L’università si conferma come uno degli investimenti più consistenti sul futuro personale e collettivo. Tuttavia, l’onere economico connesso alle tasse di iscrizione, alloggio e spese accessorie rischia di mettere in difficoltà numerose famiglie. Per l’anno accademico 2025-2026, il quadro delle agevolazioni economiche destinate agli studenti si è ulteriormente ampliato, accogliendo una molteplicità di misure che coinvolgono detrazioni fiscali, bonus affitti, esoneri e incentivi alla cultura.
Le novità introdotte si collocano nel tentativo di ridurre le barriere d’accesso agli studi superiori, con particolare attenzione alle fasce di reddito più basse e agli studenti che lasciano la famiglia per esigenze di studio. Tra le misure di maggiore impatto figurano le detrazioni su spese universitarie, bonus per l’alloggio degli studenti fuori sede, la No Tax Area e incentivi per under 31 e neodiplomati.
Questo articolato sistema di supporti nasce da fonti normative aggiornate, tra cui il D.L. 45/2025 e successive leggi di conversione, e mira a garantire un accesso più equo all’università, valorizzando il merito e sostenendo i percorsi di autonomia giovanile. Ogni misura si distingue per requisiti, modalità di richiesta e limiti, tutti dettagliatamente regolati a livello nazionale.
Detrazioni fiscali su spese universitarie: tasse, master e dottorati
L’attuale normativa fiscale italiana offre la possibilità di detrarre parte delle spese universitarie sostenute per iscrizioni, contributi, master e dottorati, consentendo di ridurre effettivamente l’importo dovuto a titolo di imposta.
La detrazione prevista ammonta al 19% delle spese effettuate nell’anno di riferimento per:
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Iscrizione e immatricolazione a corsi di laurea triennale, magistrale o ciclo unico; -
Pagamenti per master universitari, dottorati di ricerca e corsi di specializzazione; -
Sopratasse per esami, laurea e test d’ingresso obbligatori; -
Attività didattiche correlate, ad esempio viaggi studio e tirocini formativi.
La detrazione può essere richiesta sia dagli studenti stessi che dai genitori nel caso di studenti fiscalmente a carico. Sono inclusi negli sgravi sia gli atenei pubblici che quelli privati, sebbene per questi ultimi i massimali detraibili siano fissati annualmente dal Ministero dell’Istruzione, consultabili sul portale ufficiale MIUR.
Per rendere valida l’agevolazione, è necessario conservare:
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Ricevute dei pagamenti o quietanze; -
Documentazione che attesti la natura universitaria della spesa; -
Eventuali attestazioni di frequenza per i percorsi post-laurea.
La richiesta si perfeziona tramite la dichiarazione dei redditi (modello 730 o Redditi PF), allegando la dovuta documentazione. Questo beneficio si rivolge a tutte le famiglie che affrontano costi di formazione superiore e rappresenta uno degli strumenti più immediati per l’alleggerimento delle spese universitarie nei bilanci annuali.
Bonus affitto: requisiti e modalità di accesso per studenti fuori sede
Il bonus affitto rappresenta una delle agevolazioni centrali a supporto degli studenti universitari che si trovano a trasferirsi in altre città. L’agevolazione consiste in una detrazione del 19% sulle somme pagate per i canoni di locazione, fissando un tetto massimo di 2.633 euro l’anno.
Il beneficio viene riconosciuto a una platea di studenti che soddisfa requisiti specifici:
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ISEE non superiore a 20.000 euro; -
Iscrizione a un’università statale sprovvista di residenze universitarie; -
Assenza di altri contributi pubblici per l’alloggio; -
Regolarità nel percorso accademico (non più di un anno fuori corso); -
Per il secondo anno: almeno 10 crediti (CFU) acquisiti entro il 10 agosto dell’anno precedente; -
Dal terzo anno: almeno 25 CFU conseguiti nei dodici mesi antecedenti.
Sono esclusi studenti iscritti per più volte al primo anno, mentre gli studenti con disabilità riconosciuta (ai sensi dell’art. 3 L. n.104/1992) sono esentati dai requisiti di merito relativi ai CFU.
Il contratto di locazione deve essere:
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Regolarmente registrato e intestato allo studente; -
Relativo a immobili non appartenenti a genitori o parenti prossimi; -
Pagato con sistemi tracciabili (ad esempio bonifici, pagamenti elettronici).
La detrazione può essere fruita anche dai genitori nel caso in cui lo studente sia fiscalmente a carico. Per ottenere il riconoscimento, è fondamentale inserire i dati nella dichiarazione dei redditi (modello 730, righi da E8 a E10, codice “18”) e conservare i documenti giustificativi per eventuali controlli.
L’obiettivo di questa misura è quello di bilanciare le disparità territoriali e sostenere le famiglie nei casi di trasferimento obbligato per percorsi accademici di qualità non disponibili presso il luogo di residenza.
No Tax Area e riduzioni sulle tasse universitarie in base all’ISEE
Uno degli interventi più rilevanti per la riduzione dei costi universitari è rappresentato dalla No Tax Area, istituto che permette a studenti economicamente svantaggiati di accedere a una riduzione totale o parziale dei contributi universitari. Il quadro è il seguente:
Fascia ISEE
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Agevolazione
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Fino a 20.000 euro
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Esonero totale dalle tasse universitarie
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Tra 20.001 e 22.000 euro
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Riduzione dell’80%
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Tra 22.001 e 24.000 euro
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Riduzione del 50%
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Queste riduzioni non si applicano alle tasse regionali per il diritto allo studio e all’imposta di bollo, che restano a carico dello studente. Il beneficio si rivela di particolare interesse per chi ha più figli iscritti all’università e per coloro che si trovano in condizioni socio-economiche svantaggiate.
Per accedere alle riduzioni è necessario calcolare e presentare l’ISEE Universitario (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), strumento che valuta la situazione reddito-patrimoniale del nucleo familiare secondo le specifiche modalità previste dal Decreto Legislativo n. 68/2012, consultabile sul portale Normattiva. La mancata presentazione dell’ISEE, invece, comporta la collocazione automatica in fascia contributiva massima.
Oltre all’esonero o alle riduzioni sulle tasse, la presentazione del corretto modello ISEE apre la strada ad altre agevolazioni, come borse di studio e mense universitarie agevolate, costituendo uno strumento decisivo per la promozione dell’accesso all’istruzione superiore indipendentemente dalla situazione economica di partenza.
Bonus Giovani Under 31 e altre agevolazioni sull’affitto
All’interno della strategia di sostegno all’autonomia abitativa dei giovani, il Bonus Giovani Under 31 si pone come misura parallela al bonus affitto per studenti fuori sede. Il beneficio consente una detrazione pari al 20% dei canoni di locazione corrisposti, con una serie di condizioni rigorose:
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Età del richiedente compresa tra i 20 e i 30 anni (non compiuti alla data del contratto); -
Limite di reddito imponibile fissato a 15.493,71 euro annui; -
Utilizzo dell’immobile come abitazione principale (esclusione di seconde case o camere temporanee); -
Contratto di affitto regolarmente registrato e pagamenti tracciabili; -
L’immobile non deve essere intestato a genitori o parenti stretti.
Questa detrazione può essere suddivisa tra più giovani se il contratto è cointestato, in proporzione alle rispettive quote d’affitto. L’intervento si integra con altre misure territoriali, quali fondi per studenti fuori sede (ISEE fino a 20.000 euro), che permettono di ricevere contributi diretti o ulteriori riduzioni su specifici bandi regionali.
L’obiettivo della misura è quello di incentivare l’indipendenza dei giovani e facilitare il passaggio a una reale autonomia, agendo direttamente sul costo più rilevante per chi intraprende un percorso universitario lontano dalla famiglia di origine.
Procedura per richiedere bonus, detrazioni e agevolazioni
La fruizione delle agevolazioni universitarie richiede il rispetto di procedimenti articolati e documentazione puntuale. Il primo passo per la maggior parte dei benefici è la compilazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), necessaria per il calcolo dell’ISEE universitario. Ci si può rivolgere a un CAF, accedere al sistema INPS oppure servirsi di enti abilitati. I passaggi sono:
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Per le detrazioni fiscali: conservare ed esibire in sede di dichiarazione dei redditi tutte le ricevute dei pagamenti universitarie e relativi contratti di affitto. Inserire i dati nel modello 730 o Redditi PF nei righi e codici previsti; -
Per i bonus affitto: allegare copia del contratto registrato e prova di pagamenti tracciabili; -
Richiedere eventuali contributi diretti a enti regionali o universitari, seguendo le scadenze dei bandi; -
Conservare tutta la documentazione a fini di eventuali controlli fiscali o amministrativi.
Per molte misure, la regolarità nella carriere universitaria e la presentazione della documentazione in tempi utili rappresentano condizioni imprescindibili per l’ottenimento dei benefici. In caso di più richieste (ad es. bonus affitto e detrazioni), i documenti vanno differenziati secondo i modelli richiesti dalla normativa vigente.
Carte Cultura e Merito: ulteriori risparmi per i neodiplomati
Per i giovani neodiplomati, sono confermati strumenti addizionali come la Carta Cultura Giovani e la Carta del Merito, due incentivi del valore di 500 euro ciascuno.
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La Carta Cultura è destinata ai diciottenni residenti in Italia con ISEE familiare inferiore a 35.000 euro; -
La Carta del Merito spetta a chi ha conseguito il diploma con votazione di 100 o 100 e lode entro i 19 anni.
Entrambe le carte possono essere utilizzate per l’acquisto di beni culturali e servizi formativi, compresi libri, giornali, abbonamenti a teatri, concerti, corsi di lingua e materiale didattico. Si tratta di strumenti previsti dalla Legge n. 234/2021, che si pongono l’obiettivo di incentivare l’arricchimento culturale e sostenere la crescita personale dei giovani in procinto di avviarsi agli studi universitari.
Questi incentivi, cumulabili con le altre forme di bonus università e detrazioni fiscali, rappresentano per le nuove generazioni un sostegno tangibile alla formazione e un’opportunità di valorizzazione del merito e dell’impegno scolastico.
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