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Imprese, da hi-tech a digitale: successo per ‘The Vicenza Symposium’


Contenuti originali, confronto globale e una visione condivisa verso un futuro più tecnologico, sostenibile e umano: The Vicenza Symposium si chiude con un bilancio positivo

Pubblicato:04-09-2025 19:22

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Ultimo aggiornamento:04-09-2025 19:22


ROMA – Si conclude la prima edizione di The Vicenza Symposium, la piattaforma tecnico-scientifica internazionale che dal 2 al 4 settembre ha trasformato Vicenza nella capitale mondiale dell’innovazione hi-tech per l’industria del gioiello e dell’accessorio fashion. Con oltre 170 partecipanti da 15 Paesi tra cui Francia, Svizzera, Stati Uniti, Regno Unito, India, Germania, Tailandia, Spagna, Brasile, Egitto, Hong Kong, Polonia, Cina e Argentina, oltre all’Italia, The Vicenza Symposium ha affermato la sua vocazione internazionale, richiamando nella suggestiva Basilica Palladiana, patrimonio Unesco, oltre 80 realtà tra aziende, brand, istituzioni accademiche e centri di ricerca.

Un risultato straordinario– commentano gli organizzatori Italian Exhibition Group S.p.A, Progold S.p.A. e Legor Group S.p.A., con il supporto dei saloni internazionali leader di IEG Vicenzaoro (oltre 70 anni di storia, leader per oreficeria, gioielleria e orologeria, da domani a martedì 9 settembre l’edizione settembrina nel quartiere fieristico di Vicenza) e T.Gold (eccellenza nel mondo per macchinari e tecnologie orafe), che consolida il ruolo di Vicenza quale hub di riferimento e di confronto universalmente riconosciuto per la cultura orafa e l’innovazione applicata alle filiere jewellery e fashion’.

Il cuore pulsante del Simposio è stato il programma scientifico, curato dal comitato internazionale di primo piano del mondo accademico e industriale, chiamato a guidare il progetto con rigore, visione e autorevolezza. 11 gli esperti, provenienti da 5 paesi (Italia, USA, Svizzera, Germania, Thailandia), che hanno garantito tre giorni di panels di livello su temi quali rivoluzione digitale, sostenibilità ambientale, nuovi materiali, qualità produttiva. Un messaggio chiaro lega tutti i contributi: l’innovazione nel settore è – e sarà – sempre più alleata del talento artigiano.

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‘Con la chiusura della prima edizione di The Vicenza Symposium si apre una nuova era per il dialogo tecnico-scientifico nel mondo del gioiello e dell’accessorio moda’, le parfole di Damiano Zito (Chairman and CEO Progold S.p.A.), presidente di The Vicenza Symposium e del Comitato Scientifico. ‘I contributi presentati hanno toccato temi fondamentali come sostenibilità, intelligenza artificiale, nuove tecnologie di manifattura e tracciabilità, dimostrando quanto questi aspetti siano interconnessi e strategici per il futuro dell’industria orafa. Non si tratta solo di innovazione tecnica, ma di una vera e propria ‘arte della tecnologia’: mettere la creatività umana al centro, utilizzando gli strumenti più avanzati per esaltare il talento e la tradizione. Questa visione è il motore che ha animato ogni sessione e discussione, dimostrando come solo attraverso il dialogo e la condivisione sia possibile costruire un futuro sostenibile e competitivo per l’industria. Al termine di questa prima edizione, Vicenza si conferma un punto di riferimento globale, capace di valorizzare la tradizione artigiana attraverso strumenti e visioni all’avanguardia. Il valore generato in questi giorni è la base su cui costruiremo le prossime edizioni. Questo è solo l’inizio di un percorso, che vogliamo consolidare e far crescere negli anni a venire’.

Del Comitato fanno parte anche il Vicepresidente Massimo Poliero (President and CEO Legor Group); Giorgio Bodei (Industrial Director, Pomellato); Florian Bulling (Head of Physical Metallurgy Department, FEM Institute); Ezio Dadone (Jewellery Industrialization & Manufacturing Senior Director, Bvlgari – LVMH Group); Frédéric Diologent (R&I Materials Director, Richemont); Valerio Doppio (R&D Manager, Progold S.p.A.); Andrea Friso (R&D Manager for Master Alloy, Legor Group); Ulrich Klotz (Professor of Materials Science at the Hochschule München University of Applied Sciences, Germania), Joyce Lam (Vice President, Innovation & Product Development – Pandora Innovation Center). Presidente onorario è Eddie Bell, fondatore del Santa Fe Symposium, evento di riferimento mondiale per l’innovazione nel settore orafo tenutosi dal 1987-2022 negli Stati Uniti.

The Vicenza Symposium, continua la nota diffusa, raccoglie la sua eredità scientifica e culturale per rilanciarla a Vicenza, attraverso il nuovo format internazionale. ‘È stato un onore essere parte, in una delle capitali mondiali della gioielleria, della prima edizione di The Vicenza Symposium- dichiara Bell- Questo evento rappresenta molto più di una conferenza: è una dichiarazione d’intenti. La collaborazione tra professionisti e aziende, anche tra concorrenti, è la chiave per far crescere un’intera industria. Lo dimostrano Massimo Poliero e Damiano Zito, che conosco da trent’anni: oggi, da imprenditori concorrenti, sono diventati partner nella promozione della conoscenza e della formazione tecnica. In un’epoca in cui le tecnologie cambiano rapidamente, la condivisione del sapere non è una minaccia, ma una risorsa. Quando l’industria coopera, tutti crescono. E questo Simposio ne è la prova più concreta. Mi auguro che sempre più professionisti, giovani e meno giovani, scelgano di contribuire con le proprie competenze, pubblicare ciò che sanno e lasciare un’eredità tecnica per le generazioni future, anche grazie a The Vicenza Symposium’.

Sono 21 i contributi inediti selezionati tra 50 proposte pervenute da tutto il mondo e presentati nelle 7 sessioni tematiche giornaliere per un evento che ha dato voce a chi, ogni giorno, plasma il futuro del gioiello unendo intuizione artigiana e sapere scientifico. Diversi gli interventi sull’evoluzione dei materiali preziosi, con studi avanzati su leghe alternative e miglioramento delle proprietà meccaniche. Ampio spazio alle tecnologie additive, tra cui il Laser Powder Bed Fusion (LPBF) e il binder jetting, che stanno rivoluzionando la produzione di componenti preziosi. Sono state analizzate anche soluzioni ibride (come SLM + CNC) che combinano creatività e precisione industriale, aprendo nuove strade per design personalizzati e sostenibili.
In tema di trattamenti superficiali, spiega la nota, vari contributi hanno esplorato nuove tecnologie di elettrolucidatura e microfinitura, adatte anche a gioielli complessi, migliorando performance e recupero dell’oro. Le ricerche sulla galvanica senza cianuro segnano invece un passo importante verso una produzione più sicura e sostenibile, anche in ambito moda.

Particolarmente attesi gli interventi su AI e qualità, come quello che ha mostrato l’uso dell’intelligenza artificiale per ridurre gli scarti e migliorare la comunicazione tra brand e fornitori. Altre ricerche hanno illustrato sistemi avanzati per la tracciabilità dei metalli – dal DNA tagging alla blockchain – capaci di garantire trasparenza e conformità normativa lungo tutta la filiera. Una delle tematiche trasversali più rilevanti è stata la mancanza di standard internazionali specifici per la gioielleria.

Infine, non sono mancati contributi che guardano al futuro della manifattura attraverso la lente dell’automazione intelligente: dal digital twin dell’incassatore allo sviluppo di leghe predittive con algoritmi generativi, fino alla gestione dei flussi industriali con l’ausilio dell’AI. Un approccio che non sostituisce l’artigianato, ma lo potenzia. È stato anche assegnato il primo Best Presentation Award, il riconoscimento per l’intervento più votato dal pubblico in sala. A vincerlo è stato Baptiste Rouxel (Materials scientist at Richemont International SA) che, con il paper dal titolo ‘A 18 Carats Green Gold with Improved Mechanical Properties’, si è aggiudicato la partecipazione alla prossima edizione dell’evento.

Contenuti originali, confronto globale e una visione condivisa verso un futuro più tecnologico, sostenibile e umano: The Vicenza Symposium si chiude con un bilancio positivo.
‘Abbiamo vissuto un’esperienza di straordinario valore, condivisa con speaker, partecipanti e tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita del Symposium- sottolinea Matteo Farsura, Global Exhibition Manager della divisione Jewellery & Fashion di Italian Exhibition Group- Una full-immersion che ha stimolato nuove idee e aperto prospettive concrete per immaginare insieme il futuro del gioiello e dell’accessorio moda, con la tecnologia sempre più parte integrante della filiera. Una visione condivisa da IEG, che con The Vicenza Symposium rinnova il proprio impegno ad essere al fianco del settore, investendo in progetti che ne sostengano la crescita. L’ampliamento del quartiere fieristico vicentino, che a partire da settembre 2026 renderà ancora più sinergica l’integrazione tra T.GOLD e Vicenzaoro – saloni internazionali leader per le tecnologie della produzione orafa e il gioiello – va proprio in questa direzione: rafforzare il ruolo di Vicenza come piattaforma globale in cui business, innovazione e cultura del gioiello si incontrano’.

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The Vicenza Symposium è un laboratorio di idee e confronto che ha unito ricerca, manifattura e impresa, riaffermando Vicenza, che da domani ospiterà l’edizione settembrina del salone internazionale Vicenzaoro come hub strategico per la filiera orafo-gioielliera di alta gamma e per le tecnologie produttive del lusso.
Così Massimo Poliero, presidente e CEO Legor Group: ‘Tre anni fa, insieme a Damiano Zito e Marco Carniello di IEG, abbiamo iniziato a immaginare The Vicenza Symposium con l’idea di creare qualcosa di nuovo e concreto per il nostro settore. Abbiamo creduto nella possibilità di dare vita a un evento tecnico-scientifico qui a Vicenza, ispirato al modello del Santa Fe Symposium ma con uno stile europeo e in linea con le sfide attuali della nostra industria. Lo spirito di collaborazione che ha animato questo percorso è lo stesso che ci porta oggi a condividere il successo di questa prima edizione. È stato un momento di immersione totale, confronto e visione, che ha confermato quanto sia importante costruire occasioni di dialogo e condivisione delle competenze, anche per attrarre nuove generazioni in un settore che ha ancora moltissimo da offrire. Ringrazio il Comitato Scientifico e tutte le persone che hanno lavorato con passione a questo progetto. Un ringraziamento speciale va a Eddie Bell, fondatore del Santa Fe Symposium, punto di riferimento mondiale per l’innovazione tecnica. Averlo avuto qui con noi come Presidente Onorario, è la conferma che stiamo seguendo la strada giusta’.

Vicenza si conferma così hub internazionale per l’innovazione orafa, e il Simposio si afferma come un nuovo punto di riferimento globale nel calendario degli eventi dedicati alla tecnologia, alla ricerca e alla cultura del gioiello. ‘Quando l’innovazione globale sceglie una città come punto di riferimento, non è mai un caso. È il risultato di un’identità solida, di una visione condivisa e di un tessuto produttivo capace di guardare avanti- evidenzia Giacomo Possamai, sindaco di Vicenza- La prima edizione di The Vicenza Symposium segna un momento importante, non solo per il settore orafo e fashion-tech, ma anche per il futuro stesso della nostra città. Vicenza si conferma crocevia internazionale di ricerca, sperimentazione e confronto, rafforzando un ruolo che cresce anno dopo anno. Questo evento apre un percorso che prosegue con Vicenzaoro e VIOFF, all’interno di una visione strategica che pone Vicenza al centro delle trasformazioni tecnologiche e culturali dell’industria creativa. Oggi più che mai, Vicenza è un punto di riferimento globale per chi lavora sull’innovazione del gioiello, dei materiali preziosi e della sostenibilità.
A nome della città, grazie a tutti coloro che hanno creduto in questo progetto. Il valore generato qui non si esaurisce: continuerà a costruire il futuro di una Vicenza sempre più protagonista’.
The Vicenza Symposium torna a settembre 2027 per quello che già si prospetta un appuntamento imprescindibile per la community internazionale del gioiello e dell’accessorio moda.

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