EVE Energy ha portato all’IAA Mobility 2025 di Monaco le sue innovazioni più importanti nel campo dell’accumulo di energia. Abbiamo incontrato Vincent Wong uno dei senior manager dell’azienda cinese
Dalla mobilità elettrica all’accumulo di energia rinnovabile, oggi le batterie sono la forza trainante della transizione energetica. Nel mondo è una corsa contro il tempo per sviluppare la migliore tecnologia, con i migliori risultati di efficienza e raggiungere la vetta della leadership. Tra i leader globali, un posto di assoluta eccellenza spetta a EVE Energy.
Fondata in Cina nel 2001, l’azienda impiega più di 6.000 specialisti in ricerca e sviluppo e detiene oltre 10.000 brevetti. Numeri che riflettono una potenza tecnologica capace di innovare e dettare il ritmo in un settore in rapida evoluzione. EVE Energy collabora con cinque segmenti industriali: elettronica di consumo, accumulo di energia, batterie per veicoli elettrici, robotica e persino droni.
Noi di Rinnovabili abbiamo incontrato Vincent Wong, manager senior dell’azienda cinese, all’IAA Mobility 2025 a Monaco una delle fiere più importanti al mondo per l’industria automobilistica. EVE Energy, infatti, collabora con i principali produttori automobilistici globali – da Mercedes-Benz e BMW a Jaguar Land Rover, Hyundai-Kia e General Motors. Tra i suoi prodotti di punta c’è OMNICELL, una grande cella cilindrica che combina alta densità energetica, durabilità e ricarica ultra-veloce (80% in soli 10-20 minuti). Accanto a essa, l’azienda offre celle cilindriche LFP e NCM sicure ed economiche, che permettono autonomie di guida fino a 1.000 km. Queste soluzioni sono già adottate da produttori automobilistici europei premium per sistemi a 12V e 48V e sono integrate in progetti specializzati per eVTOL e robotica. Ma la leadership di EVE Energy non si misura solo con la tecnologia.
L’azienda ha fissato un obiettivo ambizioso: raggiungere la neutralità carbonica entro il 2030, con l’ambizioso progetto chiamato CREATE. Inoltre all’IAA Mobility 2025, EVE Energy ha presentato le sue innovazioni al pubblico internazionale nella conferenza stampa “Cella cilindrica: guidare una nuova era delle batterie al litio”. Il messaggio era chiaro: le batterie non sono più solo un componente – sono il motore di una nuova era industriale. È qui che inizia la nostra conversazione con Vincent Wong, Senior Vice President di EVE Energy, che ha condiviso la visione dell’azienda per il futuro delle batterie, le sue priorità tecnologiche e la sua tabella di marcia verso un futuro a zero emissioni di carbonio.
Lei ha una vasta esperienza professionale nel settore delle batterie. In base alla sua visione ed esperienza, come vede il futuro delle batterie nei prossimi dieci anni, in particolare in Europa?
Guardando al futuro, tre aspetti saranno assolutamente importanti per le batterie. Primo, la densità energetica deve aumentare, secondo, la ricarica veloce sarà essenziale. I consumatori non sono disposti ad aspettare un’ora, figuriamoci due, per ricaricare. Questa è una delle più grandi sfide del settore. Terzo, le prestazioni a basse temperature necessitano di un miglioramento significativo. In inverno, la maggior parte delle batterie non si comporta come previsto. Migliorare l’efficienza nei climi freddi è quindi un problema urgente. C’è ancora molto spazio per il progresso in questo ambito.
Oltre a queste aree, stanno emergendo nuove tecnologie come le batterie a stato solido e le batterie agli ioni di sodio, che potrebbero aprire la porta a molte nuove applicazioni. Allo stesso tempo, la riduzione dei costi rimane una preoccupazione centrale. Le aziende dovranno ripensare la progettazione e la produzione delle batterie per trovare un equilibrio tra innovazione e accessibilità economica. Densità energetica, ricarica veloce e prestazioni a basse temperature sono le priorità immediate. Ma per il medio-lungo termine, gli ioni di sodio e altre nuove chimiche saranno la prossima frontiera.
Si aspetta che le batterie a stato solido e agli ioni di sodio raggiungano il mercato entro cinque o dieci anni?
Dipende. In laboratorio, i prototipi a stato solido sono quasi pronti, ma scalarli per la produzione di massa è una storia diversa. La catena di approvvigionamento industriale non è ancora pronta. La transizione delle attrezzature e dei processi esistenti per supportare la tecnologia a stato solido non è semplice. Secondo me, ci vorranno almeno cinque anni prima di vedere una commercializzazione. Non è una tecnologia facile, ma l’intera industria sta spingendo forte per accelerarne lo sviluppo.
EVE Energy produce batterie per settori che vanno dall’automotive all’elettronica di uso quotidiano, e opera in cinque segmenti di business. Quali sono i punti di forza chiave dell’azienda che le hanno permesso di diventare un leader globale?
La nostra forza risiede nella diversificazione. Non produciamo solo celle per l’automotive; serviamo anche l’elettronica di consumo e l’accumulo di energia. Questo ci permette di gestire il rischio in modo più efficace. Se una linea di prodotti affronta delle sfide, possiamo fare affidamento sulle altre. Abbiamo tre pilastri principali: elettronica di consumo, accumulo di energia e veicoli elettrici.
Per l’elettronica di consumo, abbiamo già una piattaforma solida. Ci stiamo espandendo in campi come gli utensili elettrici, i dispositivi indossabili e persino applicazioni come Google Glass. Questi mercati sono molto esigenti ma offrono anche enormi opportunità. Posizionandoci su più segmenti, possiamo adattarci a scenari diversi e ridurre il rischio aziendale complessivo. Questa è la nostra politica strategica.
Quale segmento presenta le maggiori sfide al momento: automotive o elettronica?
Ogni segmento ha le sue sfide. Nell’elettronica di consumo, il problema più grande è il ritmo del cambiamento. I nuovi prodotti escono molto velocemente, quindi la nostra tecnologia deve avanzare ancora più velocemente per stare al passo. Nell’accumulo di energia, la preoccupazione principale è l’efficienza dei costi. Mantenere le prestazioni riducendo i costi è la sfida. Nel settore dei veicoli elettrici, l’attenzione è diversa: nuove chimiche, nuovi formati di celle, maggiore densità energetica, ricarica veloce e, ancora una volta, prestazioni a basse temperature. Ogni mercato richiede una risposta unica.
EVE Energy ha portato le sue innovazioni a Monaco all’IAA Mobility 2025. Cosa avete presentato al pubblico internazionale?
Siamo più concentrati sulle nostre celle cilindriche, commercializzate con il marchio Omicell. Rispetto alle celle prismatiche, le celle cilindriche sono più facili da assemblare e gestiscono il calore in modo più efficace. Quando integrate in un pacco, la dissipazione del calore è più semplice, il che migliora le prestazioni complessive. Produciamo Omicell da quasi 20 anni, e rimane una pietra miliare della nostra linea di prodotti. Portare Omicell sul palco tedesco ed europeo è un modo per sottolinearne l’affidabilità e la maturità.
In precedenza ha menzionato le tecnologie a stato solido e agli ioni di sodio. Quali benefici concreti porteranno una volta che diventeranno disponibili commercialmente?
Le batterie a stato solido sostituiscono gli elettroliti liquidi con elettroliti solidi. Questo migliora significativamente la sicurezza, riducendo i rischi di perdite e fuga termica. Promettono anche una maggiore densità energetica e una maggiore durata del ciclo di vita. Queste caratteristiche le rendono molto interessanti per applicazioni nella robotica, nell’AI, nei veicoli elettrici e persino nei veicoli a due ruote. Per quanto riguarda gli ioni di sodio, offrono chiari vantaggi in termini di costo. Il sodio può essere estratto dall’acqua di mare, rendendolo circa il 30% più economico del litio. Ha anche buone prestazioni in termini di stabilità della temperatura. Lo svantaggio è una minore densità energetica rispetto alle celle convenzionali agli ioni di litio. Detto questo, gli ioni di sodio sono adatti per applicazioni specifiche come sistemi di accumulo di energia, e-bike e altri veicoli a due ruote, dove l’efficienza dei costi è di primaria importanza.
EVE Energy ha fissato l’ambizioso obiettivo di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2030, con ulteriori progressi pianificati entro il 2040. Può spiegare i pilastri principali della vostra tabella di marcia?
Prendiamo questo molto seriamente e abbiamo sviluppato un piano strutturato chiamato CREATE. Inizia con il calcolo della nostra impronta di carbonio lungo l’intera catena del valore – dalle materie prime ai prodotti finiti. Questo ci permette di monitorare e controllare le emissioni in ogni fase. Secondo, stiamo aumentando l’uso di materiali rinnovabili e riciclabili, il che aiuta a ridurre l’intensità di carbonio. Terzo, stiamo lavorando per abbassare il consumo di energia nella produzione su larga scala. Data la dimensione delle nostre operazioni, ridurre l’uso di energia è fondamentale.
Combiniamo questi sforzi monitorando continuamente i processi di produzione dall’inizio alla fine. Valutiamo i nostri progressi a intervalli di cinque anni, aggiustando la nostra strategia secondo necessità. È un lungo viaggio, ma necessario. Altrimenti, il pianeta affronterà emissioni di carbonio schiaccianti. Il nostro dovere non è solo evitare di creare rifiuti, ma anche creare un ambiente sostenibile per la vita umana. Vogliamo garantire che le generazioni future ereditino un futuro più luminoso e più pulito.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link