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Tech4Cure, Engineering tra le 4 aziende italiane per sviluppare innovativi dispositivi medici


Engineering si è aggiudicata il finanziamento IPCEI per lo sviluppo del progetto OPOH, nell’ambito dell’iniziativa Tech4Cure. “OPOH rappresenta un cambio di paradigma nel modo di concepire la medicina del futuro. Con questo progetto puntiamo a colmare in modo concreto e strutturale la distanza tra laboratorio e corsia”, ha sottolineato Fabio Momola, Executive Vice-President di Engineering.

Engineering, leader nella digitalizzazione dei processi per imprese e Pubblica Amministrazione, è tra le 4 aziende italiane a beneficiare dei finanziamenti IPCEI (Importanti Progetti di Interesse Comune Europeo) nell’ambito dell’iniziativa Tech4Cure, secondo progetto di interesse europeo, finalizzato a sostenere l’innovazione nei dispositivi medici. L’iniziativa prevede per il Gruppo un investimento complessivo di 64,02 milioni di euro, di cui il 70% finanziato da fondi pubblici e il restante 30% interamente sostenuto da Engineering, che rafforza così il proprio ruolo di attore strategico nella costruzione di un’infrastruttura digitale avanzata per la sanità del futuro.

Engineering svilupperà OPOH – One Person One Health, progetto della durata di cinque anni (tre di ricerca e sviluppo e due di prima applicazione industriale su scala), che ha l’obiettivo di trasformare radicalmente l’integrazione dei sistemi di supporto alle decisioni cliniche – Clinical Decision Support (CDS) – facilitando e velocizzando l’introduzione della medicina predittiva, preventiva e personalizzata (3P) nella pratica clinica quotidiana.

I CDS sono strumenti digitali e dispositivi medici, che supportano i professionisti nel prendere decisioni basate su solide evidenze scientifiche aggiornate, anche grazie all’intelligenza artificiale: analizzano, filtrano e organizzano rapidamente grandi quantità di informazioni mediche, ricerche e linee guida cliniche, rendendole rapidamente fruibili ai professionisti sanitari e contribuendo così a ridurre la distanza tra laboratorio e corsia.

Uno strumento fondamentale la cui adozione, tuttavia, è oggi limitata da diversi ostacoli: sono generalmente sviluppati per singole patologie, richiedono certificazioni lunghe e costose, e la loro integrazione nei sistemi sanitari esistenti è spesso complessa e manuale. Questo crea un significativo divario tra le innovazioni elaborate in laboratorio e il loro effettivo utilizzo nella pratica clinica quotidiana, costringendo i professionisti sanitari ad utilizzare strumenti difficili da integrare tra di loro e nella routine clinica. Gap davvero rilevante considerando il complesso contesto in cui i medici si trovano quotidianamente ad operare con centinaia di patologie da gestire, conoscenze e gold standard in continuo aggiornamento

Con il progetto OPOH Engineering, che da oltre 25 anni supporta la trasformazione digitale del settore sanitario, ha l’obiettivo di sviluppare un ecosistema aperto, modulare e interoperabile, basato su CDS certificati (Executable Medical Knowledge) conformi al Regolamento europeo sui dispositivi medici (MDR) e all’AI Act: i dispositivi saranno collegabili dinamicamente tra loro e con le applicazioni sanitarie già in uso, senza necessità di ulteriori interventi di certificazione o di modifiche ai sistemi esistenti. Saranno inoltre realizzati CDS certificati destinati a tre aree cliniche prioritarie: oncologia, malattie neurodegenerative e malattie croniche.

Immaginiamo un medico di medicina generale che deve gestire un paziente con più patologie croniche, ad esempio diabete e ipertensione. Oggi, per ogni condizione, dovrebbe consultare linee guida diverse, aggiornate di continuo, e utilizzare strumenti digitali separati – se disponibili – spesso difficili da integrare nel suo sistema clinico. Con OPOH, invece, lo stesso medico potrà ricevere automaticamente, direttamente nella sua cartella clinica elettronica, raccomandazioni integrate e personalizzate, basate su evidenze scientifiche aggiornate. Questo permetterà decisioni tempestive ed efficaci, migliorando il percorso di cura del paziente.

OPOH rappresenta un cambio di paradigma nel modo di concepire la medicina del futuro. Con questo progetto puntiamo a colmare in modo concreto e strutturale la distanza tra laboratorio e corsia, favorendo un trasferimento rapido ed efficace dell’innovazione scientifica nella pratica clinica quotidiana” ha sottolineato Fabio Momola, Executive Vice-President di Engineering. “Rappresenta un’opportunità concreta per medici e pazienti: i medici potranno contare su raccomandazioni integrate e personalizzate, basate sull’intera storia clinica e terapeutica del paziente che al contempo beneficeranno di percorsi di cura su misura, più efficaci, aggiornati e fondati sulle migliori evidenze disponibili. Tutto questo sarà reso possibile anche grazie a solide collaborazioni con stakeholder nazionali ed europei, tra cui ospedali, istituzioni pubbliche e associazioni di categoria che supporteranno le fasi di validazione e promozione, oltre a università e centri di ricerca che ci affiancheranno nel superamento delle sfide tecnologiche e cliniche di questo progetto trasformativo”.

L’IPCEI Tech4Cure si distingue per l’importante ruolo di PMI altamente specializzate nello sviluppo di CDS. In questo contesto, Engineering mira a promuovere una stretta sinergia con queste realtà, affinché siano le prime ad adottare e alimentare l’ecosistema OPOH, rendendolo uno strumento realmente abilitante per tutto il sistema sanitario europeo.

L’ecosistema includerà anche un framework open source che consentirà a ricercatori, sviluppatori e aziende di creare nuovi moduli CDS in modo semplice ed efficiente, alimentando un circolo virtuoso di condivisione e aggiornamento continuo delle conoscenze mediche.

Infine, lo sviluppo di un portale online fungerà da marketplace clinico digitale dove professionisti sanitari e strutture ospedaliere potranno accedere ai moduli CDS già certificati e pronti all’uso, consentendo un immediato trasferimento della conoscenza scientifica dalla ricerca alla pratica clinica.

Il progetto svilupperà anche quattro applicazioni sanitarie, tutte compatibili con l’ecosistema OPOH:

  1. Healthcare Personalisation System – un sistema per i professionisti della salute per definire percorsi di cura personalizzati, integrando raccomandazioni CDS.
  2. Citizen’s App – un digital therapeutic per i pazienti, per seguire il proprio piano di cura personalizzato.
  3. Multi-omics Tool – uno strumento per genetisti e ricercatori, per l’analisi di dati genomici e molecolari, integrato con i sistemi clinici esistenti.
  4. Precision Population Health Tool – un’applicazione per i decisori politici, utile a definire e monitorare politiche sanitarie basate su dati di precisione e CDS.

OPOH è il secondo progetto IPCEI che vede coinvolta Engineering. Il Gruppo, infatti, sta lavorando a Ipcei Next generation cloud infrastructure and services (IPCEI-CIS), progetto di politica digitale e industriale dell’Unione Europea che ha l’obiettivo di creare un’infrastruttura cloud to edge sovrana in linea con i valori degli Stati membri. In quest’ambito, sta sviluppando AVANT, una suite di soluzioni software che sfrutta la potenza del Digital Twin (DT) in vari settori, tra i quali quello manifatturiero, energetico, sanitario, del patrimonio culturale e dei servizi urbani.

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