L’impegno a spendere di più in armamenti ha permesso ai leader europei e ucraini di proporre l’acquisto di decine di miliardi di attrezzature militari statunitensi come parte di un piano sostenibile per la pace in Europa e in Ucraina. Questo è l’approccio giusto, forse l’unico, per ricostruire la cooperazione transatlantica in una serie di settori, dall’intelligenza artificiale ai dazi. Con lo sguardo a quando alla Casa Bianca ci sarà seduto qualcun altro
La decisione presa dai membri della Nato non statunitensi di aumentare la spesa per la difesa e intensificare la cooperazione in materia di sicurezza appare più che giustificata dopo le confusioni create prima al vertice di Alaska tra Donald Trump e Vladimir Putin e poi al summit di Washington con i leader europei, Ucraina compresa. Questo impegno ha permesso ai leader europei e ucraini di proporre l’acquisto di decine di miliardi di attrezzature militari statunitensi come parte di un piano sostenibile per la pace in Europa e in Ucraina. Questo è l’approccio giusto, forse l’unico, non solo per promuovere la difesa europea e ucraina, ma anche per ricostruire la cooperazione transatlantica in una serie di settori, dall’intelligenza artificiale ai dazi. La difesa potrebbe essere il settore più semplice da allineare per Stati Uniti ed Europa, per molteplici ragioni.
Vi è un ampio consenso sulla necessità che l’Europa faccia di più. Europei e membri Nato non statunitensi prevedono di spendere il 5 per cento del Pil per la difesa entro il 2032. I funzionari europei hanno dichiarato che l’Europa spenderà in media il 3 per cento entro il 2028. A seguito del lancio di un fondo Ue da 150 miliardi di euro che ha già sollecitato offerte, gli investimenti per la difesa Ue dovrebbero crescere a dieci volte tanto quelli attuali.
In pratica, si spenderà per soddisfare le esigenze militari più cruciali. Secondo il piano 2024, sarà la Nato a stabilire le priorità delle capacità militari, il che implica che gli Stati Uniti avranno ancora voce in capitolo. Questo approccio dovrebbe risolvere la preoccupazione americana di vecchia data che le iniziative di difesa europee si traducano in ridondanze o distolgano fondi da esigenze più urgenti.
Questo approccio consente anche alle aziende statunitensi di partecipare e beneficiare degli appalti europei per la difesa, assicurando agli Usa una quota nello sforzo di riarmo dell’Europa. Un alto funzionario europeo stima che il 40 per cento della spesa iniziale dell’Ue per la difesa andrà ad aziende statunitensi. Gran parte di questo budget è già indirizzato verso capacità che solo gli Stati Uniti possono fornire, come la difesa aerea avanzata.
Certo, ci aspettano decisioni difficili. Soprattutto, i leader europei dovranno stabilire fino a che punto creare alternative all’equipaggiamento statunitense. Queste decisioni non saranno prese tutte in una volta, e le continue tensioni con l’amministrazione Trump aumentano la probabilità che l’Europa si allontani dai sistemi d’arma di produzione statunitense, laddove possibile.
Un’altra sfida per i leader europei sarà quella di allocare le nuove risorse che si stanno riversando nel settore. Ogni leader farà pressione per le aziende nazionali. Ma anche in questo caso le prime mosse degli europei sono state promettenti. L’Ue si concentra sulla creazione di capacità militari efficaci e i principali Stati membri hanno richiamato l’attenzione su ciò di cui l’Ucraina ha maggiormente bisogno e che può produrre da sola. Questa enfasi sull’Ucraina stabilisce un obiettivo chiaro e urgente e consente di procedere con la spesa senza garantire che ogni Stato riceva un finanziamento. Tuttavia, sarà importante capire quanti investimenti possono essere indirizzati all’Ucraina senza duplicare o disperdere risorse scarse.
In prospettiva, un piccolo gruppo informale di leader europei dovrebbe identificare i progetti di investimento urgenti e i partecipanti. Farne parte sarà molto ambito, quindi il lavoro di questo gruppo dovrà essere discreto. Dovrà includere i paesi con le maggiori capacità industriali, ma anche essere sufficientemente rappresentativo.
La decisione dell’Europa di mantenere il coinvolgimento degli Stati Uniti nella sua strategia industriale di difesa non è stata facile. Nei primi mesi della seconda amministrazione Trump alcuni in Europa si chiedevano se la cooperazione con gli Stati Uniti fosse possibile. Tuttavia, riconoscendo che sia l’America sia l’Europa sono portatori di contributi agli interessi di sicurezza transatlantica condivisa, i leader europei stanno dando un esempio di come la cooperazione possa riprendersi anche in un periodo distruttivo.
Concentrarsi sull’allineamento tra Europa e Stati Uniti può sembrare prematuro, data la misura in cui i disaccordi sul commercio e sugli investimenti ostacolano la cooperazione. Queste tensioni continueranno se Trump non smetterà di trattare l’Europa solo come un concorrente. Non possiamo sapere quando o se si attenueranno. Ma credo che possano e debbano attenuarsi, anche se magari solo dopo la fine dell’attuale amministrazione americana. In ogni caso, dovremmo essere pronti a cogliere le opportunità che si presenteranno. I primi passi compiuti in materia di cooperazione nel settore della difesa dimostrano che il riconoscimento di interessi comuni, una comunicazione aperta sul percorso migliore da seguire e la volontà di permettere una concorrenza a condizioni eque tra le imprese possono costituire la base per un rapporto rinnovato, almeno in settori discreti.
Per prepararsi a questa possibilità, i leader europei dovrebbero identificare i settori strategicamente importanti e chiarire le condizioni che consentirebbero loro di mantenere gli Stati Uniti come partner affidabile e a lungo termine, e quindi di far rispettare agli Usa gli impegni assunti. Passo dopo passo, il partenariato che ha sostenuto la pace e la prosperità delle generazioni precedenti può fare lo stesso per la prossima.
Jim O’Brien è stato assistente segretario di Stato americano per l’Europa e gli affari eurasiatici durante l’amministrazione Biden.
©Project Syndicate, 2025
© Riproduzione riservata
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link