Redditi bassi e precarietà frenano i Millennials, il Fondo Garanzia può riaccendere le speranze
Comprare casa resta il grande traguardo della vita adulta, il simbolo di indipendenza e stabilità. Ma per oltre un milione di under 40 italiani questo sogno continua a restare lontano. Lo racconta una recente indagine commissionata da Facile.it a mUp Research, che mette nero su bianco la frustrazione di una generazione pronta a spiccare il volo ma ancora troppo spesso bloccata da stipendi bassi e contratti precari.
Un dato su tutti colpisce: solo il 40% dei Millennials tra i 29 e i 39 anni è riuscito finora a mettere piede nella prima casa di proprietà. E tra questi, quasi uno su tre lo deve a mamma e papà. Il sostegno economico della famiglia d’origine si conferma quindi decisivo, perché senza un aiuto concreto in termini di anticipo o garanzie bancarie, accedere al mutuo diventa un’impresa quasi impossibile.
Mutuo, strumento inevitabile
Il mutuo resta il passaggio obbligato per chi vuole acquistare casa. L’indagine mostra come il 69% degli acquirenti under 40 si sia rivolto a un istituto di credito per finanziare la compravendita. Ma qui nasce il nodo: per molti giovani il mutuo non è accessibile, nonostante il desiderio di comprare.
Il problema non è tanto la volontà, quanto la situazione lavorativa. Secondo il XXIII Rapporto annuale INPS, i ragazzi con meno di 30 anni che lavorano come dipendenti guadagnano in media poco più di 14 mila euro l’anno. Con redditi così bassi, è chiaro come il pagamento di una rata – stimata intorno ai 650 euro mensili – sia insostenibile senza il supporto della famiglia.
Fondo garanzia prima casa: nuova linfa dal governo
In questo scenario difficile, evidenzia Facile.it, c’è però una buona notizia. Il Governo ha rifinanziato con 30 milioni di euro il Fondo di Garanzia Prima Casa, lo strumento che negli ultimi anni ha permesso a migliaia di giovani di accedere al mutuo senza dover presentare garanzie aggiuntive.
Dal 2014 a oggi, grazie a questo meccanismo, sono stati concessi oltre 350.000 mutui under 36 coperti dalla garanzia statale. Un risultato che dimostra quanto il Fondo sia diventato essenziale per chi non ha ancora alle spalle anni di risparmi o patrimoni familiari solidi.
“Acquistare casa non è sempre facile, soprattutto per i più giovani, che spesso non possono contare su un lavoro stabile o su risparmi importanti. Strumenti come il Fondo di Garanzia Prima Casa sono quindi fondamentali”, spiegano gli esperti di Facile.it.
Come funzionano i mutui under 36
Ma cosa significa, in concreto, richiedere un mutuo under 36? Per i giovani acquirenti, si tratta di una delle principali opportunità per accedere al mercato immobiliare. Grazie alla copertura del Fondo di garanzia statale, è possibile ottenere dalle banche finanziamenti che superano l’80% del valore dell’immobile, senza dover presentare ulteriori garanzie personali. Questo meccanismo consente a chi non dispone di consistenti risparmi iniziali di avvicinarsi più facilmente all’acquisto della prima casa.
Le condizioni applicate dalle banche variano, ma in generale le formule dedicate agli under 36 prevedono tassi agevolati e benefici fiscali che alleggeriscono l’impegno economico complessivo. Per orientarsi tra le diverse possibilità, strumenti di comparazione online come quello messo a disposizione da Facile.it, nella sezione dedicata a questi prodotti (qui), offrono una panoramica piuttosto completa delle offerte delle principali banche italiane per i giovani fino a 36, e in alcuni casi anche 40, anni d’età.
Quanto chiedono i giovani alle banche
L’osservatorio congiunto Facile.it – Mutui.it aiuta a fotografare meglio la situazione: nei primi sei mesi del 2025, i giovani under 36 che hanno presentato domanda di mutuo hanno puntato a ottenere in media 146.000 euro da restituire in 28 anni, con una rata di circa 650 euro al mese. L’immobile oggetto del finanziamento valeva mediamente poco più di 180.000 euro.
Numeri che dicono molto: la rata non è lontana da quella di un affitto, ma resta fuori portata per chi guadagna poco più di 1.200 euro netti al mese. Ecco perché il Fondo e il supporto familiare diventano determinanti.
Un sogno che resiste
Nonostante le difficoltà, il sogno della casa di proprietà resiste. Anzi, rimane tra i desideri principali dei giovani italiani. La generazione che vive ancora spesso con i genitori – anche oltre i 30 anni – non smette di guardare al mattone come a un investimento sicuro e a una conquista personale.
Il desiderio è così radicato che, per molti, anche l’idea di spostarsi fuori dalle grandi città pur di comprare diventa un’opzione concreta. Le periferie e i centri più piccoli, con prezzi decisamente più bassi rispetto ai capoluoghi, stanno infatti diventando l’alternativa per chi non vuole rinunciare al sogno di una casa tutta sua. Ma il rovescio della medaglia è che, scegliendo soluzioni lontane dai poli occupazionali, i giovani rischiano di aumentare i costi e i tempi degli spostamenti quotidiani, un ulteriore ostacolo alla piena autonomia.
Guardare avanti
Il rifinanziamento del Fondo di Garanzia è un passo nella giusta direzione. Resta però l’urgenza di affrontare il nodo strutturale: redditi bassi e instabilità lavorativa. Finché questo binomio non sarà superato, la casa rischia di restare un miraggio per molti under 40.
Eppure, come ricorda Facile.it, la domanda potenziale è enorme: più di un milione di giovani italiani vorrebbe acquistare casa ma non può. Tradotto in termini economici, significa un intero mercato immobiliare che potrebbe crescere, se solo i ragazzi avessero le condizioni per farlo.
Per questo ogni intervento – dal sostegno statale alla flessibilità bancaria – non rappresenta solo un aiuto ai singoli, ma anche un investimento sul futuro del Paese. Perché un giovane che riesce a comprare casa è anche un cittadino che mette radici, costruisce progetti e contribuisce alla crescita del territorio.
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