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Life Agro-PV: il primo impianto sperimentale agrivoltaico di NEST


Tecnologia e agricoltura alleati per affrontare i cambiamenti climatici e generare benefici ambientali, sociali ed economici. E un primo passo avanti per favorire la produzione energetica e la resa agricola è rappresentato dal primo impianto sperimentale agrivoltaico del progetto Life Agro-PV inaugurato nei giorni scorsi a Carlentini nel Siracusano.

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Un progetto finanziato da un bando a cascata emanato dallo Spoke 1 “Solar: PV, CSP, CST” di Fondazione NEST il cui coordinatore scientifico è l’Università di Palermo.

L’iniziativa rappresenta una tappa fondamentale per la ricerca italiana in campo agrivoltaico, mostrando come i finanziamenti del PNRR possano tradursi in soluzioni concrete a sostegno della transizione energetica verde.

Un progetto che nasce dal PNRR

Life Agro-PV è uno dei progetti sostenuti dai bandi a cascata di NEST, uno dei 14 partenariati estesi selezionati dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) all’interno della Missione 4, Componente 2, Investimento 1.3 del PNRR.

Il primo impianto sperimentale agrivoltaico installato all’interno dell’azienda agricola La Collina Bio di Carlentini integra produzione agricola ed energia rinnovabile, con l’obiettivo di testare soluzioni replicabili e sostenibili.

All’inaugurazione erano presenti il prof. Maurizio Cellura, coordinatore dello Spoke 1 di NEST, e la prof.ssa Giuseppina Ciulla, esperta tecnico-scientifica assegnata al progetto. Insieme a loro, il prof. Alberto Fichera, coordinatore di LIFE AGRO-PV e docente dell’Università di Catania, i Technical Manager Antonio Gagliano e Gianpiero Evola, e il gruppo di ricerca catanese composto da Giuseppe Marco Tina, Francesco Nocera, Arturo Pagano, Vincenzo Costanzo e Stefano Aneli.

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Accanto al mondo accademico hanno partecipato anche partner industriali e spin-off innovativi: Università di Messina (Riccardo Caponetto e Carmine Ciofi), San Demetrio ssa (Giuseppe e Francesco Ferrante), GB Innovative srl (Vincenzo Bongiorno, Carla Crocellà, Noè Marullo) e WEDEST srl, spin-off dell’Università di Catania (Giuseppe Margani e Carola Tardo).

L’evento ha sottolineato il valore della collaborazione tra ricerca, imprese e territorio, elemento chiave per il successo di questo primo impianto sperimentale agrivoltaico.

I ricercatori presenti alla cerimonia di inaugurazione dell’impianto agrivoltaico

Come funziona l’impianto sperimentale agrivoltaico

Il sistema si basa su moduli fotovoltaici flessibili di tre tipologie – due in silicio e uno in CIGS – installati su una sovrastruttura metallica composta da sei campate, che coprono circa un terzo della serra. La configurazione consente un ombreggiamento parziale delle colture, permettendo di testare l’impatto della luce solare sulla crescita delle piante.

Tre settori della sovrastruttura sono mobili e vengono regolati automaticamente da motori elettrici in base ai parametri ambientali rilevati. Questa caratteristica rende l’impianto sperimentale agrivoltaico altamente dinamico e in grado di adattarsi alle esigenze delle colture e dell’efficienza energetica.

Un sistema di power optimizers consente di monitorare la produzione elettrica sia a livello complessivo sia per singolo modulo. Inoltre, una rete di sensori raccoglie dati su temperatura, umidità, radiazione solare, vento, radiazione fotosinteticamente attiva (PAR) e parametri termofisici del terreno, sia all’interno sia all’esterno della serra.

Una milestone per LIFE AGRO-PV

La realizzazione del primo impianto sperimentale agrivoltaico di Life Agro-PV segna una milestone cruciale per il progetto, dimostrando la fattibilità tecnica della soluzione. Sono attualmente in corso le attività di monitoraggio, avviate nell’agosto 2024 e destinate a proseguire fino al 31 ottobre 2025.

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Il programma prevede test comparativi tra diverse configurazioni, analisi della produzione fotovoltaica e valutazioni agronomiche delle colture, con l’obiettivo di individuare i modelli più efficienti e replicabili.

Agricoltura ed energia: un’alleanza strategica

L’agrivoltaico si conferma una delle risposte più innovative alle sfide poste dalla transizione ecologica. Consentendo la coesistenza di produzione agricola ed energetica, il modello testato da Life Agro-PV permette di preservare le superfici agricole, ridurre le emissioni e rafforzare la resilienza dei sistemi produttivi.

Il primo impianto sperimentale agrivoltaico di Carlentini dimostra come tecnologia e agricoltura possano allearsi per affrontare i cambiamenti climatici e generare benefici ambientali, sociali ed economici.

L'impianto agrivoltaico visto dall'alto

L’impianto agrivoltaico visto dall’alto

Il valore dei bandi a cascata

Il progetto mette in luce anche l’opportunità strategica dei bandi a cascata, che consentono di distribuire in maniera capillare le risorse del Pnrr, favorendo la partecipazione di realtà locali e innovative. Grazie a questa modalità di finanziamento, lo Spoke 1 di Fondazione NEST ha sostenuto la nascita di un’infrastruttura sperimentale concreta, capace di generare conoscenza applicata e trasferibile al settore produttivo.

Questi bandi, promossi da Fondazione NEST, sono aperti a università, enti di ricerca, imprese e altri soggetti pubblici e privati interessati a contribuire all’avanzamento della ricerca nel campo dell’energia sostenibile. Ogni bando definisce con chiarezza i requisiti di partecipazione, i criteri di valutazione e le modalità di presentazione delle proposte, fornendo inoltre dettagli sui temi di ricerca ammessi, i finanziamenti disponibili e le scadenze.

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Verso un modello replicabile

Quando i risultati dell’impianto sperimentale confermeranno le attese, il modello di Life Agro-PV potrà essere replicato in altre aree agricole italiane ed europee, adattandosi a colture e climi differenti. Il primo impianto sperimentale agrivoltaico diventa così un laboratorio a cielo aperto per testare soluzioni scalabili e orientate al futuro.

Il potenziale è enorme: incrementare la produzione di energia rinnovabile senza sottrarre terreni all’agricoltura, proteggere le colture dagli stress climatici e valorizzare le filiere agroalimentari con strumenti ad alto contenuto tecnologico.

L'impianto agrivoltaico visto dall'alto

L’impianto agrivoltaico visto dall’alto

Le Giornate dell’Energia e dell’Economia Circolare di Trevi 2025

Dall’11 al 13 settembre, la Fondazione NEST sarà a Trevi in occasione delle Giornate dell’Energia e dell’Economia Circolare, portando il proprio contributo di ricerca e innovazione al confronto sui temi chiave della sostenibilità.

L’evento, ospitato nei locali di Villa Fabri – Complesso Museale di San Francesco, è promosso da Globe Italia, l’associazione parlamentare che da oltre vent’anni favorisce il dialogo tra istituzioni e società civile sui temi della sostenibilità, e da WEC Italia, comitato nazionale del World Energy Council che rappresenta il Paese all’interno della più ampia rete globale dedicata all’energia.

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Quest’anno, l’ingresso di Fondazione NEST nel Consiglio Direttivo di WEC Italia, si conferma il valore del partenariato come promotore della transizione energetica e l’impegno congiunto nel delineare il futuro sostenibile e circolare del Paese.

Le Giornate dell’Energia e dell’Economia Circolare di Trevi 2025 accompagneranno i partecipanti in un percorso che intreccia visione, esperienze e concretezza. Verranno affrontati i grandi temi della sostenibilità: dal ruolo dei territori nella transizione, alla forza dell’economia circolare italiana, fino alle sfide legate all’energia e alle comunità. Un’occasione unica per mettere a confronto istituzioni, imprese e ricerca, con l’obiettivo di tracciare una rotta condivisa per la costruzione di una nuova transizione ecologica.

Scuola di Dottorato GRICU 2025

Nel contesto del Convegno GRICU 2025 – Challenging Chemical Engineering (in programma a Ischia dal 14 al 20 settembre), il GRICU organizza la Scuola di Dottorato sul tema “Chemical Engineering in future energy systems’ integration”.
Un’occasione di formazione e confronto per i giovani ricercatori supportata da NEST, dedicata alle sfide dell’integrazione dei sistemi multi-energetici e al ruolo centrale dell’Ingegneria Chimica.

NEST Young Academy: il futuro inizia dai banchi di scuola

Dal 18 al 20 settembre, invece, a Villa Quartara – Genova, prenderà il via NEST Young Academy, il nuovo progetto formativo promosso da Fondazione NEST con Excellentia Academy.

Tre giornate di incontri e laboratori di educazione ambientale dedicati agli studenti delle scuole secondarie, per renderli consapevoli sul futuro della transizione energetica.



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