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Forum Ambrosetti 2025, Mattarella: ‘Il mondo ha bisogno dell’Europa’


Videomessaggio del capo dello Stato nella seconda giornata dell’evento di Cernobbio: “La difesa della nostra civiltà richiede il coraggio di un salto in avanti verso l’unità, tutti siamo chiamati a contribuire a questa impresa”, ha detto il presidente della Repubblica, sottolineando che “l’Europa non può essere vista come un ostacolo”, se non addirittura “un avversario o un nemico”

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Nella seconda giornata del Forum Ambrosetti 2025 è arrivato il videomessaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, secondo cui “c’è bisogno di istituzioni europee più forti” e della “volontà di governi capaci di non arrendersi a regressioni che non sono ineluttabili”. Poi ha auspicato “un salto in avanti verso l’unità” per la “difesa della civiltà europea”, sottolineando che “il mondo ha bisogno dell’Europa”, che “non può essere considerata un ostacolo”, se non addirittura “un avversario o un nemico”. Oltre al capo dello Stato, a Cernobbio intervengono il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, il vicepresidente della Commissione europea Raffaele Fitto e il commissario Ue all’Economia Valdis Dombrovskis.

Mattarella: “Il mondo ha bisogno dell’Europa”

Nel videomessaggio, Mattarella ha evidenziato come il mondo abbia “bisogno dell’Europa” per “ricostruire la centralità del diritto internazionale che è stata strappata”, per “rilanciare la prospettiva di un multilateralismo cooperativo”, per “regole che riconducano al bene comune lo straripante peso delle corporazioni globali – quasi nuove Compagnie delle Indie – che si arrogano l’assunzione di poteri che si pretende che Stati e Organizzazioni internazionali non abbiano a esercitare”. Per il presidente della Repubblica, “l’Europa, con la sua unità, è la possibilità offerta per essere presenti con efficacia e per poter incidere nel mondo che cambia così rapidamente”. Si tratta di “una grande opportunità che il nostro Paese ha saputo intravedere e concorrere a costruire, con il decisivo contributo di uno statista come Alcide De Gasperi”.

“Non arrendersi a pericoli non ineluttabili”

Secondo Mattarella, “c’è bisogno di istituzioni europee più forti, di volontà di governi capaci di non arrendersi a pericoli e regressioni che non sono ineluttabili”. L’Europa, ha spiegato, “con i suoi traguardi di civiltà è il testimone che possiamo, e dobbiamo, trasmettere alle nuove generazioni”. E poi ancora: “Le democrazie dell’Europa sono capaci di trovare in sé motivazioni e iniziative per non soccombere alla favola di una superiorità dei regimi autocratici, per non cedere all’idea di un mondo lacerato, composto soltanto di avversari, nemici, vassalli o clientes, né all’idea di società frammentate. L’esperienza suggerisce che soltanto da uno stretto rapporto tra istituzioni e società civile, reciprocamente rispettoso, è possibile realizzare mete di progresso”.

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“L’Europa non può essere un ostacolo”

“L’Unione europea si è affermata come un’area di pace e di cooperazione capace di proiettare i suoi valori oltre i suoi confini, determinando stabilità, benessere, crescita, fiducia. Non ha mai scatenato un conflitto, non ha mai avviato uno scontro commerciale”, ha sottolineato il capo dello Stato. “Al contrario, ha agevolato intese e dispiegato missioni di pace. Ha contribuito a elevare standard di vita, criteri di difesa del pianeta. Ha promosso incontri e dialoghi e ha alimentato libertà nei rapporti internazionali, eguaglianza di diritti tra popoli e Stati: condizioni e causa di progresso. Si pone, quindi, anzitutto, una domanda, prima di ogni altra. Come è possibile, su queste basi, che l’Europa oggi venga considerata da alcuni un ostacolo, un avversario se non un nemico? Quali sono le ragioni, gli interessi di fondo, i principi sui quali si basa la convivenza civile e i traguardi raggiunti dai popoli europei che qualcuno considera disvalori? È soltanto affrontando con lucidità interrogativi di questa natura che potremo trovare risposte esaurienti, utili a illuminare le scelte che siamo chiamati a compiere, pena la irrilevanza e la regressione rispetto ai risultati sin qui raggiunti”, ha aggiunto Mattarella.

“Tutti contribuiscano alla difesa della civiltà europea”

“L’Europa è, al tempo stesso, necessità e responsabilità”, ha detto il capo dello Stato. “Le forze imprenditoriali e quelle sociali, il mondo della cultura e la società civile europea devono avvertire la necessità e la responsabilità di sentirsi partecipi e costruttori, non spettatori inermi e intimoriti”, ha aggiunto. “La difesa della civiltà europea – tutt’uno con lo sviluppo della sua società e della sua economia – richiede il coraggio di un salto in avanti verso l’unità. Tutti siamo chiamati a contribuire a questa impresa”, ha sottolineato Mattarella, lanciando un appello al mondo economico presente in sala a Cernobbio: “Grazie per il concorso che i partecipanti al Forum vorranno darvi”.

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Dombrovskis (Ue): “Difesa europea sia massiccia”

Al Forum Ambrosetti è intervenuto anche il commissario europeo all’Economia Valdis Dombrovskis. “Dobbiamo continuare a fornire tutto il supporto possibile all’Ucraina, anche garantendo che il suo fabbisogno finanziario sia coperto nel 2026. Siamo consapevoli che le ambizioni espansionistiche della Russia si estendono oltre l’Ucraina”, ha detto. “Oggi, l’Europa mantiene ogni vantaggio sulla Russia in termini di peso economico, tecnologia e popolazione. La priorità ora è far fruttare questi vantaggi ricostruendo le capacità difensive dell’Europa e sviluppando la nostra industria della difesa. Ciò richiederà investimenti massicci e costanti e una forte cooperazione con i nostri alleati”, ha spiegato. “Se non vogliamo essere soggetti alle forze geopolitiche odierne, anziché essere artefici delle tendenze globali, è urgente che l’Unione europea si faccia avanti, affronti la nuova realtà e dia il suo contributo alla situazione globale. Le minacce alla nostra prosperità sono reali”, ha avvertito. “L’autocompiacimento non può essere un’opzione. Dobbiamo sfruttare al meglio i nostri punti di forza per massimizzare l’innovazione, la produttività e la crescita. Sono necessarie misure politiche rapide e decisive per rafforzare la competitività e garantire la nostra prosperità a lungo termine.  Questo imperativo è al centro dell’agenda della Commissione europea per la competitività e la sicurezza”, ha detto.

“Gli innovatori in Europa non mancano, ma…”

In Europa “c’è un immenso potenziale inutilizzato”, una “forza lavoro altamente qualificata e un modello sociale ben sviluppato. La nostra gente non è mai stata a corto di creatività o ingegno”, ha sottolineato Dombrovskis, ma si deve fare di più per valorizzarla. “Alessandro Volta, l’inventore la cui batteria elettrica gioca ancora un ruolo cruciale nelle nostre vite, è nato qui a Como. Gli innovatori di oggi mancano solo dello spazio e del supporto normativo per crescere qui in Europa. Di conseguenza, molti si rivolgono agli Usa. Anche l’Italia ha visto la sua parte di ‘unicorni’ perduti. Quanti di voi sanno che Kong Incorporated, leader mondiale nelle tecnologie cloud e di intelligenza artificiale, valutata oltre 2 miliardi di dollari, è stata fondata a Milano prima di trasferirsi a San Francisco? Dobbiamo garantire che i successori moderni di Volta non debbano andarsene per realizzare il loro potenziale, in modo che l’Europa possa raccogliere i frutti della loro innovazione”, ha puntualizzato.

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Calderone: “Tasse agevolate per potenziare il welfare”

“Bisogna lavorare e lavoreremo per migliorare la contrattazione di secondo livello in termini di potenziamento e ampliamento deli strumenti di welfare da mettere a disposizione dei lavoratori e delle lavoratrici e delle loro famiglie e per allargare le soglie di tassazione già agevolata, ricomprendendovi più voci”, ha sottolineato la ministra del Lavoro Marina Calderone a margine dei lavori del Forum. “Quando si parla di welfare – ha aggiunto – si parla anche di attenzione ai supporti alla famiglia, alla genitorialità e alla gestione dei momenti in cui ci si deve distribuire le responsabilità nell’assistenza non solo ai figli ma anche ai familiari non autosufficienti”. E ancora, sull’ipotesi di rinnovare nella prossima Manovra il terzo mese di congedo parentale pagato all’80%, Calderone spiega che ciò che il governo fa per la famiglia “non è un intervento spot ma ha una sua dimensione strutturale”. “Credo che ci si debba rifare sempre alle parole della presidente del Consiglio, e lei parla sempre di sostegno alla natalità, alla genitorialità e alle famiglie e questo si collega con le politiche del lavoro e sociali che stiamo portando avanti. Aver concesso un assegno straordinario di un mese sull’assegno di inclusione alle famiglie che finivano i primi 18 mesi, così come era prima per il reddito di cittadinanza, è stato avere la consapevolezza che tra quelle famiglie ci sono anche gli anziani, le persone in condizioni di disabilità ma anche le famiglie con figli minori”, ha affermato.

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Fitto: “Flessibilità bilancio per maggiore crescita”

“L’Europa sta facendo uno sforzo importante, il momento è complesso ma gli strumenti messi in campo sono finalizzati a rendere flessibile il bilancio in questo momento e quindi adeguare gli strumenti finanziari disponibili nella direzione di una maggiore efficienza”, afferma il vicepresidente esecutivo della Commissione Ue Raffaele Fitto, alla sua prima partecipazione a Cernobbio come commissario europeo per la Coesione. Sulle prospettive economiche nell’Unione aggiunge: “Al tempo stesso la presentazione del nuovo bilancio 2028-2034 dovrebbe collegarsi con questa dimensione e andare a rafforzare questo principio, rafforzando i temi della semplificazione e della flessibilità”. Poi sul tema dei dazi ribadisce l’impegno di Bruxelles “a migliorare questo accordo sempre di più”. “Alle condizioni date, mi sembra che l’Europa abbia ottenuto un accordo che sicuramente tra i migliori in assoluto rispetto alle altre realtà”, sottolinea Fitto. E sul futuro delle democrazie aggiunge: “Le forze democratiche non devono soccombere alle autocrazie”.

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Piantedosi sui migranti: “Decisione Cassazione rinvia a Consulta”

Da Cernobbio, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha commentato la decisione della Cassazione che nei giorni scorsi ha sollevato dubbi di costituzionaliità su una norma del decreto sui centri migranti in Albania. “Non è una sentenza, è un’ordinanza che rinvia alla Corte Costituzionale la valutazione sull’eventuale legittimità o meno costituzionale di un aspetto specifico della nostra normativa”, afferma il titolare del Viminale secondo cui “non tutto deve essere visto sempre in relazione al nostro progetto”. Sulla gestione dei migranti, Piantedosi auspica un allineamento dal prossimo giugno tra piano Albania, centri nazionali e nuova regolamentazione europea. Poi sulla stretta negli stadi per gli ultras ribadisce la necessità di “garantire sicurezza in un contesto di gioia, di sport, di cose piacevoli per i cittadini”. “Non è mai bene però si sono registrati alcuni reati all’interno delle curve del calcio e abbiamo eseguito nel modo in cui la stessa magistratura ci ha indicato”, aggiunge il ministro.

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Pichetto: “Verso rinvio per smantellamento centrali a carbone”

“Sto pensando di rimandare la data, anzi lo dico molto chiaro: noi non produciamo più energia elettrica dalle centrali a carbone, in particolare Brindisi e Civitavecchia, le due grandi centrali che, secondo le previsioni, dovrebbero non solo cessare il 31 dicembre del 2025 ma essere smantellate”, afferma dal Forum Thea il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin. Sulla scadenza di fine 2025 spiega come la decisione era nata “a fine del decennio precedente”, in uno scenario economico e geopolitico molto diverso. “Abbiamo periodi internazionali che si muovono di ora in ora, pertanto non ho intenzione di smantellare le centrali a carbone sulla parte continentale, ma di tenerle come riserva sull’emergenza”, dice. Poi non esclude l’approdo, entro il mese di settembre, di un decreto energia in Consiglio dei Ministri. “Arriverà nelle prossime settimane”, spiega il titolare del Mase. Sugli stoccaggi di gas rassicura sul “livello nazionale quasi al 90% ma anche in Europa che anche se “è un po’ più basso” resta comunque “un buon livello”. In vista dell’inverno definisce la situazione “abbastanza tranquilla” ma avverte: “Se dovesse verificarsi qualche evento negativo si rischierebbe di non avere i quantitativi necessari e questo genererebbe automaticamente un effetto sul prezzo”.

“Su incentivi auto possibile più tempo per valutare aree”

Sull’avvio degli incentivi per le auto elettriche, atteso entro fine settembre, Pichetto Fratin non esclude uno slittamento “di un mese, un mese e mezzo”. “L’Istat sta rivedendo la definizione dei percorsi di pendolarismo delle grandi aree e il governo valuterà a breve se procedere con le attuali mappe o se attendere l’elaborazione”, dice il ministro dell’Ambiente aggiungendo che il governo è in ogni caso “pronto” e se le modifiche “sono poche” potrebbe procedere “in base alle aree già definite”.

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Negli incontri in corso a Cernobbio entra il capitolo Manovra 2026 che proprio in questi giorni sta muovendo i primi passi. Sul tema il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha riferito di aver incontrato il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini. “È iniziato un cantiere di lavoro con l’obiettivo di realizzare, nella sessione di bilancio, gli interventi necessari sia in termini di risorse finanziarie che di semplificazione delle procedure che possano consentirci di sostenere al meglio il sistema industriale”, afferma. E sugli incentivi di Transizione 5.0 e 4.0 apre al varo di “un nuovo strumento” da essere finanziato “con risorse nazionali” e con un orizzonte “strutturale”. Poi sulla manifestazione di interesse per l’ex Ilva, aperta fino al 15 settembre, smentisce le voci di un’offerta da 700 milioni del colosso indiano Jindal: “Partecipa come altri player internazionali, spero si possano esaminare progetti competitivi quale merita quello che è stato il più grande sito siderurgico europeo”.




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