servizio all’Europa. Grazie, Mario”, ha sottolineato la von der Leyen.

“La mia nuova Commissione si è insediata nove mesi fa, il primo atto del nuovo mandato è stata la nostra bussola della competitività, che traduce il rapporto in politiche concrete. Poi ci siamo messi al lavoro” con “la mentalità d’urgenza che abbiamo promesso” e “manterremo la rotta senza sosta finché non avremo completato tutto”, ha proseguito la presidente dell’esecutivo comunitario.

La numero uno di Palazzo Berlaymont ha quindi ricordato le azioni compiute: “il Clean Industrial Deal, le gigafactory per l’intelligenza artificiale, il nuovo quadro di aiuti di Stato, il Piano d’azione per l’energia accessibile, l’Unione del risparmio e degli investimenti, piani d’azione su misura per l’industria automobilistica, siderurgica e chimica, la più grande ondata di investimenti nella difesa della nostra storia, le nuove proposte sul mercato unico, il fondo per le start-up e le scale-up e quantum, e sei pacchetti di semplificazione”.

“Veniamo ora alle sfide: naturalmente, so che molti ostacoli permangono. Una start-up nel campo dell’intelligenza artificiale con sede in Portogallo o in Romania deve poter crescere senza difficoltà in tutto il nostro continente. E oggi spesso non è così. Il nostro mercato unico è lungi dall’essere completo. Le barriere interne al mercato unico sono equivalenti a un dazio del 45% sulle merci. E a un dazio del 110% sui servizi, secondo il FMI (fondo monetario internazionale, ndr). Questo non può essere. Non dovrebbe essere più facile fare fortuna oltreoceano che oltre i confini europei”, ha detto ancora la von der Leyen.

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“Abbiamo iniziato ad affrontare queste barriere – le cosiddette “terribili dieci” – con la nostra strategia per il mercato unico. Ora è necessario che dia risultati con urgenza. Per questo motivo abbiamo annunciato una tabella di marcia per il mercato unico fino al 2028. Essa collegherà il nostro lavoro in materia di capitali, servizi, energia, telecomunicazioni, quinta libertà per la conoscenza e l’innovazione, nonché il 28esimo regime per le imprese innovative con scadenze concrete”, ha sottolineato.

“Sono assolutamente convinta che l’Europa possa unirsi attorno a questo programma. Ogni singolo paese membro ha approvato la relazione Draghi. E così ha fatto il Parlamento europeo. Sappiamo tutti cosa bisogna fare. Il ‘business as usual’, l’ordinaria amministrazione, non funziona più. Questo è il mio messaggio finale oggi. I cittadini europei si aspettano che la nostra democrazia decida, agisca e dia risultati”, ha detto la presidente della Commissione europea. “Abbiamo già dimostrato cosa è possibile quando abbiamo ambizione, unità e urgenza. È una nostra scelta.”

Con le “giuste politiche”, l’UE riuscirà a “costruire” la propria “indipendenza” economica dalla Cina, ha proseguito la presidente della Commissione europea. “Nell’ultimo anno – ha ricordato – abbiamo visto i controlli sulle esportazioni dalla Cina bloccare le linee di produzione in Europa. Ma come possiamo essere competitivi se una potenza straniera detiene le chiavi delle nostre fabbriche? Oggi un singolo paese controlla il 75% della lavorazione del cobalto, il 90% delle terre rare, il 100% della grafite”.

Questa, ha aggiunto, “è una situazione critica, senza dubbio. Ma non c’è nulla di inevitabile. Con le giuste politiche possiamo rafforzare la nostra sicurezza e costruire la nostra indipendenza. Ed è questo che l’Europa sta facendo oggi”.

Quanto all’intelligenza artificiale, “anche il resto del mondo sta correndo. Gli investimenti globali stanno aumentando vertiginosamente. Quindi, dobbiamo rimanere concentrati e impegnarci a fondo. La missione del prossimo decennio è fare dell’Europa uno dei continenti leader nell’intelligenza artificiale”, ha detto la presidente della Commissione europea.

“Abbiamo creato delle fabbriche di intelligenza artificiale e presto trasformeremo le migliori in gigafactory. L’obiettivo è che le nostre straordinarie start-up innovative possano accedere alla potenza di calcolo e testare e addestrare i loro modelli, soprattutto pensando ad applicazioni settoriali. E la risposta del settore privato europeo è stata impressionante. Il nostro obiettivo iniziale era di mobilitare 20 miliardi di euro di investimenti per sviluppare le nostre gigafactory. Abbiamo ricevuto 230 miliardi di euro di proposte dal settore privato. E più tardi oggi, durante questa conferenza, firmeremo i primi progetti pilota”, ha sottolineato la von der Leyen.

“C’è un altro settore vitale in cui non possiamo più permetterci di dipendere eccessivamente dagli altri: la difesa. Un’Europa della difesa più indipendente non si realizzerà dall’oggi al domani, ci vorranno anni per essere all’altezza del compito. Ma è assolutamente chiaro che l’Europa deve ora farsi carico della parte del leone della propria sicurezza”, ha poi sottolineato la presidente della Commissione europea, evidenziando il successo dello strumento Safe, da 150 miliardi di euro, per gli appalti congiunti per la difesa.

Per quanto concerne l’energia, “abbiamo lanciato un pacchetto eolico che riduce i tempi di autorizzazione di due terzi. Nella prima metà del 2025, gli investimenti nell’energia eolica europea hanno raggiunto il massimo storico, superando i 40 miliardi di euro. È chiaro: gli investitori stanno scegliendo l’Europa. Un’altra buona notizia: ormai oltre il 70% della nostra elettricità proviene da fonti a basse emissioni di carbonio. Di conseguenza, lo scorso anno abbiamo ridotto la nostra bolletta dei combustibili fossili di 60 miliardi di euro. Questa è la strada da seguire”, ha evidenziato la von der Leyen.

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“Abbiamo ridotto i prezzi e le dipendenze allo stesso tempo. Ma diciamolo chiaramente: i nostri prezzi dell’energia rimangono ancora troppo alti, troppo volatili e troppo disparati in tutta Europa. In alcuni Stati membri l’elettricità costa tre volte di più che in altri. E molti picchi di prezzo potrebbero essere evitati se l’energia potesse fluire più liberamente dove è necessaria. Ma le reti nazionali non sono ancora ben integrate”, ha spiegato.



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