Le imprese si trovano oggi a dover affrontare più sfide simultanee: accelerare lo sviluppo dei prodotti per restare competitive, mantenendo al tempo stesso standard elevati di qualità; semplificare processi tecnici complessi come la formulazione o la produzione, senza perdere controllo; automatizzare attività ripetitive ma cruciali, come la gestione delle gare, per liberare tempo e risorse interne. È un equilibrio difficile, che richiede strumenti intelligenti, flessibili e realmente al servizio delle persone. Il problema è che molti degli strumenti oggi disponibili non sono pensati per la realtà concreta delle aziende manifatturiere: sono rigidi, generici o troppo complessi da integrare. L’Intelligenza Artificiale (IA), che promette di risolvere tutto, spesso si presenta come una tecnologia opaca, difficile da comprendere e ancora più difficile da applicare in contesti dove ogni dettaglio conta. Ed è proprio qui che interviene Intellico, provider di soluzioni IA per le imprese industriali, co-fondata da Francesca Saraceni (CEO) e Lorenzo Tencati (Co-founder e Chairman) a Milano alla fine del 2020. Conta ad oggi 15 professionisti tra staff e top management, di cui oltre il 70% tra sviluppatori e data scientist. Opera su scala europea offrendo soluzioni di IA per l’industria. Ma cosa fa di distintivo Intellico per aiutare le aziende a risolvere il loro problema?
Anzitutto l’Intelligenza Artificiale di Intellico è diversa: non è una scatola nera che sforna risposte incomprensibili, ma uno strumento che aiuta le persone a capire e decidere meglio. Ogni previsione è accompagnata da una spiegazione chiara: si vede quali fattori influenzano il risultato e in che misura. Questo approccio, basato sull’Explainable AI, rafforza la fiducia e permette di apprendere dal sistema. In secondo luogo, le soluzioni di Intellico basate sull’IA sono costruite su misura per l’industria, pensate per integrarsi in modo modulare nei processi reali senza stravolgerli, e questo in settori ad alta complessità come quello chimico, cosmetico ed alimentare. Di fatto, tali soluzioni hanno la finalità di supportare le aziende nella formulazione di nuovi prodotti, simulando digitalmente le ricette e prevedendone le proprietà prima dei test in laboratorio. Aiutano ad ottimizzare i parametri di produzione, come temperatura, pressione e tempi, per migliorare la qualità del prodotto finale. Automatizzano attività complesse e ripetitive, come la lettura e la gestione dei capitolati nelle gare, riducendo tempi e margini di errore.
Infine, Intellico può giocarsi una carta importante: fa parte di AFIL (Associazione Fabbrica Intelligente Lombardia), un ecosistema che unisce imprese, centri di ricerca, università ed associazioni che lavorano insieme per promuovere l’innovazione nella manifattura avanzata in Lombardia. Intellico crede nel valore del confronto tra aziende che affrontano sfide simili. Il coinvolgimento nelle attività del Cluster permette di raccogliere bisogni concreti, validare le proprie soluzioni in contesti reali e contribuire allo sviluppo di progetti regionali e nazionali. AFIL è anche un luogo dove si definiscono le linee guida del futuro industriale, a cui Intellico vuole apportare il proprio contributo tecnologico, in particolare sull’uso consapevole dell’Intelligenza Artificiale. È una forma di collaborazione che unisce visione strategica ed applicazione pratica. Non si tratta solo di fare rete, ma di costruire insieme il cambiamento.
Intellico: l’intelligenza artificiale che potenzia l’industria ed accorcia il time-to-market
L’approccio di Intellico è orientato all’applicazione concreta: le sue tecnologie aiutano le aziende a progettare nuove formule, ottimizzare i parametri di produzione e snellire le attività dell’ingegneria di offerta come la risposta a capitolati complessi o l’analisi di similarità di disegni tecnici CAD per componenti meccanici o di impianti. Il tutto in un’ottica di reale collaborazione tra uomo e macchina. «Il nostro obiettivo non è sostituire, ma potenziare le competenze delle persone. Per questo parliamo di Intelligenza Artificiale al servizio dell’industria e dell’individuo», sottolinea Lorenzo Tencati). Secondo Francesca Saraceni, «l’industria europea può e deve giocare un ruolo distintivo sul fronte dell’Intelligenza Artificiale industriale, puntando su competenza e specializzazione». In particolare, l’attenzione di Intellico si rivolge anche ai modelli produttivi ETO (Engineer-To-Order, cioè produzione su specifica ingegneristica del cliente, spesso unica e non ripetibile) e MTO (Make-To-Order, cioè produzione su ordinazione, attivata solo dopo aver ricevuto una richiesta precisa). «Sono realtà che devono reagire rapidamente a specifiche uniche per ogni commessa. Qui l’Intelligenza Artificiale può fare davvero la differenza, accelerando decisioni complesse senza perdere in precisione», prosegue Saraceni.
In un mercato sempre più incerto, la combinazione tra produttività e flessibilità diventa centrale. «Vogliamo aiutare le aziende a diventare più veloci senza sacrificare la qualità: significa essere in grado di progettare e lanciare nuove varianti di prodotto in tempi ridotti, ma con lo stesso livello di affidabilità e prestazioni attese», spiega Saraceni. Un ulteriore punto di forza? La modularità delle soluzioni. «Tutte le nostre piattaforme sono progettate per essere introdotte passo dopo passo, partendo da un singolo caso d’uso e ampliandosi nel tempo. Non chiediamo all’azienda di cambiare tutto dall’oggi al domani: ci integriamo con i flussi già esistenti, accompagnando la trasformazione in modo sostenibile. Questo è ciò che ci rende davvero accessibili anche a realtà di medie dimensioni, che spesso hanno vincoli di tempo, risorse e struttura», prosegue Saraceni.
Tre piattaforme, un’unica visione: efficienza ed intelligenza a servizio dell’industria
Il cuore tecnologico di Intellico si articola in tre principali piattaforme, ognuna pensata per risolvere sfide critiche in diversi momenti del ciclo produttivo industriale. La prima, e forse la più nota, è Matilde, un simulatore basato su intelligenza artificiale che supporta i laboratori dell’industria chimica, cosmetica e alimentare. «Matilde consente di ridurre drasticamente il time-to-market perché permette di simulare digitalmente la formulazione dei prodotti, ancora prima di iniziare i test fisici in laboratorio», spiega Saraceni. «In pratica, si possono generare e valutare centinaia di varianti di una ricetta. Il sistema indica poi quali abbiano le caratteristiche fisico-chimiche più promettenti. Questo significa meno test reali, meno sprechi, più velocità e, soprattutto, più controllo su ciò che si sta sviluppando». Accanto a Matilde, Intellico ha sviluppato un simulatore di processo. Questa seconda piattaforma non agisce sulla formula del prodotto, ma sui parametri produttivi: temperatura, pressione, tempi, configurazione degli impianti. «È pensata per quei contesti — e sono moltissimi — in cui la qualità del prodotto finito non dipende solo da cosa c’è dentro, ma anche da come viene realizzato», prosegue Saraceni. «La piattaforma aiuta a trovare l’assetto ottimale del processo prima ancora di iniziare la produzione vera e propria, così da ridurre errori, evitare fermi macchina e garantire un output più stabile e conforme». Infine, la terza soluzione riguarda un aspetto spesso trascurato ma strategico per molte aziende: la gestione delle gare e dei capitolati complessi e più in generale il supporto alle attività di ingegneria d’offerta. «In tante realtà — soprattutto nelle aziende basate su un modello ETO — partecipare ad una gara può significare dover leggere centinaia di pagine, estrarre i requisiti, capire se si è conformi e scrivere una proposta personalizzata. È un lavoro lungo, ripetitivo, ma ad altissima precisione, dove la partita si può perdere causa ritardi o per un requisito (tra cento) non valutato correttamente», racconta Saraceni. «La nostra piattaforma automatizza gran parte di questo processo: legge il capitolato, verifica la compatibilità con l’offerta aziendale e genera una prima bozza di risposta. In questo modo riusciamo a ridurre del 70-80% i tempi ed a liberare tempo prezioso per i team, che possono concentrarsi sulle parti davvero strategiche».
Un caso concreto è Fedegari Group (di Albuzzano, in provincia di Pavia), azienda che produce impianti di sterilizzazione per il settore sanitario e che ha iniziato ad utilizzare la piattaforma per gestire gare articolate e di grandi dimensioni, con risultati tangibili. Un altro esempio di utilizzo a regime di questo tipo di soluzioni è Phoenix International (di Verdello, in provincia di Bergamo), multinazionale che progetta e realizza matrici per l’estrusione di profili in alluminio. Attraverso la soluzione realizzata assieme ad Intellico, grazie al finanziamento ottenuto nell’ambito del progetto AI REGIO (di cui AFIL era partner), da più di un anno l’azienda bergamasca può contare su uno strumento di consultazione immediata ed analisi dei profili di alluminio che permette di individuare la matrice similare dal database aziendale. In questo modo Phoenix International può sfruttare il Design By Reuse, riducendo sensibilmente il time to market e contribuendo ad agevolare il lavoro di oltre cento progettisti. Tre strumenti diversi, ma con una logica comune. Come sintetizza Saraceni, «il nostro obiettivo è mettere l’Intelligenza Artificiale al servizio della produttività, della conoscenza e dell’intelligenza collettiva delle imprese. Non per sostituire il lavoro umano, ma per potenziarlo in modo intelligente e trasparente».
L’intelligenza spiegabile secondo Intellico: la macchina che insegna all’uomo
Per Intellico, l’Explainable AI non è solo una questione tecnica o di trasparenza, ma un vero principio di progettazione. Per Saraceni «non si tratta semplicemente di far capire perché un algoritmo abbia scelto un certo risultato. Il punto è restituire senso e conoscenza a chi usa la tecnologia. Le nostre soluzioni sono pensate per supportare il ragionamento umano, non per sostituirlo: devono aiutare chi lavora a capire meglio il proprio processo, non a delegarlo alla macchina». Questa visione si traduce in applicazioni molto pratiche. Prendiamo ad esempio la citata Matilde. «Matilde non dice solo che la viscosità di una formula sarà X: mostra anche perché sarà così. Per esempio, indica che quel risultato è influenzato da tre ingredienti principali, con un certo peso ciascuno. Questo aiuta il formulatore a comprendere le relazioni tra gli elementi e a imparare qualcosa che potrà riutilizzare nella formulazione successiva. Non è un sistema che dà ordini, è uno strumento che ragiona insieme all’utente», spiega Saraceni.
In un panorama in cui si teme spesso che l’Intelligenza Artificiale riduca il ruolo e le competenze delle persone, Intellico propone una logica opposta. «Grazie a tecniche come le Graph Neural Network, che utilizziamo nei nostri modelli, si riesce a estrarre significati anche da strutture di dati molto complesse», continua Saraceni. «Il sistema non si limita a trovare schemi nascosti, ma li rende leggibili e li spiega all’utente, stimolando in questo modo un vero apprendimento reciproco. È un dialogo, non un comando unilaterale». Il risultato è una tecnologia che non si limita a fornire output, ma genera valore cognitivo: accresce la comprensione di chi la usa, rende il lavoro più consapevole e, nel tempo, migliora anche le competenze delle persone stesse. Un’Intelligenza Artificiale che insegna all’uomo, e non il contrario.
Crescere con focus e alleanze: la strategia di Intellico
La strategia di crescita di Intellico punta su due direttrici chiare: specializzazione verticale e partnership strategiche. «Ci stiamo orientando verso un focus sempre più marcato su uno o due settori industriali, per diventare ancora più efficaci e distintivi», afferma Saraceni. Dopo aver coperto diverse aree, l’azienda intende quindi concentrare le proprie energie su ambiti dove ha già maturato competenze profonde. Parallelamente, Intellico sta lavorando per stringere alleanze con grandi player tecnologici. L’idea è di affiancarsi a chi guida oggi l’innovazione globale, per rafforzare l’offerta di Intellico ed ampliare l’impatto delle sue soluzioni nel mondo industriale.
L’obiettivo è ambizioso: costruire una posizione di riferimento a livello europeo nell’Intelligenza Artificiale applicata all’industria. Un terreno dove l’Europa, secondo Intellico può giocarsi un ruolo autonomo, puntando su specializzazione, sostenibilità e capacità produttiva.
Intellico ed Afil: innovazione condivisa per la manifattura del futuro
Grazie all’adesione ad AFIL, Intellico è entrata a far parte di un ecosistema strategico. «La nostra azienda crede profondamente nel valore delle associazioni verticali come AFIL, soprattutto in un ecosistema come quello italiano, dove la cultura industriale si è sempre nutrita della logica di distretto e della condivisione di competenze operative», afferma Saraceni. Lo dimostra il rapido inserimento nelle attività di AFIL (nonostante l’ingresso nel Cluster soltanto a fine 2024) e la partecipazione agli incontri di alcune delle Strategic Communities del Cluster, ossia i suoi gruppi di lavoro, in particolare De- and Remanufacturing for Circular Economy, Advanced Polymers e Secure and Sustainable Food Manufacturing. Attraverso AFIL, Intellico trova quindi un ambiente fertile per il confronto tra imprese e per la diffusione di buone pratiche legate all’adozione dell’Intelligenza Artificiale. Le piattaforme sviluppate dall’azienda possono così essere valorizzate in contesti reali, sperimentate da aziende del territorio ed adattate ad esigenze comuni, creando un circolo virtuoso tra domanda ed offerta tecnologica. «Quando un’impresa ottiene benefici concreti, si genera fiducia e la trasformazione digitale accelera», sottolinea Saraceni.
Oltre allo scambio tra aziende, AFIL offre anche opportunità concrete di sviluppo e visibilità: Intellico guarda infatti con interesse alla partecipazione a progetti regionali, nazionali ed europei, sia come partner tecnologico sia come attore chiave in iniziative sperimentali. «Abbiamo già iniziato un percorso in questa direzione, candidandoci per contribuire a progetti di impatto dove possiamo mettere a frutto la nostra esperienza in IA industriale». Tra l’altro, Intellico era già entrata in contatto con il Cluster, in qualità di beneficiario della seconda Open Call del progetto europeo AI REGIO. Tra la fine del 2022 e la metà del 2023, grazie al finanziamento offerto dal Cascade Funding di AI REGIO, Intellico aveva realizzato un progetto per la creazione di una soluzione IA basata su Explainable AI per migliorare il processo decisionale nell’ambito della progettazione di prodotti, prevedendone poi l’applicazione concreta all’interno di un contesto reale che ha visto coinvolta Phoenix International. Un altro aspetto centrale è la possibilità di contribuire alla definizione delle roadmap strategiche per la manifattura avanzata. Intellico, con la sua forte vocazione tecnologica, ambisce infatti a portare un punto di vista tecnico ed operativo alla costruzione di linee guida nazionali. «Oggi non si tratta più di scegliere se adottare o meno strumenti come l’Intelligenza Artificiale», conclude Saraceni. «ma di farlo in modo efficace, progressivo e sostenibile. Le roadmap servono proprio a questo: dare un orientamento chiaro, accessibile anche alle PMI, per una transizione industriale concreta e competitiva».
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