OTRANTO – Da Otranto, capitale del turismo salentino, un messaggio forte e chiaro risuona per l’intero mercato energetico italiano: nulla è impossibile. Se un tempo era impensabile che un territorio segnato dalla deindustrializzazione potesse diventare una meta turistica di massa e di lusso, oggi assistiamo a una rivoluzione simile nel settore dell’energia. Basti pensare che nel 2000 l’Italia registrava circa 62 milioni di arrivi internazionali, un dato oggi cresciuto fino a 234 milioni e che si prevede raddoppi entro il 2035.
Realtà come NoiEnergia, con le sue radici pugliesi, stanno sfidando i giganti/elefanti del passato. L’azienda, che si appresta a celebrare i suoi dieci anni di attività, dimostra una maturità aziendale che va oltre la semplice fornitura.
Il suo team building annuale a Otranto ha ribadito una visione che non teme il confronto con le “elefantiache” realtà del settore energetico italiano. Come Blockbuster o Kodak, anche queste aziende, spesso note per disservizi e costi elevati, rischiano di soccombere in un mercato in rapida evoluzione.
Più ricavi, debiti e dipendenti, e meno utili: è il quadro delle 15 società quotate italiane del settore energetico tracciato, sulla base delle relazioni finanziarie semestrali, dall’Osservatorio Finanziario di CoMar.
L’andamento delle quotate energetiche in Italia e la riscossa delle società agili
Proprio oggi i dati di chiusura delle semestrali delle quotate energetiche italiane mostrano un aumento dei ricavi, ma un calo degli utili.
Il motivo? Queste aziende, che finora hanno avuto performance incredibili, ottengono gran parte dei loro ricavi da attività regolamentate, dove i guadagni sono garantiti da tariffe stabilite da un’autorità. Tuttavia, questi ricavi vengono erosi dagli enormi costi del personale e dall’improduttività, dovuti al fatto che per ottenere tali tariffe queste società sono costrette ad aumentare il “costo politico” della loro situazione. Insomma, c’è da aspettarsi che, prima o poi, la festa finirà.
Si stima che, solo nel 2024, il mercato libero dell’energia abbia registrato un aumento del 15% nei cambi di fornitore, segno di una crescente fluidità e concorrenza.
Con il passaggio a una nuova normativa che consentirà il cambio operatore in un solo giorno, a partire dal 1° gennaio, i consumatori avranno finalmente una vera e propria possibilità di scelta, nonostante le truffe e i raggiri che i grandi operatori non smetteranno di mettere in atto. Tutto questo, apre uno spazio di mercato enorme ad operatori come NoiEnergia.
Una partnership per un mercato più equo

Il programma di sviluppo di NoiEnergia, guidato dal CEO Saverio Bufi e dai soci Leonardo Belgiovine e Paolo de Gennaro, si fonda su quattro pilastri strategici:
indipendenza di approvvigionamento, intelligenza artificiale, produzione distribuita e, soprattutto, +Tutela per i Consumatori.
Quest’ultimo punto rappresenta un cambio di paradigma fondamentale, che sposta il focus dal mero profitto alla soddisfazione e alla protezione del cliente.
Con l’occhio del giornalista e l’etica del presidente di Consumerismo.it, ho avuto il privilegio di osservare da vicino il progetto di NoiEnergia. Sono rimasto positivamente colpito non solo dalla solidità della loro visione, ma anche dal clima interno e dalla qualità delle risorse umane. È un’azienda che, pur mantenendo un forte legame con il territorio di origine, non ha nulla da invidiare ai big player del mercato.
Insieme a NoiEnergia, abbiamo avviato il processo di “Consumerismo Rating”, un’iniziativa che va oltre il semplice riconoscimento. L’obiettivo è costruire una nuova forma di collaborazione tra operatori del mercato e associazioni indipendenti dei consumatori. L’intento è quello di innestare la tutela del consumatore direttamente nel DNA dell’azienda, offrendo soluzioni che prevengano i disagi e i reclami, trasformando le lamentele in opportunità e i disservizi in vantaggi per i clienti.
L’importanza della rete commerciale
La cosa che mi ha colpito di più di Noi Energia è la qualità della sua rete commerciale. Non si tratta di semplici venditori, ma di persone qualificate e affidabili. Qui si vede chiaramente lo stile che Noi Energia ha avviato da tempo, insieme ad Assium, credendo fortemente nella figura degli Utility Manager.


Non si tratta di semplici commerciali, ma di veri professionisti in grado di fidelizzare i clienti grazie alla loro competenza tecnica e commerciale. Sono persone che vanno oltre la tecnologia e le regole. D’ora in poi, grazie ai piani di sviluppo tecnologico di Noi Energia, saranno affiancate da “GG”, la nuova intelligenza artificiale che si occuperà dell’onboarding dei loro professionisti.
Mentre NoiEnergia si appresta a festeggiare il suo decennale con la prospettiva di diventare un “change maker” nel settore, Consumerismo No Profit ha l’opportunità di dimostrare che è possibile generare +tutela per i consumatori senza passare per i contenziosi, creando un sistema immunitario che protegge gli utenti fin dal principio. Questa partnership segna l’inizio di una nuova era, dove il successo economico va di pari passo con la lealtà e la trasparenza verso i consumatori.
Questo audit sul campo, unito ai numerosi altri che stiamo conducendo, ci porta sempre più a smentire il mantra lanciato dai grandi gruppi di interesse, secondo cui i piccoli operatori sarebbero rischiosi e costosi. Possiamo dire con certezza che è esattamente il contrario. Queste società sono un vero dono per i consumatori, sia per la difesa dagli aumenti dei prezzi, sia per contrastare i disagi di un mercato disfunzionale. Mentre per gli “elefanti sussidiati” siamo solo un codice POD o PDR, per un operatore modello come NoiEnergia siamo NOI. Del resto, a voi la scelta: preferite la Fiat o il Cavallino di Maranello?
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