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Dalle Regioni un forte impulso all’attuazione delle politiche giovanili


In un recente documento elaborato dalla “Conferenza delle regioni e delle province autonome” sono state raccolte riflessioni, prospettive e opportunità sul tema delle politiche giovanili nel documento “I Giovani e la Regione del futuro”. La Conferenza delle regioni e delle province autonome è un’associazione, attualmente presieduta dall’on. Massimiliano Fedriga, Presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia, la quale comprende tutte le Regioni, ordinarie e a statuto speciale, e le province autonome di Trento e Bolzano. Costituita nel 1981, nel tempo essa ha acquisito una significativa valenza istituzionale in quanto rappresenta la sede di confronto e di raccordo dei rappresentanti di tali enti territoriali soprattutto in relazione alla posizione da assumere in seno alla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le province autonome e alla Conferenza Unificata (costituita dalla Conferenza Stato-Regioni e dalla Conferenza Stato-città e autonomie locali), presiedute dal Presidente del Consiglio o da un Ministro da lui delegato.

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Le Regioni come enti promotori per la valorizzazione del mondo giovanile sotto il profilo sociale ed economico

Il documento in argomento rappresenta, pertanto, la base operativa che orienterà le scelte unitarie delle Regioni nel confronto con lo Stato e le altre autonomie locali su un tema di fondamentale importanza qual è la valorizzazione del mondo giovanile, sotto il profilo sociale ed economico. Annualmente, infatti, la Conferenza Unificata è chiamata ad approvare la “Strategia nazionale per i giovani”, che si pone come indirizzo per l’elaborazione della legislazione (statale e regionale) sulla gioventù e per la relativa attuazione, che pertiene, oltre che allo Stato e alle regioni, anche alle amministrazioni locali, con l’attiva partecipazione altresì del terzo settore e delle organizzazioni giovanili. Il documento elaborato dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome costituisce il frutto di un’attenta analisi che prende le mosse dalle indicazioni scaturite dall’Anno europeo dei Giovani, svoltosi nel 2022, riassunte in una Comunicazione del 10 gennaio 2024 della Commissione Ue e dalle disposizioni contenute nella normativa statale (in special modo la legge 30 dicembre 2023, n. 213, che ha previsto diversi interventi a sostegno del Fondo per le politiche giovanili da attuarsi a livello nazionale, regionale e locale).

Gli undici punti per le politiche giovanili

Le linee programmatico-operative che la Conferenza delle regioni e delle province autonome intende seguire nel confronto con lo Stato e le altre autonomie territoriali si concretizzano in undici proposte, così sintetizzabili:

  1. definizione di una strategia nazionale integrata per le politiche giovanili, volta a individuare le priorità di intervento in materia di politica giovanile con lo scopo di indurre a delineare una normativa statale che detti i principi fondamentali della materia, tali da garantire ai giovani parità di trattamento. Il quadro operativo andrà poi integrato con le politiche regionali per l’istruzione, la formazione e il lavoro, nonché con tutti gli interventi di competenza regionale nei diversi campi rientranti nelle loro attribuzioni legislative e amministrative (cultura; turismo; sviluppo economico e innovazione; sport e benessere fisico; politiche abitative e per la mobilità e rigenerazione urbana; sviluppo rurale; ambiente e territorio);
  2. piena attuazione del Servizio Civile Universale, istituito dal decreto legislativo 6 marzo 2017, n. 40, ampliando i contenuti dell’Accordo quadro sottoscritto in sede di Conferenza Stato-regioni nella seduta del 18 dicembre 2024;
  3. finalità di rendere la Pubblica amministrazione più semplice e accessibile anche per i giovani, attraverso l’uso di tecnologie avanzate e l’adozione di forme di flessibilità, abbandonando progressivamente modelli organizzativi che ormai appaiono superati;
  4. introduzione all’interno delle Pubbliche amministrazioni di processi innovativi di selezione che favoriscano la crescita professionale dei giovani dipendenti pubblici, la valorizzazione delle loro performance e al tempo stesso garantiscano un corretto bilanciamento tra tempi di vita e di lavoro;
  5. inclusione a pieno titolo dei giovani nell’ideazione di azioni progettuali volte a favorire il cambiamento e la trasformazione digitale, con particolare riferimento alle soluzioni pratiche che può offrire l’Intelligenza Artificiale;
  6. coinvolgimento a tutti i livelli del mondo giovanile nell’attuazione delle politiche green, favorendo l’educazione alla sostenibilità e alla compatibilità ecologica; invogliando lo sviluppo della capacità di comprensione e senso critico nei confronti del territorio; promuovendo le azioni di stimolo per agevolare spunti di riflessione a approfondimento delle tematiche ambientali;
  7. definizione di linee guida per pervenire alla sostenibilità dei bilanci degli enti e alla contestuale valutazione di impatto generazionale;
  8. individuazione di azioni integrate per la salute e il benessere dei giovani, anche in attuazione del Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025;
  9. sviluppo delle attività sportive, quale fattore di inclusività;
  10. adozione di politiche che mirino a realizzare una filiera formativa e innovativa per l’occupazione giovanile (in particolare, le politiche regionali dovranno potenziare i percorsi formativi per l’acquisizione di capacità idonee all’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro);
  11. promozione della partecipazione dei giovani alla vita democratica (anche attraverso il sostegno a progetti di cittadinanza attiva; il reperimento di linee di finanziamento per imprese gestite da giovani; lo svolgimento di incontri intergenerazionali e lo scambio di buone pratiche ed esperienze tra giovani provenienti da diversi ambiti economici e sociali).

Come è facile desumere, si tratta di un impegno di vasta portata, i cui risultati non potranno prescindere dalla corretta impostazione delle azioni di raccordo tra Stato, regioni ed enti locali. Avremo modo di seguire lo svolgimento operativo di tale articolato impegno programmatico nei passaggi che, di volta in volta, riterremo significativi.

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