(AGENPARL) – Wed 03 September 2025 COMUNICATO STAMPA
553 DECRETI ATTUATIVI ANCORA DA EMANARE
4,4 MILIARDI DI EURO DI SPESA PUBBLICA PARAZZATI
Roma/Salerno 3 settembre 2025 – Oltre cinquecento decreti attuativi ancora non adottati e leggi (con relative risorse) sostanzialmente paralizzate. È la situazione che emerge dal monitoraggio effettuato dall’Ufficio Studi di Federcepicostruzioni incrociando i dati OpenPolis, OpenParlamento e del Dipartimento per il programma di Governo (Undicesima relazione sul monitoraggio dei provvedimenti legislativi e attuativi del 28 giugno scorso).
L’analisi mette in luce una situazione critica che impedisce l’effettiva attuazione delle leggi approvate e blocca consistenti risorse pubbliche. Il Governo Meloni – non a caso – ha ritenuto di limitare il rinvio a provvedimenti attuativi proprio per rendere immediatamente efficaci le misure adottate e prontamente disponibili le risorse stanziate, ma permane un meccanismo di ingolfamento laddove questa delega normativa e regolamentare è inevitabile.
«Possiamo purtroppo parlare di una vera e propria crisi normativa – commenta il presidente nazionale di Federcepicostruzioni, Antonio Lombardi – con tante leggi che rinviano per l’attuazione a decreti attuativi non ancora emanati, con effetto paralizzante delle leggi medesime e conseguente blocco delle risorse stanziate. Il Governo si è posto la priorità di sbloccare i provvedimenti attuativi che sbloccano risorse uguali o superiori a 10 milioni di euro: ma le difficoltà permangono per la stragrande maggioranza dei provvedimenti che appunto prevedono stanziamenti più contenuti».
I Dati
Ecco la ripartizione aggiornata per ministero, con dettagli su decreti da adottare, scaduti e risorse bloccate (dati in milioni di €)
Ministeri responsabili e risorse bloccate
Ministero proponente Decreti attuativi da adottare(di cui scaduti)
Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale 1
Ministero della cultura 13
Ministero della difesa 6
Ministero della giustizia 11
Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste 19
Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica 38
Ministero della salute 40
Ministero del lavoro e delle politiche sociali 25
Ministero dell’economia e delle finanze 87
Ministero delle imprese e del made in Italy20
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 40
Ministero dell’interno 20
Ministero dell’istruzione e del merito 21
Ministero dell’Università e della Ricerca – MUR 5
Ministero del turismo 3
Ministro per gli Affari europei, l’attuazione del PNRR e le Politiche di coesione territoriale 3
Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie 2
Ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità 1
Ministro per la Protezione civile e le Politiche del Mare 9
Ministro per la Pubblica Amministrazione 7
Ministro per le disabilità 4
Ministro per lo Sport e i Giovani n.d.Presidenza del Consiglio dei ministri 24
Le conseguenze
Le conseguenze concrete di questa situazione sono, ovviamente:
Leggi inattuate: Senza decreti attuativi le leggi rimangono lettera morta e non producono effetti concreti nei settori coinvolti.
Congelamento dei fondi: I ritardi creano un blocco illimitato delle risorse stanziate, dall’ambiente all’istruzione, dalla sanità alle infrastrutture.
Scadenze disattese: Molti decreti attuativi non solo mancano, ma hanno già superato la data di scadenza prevista dalla normativa, accrescendo rischio e inefficienza.
I provvedimenti legislativi fermi per termini di emanazione scaduti senza il varo dei decreti attuativi sono 54, e sono ben 103 i decreti non ancora emanati, relativi a vecchie leggi di bilancio. «Purtroppo – aggiunge il presidente Lombardi – siamo in presenza di una tendenza cronica, non temporanea, nonostante il pur apprezzabile impegno del Governo; il livello di attuazione puntuale rimane basso e le difficoltà si protraggono da legislazioni precedenti, non solo in corso».
La proposta di Federcepicostruzioni
Per evitare un ulteriore indebolimento delle politiche pubbliche e garantire la piena applicabilità delle leggi, Federcepicostruzioni propone:
Sblocco immediato dei decreti attuativi pendenti, con priorità per quelli scaduti o con risorse bloccate.
Snellimento procedurale: Introduzione di tempi certi, procedure semplificate e rendicontazione trasparente per ciascun decreto.
Accountability amministrativa: Assegnazione chiara di responsabilità e monitoraggio continuo, con pubblicazione dei ritardi e delle risorse sbloccate.
Ecco le più importanti conseguenze legate alla mancata emanazione dei decreti attuativi:
Sanità
Fondi PNRR per la telemedicina e l’assistenza domiciliare: risorse ferme senza decreto attuativo, rallentando la digitalizzazione del SSN.
Incentivi per la stabilizzazione del personale sanitario: mancano i decreti che definiscono modalità e tempi per le assunzioni.
Politiche Sociali
Assegno di inclusione e potenziamento dei servizi sociali: ritardo nell’erogazione dei fondi ai Comuni, con conseguenze sulle famiglie vulnerabili.
Misure per caregiver familiari: fondi previsti in legge ma bloccati senza atti attuativi.
Ambiente e Transizione Energetica
Bonus per l’efficientamento energetico e le comunità energetiche: molti interventi attesi dalle imprese non partono senza decreti tecnici.
Fondi per il dissesto idrogeologico
Oltre mezzo miliardo non utilizzabile.
Agricoltura e Filiera Alimentare
Sostegni alla filiera agroalimentare e ai giovani agricoltori: norme approvate ma inattuate, con bandi fermi.
Infrastrutture
Piani di ammodernamento della rete ferroviaria e stradale: risorse ferme nei cassetti dei ministeri.
«Il problema purtroppo non è nuovo – dice il presidente Lombardi – già nel 2024, come evidenziato, i decreti mancanti erano oltre 540: invece di diminuire sono appunto aumentati. Oggi si aggiungono decreti scaduti e ritardi su misure PNRR, con impatti diretti su sanità, lavoro, transizione verde, infrastrutture, contrasto al dissesto idrogeologico e coesione sociale. La mancata emanazione di 553 decreti attuativi, molti dei quali relativi a norme già definitivamente approvate e quindi pienamente in vigore, rappresenta un problema istituzionale di portata sistemica. Il blocco di miliardi di euro nelle casse dello Stato richiede una risposta più incisiva da parte del Governo e dei ministeri competenti. Solo attraverso un’azione decisa e trasparente sarà possibile restituire efficacia alle leggi, credibilità all’azione pubblica e fiducia ai cittadini».
L’Ufficio Stampa
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