Trasforma il tuo sogno in realtà

partecipa alle aste immobiliari.

 

HCOB PMI®Composito: resta debole la crescita dell’economia dell’eurozona


Seguendo la tendenza che si ripete da inizio anno, i dati raccolti dall’Indagine HCOB PMI® hanno segnalato un aumento dell’attività dell’eurozona. Anche se il tasso di espansione ha toccato il record di crescita in un anno, è rimasto comunque complessivamente fiacco. Sono stati i servizi a frenare la crescita complessiva, con la loro marginale espansione dell’attività. Va però sottolineato che i nuovi ordini del settore privato hanno registrato il primo aumento da maggio 2024, e l’occupazione ha indicato la crescita più veloce in 14 mesi. Rispetto a luglio, la fiducia è rimasta quasi invariata, restando quindi inferiore della media di lungo termine. L’inflazione dei costi è accelerata, e le aziende hanno reagito registrando un aumento più rapido dei prezzi di vendita.

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

Una volta destagionalizzato, l’Indice HCOB PMI® della Produzione Composita dell’Eurozona, che consiste in una media ponderata dell’Indice HCOB PMI della Produzione Manifatturiera e dell’Indice HCOB PMI dell’Attività Terziaria, è lievemente aumentato rispetto a 50.9 di luglio, ed ha segnato ad agosto un record di crescita in un anno con 51.0. Anche se il tasso di espansione resta debole, questi ultimi risultati prolungano una sequenza di crescita, ovvero valori superiori a 50.0, che dura da inizio anno. La spinta alla crescita è stata frenata dal terziario, settore che ha indicato un rialzo rallentato e marginale. Al contrario, il manifatturiero ha registrato il più forte aumento della produzione in quasi tre anni e mezzo.

Tra tutte le nazioni dell’eurozona i cui dati PMI compositi sono disponibili, i risultati dell’indagine di agosto ci mostrano che la crescita più veloce è quella della Spagna, la cui espansione è però rallentata. Anche Germania e Irlanda hanno indicato incrementi più deboli, mentre l’Italia ha dato segnali di lieve accelerazione. La prestazione peggiore dell’eurozona resta quella dell’economia francese, anche se l’Indice PMI Composito è risultato più stabile, salito al valore più elevato in 12 mesi e di poco inferiore alla soglia di non cambiamento di 50.0.

La domanda ricevuta ad agosto dalle aziende dell’eurozona è migliorata, segnalando il primo incremento dei nuovi ordini da maggio 2024. La spinta principale è legata alle vendite processate dal manifatturiero, dal momento che quelle del terziario hanno registrato un rialzo mensile solo marginale. Il tasso di crescita complessivo è stato quindi lieve.

Dai dati raccolti, si evince che la crescita dei nuovi ordini rispecchia le dinamiche dei rispettivi mercati nazionali. Gli ordini esteri di agosto (inclusi quelli intra-eurozona) sono infatti diminuiti, estendendo la sequenza di deterioramento a tre anni e mezzo. Oltretutto, quest’ultima contrazione è stata la più rapida da marzo.

A metà del terzo trimestre, le aziende dell’eurozona hanno ridotto ulteriormente il lavoro inevaso, registrando una crescita dell’attività superiore a quella dei nuovi ordini. Va però aggiunto che il tasso di contrazione è stato il più debole in quasi due anni e mezzo e solo lieve.

Vuoi bloccare la procedura esecutiva?

richiedi il saldo e stralcio

 

La tendenza ad assumere, alla quale assistiamo dallo scorso marzo, è continuata anche ad agosto, estendendo la sequenza di creazione occupazionale del settore privato dell’eurozona a sei mesi consecutivi. Il tasso di incremento degli organici è salito a un record in 14 mesi. Dal punto di vista composito, tale miglioramento si deve principalmente all’aumento delle assunzioni del settore terziario, mentre gli organici del manifatturiero hanno registrato nuovi tagli.

Rispetto a luglio, la fiducia è rimasta pressoché invariata, diminuendo lievemente. Il valore registrato è stato il più basso in tre mesi. Mediamente, le aziende dell’eurozona si sono mostrate ottimiste di una crescita nei prossimi 12 mesi, indicando però un livello di fiducia inferiore alla media di lungo termine.

In merito ai prezzi, i dati raccolti nel corso dell’indagine di agosto hanno segnalato un’accelerazione dell’inflazione dei costi. Le spese operative hanno mostrato complessivamente l’aumento più veloce da marzo. La principale fonte di pressione sui prezzi resta il terziario, anche se ad agosto anche il manifatturiero ha indicato un rialzo delle spese, anche se marginale.

Anche i prezzi di vendita di beni e servizi dell’eurozona sono aumentati, e al tasso più alto in quattro mesi.

Classifica nazionale dell’Indice PMI della Produzione Composita: agosto

Spagna 53.7 minimo in 2 mesi
Italia 51.7 massimo in 3 mesi
Irlanda 51.3 minimo in 14 mesi
Germania 50.5 (flash: 50.9) minimo in 2 mesi
Francia 49.8 (flash: 49.8) massimo in 12 mesi

HCOB PMI® del Terziario dell’Eurozona

L’Indice HCOB PMI dell’Attività Terziaria dell’Eurozona di agosto è sceso a 50.5 rispetto a 51.0 di luglio, segnalando una crescita minore e marginale della produzione.

La richiesta di servizi provenienti dall’eurozona è stata pressoché stagnante, con l’indice corrispettivo appena superiore alla soglia di non cambiamento di 50.0. A metà del terzo trimestre, il freno più forte alle vendite è stato quello degli ordini esteri, che hanno indicato il calo più veloce in tre mesi.

Ulteriori riduzioni si sono registrate nel lavoro inevaso, anche se i dati di quest’ultima indagine hanno indicato un calo di minore portata e il più debole da maggio 2024. Ad agosto, la crescita occupazionale è stata forte, estendendo l’attuale sequenza di rialzo a più di quattro anni e mezzo. Il tasso di assunzione è stato il più forte da aprile.

Le previsioni economiche hanno indicato ottimismo, con le aziende che si aspettano un’attività in crescita nei prossimi 12 mesi. Il livello complessivo di fiducia è lievemente diminuito rispetto al mese precedente, restando inferiore alla media di lungo termine.

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

Le pressioni inflazionistiche rilevate nel settore terziario dell’eurozona sono aumentate. L’inflazione dei costi ha segnato un picco di rialzo in tre mesi, e i prezzi di vendita hanno indicato il più rapido incremento da marzo scorso.

Commento

Analizzando i dati PMI, Dr. Cyrus de la Rubia, Chief Economist presso la Hamburg Commercial Bank, ha dichiarato: “Se in bicicletta guidi troppo piano, perdi l’equilibrio: e questo è ciò che sta succedendo all’eurozona. Certo, l’economia sta crescendo da inizio anno, ma a un tasso penosamente troppo lento. Ad agosto, l’Indice HCOB PMI Composito sull’Attività Economica si è fermato a 51.0 – appena superiore allo stallo. Le tensioni politiche in Francia e Spagna, l’incertezza sugli accordi commerciali tra Europa e Stati Uniti e gli attuali problemi nel settore chiave dell’auto non aiutano. Guardando il lato positivo, l’aumento delle spese sulla difesa in Europa e il programma sulle infrastrutture lanciato dalla Germania offrono la speranza di un’economia che mantiene una rotta in avanti, ed evita appunto il rischio di ‘perdere l’equilibrio’. Per ora, il settore terziario sembra essere in uno stato di stagflazione più che di ripresa. Il tasso di espansione, che era già lento, è diminuito ulteriormente. Inoltre, la pressione dei costi è aumentata, così come quella dei prezzi di vendita, ma in modo lieve. Nelle quattro principali economie dell’eurozona, la prestazione dei servizi è infatti peggiorata: In Spagna e Italia la crescita è rallentata, mentre Germania e Francia hanno mostrato lievi contrazioni. Tuttavia, non parliamo ancora di una tendenza al ribasso: nell’eurozona ci sono infatti segnali di stabilizzazione sia nei nuovi ordini che nel lavoro inevaso. Eppure, la situazione resta in bilico. I dati PMI relativi ai prezzi del terziario stanno probabilmente suscitando nella Banca Centrale Europea sensazioni contrastanti. Da una parte l’aumento dei costi indica pressioni inflazionistiche crescenti. Dall’altra, l’inflazione dei prezzi di vendita è rimasta quasi invariata, mostrando le difficoltà del terziario a trasferire completamente l’aumento dei costi al cliente finale. Il rialzo delle spese di produzione significa che, sotto la superficie, le pressioni inflazionistiche stanno comunque premendo al rialzo. È interessante notare che questa lenta ripresa del settore terziario non ha comunque intaccato l’occupazione. Gli organici di agosto sono infatti lievemente aumentati. L’Italia e la Spagna hanno rallentato il ritmo di assunzione, e il settore terziario in Germania ha addirittura fatto dei leggeri tagli, mentre la Francia ha ripreso ad assumere. Nel complesso, tutto questo indica un calo della produttività del lavoro nell’eurozona, che preoccupa dal punto di inflazionistico. Se la produttività diminuisce, i costi unitari del terziario aumentano, e questo potrebbe sbilanciare la recente moderazione della crescita salariale. La BCE sta tenendo queste dinamiche sotto stretta osservazione, come evidenziano le note degli ultimi incontri avvenuti.”



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione