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Bonus elettrodomestici 2025, firmato il decreto attuativo: come fare domanda


Pubblicato il decreto attuativo del bonus elettrodomestici 2025. Domanda tramite una specifica piattaforma, ai richiedenti sarà rilasciato un voucher a tempo. Conterà l’ordine cronologico di presentazione

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Arriva il decreto attuativo del bonus elettrodomestici 2025.

Il testo, firmato il 26 agosto dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy e il 3 settembre dal Ministro dell’Economia, è stato pubblicato sul portale del Dipartimento per il Programma di Governo e dettaglia le regole e le procedure per fare domanda.

Confermate le novità già trapelate negli scorsi giorni: ai richiedenti sarà rilasciato un voucher a tempo, fino ad esaurimento delle risorse stanziate.

Sette le tipologie di elettrodomestici acquistabili, nel rispetto di specifiche classi energetiche, a patto di rottamare un prodotto della stessa categoria e meno efficiente.

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Per il via servono ulteriori passaggi, ma intanto è bene soffermarsi sulle procedure da seguire per l’invio della domanda, in attesa di quello che già si preannuncia come un click day.

Bonus elettrodomestici 2025, tutte le regole per fare domanda nel decreto attuativo

È stata la firma del MEF, arrivata il 3 settembre, a chiudere i lavori per l’ok al decreto attuativo che disciplina il bonus elettrodomestici 2025, agevolazione che consentirà di accedere a uno sconto del 30 per cento, con limite massimo pari a 100 euro per tutti e fino a 200 euro per le famiglie con ISEE non superiore a 25.000 euro.

Il contributo, riconosciuto ai richiedenti in forma di voucher da spendere presso i venditori aderenti all’iniziativa, è subordinato alla rottamazione di un elettrodomestico della stessa tipologia e di classe energetica inferiore rispetto a quello acquistato.

Questo uno degli aspetti evidenziati nel testo del decreto attuativo, che delinea regole e procedure per l’accesso al bonus elettrodomestici, fornendo l’elenco degli acquisti agevolabili.

Potranno fare domanda esclusivamente utenti maggiorenni e per ciascun nucleo familiare sarà ammesso un solo acquisto. Materialmente, l’agevolazione sarà riconosciuta mediante uno sconto in fattura sul prezzo d’acquisto e successivamente il rivenditore riceverà da Invitalia un importo pari alla riduzione applicata.

Domanda per il bonus elettrodomestici tramite una Piattaforma online gestita da PagoPA

Sarà una Piattaforma informatica gestita da PagoPA ad accogliere le richieste d’accesso. Il portale gestirà i dati degli utenti e potrà interagire con le altre banche dati pubbliche per la verifica dei requisiti d’accesso alla misura.

In particolare, nel momento di inserimento della domanda da parte del richiedente la piattaforma interrogherà la banca dati dell’INPS, ai fini della verifica della presenza di un ISEE 2025 ordinario in corso di validità associato al richiedente e al valore dello stesso, passaggio centrale per determinare l’importo del contributo richiedibile.

Per la composizione del nucleo familiare si guarderà invece ai dati contenuti nell’ANPR, l’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente. Ai fini della gestione dell’iniziativa è inoltre aperto l’uso delle informazioni contenute in altri archivi pubblici nazionali e comunitari.

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Un voucher per usare il bonus elettrodomestici, a tempo e rinnovabile

La procedura di domanda prevede che, dopo le verifiche effettuate dalla Piattaforma, all’utente venga rilasciato un voucher contenente l’importo massimo del contributo fruibile, con il contestuale blocco delle somme a valere sulla dotazione finanziaria complessiva pari a 48,1 milioni di euro.

Ci sarà un tempo massimo per spenderlo presso gli esercenti convenzionati. Se l’elettrodomestico acquistato consente di scontare solo una parte della somma limite concessa, l’importo restante tornerà nella disponibilità del fondo e potrà essere quindi assegnato a ulteriori richiedenti.

Superato limite di validità sarà possibile rinnovare la richiesta. Su questo aspetto però si attende un ulteriore decreto, che definirà le modalità per presentare nuovamente domanda.

In ogni caso, una volta completato l’acquisto il venditore dovrà emettere una fattura relativa all’elettrodomestico riportante il prezzo originario e il valore dello sconto maturato. Spetterà inoltre al rivenditore smaltire l’elettrodomestico sostituito.

Nel bonus elettrodomestici sette tipologie di acquisto

Il decreto fornisce anche l’elenco definitivo degli elettrodomestici ammessi all’agevolazione.

Si tratta di sette tipologie di prodotti, dalle lavatrici fino ai frigoriferi, e per ciascuna di queste sarà necessario rispettare specifiche classi energetiche. Saranno ammessi solo i prodotti provenienti da stabilimenti collocati in UE, nel rispetto di specifici vincoli di efficienza.

Questo l’elenco delle spese ammesse:

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  • lavatrici e lavasciuga con classe energetica A o superiore;
  • forni di classe energetica A o superiore;
  • cappe da cucina di classe B o superiore;
  • lavastoviglie di classe C o superiore;
  • asciugabiancheria di classe C o superiore;
  • frigoriferi e congelatori di classe D o superiore;
  • piani cottura conformi ai limiti previsti dal Regolamento Ue 2019/2016.

Esclusi quindi gli elettrodomestici più piccoli, come phon, ferri da stiro, ma anche condizionatori.

Ciascun nucleo familiare potrà sostituire un solo elettrodomestico e, in ogni caso, per la stessa spesa non sarà possibile beneficiare di altri bonus, fiscali e non. Veto quindi al cumulo con la detrazione IRPEF del 50 per cento.

Per facilitare la selezione dei prodotti scontabili, sarà messo a punto un elenco sul sito del MIMIT, periodicamente aggiornato sulla base delle indicazioni trasmesse via via dai produttori. Un passaggio ulteriore preliminare all’avvio effettivo della misura.

Per i rivenditori rimborso da Invitalia

Tra i punti chiariti dal decreto anche le regole per i rivenditori, che dopo aver accettato il voucher e applicato la riduzione del prezzo, potranno ottenere il rimborso decorso il termine per l’esercizio del diritto di recesso da parte dell’acquirente.

Il rimborso sarà riconosciuto da Invitalia, previo inserimento della documentazione richiesta da parte del venditore. I documenti dovranno essere appositamente conservati, anche per provare il corretto smaltimento dell’elettrodomestico sostituito.

I dati relativi ai contributi erogati saranno inoltre oggetto di una specifica comunicazione all’Agenzia delle Entrate, funzionale ai fini di controllo e per l’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata. Pur non essendo un contributo che agisce sull’IRPEF, l’adempimento sarà probabilmente funzionale ad escludere la parallela fruizione della detrazione fiscale abbinata alle ristrutturazioni per la medesima spesa.

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I tempi per fare domanda? Servono ulteriori decreti. Si va verso un click day

Definite le regole attuative dell’agevolazione la partita non è ancora finita.

Serviranno infatti uno o più decreti direttoriali del MIMIT per indicare i tempi di attivazione dell’iniziativa, la durata della stessa, così come il funzionamento della Piattaforma informatica, le attività di trattamento dei dati personali e i criteri di verifica e controllo. Si attendono inoltre le linee guida sulla validità temporanea del voicher, sull’utilizzo dello stesso e sull’adesione all’iniziativa da parte di produttori e rivenditori.

La strada da fare è ancora tanta e i tempi effettivi per l’avvio della procedura per fare domanda non sono noti.

Resta in ogni caso ferma la regola che prevede la chiusura dello sportello in caso di esaurimento delle risorse. Pochi i fondi a disposizione, pari a 48 milioni di euro: si va inevitabilmente verso un click day che premierà i più veloci.



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