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Trattori e assicurazione: arriva la deroga – Agrimeccanica


Siamo giunti ad un nuovo capitolo della saga sull’assicurazione obbligatoria per le macchine agricole, iniziata quasi due anni fa con l’introduzione della nuova norma assicurativa che rendeva l’RCA obbligatoria per tutte i mezzi anche se non circolanti.

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Assicurazione e trattori: due anni di storia travagliata

È la fine del 2023, il tempo stringe, la Direttiva (UE) 2021/2118 sul tema dell’assicurazione RCA sta per entrare in vigore e impone agli Stati membri l’estensione dell’obbligo assicurativo anche ai veicoli non circolanti su strade pubbliche.

 

Messo con le spalle al muro, il Governo italiano introduce un cambiamento nella norma assicurativa: da ora in poi, anche trattori e mezzi agricoli fermi nei piazzali aziendali o operanti solo su aree private dovranno essere assicurati.

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Nel caos seguito alla decisione, si susseguono un primo rinvio e poi una serie di tentativi di deroga (tutti falliti). Delegazioni di governo, associazioni di categoria e rappresentanti del settore cercano invano di rallentare o annullare l’obbligo, ma nulla riesce a fermare l’avanzata della nuova norma.

 

Mesi di silenzio calano come un’ombra. Il tavolo tecnico annunciato per affrontare la situazione con ministeri (Masaf e Mit), associazioni di categoria ed enti assicurativi (Ania e Ivass) resta una vuota promessa.

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Ma proprio quando tutto sembra perduto, ecco il colpo di scena: nel disegno di legge “ColtivaItalia”, presentato a fine luglio 2025, il governo inserisce una piccola ma fondamentale deroga. Un articolo apparentemente marginale, interviene proprio sull’obbligo assicurativo, riaprendo la possibilità di una via alternativa per le macchine agricole non circolanti.

 

In arrivo una possibile deroga: vediamo ma per chi

Approvato lo scorso 24 luglio dal Consiglio dei Ministri e presentato dal ministro all’Agricoltura Francesco Lollobrigida, il Disegno di Legge denominato ColtivaItalia e contenente “Misure di consolidamento e di sviluppo del settore agricolo”, è il capitolo agricolo della Legge di Bilancio 2026 che in autunno inizierà il suo iter in Parlamento.

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Il provvedimento con l’articolo 18 inserisce tra le norme di semplificazione un nuovo comma all’interno della normativa delle assicurazioni private. La modifica prevede che tutte le macchine agricole utilizzate esclusivamente all’interno di fondi agricoli, aziende agrarie o spazi ad uso interno non accessibili al pubblico, non sono più soggette all’obbligo assicurativo.

 

Tuttavia, la stessa nuova norma indica chiaramente che tali mezzi devono essere non immatricolati o privi del certificato di idoneità tecnica alla circolazione e soprattutto deve essere presente a livello aziendale o comunque sulla macchina interessata, una polizza responsabilità civile verso terzi valida (diversa dalla RCA).

 

ART. 18
(Modifiche al decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, in materia di assicurazione della responsabilità civile risultante dalla circolazione di autoveicoli)
1. All’articolo 122-bis del codice delle assicurazioni private, di cui al decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, dopo il comma 1 è inserito il seguente:
« 1-bis. La deroga di cui al comma 1 trova altresì applicazione per le macchine agricole di cui all’articolo 57 del codice della strada di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, non immatricolate o prive del certificato di idoneità tecnica alla circolazione, che operano esclusivamente all’interno di fondi agricoli, aziende agrarie o spazi ad uso interno non accessibili al pubblico, ed a condizione che siano coperte da polizza assicurativa per la responsabilità civile verso terzi diversa dall’assicurazione obbligatoria. Nei casi di cui al presente comma non vi è obbligo di indennizzo da parte del Fondo di garanzia di cui all’articolo 283 del presente codice, se la responsabilità verso terzi, per i sinistri occorsi nelle aree indicate, è comunque coperta da assicurazione volontaria o contratta in forza di disposizioni speciali. »

 

Ricapitolando, tutti i mezzi agricoli circolanti su strada devono essere assicurati (non è una novità è sempre stato così). Le macchine non circolanti e prive di carta di circolazione, al contrario, non devono più essere obbligatoriamente assicurate con una polizza RCA se utilizzate in aree private e se l’azienda è dotata di una polizza RCT che li comprende.

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Dal Governo una soluzione che accontenta tutti 

Dopo i numerosi tentativi di eliminazione o di rinvio dell’obbligo assicurativo, questo è il primo intervento ufficiale – non demandato all’attività emendativa di singoli parlamentari – del Ministero dell’Agricoltura per mettere un punto fermo sulla norma assicurativa delle macchine agricole.

 

Come si può notare, non viene del tutto eliminata l’assicurazione dei mezzi agricoli non circolanti, ma viene sostituito l’obbligo assicurativo RCA – che tutt’ora non aveva idonei strumenti assicurativi per essere rispettato – con un generico obbligo di polizza RCT che molte aziende agricole già possiedono per tutelare i propri lavoratori o che comunque è già disponibile tra i prodotti assicurativi stipulabili dalle imprese.

 

Ciò va a favore sia delle imprese agricole che devono solo adeguarsi e includere i propri mezzi nella RCT aziendale, ma anche delle associazioni di categoria che lamentavano l’assenza di prodotti assicurativi adeguati, e del Governo che non avrebbe potuto permettersi una cancellazione in toto della norma europea senza incorrere in una costosa procedura di infrazione.

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Attenzione ai tempi della burocrazia

Occorre però fare attenzione ad un dettaglio. Attualmente il disegno di legge è stato approvato dal Consiglio dei Ministri ma resta solo una bozza e, in quanto tale, non è effettivamente in vigore. In breve, per ora l’obbligo resta valido.

 

Il processo che porterà tale disegno alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è ancora lungo – soprattutto essendo legato alla Legge di Bilancio 2026 che solitamente viene approvata tra Natale e Capodanno – e, come abbiamo visto in passato, non sempre vede tutte le bozze arrivare al termine del loro ciclo di approvazione senza modifiche o stralci

 

Prima di cantar vittoria, aspettiamo l’effettiva ufficialità della nuova norma. AgroNotizie® seguirà l’iter normativo per darne pronta notizia.

 

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