Negli ultimi anni, l’evoluzione dell’IT enterprise ha determinato un cambiamento profondo nel paradigma della cyber security.
L’infrastruttura da proteggere non è più localizzata: gli utenti sono distribuiti, le applicazioni migrano su cloud pubblici e privati, e la superficie d’attacco si estende ben oltre il perimetro aziendale.
In questo contesto, l’approccio tradizionale alla sicurezza, basato esclusivamente su dispositivi hardware on-premise, risulta inefficace.
Il Secure Access Service Edge (SASE) rappresenta oggi l’architettura di riferimento per rispondere a questi cambiamenti, offrendo un modello di sicurezza integrato, scalabile e coerente con l’attuale complessità del mondo IT.
La fine del perimetro tradizionale
Per decenni, la sicurezza informatica si è fondata su un concetto di perimetro ben definito, con soluzioni fisiche come firewall, appliance e sistemi di intrusion prevention distribuiti in punti strategici dell’infrastruttura.
Questo modello ha funzionato in ambienti centralizzati, dove utenti, dati e applicazioni risiedevano all’interno della rete aziendale.
Tuttavia, l’adozione su larga scala di ambienti cloud, lo sviluppo di workforce distribuite e la crescente diffusione di architetture ibride hanno reso evidente la necessità di superare questo paradigma.
La sicurezza non può più essere esclusivamente un punto fisico della rete: deve diventare un servizio diffuso, in grado di adattarsi dinamicamente a un’infrastruttura in continuo mutamento.
Architettura SASE: sicurezza e networking convergenti
Il modello SASE nasce con l’obiettivo di unificare sicurezza e connettività in un’unica architettura cloud-delivered. Integra funzionalità come Software-Defined Wide Area Networking (SD-WAN), Secure Web Gateway (SWG), Cloud Access Security Broker (CASB), Firewall-as-a-Service (FWaaS) e Zero-Trust Network Access (ZTNA), fornendo una soluzione completa per proteggere utenti, dispositivi e dati indipendentemente dalla posizione.
L’elemento chiave è l’integrazione profonda tra i componenti.
L’architettura Unified SASE non è una semplice somma di prodotti, ma un’infrastruttura coerente in cui ogni nodo partecipa a un’unica piattaforma di enforcement e visibility, il che garantisce consistenza nelle policy, una gestione della sicurezza flessibile e uniforme, oltre che prestazioni ottimizzate con un Total Cost of Ownership (TCO) ridotto per le aziende.
Il valore di un approccio di sicurezza unificato
La centralità di un approccio integrato alla sicurezza, promosso dal paradigma Unified SASE, sottolinea l’importanza di superare la frammentazione tra soluzioni cloud-native e sistemi on-premise.
In un contesto in cui le organizzazioni operano sempre più in ambienti ibridi, il valore di architetture capaci di unificare connettività e sicurezza sotto un’unica governance è fondamentale, in quanto garantisce una protezione coerente sia nel cloud che nei contesti fisici, con minori costi di integrazione e complessità operative.
Il SASE riflette una tendenza chiara del mercato: le aziende non cercano più semplicemente prodotti di sicurezza, ma piattaforme architetturali che integrino servizi, reti e ambienti ibridi in modo coerente e scalabile.
Una necessità, questa, cui oggi è in grado di rispondere in modo efficace il modello Unified SASE.
L’integrazione infrastrutturale come abilitatore
L’adozione del SASE rappresenta una tappa fondamentale nel percorso di trasformazione digitale delle imprese.
Tuttavia, l’implementazione di soluzioni SASE in modalità multi-vendor, pur offrendo un’ampia gamma di opzioni tecnologiche, può introdurre criticità in termini di integrazione, compatibilità tra componenti, complessità di gestione e coerenza nell’applicazione delle policy di sicurezza.
In risposta a queste sfide, nasce il modello single-vendor SASE, progettato per offrire un’integrazione nativa tra networking e security all’interno di un’unica piattaforma, basata su un modello dati unificato e una console di gestione centralizzata (“single pane of glass”).
Questo approccio consente di semplificare in modo significativo le operation, migliorare la visibilità end-to-end e ridurre i costi di security management.
In un’ottica strategica, la scelta di un modello Unified SASE rappresenta il percorso più efficace per le organizzazioni che puntano a ottimizzare la postura di sicurezza, limitare la complessità infrastrutturale e abilitare una gestione più agile e coerente tra ambienti infrastrutturali on-premise, cloud ibridi e multi-cloud.
La sicurezza in contesti ibridi e multi-cloud
L’adozione del cloud nel mondo enterprise, come sappiamo, negli anni è avvenuta in modo progressivo ma non lineare.
Molte organizzazioni, dopo una fase iniziale di migrazione massiva verso hyperscaler, stanno oggi adottando modelli ibridi che prevedono la coesistenza di workload in ambienti cloud e on-premise.
In questo contesto, è essenziale per le aziende disporre di una piattaforma di sicurezza capace di operare trasversalmente sui diversi ambienti, garantendo visibilità, compliance e protezione uniforme.
L’infrastruttura Unified SASE, orchestrata da sistemi centralizzati, consente di gestire con coerenza anche ambienti multi-cloud, riducendo la frammentazione e semplificando le operazioni di sicurezza.
Un alleato per la conformità e la sovranità dei dati
In uno scenario di crescente complessità normativa e operativa, il consolidamento delle funzionalità di sicurezza all’interno di un’unica piattaforma Unified SASE rappresenta un passaggio chiave, anche in termini di protezione dei dati e conformità.
Ridurre il numero di vendor, standardizzare l’infrastruttura, eliminare silos tecnologici e facilitare l’automazione delle risposte consente infatti di migliorare i livelli di controllo, ridurre la superficie d’errore, supportando in modo ottimale anche le esigenze di ambienti regolamentati.
In tal senso, un ruolo di primo piano è oggi ricoperto dal modello Sovereign SASE, evoluzione che consente ai service provider, alle grandi aziende e alle amministrazioni pubbliche di creare il proprio cloud privato per offrire un servizio SASE completo e personalizzato, mantenendo il pieno controllo su funzionalità, architettura e deployment.
Per aziende che operano in settori altamente regolamentati – come finanza, pubblica amministrazione e sanità – questa capacità è cruciale per garantire compliance normativa, privacy e protezione dei dati sensibili.
Il Sovereign SASE, operando in questa direzione, aggiunge un ulteriore livello di conformità al paradigma SASE, offrendo alle organizzazioni la possibilità di adottare un’infrastruttura moderna senza compromettere i requisiti di governance.
La risposta alle esigenze delle aziende, in tutti i settori
In un’epoca in cui la rete è ovunque, gli utenti sono mobili e le applicazioni sono dinamiche, la sicurezza deve essere altrettanto fluida, adattiva e scalabile, in linea con le reali necessità operative e di sicurezza delle aziende moderne, di tutti i settori.
Il modello Unified SASE rappresenta oggi la risposta architetturale matura alle esigenze di sicurezza di un mondo digitale sempre più distribuito e interconnesso.
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