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von der Leyen traccia la strada


Oggi, 10 settembre, presso la seduta plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo, la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha pronunciato il suo annuale Discorso sullo Stato dell’Unione, tracciando una panoramica dettagliata delle sfide e delle opportunità dell’Unione europea nei prossimi anni. Il discorso si è concentrato su temi cruciali come difesa, competitività, innovazione tecnologica, transizione energetica, politiche sociali, commercio internazionale, tutela dei diritti e riforma istituzionale.

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Von der Leyen ha aperto il suo intervento con un richiamo all’unità strategica dell’Europa in un contesto globale complesso: “La nostra indipendenza dipende dalla capacità di competere in un mondo sempre più interconnesso e instabile. Solo investendo in tecnologie digitali e pulite, innovazione e ricerca, possiamo garantire crescita sostenibile e autonomia europea”.

La Presidente ha sottolineato che il rafforzamento della competitività europea è indispensabile per proteggere l’indipendenza economica e tecnologica dell’UE. Tra le misure principali:

  • Investimenti in tecnologie digitali e pulite: è previsto il raddoppio del programma Horizon Europe, con l’obiettivo di consolidare l’eccellenza scientifica e sostenere l’innovazione nei settori strategici. Von der Leyen ha affermato: “Dobbiamo garantire che l’Europa non resti indietro nello sviluppo di tecnologie chiave che determineranno il futuro economico e sociale del nostro continente”.
  • Fondo “Scaleup Europe”: un’iniziativa multimiliardaria realizzata in collaborazione con investitori privati per sostenere le startup tecnologiche europee nei settori critici. La Presidente ha sottolineato: “Considerando il limitato accesso a capitali di rischio in Europa, molte startup si rivolgono a investitori esteri, mettendo a rischio la nostra sovranità tecnologica”.
  • Pacchetto Omnibus e semplificazione burocratica: taglio di 8 miliardi di euro all’anno di costi amministrativi per le imprese, con semplificazioni che interesseranno anche il digitale, la mobilità militare e l’introduzione futura dell’euro digitale. Von der Leyen ha dichiarato: “Ridurre la burocrazia non è solo una questione di efficienza, ma di competitività. Dobbiamo rendere l’Europa un luogo dove innovare è più facile che altrove”.

In merito al Mercato Unico, la Presidente ha ribadito l’urgenza di completarlo entro il 2028: “Le barriere interne equivalgono a tariffe del 45% sui beni e del 110% sui servizi. Dobbiamo rimuoverle, fissando scadenze politiche chiare su capitali, servizi, energia e telecomunicazioni, promuovendo la ‘quinta libertà’ per la conoscenza e l’innovazione”.

Il discorso ha posto forte enfasi sulle politiche sociali, considerate centrali per un’economia competitiva e giusta.

  • Quality Jobs Act: una proposta volta a modernizzare i rapporti di lavoro, tutelando i lavoratori in un’economia in rapido cambiamento. Von der Leyen ha dichiarato: “Ogni famiglia europea deve poter contare su un lavoro sicuro, retribuito equamente e in linea con le sfide del XXI secolo”.
  • Strategia europea contro la povertà: la Commissione intende eliminare la povertà entro il 2050, attraverso strumenti come la Garanzia per l’Infanzia. La Presidente ha affermato: “Proteggere i bambini dalla povertà non è solo un dovere morale, è un investimento sul futuro dell’Europa”.
  • Crisi abitativa: von der Leyen ha denunciato come, dal 2015, i prezzi delle case siano aumentati del 20% e i permessi di costruzione siano diminuiti. Entro l’anno sarà presentato il Primo Piano Europeo per l’Abitabilità Accessibile, con l’obiettivo di rendere le abitazioni più sostenibili, accessibili e di qualità. La Presidente ha aggiunto: “La casa non è solo un bene economico, è sicurezza, appartenenza, dignità. Nessun europeo deve vivere senza queste certezze”.

Von der Leyen ha evidenziato che la competitività europea non può prescindere da rapporti commerciali stabili e diversificati:

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  • USA: “L’accordo con gli Stati Uniti non è solo una questione di mercato: è sicurezza e stabilità. Protegge posti di lavoro e garantisce l’accesso a un mercato di 500 miliardi di euro senza compromettere le nostre norme ambientali e digitali”.
  • Nuove partnership: diversificazione dei partner commerciali con accordi bilaterali in fase avanzata con Mercosur, Messico e India. La Presidente ha sottolineato: “Dobbiamo aprire mercati, rafforzare le catene di approvvigionamento e ridurre dipendenze strategiche, perché la nostra sicurezza economica passa dalla capacità di diversificare le relazioni commerciali”.

La Presidente ha ribadito l’importanza della protezione delle libertà fondamentali e dello stato di diritto:

  • Vincolo tra fondi UE e rispetto dello stato di diritto: principio rafforzato nel prossimo bilancio pluriennale. Von der Leyen ha dichiarato: “Non ci può essere prosperità senza legalità. Chi viola i principi fondamentali non potrà beneficiare dei fondi europei”.
  • Contrasto alla disinformazione: istituzione dell’European Democracy Shield e di un nuovo Centro Europeo per la Resilienza Democratica. “La disinformazione divide le nostre società e mina la fiducia nel sistema democratico. Dobbiamo reagire con strumenti concreti e coordinati”.
  • Riforma istituzionale: proposta di decisioni a maggioranza qualificata in ambiti strategici come politica estera, per rendere l’UE più rapida ed efficace: “L’Europa deve poter decidere insieme, senza paralisi, quando la posta in gioco è la nostra sicurezza e il nostro futuro”.

Reazioni dei gruppi politici

I gruppi parlamentari hanno risposto con valutazioni contrastanti:

  • PPE: sostegno agli accordi commerciali con USA e Mercosur, maggiore investimento in digitale e difesa. Critico verso chi ostacola riforme economiche: “Non possiamo permetterci l’immobilismo di fronte alle sfide globali”.
  • S&D: critica agli accordi commerciali con gli USA, investimento nel modello sociale europeo, urgenza di misure concrete per Gaza. “I valori europei non possono restare parole: servono azioni immediate”.
  • PfE: preoccupazione per burocrazia e costi energetici. “I cittadini non vogliono più parole, vogliono sicurezza concreta”.
  • ECR: richiamo al rafforzamento della difesa europea e delle alleanze strategiche. “Difendere l’Europa significa rafforzare la nostra presenza globale e proteggere i cittadini”.
  • RE: promozione di un’Europa più integrata e federale, sostegno all’Ucraina, rafforzamento della difesa comune: “Senza strumenti concreti, la nostra sovranità rimane un concetto teorico”.
  • Verdi: critica all’incoerenza in tema di sicurezza e clima. “L’Europa deve agire come potenza, non solo come mercato”.
  • The Left: opposizione agli accordi commerciali, preoccupazione per autonomia industriale e gestione della crisi a Gaza. “Gli accordi commerciali non possono compromettere la democrazia e i diritti dei cittadini”.

Il Discorso sullo Stato dell’Unione 2025 di Ursula von der Leyen ha rappresentato un momento di visione strategica e ambizione europea, delineando un’Unione più competitiva, innovativa, sociale e resiliente. Von der Leyen ha ribadito: “L’Europa deve proteggere la sua autonomia tecnologica ed economica, promuovere la coesione sociale e rafforzare la democrazia, rispondendo alle sfide globali con decisioni rapide e condivise”.

Allo stesso tempo, le divergenze tra i gruppi parlamentari mostrano quanto sia complesso trasformare la visione in azioni concrete, soprattutto in un contesto geopolitico instabile e con sfide economiche e sociali senza precedenti.

DESK EUROPEO CONFPROFESSIONI





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