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più fondi Ue per la stampa libera. Disinformazione mina la democrazia


Discorso di oltre un’ora a Strasburgo per la presidente della Commissione Ue. Tra temi di economia ed energia, geopolitica e investimenti per la difesa, largo spazio al ruolo dei media per la tenuta delle democrazie, ai rischi dei social per i giovani e la centralità dell’IA per il futuro del Vecchio continente

“Una stampa libera è il fondamento di qualsiasi democrazia. E noi sosterremo la stampa europea affinché rimanga libera”. E’ l’impegno che Ursula Von der Leyen ha preso nel suo discorso sullo Stato dell’Unione Europea a Strasburgo.

Un intervento atteso, durato oltre un’ora, uno snodo importante per la presidente della Commissione Ue dopo un’estate difficile, che ha nell’annuncio dell’accorso sui dazi dal golf club scozzese di Donald Trump una delle immagini più emblematiche.
In mezzo a scandirlo una quindicina di applausi, e contestazioni con gli eurodeputati della Sinistra, dei Verdi e dei Socialisti che hanno indossato magliette rosse in segno di sostegno alla popolazione civile di Gaza, mentre numerosi scranni dell’estrema destra sono rimasti vuoti.
Tantissimi i temi che ha passato in rassegna, da quelli di natura economica ed energetica, alla geopolitica con Gaza e Ucraina in primis, toccando questioni che riguardano anche la tenuta dei sistemi democratici, il ruolo della stampa e un futuro che parla sempre più di intelligenza artificiale.

Von der Leyen: più fondi Ue per i media

“In diverse comunità di tutta Europa i media tradizionali sono in crisi”, è la considerazione da cui è partita, parlando di come ormai in molti luoghi trasformati “in deserti dell’informazione”, sia la disinformazione
a trovare terreno fertile. “Si tratta di un fenomeno estremamente pericoloso per la nostra democrazia”, ha continuato sottolineando il primo passo della strategia di un autocrate sia “sempre quello di neutralizzare i media indipendenti”.
“Dobbiamo quindi impegnarci di più per proteggere i media e la stampa indipendente. Intendiamo pertanto avviare un nuovo programma per la resilienza dei media (Media Resilience Programme), che sosterrà il giornalismo indipendente e l’alfabetizzazione mediatica”, ha detto ribadendo la necessità di
“affiancare investimenti per rispondere ad alcune delle cause profonde di questa tendenza”.
“Per questo motivo abbiamo proposto di aumentare in modo significativo i finanziamenti destinati ai
media nel prossimo bilancio”, ha annunciato, con l’invito a “stimolare il capitale azionario privato”, soprattutto per sostenere i media indipendenti e locali. “Una stampa libera è il fondamento di qualsiasi democrazia. E noi sosterremo la stampa europea affinché rimanga libera”.

Australia come modello sui social

Passaggio anche sui social. Dando per scontata la loro capacità di collegare le persone, Von der Leyen ha guardato con preoccupazione alle conseguenze e agli effetti collaterarli di dare ai più giovani “un accesso senza restrizioni” alle piattaforme.
Bullismo online, contenuti per adulti, incoraggiamento all’autolesionismo, e a anche “algoritmi che sfruttano le vulnerabilità dei minori con l’esplicito intento di creare dipendenza” sono gli esempi più significativi che ha citato. E, prendendo come esempio le norme introdotte dall’Australia su questo fronte – con il divieto d’accesso ai social per i minori di 16 anni – Von der Leyer ha anticipato l’intenzione di chiedere a un gruppo di esperti di fornire “entro la fine di quest’anno, un parere sul miglior approccio dal punto di vista europeo”. “Affronteremo la questione con cautela e ascolteremo le voci di tutti”, ha detto. “Perché quando si tratta della sicurezza online dei nostri figli, l’Europa pensa ai genitori, non al profitto”, con una chiara stoccata alle big del settore.

Un momento del discorso di Ursula Von der Leyen a Strasburgo (foto Ansa)

‘IA europea è essenziale per il futuro’

Sul fronte dell’intelligenza artificiale, Von der Leyen ha ribadito come una versione europea della tecnologia sia “essenziale per la nostra indipendenza futura”. “Contribuirà a potenziare le nostre industrie e le nostre società. Dalla sanità alla difesa”.
Elencando gli indirizzi di sviluppo, la presidente della Commissione europea ha detto: “ci concentreremo sui primi elementi fondamentali, ovvero dal Cloud and AI Development Act al Quantum Sandbox. Stiamo investendo massicciamente nelle Gigafactory europee di intelligenza artificiale. Queste aiutano le nostre start-up innovative a sviluppare, addestrare e implementare i loro modelli di IA di nuova generazione”.

Von der Leyen ha poi annunciato un incontro con “gli amministratori delegati di alcune delle più grandi aziende tecnologiche europee”. “Essi consegneranno la loro Dichiarazione europea sull’IA e la tecnologia. Questo è il loro impegno a investire nella sovranità tecnologica dell’Europa”, ha aggiunto.

Clima, elettrico e mercato unico

Restando sul tema economico, nel suo discorso von der Leyen in diversi passaggi ha puntato sulla necessità di rendere l’Europa competitiva e autonoma.
Investimenti nelle tecnologie digitali e pulite, un nuovo Fondo per la competitività, pacchetti per ridurre burocrazia e costi alle imprese, e la necessità di mantenere un dialogo stretto con i settori strategici – dall’automotive alla chimica, dall’acciaio all’agricoltura – sono tra gli elementi fondanti per perseguire quesi obiettivi.

La transizione verde e industriale resta al centro dell’agenda, tra la necessità di liberarsi definitivamente dai combustibili fossili russi, puntando su rinnovabili locali e nucleare come fonte di base, e l’elettrico come via futura per l’automotive, con l’idea di creare un’auto elettrica europea per non cedere terreno alla concorrenza cinese.

In materia di difesa, l’invito all’Europa è quello di assumersi maggiori responsabilità accanto alla Nato, rafforzando il fianco Est e svillupando capacità strategiche autonome anche nello spazio.

Geopolitica tra Ucraina e Gaza

Le crisi di Ucraina e Medio Oriente sono state ovviamente al centro della riflessione sul ruolo geopolitico dell’Europa. L’Unione è impegnata in una lotta esistenziale per la pace, la libertà e i valori democratici, ha rimarcato la presidente, secondo cui difendere l’Ucraina significa difendere anche il futuro europeo.
Ribadito il sostegno economico verso Kiev con prestiti dai beni russi congelati, e un’alleanza industriale sui droni da 6 miliardi di euro, ha espresso la solidarietà dell’Europa alla Polonia, dopo l’abbattimento di droni russi entrati nel suo spazio aereo.

Su Gaza, Von der Leyen ha bollato la Carestia come arma di guerra inaccettabile, e ha annunciato la proposta di sospendere parte del sostegno bilaterale a Israele e di introdurre sanzioni contro ministri e coloni violenti, senza mai citare la parola genocidio.
“Non ci sarà mai posto per Hamas, né ora né in futuro”, ha aggiunto. “Perché sono terroristi che vogliono distruggere Israele. E stanno anche infliggendo terrore al loro stesso popolo. Tenendo in ostaggio il loro futuro”.
“Nel lungo termine, ha chiosato, l’unico piano di pace realistico è basato su due stati. Che vivono fianco a fianco in pace e sicurezza. Con un Israele sicuro, un’autorità palestinese vitale e la piaga di Hamas rimossa. Questo è ciò che l’Europa ha sempre sostenuto. Ed è tempo di unirsi e contribuire a realizzare questo obiettivo”.

Barachini soddisfatto

“Accogliamo con soddisfazione le dichiarazioni della Presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, sulla necessità di difendere la stampa libera e sostenere il giornalismo in questo momento di guerra ibrida dell’informazione e di manipolazioni dei contenuti rese più facili dalle innovazioni”. Lo ha detto in una nota il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’informazione e all’editoria, Alberto Barachini. “L’impegno europeo rafforza la direzione già intrapresa dal Governo italiano e da Forza Italia -spiega Barachini- I provvedimenti costanti messi in campo dall’esecutivo del nostro Paese a sostegno dei sistemi nazionali editoriali, il reato di deep fake introdotto nel Ddl sull’intelligenza artificiale che sta completando il suo iter normativo e il contributo costante in sede europea del Governo italiano vanno esattamente nella direzione indicata dalla Presidente von der Leyen. E’ doveroso -conclude il Sottosegretario- intervenire per fermare l’erosione di fiducia nell’informazione da parte dei cittadini”.



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