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Digital Product Passport: Catena-X e OPC Foundation insieme per la standardizzazione dei dati


L’associazione Catena-X Automotive Network e la OPC Foundation hanno formalizzato una collaborazione strategica con lo scopo di semplificare la condivisione dei dati nel settore manifatturiero e creare un’infrastruttura tecnologica e di governance in grado di supportare le imprese nell’adozione del Passaporto Digitale di Prodotto (Digital Product Passport, DPP), il cui impiego diventerà obbligatorio nell’Unione Europea a partire dal 2027.

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L’iniziativa unisce due ecosistemi tecnologici distinti ma complementari con lo scopo di rispondere a una precisa esigenza normativa e di mercato: garantire un flusso di informazioni affidabili, leggibili dalle macchine e sicure lungo l’intera catena del valore.

Digital Product Passport: il contesto normativo e la sfida dell’interoperabilità

L’introduzione del Digital Product Passport rappresenta una delle iniziative più significative nel quadro delle politiche europee per la sostenibilità e l’economia circolare. Il Regolamento sulla Progettazione Ecocompatibile dei Prodotti Sostenibili (ESPR) impone alle aziende di tracciare e rendere disponibili informazioni dettagliate sull’intero ciclo di vita di un prodotto, dalla provenienza delle materie prime ai processi di produzione, fino alle modalità di riciclo e smaltimento. L’obiettivo è fornire a consumatori, operatori economici e autorità di regolamentazione una trasparenza senza precedenti, promuovendo scelte più consapevoli e modelli di business più sostenibili.

La sua implementazione presenta però notevoli complessità tecniche. I dati necessari sono oggi frammentati in innumerevoli sistemi informativi proprietari, distribuiti tra migliaia di aziende diverse che compongono le catene di fornitura globali. La mancanza di un linguaggio comune e di un’architettura condivisa per lo scambio di queste informazioni costituisce il principale ostacolo alla conformità normativa e alla creazione di valore da questi dati. È in questo scenario che la collaborazione tra Catena-X e OPC Foundation assume un’importanza strategica, proponendo un modello per superare la frammentazione e l’incompatibilità dei sistemi.

Due ecosistemi complementari

Questa alleanza è particolarmente importante vista la natura complementare dei due ecosistemi. Catena-X si è affermata come il primo data space collaborativo e aperto per l’industria automobilistica, fornendo un’infrastruttura basata su cloud e un framework di governance per la condivisione sovrana e standardizzata dei dati.

La OPC Foundation è l’ente che governa lo standard OPC UA (Open Platform Communications Unified Architecture), oggi riconosciuto a livello globale come il protocollo di riferimento per l’interoperabilità sicura e semanticamente arricchita a livello di produzione industriale (shopfloor).

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Catena-X: la governance dei dati per l’automotive

Nata nel 2021, Catena-X ha sviluppato un modello per lo scambio di dati che non richiede la centralizzazione delle informazioni, ma permette ai singoli attori di mantenere il controllo sui propri asset informativi, garantendo la sovranità dei dati. L’associazione fornisce modelli semantici e componenti infrastrutturali interoperabili che consentono a un’azienda di connettersi e scambiare informazioni con i propri partner in modo sicuro e standardizzato. Il suo approccio è considerato un riferimento per le iniziative Manufacturing-X, che mirano a estendere il concetto di data space ad altri settori industriali.

OPC UA: il linguaggio comune della fabbrica

OPC UA opera a un livello diverso: è lo standard che permette a macchine, sensori e sistemi di controllo di diversi produttori di comunicare tra loro in modo affidabile e sicuro all’interno di un impianto produttivo. La sua capacità di modellare le informazioni, aggiungendo contesto e significato ai dati grezzi, lo rende la base ideale per raccogliere dati di produzione accurati e standardizzati, che sono il punto di partenza per la creazione di un Passaporto Digitale di Prodotto.

I pilastri della collaborazione strategica

L’accordo tra le due entità si fonda su quattro aree di cooperazione principali, pensate per costruire un ponte solido tra il mondo della produzione (OT) e quello dei dati aziendali e interaziendali (IT).

Il primo pilastro è l’integrazione semantica. L’obiettivo è combinare i modelli informativi di OPC UA con i template semantici di Catena-X per creare un repository completo di modelli interoperabili e leggibili dalle macchine. Questo “dizionario comune” consentirà, ad esempio, di generare automaticamente porzioni significative del DPP direttamente dai dati provenienti dalle linee di produzione.

La collaborazione prevede poi lo sviluppo congiunto di implementazioni di riferimento open source al fine di rendere più semplice e meno costoso per le aziende integrare i loro sistemi basati su OPC UA nell’ecosistema di dati di Catena-X.

Un altro punto fondamentale è l’allineamento delle architetture di riferimento, in particolare tra l’iniziativa Cloud della OPC Foundation e l’architettura di Catena-X, per garantire un’implementazione fluida dei flussi di dati dallo shopfloor alla supply chain.

Da ultimo l’iniziativa mira a consentire all’intero ecosistema industriale di sfruttare gli investimenti già effettuati in infrastrutture OPC UA per soddisfare i nuovi requisiti normativi, accelerando i tempi di adeguamento.

Verso un’economia dei dati industriale e sostenibile

Come sottolineato da Oliver Ganser, presidente del consiglio di amministrazione di Catena-X, questa collaborazione trasforma l’informazione standardizzata in valore condiviso tra le aziende, ponendo le basi per catene di dati end-to-end su larga scala.

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Stefan Hoppe, presidente della OPC Foundation, ha ribadito come l’unione di uno standard di interoperabilità consolidato con un’iniziativa pionieristica di data space offra alle imprese un percorso pratico per la digitalizzazione.

L’alleanza offrirà una soluzione tecnica per il Digital Product Passport e un modello scalabile per la creazione di un’economia dei dati industriale che sia federata, sicura e orientata alla sostenibilità. Abilitando una tracciabilità affidabile e granulare, si aprono nuove opportunità per l’ottimizzazione delle risorse, la resilienza delle catene di fornitura e lo sviluppo di nuovi modelli di business basati sull’economia circolare, ben oltre i confini del solo settore automobilistico.



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