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“Prossima l’apertura di Globo”. I lavori al mercato coperto e i piani in approvazione


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Due anni di mandato di amministrazione comunale di Latina guidata da Matilde Celentano: il ciclo delle interviste prosegue oggi con Antonio Cosentino, assessore con diverse deleghe: Politiche per lo sviluppo delle imprese, del commercio, dell’artigianato, delle attività produttive; Suap (Sportello unico delle attività produttive); Rapporti con l’Università. Appalti e Contratti; Tutela degli animali; Servizi cimiteriali. Un’intervista che parte dunque da un primo bilancio delle procedure avviate, soprattutto in materia di politiche per il commercio e le attività produttive, per proseguire con temi delicati come quello della gestione del cimitero urbano, il rapporto con l’Università La Sapienza, e per uno sguardo a quelle in itinere.

D.: Partiamo da una delle deleghe che ha il maggiore impatto sulla realtà cittadina, quella alle attività produttive. Come vi state muovendo?

R.: “Posso annunciare che a breve, entro dieci giorni, sarà dato l’incarico per l’aggiornamento del Piano del commercio, cui seguirà un lavoro di stretto contatto con le associazioni di categoria e la commissione. Il piano è fermo dall’approvazione in Consiglio comunale nel 2013; essendo trascorsi 12 anni, sono cambiate le normative di settore, come anche la città stessa, e l’aggiornamento è fondamentale per tornare al passo con i tempi dal punto di vista tecnico, economico, commerciale, recependo le esigenze di territorio, stakeholder, e associazioni di categoria. A mero titolo di esempio, alcuni supermercati oggi attivi, non erano presenti nel precedente impianto”.

D.: In commissione avete discusso a lungo anche del piano carburanti, ovvero della presenza dei distributori; è un settore in cui sono cambiate molte cose, sono andati via via sparendo piccoli impianti che erano in centro, in favore di quelli più grandi, posizionati sulle grandi vie di comunicazione; si sta anche andando verso la mobilità elettrica. Come cambierà la presenza in città?

R.: “Il piano carburanti era fermo al 2001, erano dunque 24 anni che non ci si metteva mano. È stato affidato a tecnici esterni, è ormai a fine relazione, sono state fatte le ultime modifiche e ora deve affrontare il confronto con le associazioni di categoria, per poi tornare in commissione e andare in Consiglio per l’approvazione finale. Abbiamo prima svolto il censimento per comprendere la situazione attuale, e recepire anche le ultime normative regionali. Include anche la visione dell’innovazione tecnologica avvenuta in questi decenni con la nuova era delle auto elettriche: ci saranno colonnine di ricarica elettrica presso gli impianti con un ammodernamento delle strutture, per chi vorrà investire sul territorio”.

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D.: Latina ha una storia recente, ma anche nel nostro Comune si parla di “botteghe storiche”. A che punto è l’avviso?

R.: “È stato realizzato il censimento di tutte le botteghe storiche. Il criterio precedente era che l’attività dovesse avere un minimo di 60 anni di apertura, e sarebbero state due o tre in città. Poi la Regione Lazio ha abbassato il criterio per le città di Fondazione, ora sono 30 anni, e abbiamo rifatto il censimento e sono un numero maggiore. Il censimento resterà sempre aperto, in modo che si possano iscrivere le attività che mano a mano raggiungeranno il traguardo. Resterà aperto anche il relativo sportello presso l’amministrazione. Tutti gli atti saranno girati alla Regione, che erogherà i contributi per le botteghe storiche”.

D.: Quali altri piani avete in lavorazione?

R.: “Abbiamo assegnato l’incarico per il piano delle attività produttive in zona agricola (molte sono sorte negli anni, ndr) che era stato redatto una decina di anni fa, e a breve arriverà in commissione. Insieme arriverà anche quello per gli impianti pubblicitari: il lavoro dei tecnici incaricati è stato consegnato e stiamo svolgendo delle riunioni tecniche interne, con gruppi di lavoro del Suap, della Dogre (concessionaria della pubblicità, ndr), e l’ufficio che gestisce il canone unico patrimoniale. Stiamo lavorando su un abbassamento delle tariffe, come anche stiamo lottando contro l’abusivismo, perché ci sono molti impianti non in regola. Vorremmo anche prevedere la pubblicità a led, che oggi non è prevista, a differenza di molte città italiane. A breve sarà dato anche l’incarico per il piano degli impianti sportivi in zona agricola: l’avviso pubblico è già chiuso”.

D.: Sempre in tema di commercio, c’è la questione del mercato annonario nella sede “temporanea” di via Don Minzoni, e del mercato settimanale del martedì: come vi siete mossi?

R.: “Siamo partiti con primi interventi, in collaborazione con l’assessore ai Lavori pubblici, Massimiliano Carnevale, sia nel primo che nel secondo, con 200mila euro ciascuno. Ora stiamo partecipando a un nuovo bando, la cui scadenza è fissata per il 29 settembre, per ottenere ulteriori 160mila euro. In entrambi i casi, lavoriamo a miglioramenti delle strutture. A breve, partiranno anche lavori presso la farmacia comunale: sarà ammodernata, e sarà in grado di fornire ulteriori servizi alla cittadinanza”.

D.: Resta sempre il tema del commercio nell’isola pedonale del centro storico. Cosa state studiando per risolvere le criticità spesso lamentate dai commercianti?

R.: “La desertificazione dei centri storici è un problema generale. Troviamo che siano condivisibili gli spunti offerti da associazioni di categoria come Confesercenti, come la necessità di reperire parcheggi per lo shopping. Così come riteniamo importante organizzare eventi, come peraltro già si sta facendo. Nell’isola sono stati anche realizzati i lavori di restyling: possono essere criticati o meno, ma sono comunque iniziative che sono state messe in campo. È stato inoltre firmato il contratto per il Bar Poeta in piazza del Popolo e il concessionario inizierà a breve i lavori per la riapertura”.

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D.: E per quanto riguarda l’ex mercatino di via Verdi, da tempo abbandonato, la cui manifestazione di interesse ha visto l’affidamento per la realizzazione di un centro diagnostico?

R.: “L’amministrazione è in attesa che sia fornita la polizza fidejussoria, e quindi a breve sarà chiuso anche quel contratto. Un’altra novità è relativa al megastore della Globo sulla strada Pontina: gli uffici hanno concluso tutte le procedure, inclusa la positiva chiusura della conferenza di servizi, e siamo in attesa del via libera definitivo da parte dell’Anas sui lavori che la società dovrà fare, e poi saremo pronti a rilasciare l’apertura dell’attività. È stato un lavoro importante svolto dagli uffici, c’era il rischio derivante da un contenzioso del valore di 12 milioni di euro di richiesta di risarcimento danni, che è stato chiuso a zero euro”.

D.: Lei ha la delega anche ai rapporti con l’Università, che è prossima ad aprire ai suoi studenti l’ex Garage Ruspi, edificio nel quale il Comune ha mantenuto la possibilità di svolgere alcuni eventi, e successivamente l’ex Banca d’Italia. Come fare per migliorare la presenza dell’ateneo in città?

R.: “Il pensiero, mio e dell’amministrazione, è che non basti avere un ateneo per essere una città universitaria: occorre fornire servizi agli studenti, al pari di altre grandi realtà come Bologna o Pisa. Abbiamo già dato vita alla navetta universitaria che collega la stazione ferroviaria con la sede della facoltà di Medicina e con l’Icot; ora, congiuntamente con le associazioni di categoria, stiamo valutando ulteriori servizi da fornire”.

D.: Ultima nota dolente, il cimitero urbano. Ci sono contenziosi, da un lato tra l’affidatario e l’amministrazione, dall’altro quelli delle associazioni dei consumatori, secondo cui non sarebbe dovuto il canone di mantenimento. State lavorando a una definizione della situazione?

R.: “È una situazione complessa, che va avanti quasi dall’inizio della concessione. La stiamo seguendo passo per passo, con un collegamento diretto tra uffici tecnici e Avvocatura e anche incaricati esterni. Occorre capire quali azioni possano essere messe in campo, perché ogni azione ha poi una corrispondenza legale sui giudizi in corso. Per questo, per prima cosa, occorre ricostruire tutta la vicenda, ed è quello su cui si sta lavorando ora. Noi vogliamo che il cimitero torni a essere accessibile nel senso più ampio del termine, con una manutenzione adeguata, che includa anche la riapertura della chiesa interna. Stiamo studiando anche le cause intentate dalle associazioni di categoria dei consumatori sui canoni. Ma occorre tenere presente che ogni modifica della concessione andrebbe a toccare il contratto tra le parti e la gara stessa che fu fatta, aprendo al rischio di ulteriori contenziosi. Ripeto, la questione non è semplice, ma ci stiamo lavorando e non appena ci saranno sviluppi, li porteremo in commissione”.

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