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Aeroporto di Comiso, Controcorrente Ragusa: “Le risposte della Regione soltanto fumo negli occhi”


L’interrogazione dell’on. La Vardera su cui è intervenuto l’assessorato regionale alle Infrastrutture

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In merito alla crisi ormai cronica dell’aeroporto di Comiso, arriva la risposta ufficiale dell’assessorato regionale alle Infrastrutture all’interrogazione parlamentare (n.1860) presentata dall’on. Ismaele La Vardera – fondatore del movimento Controcorrente – lo scorso maggio. L’iniziativa, fortemente sollecitata da Controcorrente Ragusa, con l’impegno di Massimo Iannucci, ex vicesindaco di Ragusa e oggi referente del faro territoriale, e di Saverio Buscemi, consigliere comunale di Ragusa, insieme al Comitato a difesa e sviluppo dell’aeroporto degli Iblei, aveva portato all’attenzione delle istituzioni regionali la situazione di isolamento in cui versa da mesi il territorio, complice la quasi totale paralisi dello scalo comisano.

La risposta della Regione, recapitata con nota n.9272 del 27 agosto 2025, lascia però l’amaro in bocca a chi ogni giorno vive sulla propria pelle i disagi derivanti dall’assenza di collegamenti: secondo l’assessorato, l’aeroporto “non è chiuso”, conta “30 movimenti settimanali” e si prepara a un grande rilancio fatto di nuovi parcheggi, cargo, voli aggiuntivi e milioni di investimenti. Tuttavia, la percezione dei cittadini, delle lavoratrici e dei lavoratori, delle imprese locali, è ben diversa da quella fornita dalla Regione.

Controcorrente Ragusa, che aveva raccolto le istanze del territorio e sollecitato l’on. La Vardera ad agire, non si dice soddisfatta. “Conosciamo bene la realtà di Comiso: il terminal è deserto, i voli ridotti al minimo e il territorio abbandonato – affermano dal movimento –. Quella della Regione appare una risposta che non affronta in modo concreto i problemi reali. Si continuano a scrivere documenti e promesse, mentre le lavoratrici, i lavoratori, le famiglie e le imprese restano senza risposte tangibili” (nella foto da sinistra La Vardera, Iannucci e Buscemi).

A sostegno di questa posizione, il Comitato a difesa e sviluppo dell’aeroporto degli Iblei aveva aggiunto che “non basta citare numeri che poco corrispondono all’esperienza quotidiana di chi vive il territorio. Serve un piano straordinario di rilancio che coinvolga davvero la comunità e sappia attrarre vettori, investimenti e passeggeri, non solo nelle dichiarazioni di principio”.

Controcorrente Ragusa, con il costante impegno di Massimo Iannucci, Saverio Buscemi unitamente agli altri referenti dei fari presenti sul territorio della provincia di Ragusa, rinnova l’impegno a vigilare sull’evoluzione dello scalo, affiancando i cittadini in azioni concrete di pressione e proposta: “Il nostro ruolo civico è quello di dare voce e rappresentanza ai bisogni autentici del territorio. Continueremo a lavorare perché l’aeroporto di Comiso possa tornare ad essere volano di sviluppo e connessione per la provincia, al di là delle rassicurazioni che, purtroppo, restano per ora solo sulla carta”. Nel frattempo, la richiesta di una strategia chiara e condivisa per il futuro dell’aeroporto resta più che mai attuale, nella speranza che alle parole seguano finalmente i fatti.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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