Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

Educazione finanziaria giovani: come insegnare il valore del denaro a bambini e ragazzi


A differenza di quanto avviene in Paesi altri europei, come Finlandia e Danimarca, in Italia l’educazione finanziaria per i giovani resta un terreno fragile: secondo l’OCSE solo il 5% degli studenti quindicenni raggiunge il livello più alto di competenza, mentre quasi uno su cinque non raggiunge nemmeno la soglia minima per gestire in modo consapevole il denaro di tutti i giorni. Per questo di recente sono nate diverse iniziative che cercano di trasformare la paghetta in un vero strumento educativo. Ecco come è possibile insegnare le basi per il risparmio e i piccoli investimenti ai più piccoli.

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

Educazione finanziaria dei giovani: a che punto è l’Italia?

In una società in cui gli acquisti online sono sempre più frequenti, soprattutto tra le nuove generazioni, l’educazione finanziaria non è più un tema solo per adulti: anche i bambini e i ragazzi possono – e devono – imparare a gestire i propri risparmi.

Una ricerca recente sull’alfabetizzazione finanziaria dei giovani ha dimostrato che esiste una progressione di competenze e abitudini finanziarie che segue l’evoluzione anagrafica dei ragazzi. Il 39% dei giovani di età compresa tra 13 e 19 anni riconosce l’importanza di saper gestire il denaro, mentre il 28% applica già concetti finanziari di base.  Nella fascia tra 20 e 25 anni, invece, emergono competenze più solide: il 34% dei ragazzi integra conoscenze teoriche con esperienza pratica, e il 20% mostra abilità nel trattare questioni finanziarie complesse.

Il ruolo dei genitori e la carenza di competenze

Imparare sin da bambini la corretta gestione del denaro, può aiutare in futuro a gestire in modo efficace situazioni più complicate. I genitori sembrerebbero esserne consapevoli. Secondo una ricerca di Doxa, infatti, l’86% dei genitori ritiene fondamentale educare i propri figli alla gestione del denaro, ma il 15% di questi ritiene di non avere le competenze adeguate per farlo.

Non solo: i dati OCSE relativi all’Italia rafforzano la necessità di introdurre programmi di educazione finanziaria per i giovani. Più del 40% dei giovani studenti conferma di non discutere quasi mai di tematiche economiche con i propri genitori, e il 35% afferma di non parlare mai di risparmio in famiglia.

Come insegnare il valore del denaro a bambini e ragazzi

“Il consiglio migliore – spiega Matilde Bille, country manager Italia di Pixpay, fintech francese che si occupa dell’educazione finanziaria dei giovani e diffusa anche nel Belpaese – è iniziare presto e con semplicità: parlare di piccole spese quotidiane, coinvolgere i ragazzi nelle decisioni e dare loro responsabilità commisurate all’età. E soprattutto lasciare che facciano degli errori: è il modo migliore per imparare”.

Opportunità uniche acquisto in asta

 ribassi fino al 70%

 

I genitori possono iniziare dai concetti più semplici, con il risparmio: insegnare ai ragazzi ad accumulare denaro per soddisfare bisogni futuri o per realizzare i propri obiettivi. Basta acquistare un salvadanaio e inserire al suo interno una moneta ogni giorno.

L’educazione finanziaria non è una materia che si insegna una volta sola e richiede un allenamento quotidiano. “Il nostro coach virtuale aiuta i ragazzi a prendersi il tempo per pensare, scegliere, pianificare – prosegue Bille -. Pixpay mette a disposizione una carta prepagata personalizzata per i ragazzi, ricaricabile dai genitori, e un’app intuitiva che permette il tracciamento delle spese, l’impostazione di obiettivi di risparmio e dispensa consigli personalizzati grazie all’intelligenza artificiale. Le famiglie possono mantenere il controllo e la supervisione di tutti i movimenti, possono fissare limiti o budget di spesa e trasformare la classica paghetta in un’occasione di apprendimento concreto per i propri figli”.

Educazione finanziaria giovani: a che età iniziare

Prima si comincia, meglio è. Il principio vale anche per l’educazione finanziaria dei giovani. “Tra gli 8-11 anni, si dà generalmente qualche euro. Una somma simbolica che permette a bambini e ragazzi di familiarizzare con i soldi e ai genitori di dimostrare che si fidano di loro. Il compito dei genitori in questa fase è di guidare i figli, lasciandoli tuttavia liberi di fare le loro esperienze e di commettere alcuni errori”, racconta la country manager.

All’interno dell’applicazione messa a disposizione della fintech, infatti, i ragazzi possono gestire il loro budget in autonomia, con il supporto di funzionalità educative e divertenti che li accompagnano con consigli concreti e personalizzati. Un gioco educativo che si trasforma in un’occasione di apprendimento e crescita. “Grazie all’AI, ogni ragazzo dispone di un supporto su misura, al proprio ritmo, per imparare a gestire il budget in modo autonomo e sicuro”, spiega Matilde Bille.

Il metodo Kakeibo

Per ogni paghetta caricata sulla carta o per ciascun bonifico in entrata, l’assistenza virtuale pone delle domande fondamentali ai ragazzi per invitarli a riflettere: è il momento di risparmiare in vista di qualche spesa futura, oppure posso spendere questi soldi per soddisfare un piccolo desiderio? “Non si tratta di imporre regole, ma di stimolare autonomia e consapevolezza, ispirandosi al Kakeibo, il celebre metodo giapponese per dare un senso alle proprie spese e imparare a scegliere. Una pedagogia concreta e continua, che aiuta i ragazzi a costruire abitudini sane e responsabili”, spiega la country manager.

Grazie all’AI, inoltre, ogni utente riceve una sintesi finanziaria aggiornata in tempo reale: semplice da leggere, in base all’età, e costruita su misura in funzione delle abitudini. “Se le spese aumentano o i risparmi rallentano, il coach lo segnala in modo costruttivo, aiutando i ragazzi a correggere la rotta”, conclude Bille.

Educazione finanziaria nelle scuole

Con l’approvazione del disegno di Legge n. 674-B, noto come “ddl Capitali”, era prevista l’integrazione dell’educazione finanziaria nei programmi scolastici all’interno degli obiettivi dell’educazione civica. Tale materia doveva essere inserita gradualmente e progressivamente a partire dalla scuola primaria per insegnare a i ragazzi non solo come gestire il denaro, ma anche il significato di concetti importanti come risparmio, investimenti e capitale.

Il disegno di legge prevedeva l’introduzione di 33 ore annuali – cioè circa un’ora a settimana – dedicate all’educazione finanziaria dei ragazzi. Tuttavia, questa materia non è ancora stata inserita nei programmi scolastici. Promuovere dunque un dialogo in famiglia sui temi economici, per quanto non risolutivo, diventa ancora più importante: partire da concetti come risparmio, budget, capitale e investimento può rendere più consapevoli i ragazzi sul valore del denaro.

Contabilità

Buste paga

 

Esempi virtuosi dei Paesi europei

Tra le esperienze internazionali più significative ci sono quelle della Danimarca e della Finlandia, dove ai ragazzi vengono insegnati concetti di educazione finanziaria sin dai primi anni scolastici. La “Danish Money Week” in Danimarca è un esempio concreto di come i programmi educativi possano promuovere la consapevolezza tra i giovani: ogni anno circa 20 mila studenti partecipano a laboratori, conferenze e sessioni con esperti del settore, oltre a poter contare su materiale informativo per colmare ogni dubbio sulla gestione del denaro. In Danimarca, infatti, l’educazione finanziaria è una materia obbligatoria per i ragazzi dai 13 ai 15 anni e include argomenti come la gestione del budget, il risparmio, i servizi bancari e i diritti dei consumatori.

Anche in Finlandia l’educazione finanziaria dei giovani è fondamentale: l’iniziativa Yrityskylä (che in finlandese significa villaggio d’impresa) rappresenta uno degli esempi più virtuosi. Questo programma coinvolge ragazzi di età compresa tra i 12 e i 13 anni che partecipano a un ciclo di lezioni incentrate su tematiche economiche, aziendali e sul mondo del lavoro. L’esperienza si conclude con una simulazione pratica di un ambiente nel quale i ragazzi possono mettere in pratica quanto studiato assumendo dei ruoli in aziende, gestendo un portafoglio di investimenti e prendendo decisioni strategiche.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Investi nel futuro

scopri le aste immobiliari