Stati Uniti e Unione europea hanno pubblicato una dichiarazione congiunta sull’accordo commerciale raggiunto lo scorso 27 luglio in Scozia dal presidente Donald Trump e dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Si tratta del primo testo ufficiale dell’intesa, che conferma in gran parte quanto annunciato dai due leader in conferenza stampa dopo la firma: le esportazioni europee verso gli Stati Uniti saranno soggette a un dazio uniforme del 15 per cento, mentre Bruxelles s’impegna a portare a zero le aliquote doganali sui prodotti Usa e a investire 600 miliardi di dollari oltre-oceano da qui al 2028. Resta il nodo auto: l’accordo prevede che gli attuali dazi del 27,5 per cento sui veicoli importati continueranno ad applicarsi all’Unione fino a quando l’Ue non avrà formalmente presentato un pacchetto legislativo per ridurre le proprie tariffe sui prodotti statunitensi, tra cui carne di bisonte, frutta secca, latticini e vari tipi di prodotti ittici. Washington si dice pronta a rendere retroattivi i tagli ai dazi auto al mese in cui Bruxelles adotterà tali misure.
La dichiarazione congiunta conferma invece l’imposizione di un’aliquota del 15 per cento anche sui prodotti farmaceutici europei, che resteranno tassati a questo livello nonostante Washington stia valutando dazi fino al 200 per cento per le medicine importate da altri Paesi. L’Ue sarà esentata anche dai dazi supplementari che l’amministrazione Trump intende introdurre in settori sensibili come microchip e legname. Nonostante le pressioni di Bruxelles, restano al 15 per cento i dazi su vino e superalcolici, che fino a quest’anno erano pari a zero. Il testo definisce l’intesa un “primo passo” verso un accordo più ampio, che dovrebbe includere anche standard su emissioni e regolamentazione delle aziende tecnologiche statunitensi. Washington spinge per un allentamento delle normative digitali europee, considerate troppo restrittive nei confronti delle grandi piattaforme online, mentre le istituzioni comunitarie ribadiscono che si tratta di un tema di sovranità.
L’Ue ha accettato inoltre d’impegnarsi ad aumentare l’acquisto di energia statunitense per 750 miliardi di dollari, sempre entro il 2028. “Gli Stati Uniti e l’Unione europea si impegnano a cooperare per garantire forniture energetiche sicure, affidabili e diversificate, anche affrontando le barriere non tariffarie che potrebbero limitare il commercio bilaterale di energia. Nell’ambito di questo sforzo, l’Unione europea intende acquistare gas naturale liquefatto, petrolio e prodotti energetici nucleari dagli Stati Uniti con un valore previsto di 750 miliardi di dollari fino al 2028. Inoltre, l’Unione europea intende acquistare almeno 40 miliardi di dollari di chip per l’intelligenza artificiale dagli Stati Uniti per i suoi centri di calcolo. L’Unione europea prevede inoltre di collaborare con gli Stati Uniti per adottare e mantenere requisiti di sicurezza tecnologica in linea con quelli degli Stati Uniti, in uno sforzo concertato per evitare fughe di tecnologia verso destinazioni di preoccupazione. Gli Stati Uniti si impegneranno a facilitare tali esportazioni una volta che tali requisiti saranno in vigore”, si legge nella dichiarazione congiunta.
Palazzo Chigi: “La dichiarazione congiunta Usa-Ue sui dazi fornisce un quadro chiaro per le imprese”
Ancora, recita il testo, Usa e Ue intendono promuovere e facilitare investimenti reciproci su entrambe le sponde dell’Atlantico. “In questo contesto, le aziende europee prevedono di investire ulteriori 600 miliardi di dollari in settori strategici negli Stati Uniti fino al 2028. Questo investimento riflette il forte impegno dell’Unione europea per il partenariato transatlantico e il suo riconoscimento degli Stati Uniti come destinazione più sicura e innovativa per gli investimenti esteri. L’Unione europea prevede di aumentare significativamente l’approvvigionamento di attrezzature militari e di difesa dagli Stati Uniti, con il sostegno e la facilitazione del governo statunitense. Questo impegno riflette una priorità strategica condivisa per approfondire la cooperazione industriale di difesa transatlantica, rafforzare l’interoperabilità della Nato e garantire che gli alleati europei siano equipaggiati con le tecnologie di difesa più avanzate e affidabili disponibili”. “Per quanto riguarda le automobili – prosegue la dichiarazione – gli Stati Uniti e l’Unione Europea intendono accettare e fornire riconoscimento reciproco degli standard altrui. La cooperazione (su questo tema) svolge un ruolo cruciale nel migliorare il mercato transatlantico. L’Unione europea e gli Stati Uniti si impegnano a migliorare le opportunità di cooperazione tecnica tra le organizzazioni di sviluppo degli standard domiciliate nell’Ue e negli Stati Uniti con l’obiettivo di identificare e sviluppare standard per il mercato transatlantico in settori chiave di interesse comune. Gli Stati Uniti e l’Unione europea si impegnano a facilitare le valutazioni di conformità per coprire ulteriori settori industriali”. Nel testo figura anche l’impegno condiviso a “rafforzare l’allineamento sulla sicurezza economica per migliorare la resilienza e l’innovazione delle catene di approvvigionamento, adottando azioni complementari per affrontare le politiche non di mercato di terzi, nonché cooperando su revisioni degli investimenti in entrata e in uscita e sui controlli delle esportazioni, oltre che sull’evasione dei dazi. Ciò includerà affrontare pratiche non di mercato, concorrenza sleale e mancanza di reciprocità negli appalti pubblici rispetto a Paesi terzi. Gli Stati Uniti e l’Unione europea collaboreranno su ulteriori misure di attuazione”.
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