L’UE ha presentato al Consiglio le sue proposte per la firma e la conclusione dell’Accordo di partenariato UE-Mercosur (EMPA) e dell’Accordo globale modernizzato UE-Messico (MGA).
Due collaborazioni che puntano a creare opportunità di esportazione per le aziende di tutti gli Stati Membri e di tutte le dimensioni, contribuendo alla loro crescita economica e competitiva. L’intento è quello di rafforzare le catene del valore e far sì che l’UE possa ampliare la sua gamma di fonti affidabili di input e materie prime essenziali. In entrambi gli accordi si conferma il forte impegno a favore dei diritti umani, del multilateralismo, dello sviluppo sostenibile e della pace e sicurezza internazionali; ma anche alla gestione di aspetti delicati come la criminalità organizzata transnazionale e la migrazione.
La Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen , ha dichiarato:
“I nostri accordi con il Mercosur e il Messico rappresentano traguardi importanti per il futuro economico dell’UE. Continuiamo a diversificare i nostri scambi commerciali, promuovere nuove partnership e creare nuove opportunità commerciali. Le imprese e il settore agroalimentare dell’UE trarranno immediatamente vantaggio da dazi doganali e costi inferiori, contribuendo alla crescita economica e alla creazione di posti di lavoro. L’UE è già il più grande blocco commerciale al mondo e questi accordi consolideranno questa posizione” .
Cosa prevede l’accordo di partenariato UE-Mercosur
L’accordo con Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay crea una zona di libero scambio che abbraccia un mercato di oltre 700 milioni di consumatori, e che concede alle aziende UE di beneficiare di tariffe doganali più basse rispetto alla maggior parte degli altri paesi. Secondo le stime elaborate, le esportazioni annuali potranno aumentare fino al 39% (49 miliardi di euro) con un conseguente incremento di posti di lavoro e garanzia di catene di approvvigionamento prevedibili e stabili.
Opportunità per il settore agroalimentare
L’accordo aprirà un accesso senza precedenti ai paesi del Mercosur per gli agricoltori e i produttori alimentari europei (QUI). Si punta a rafforzare la presenza dei prodotti agroalimentari europei nei mercati sudamericani, garantendo al contempo una tutela senza precedenti contro imitazioni e contraffazioni. Saranno, infatti, protette 344 indicazioni geografiche, mettendo fine alla concorrenza sleale. La progressiva eliminazione delle pesanti barriere tariffarie, in particolare su alcune specialità come: vino e liquori, che vedranno abbattimenti fino al 35%, il cioccolato del 20% e l’olio d’oliva del 10%, favorirà la crescita dell’intero comparto, che si stima possa raggiungere un incremento del 50%.
Le importazioni preferenziali dal Mercosur saranno limitate a quote ridotte (1,5% per la carne bovina, 1,3% per il pollame) e protette da un meccanismo di salvaguardia, che la Commissione intende attivare con un atto giuridico condiviso con Parlamento e Consiglio. Sono previste misure di accompagnamento, come l’allineamento degli standard su pesticidi e benessere animale, in linea con la nuova visione europea per l’agricoltura. Restano in vigore gli attuali requisiti sanitari e fitosanitari: tutti i prodotti dovranno rispettare le regole UE, con controlli rafforzati nei paesi terzi. Sul piano economico, la nuova PAC post-2027 prevede almeno 300 miliardi di euro per il sostegno al reddito agricolo e una rete di sicurezza rafforzata da 6,3 miliardi per fronteggiare crisi e instabilità.
Cosa prevede l’accordo con il Messico
Per quel che riguarda l’ammodernamento dell’accordo tra UE e Messico, la nuova versione proposta apre opportunità per l’export europeo e rafforza la cooperazione economica e strategica tra le due sponde dell’Atlantico. Il Messico, partner commerciale storico dell’UE e secondo in America Latina, importa ogni anno beni e servizi europei per oltre 70 miliardi di euro, sostenendo oltre 630.000 posti di lavoro nell’UE. Con l’eliminazione dei dazi doganali ancora in vigore – in alcuni casi superiori al 100% – l’export agroalimentare europeo diventerà più competitivo sul mercato messicano. I benefici principali riguarderanno prodotti come formaggi, carne suina, pollame, pasta, mele, marmellate, cioccolato e vino. Saranno anche semplificate le procedure di esportazione e rafforzata la protezione per 568 Indicazioni Geografiche europee. L’accordo garantirà inoltre un accesso strategico a materie prime critiche per l’industria europea, come fluorite, bismuto e antimonio. Oltre al commercio, il documento rafforza la cooperazione su temi globali come sviluppo sostenibile, diritti umani, migrazione, sicurezza, parità di genere e cambiamento climatico, promuovendo un partenariato moderno e responsabile.
Quali sono i prossimi passi
L’EMPA e l’MGA necessitano dell’approvazione separata del Parlamento europeo e degli Stati membri prima di poter entrare in vigore. Le proposte della Commissione per la conclusione e la firma includono due strumenti giuridici paralleli per ciascun accordo: l’accordo di partenariato UE-Mercosur (EMPA) e l’accordo globale modernizzato UE-Messico (MGA), soggetti a ratifica separata da parte di tutti gli Stati membri; e Due Accordi Commerciali Interinali (iTA), uno per il Mercosur e uno per il Messico, che coprono solo le parti dell’EMPA e dell’MGA di competenza esclusiva dell’UE, da adottare tramite il processo di ratifica esclusivo dell’UE, ovvero con la partecipazione del Parlamento europeo e del Consiglio dell’UE. Gli iTA scadranno all’entrata in vigore dell’EMPA e dell’MGA.
La posizione del Governo italiano
Con una nota ufficiale, Palazzo Chigi accoglie con favore l’inserimento di un pacchetto di salvaguardie aggiuntive a tutela degli agricoltori europei. Particolarmente apprezzato il meccanismo proposto di monitoraggio ed intervento rapido in caso di perturbazioni nei prezzi, nonché il rafforzamento dei controlli sui prodotti fitosanitari per garantire il rispetto degli standard UE, e l’impegno a prevedere compensazioni adeguate per le filiere agricole eventualmente danneggiate. In ogni caso, in vista dei prossimi passaggi di approvazione, il Governo si confronterà con le principali Associazioni per valutare insieme l’efficacia delle garanzie proposte.
La reazione delle Associazioni di categoria
Non hanno tardato ad arrivare le reazioni delle Associazioni di categoria che hanno espresso, all’unanimità, timori e perplessità riguardo all’applicazione delle garanzie fornite dagli accordi proposti dalla Commissione europea.
Il presidente Cristiano Fini di Cia–Agricoltori Italiani, pur riconoscendo l’importanza strategica di questo accordo che permette di diversificare gli scambi commerciali e creare nuove opportunità, ritiene che esso potrà realmente essere “utile per il mondo agricolo italiano solo se le clausole di salvaguardia saranno davvero rapide e trasparenti, per tutelare quei prodotti sensibili (carni, zucchero e cereali), che potrebbero essere messi a rischio dalla prevedibile concorrenza sleale data dall’importazione di prodotti a basso costo, non conformi agli standard di produzione europei su benessere animale, ambiente e sicurezza“. Cia si dichiara, inoltre, contraria all’utilizzo della riserva di crisi (6,3 miliardi di euro) dal budget della Pac per compensare gli impatti negativi causati dal Mercosur, e sottolinea l’importanza di garantire il principio di reciprocità negli standard produttivi.
Anche per Coldiretti è fondamentale vincolare l’accordo a precise garanzie di rispetto del principio di reciprocità degli standard produttivi e di controlli puntuali su tutti i prodotti agroalimentari che entrano in Europa, per tutelare la salute dei consumatori e le filiere europee. L’accordo è ritenuto ancora insoddisfacente e si teme, in particolare, per alcune filiere come quella della carne. Infine, viene definita inaccettabile l’idea di utilizzare la riserva di crisi PAC per coprire i potenziali danni economici causati dall’accordo alle filiere.
Dello stesso avviso Confagricoltura che auspica che nel processo di ratifica, con la presentazione ai 27 Paesi membri e all’Europarlamento, “ci siano spazi di miglioramento, soprattutto per i comparti più esposti: carni bovine, pollame, riso, mais e zucchero“. Pur scorgendo i potenziali vantaggi, infatti, l’accordo viene ritenuto ancora penalizzante per importanti produzioni europee e italiane in termini di concorrenza e sicurezza alimentare.
Copagri, per voce del presidente Tommaso Battista, esprime le medesime perplessità su un accordo potenzialmente positivo, ma nel quale faranno la differenza le clausole di salvaguardia e la garanzia di reciprocità e sostenibilità delle produzioni. In questo panorama, Battista dichiara però che: “fanno ben sperare le caute dichiarazioni del governo in merito alla volontà di valutare, in accordo con le parti sociali, l’efficacia delle garanzie aggiuntive previste e la conseguente possibilità di sostenere o meno l’approvazione finale“.
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