Bonus psicologo 2025
RIAPRE LA PROCEDURA PER PRESENTARE LE DOMANDE
Con il messaggio Inps del 11 agosto scorso, n. 2460, l’Istituto di previdenza ha comunicato che, dal 15 settembre al 14 novembre, è possibile presentare la domanda per usufruire del Bonus psicologo per l’anno 2025
Il Bonus psicologo – si ricorda – consiste in un contributo appositamente erogato per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia a favore di cittadini che vivono condizioni di depressione, ansia, stress e fragilità psicologica.
La domanda deve essere inoltrata esclusivamente in via telematica attraverso il servizio dedicato, ovvero accedendo alla funzione “Contributo sessioni psicoterapia” e selezionando “Contributo sessioni psicoterapia domande 2025”.
Per poter essere ammessi a fruire del beneficio di cui si tratta, al momento dell’inoltro dell’istanza, il richiedente deve essere in possesso di un Isee valido e di valore non superiore a 50mila euro.
Requisiti e controlli
DECONTRIBUZIONE SUD PMI
La Legge di bilancio 2025 ha confermato anche per il 2025 la Decontribuzione Sud sebbene con un importante restyling. Con l’obbiettivo invariato di promuovere l’occupazione a tempo indeterminato nelle Regioni del Sud Italia, la manovra ha introdotto due distinte agevolazioni, una per le grandi aziende (sottoposta ad autorizzazione Ue e incremento occupazionale netto) l’altra per le micro e piccole medie imprese.
Per quest’ ultime, ai sensi dell’ art. 1, comma da 406 a 412 della Legge 30 dicembre 2024, n. 207, è previsto un esonero dal versamento dei contributi previdenziali, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’Inail, per tutti i rapporti di lavoro a tempo indeterminato, applicabile ai contratti in essere nell’anno precedente, purché a tempo indeterminato e a condizione che la sede di lavoro sia collocata nelle Regioni Abruzzo , Molise , Campania , Basilicata , Sicilia , Puglia , Calabria e Sardegna ( L’Istituto di previdenza ha illustralo la disciplina della nuova decontribuzione con la circolare Inps del 30 gennaio 2025, n. 32
Con il recente messaggio Inps del 30 luglio scorso, n. 2398, l’Ente previdenziale si è soffermato sulla qualifica di piccola e media impresa ai sensi dell’allegato I al Reg. (Ue) 2014/651. Nel messaggio viene ricordato che la definizione fornita agli articoli 1 e 2 del Regolamento prende in considerazione tre requisiti per qualificare l’impresa:
– il calcolo del numero dei dipendenti effettivi (meno di 250 occupati);
– il fatturato annuo (non superiore a 50 milioni di euro);
– il totale di bilancio annuo (non superiore a 43 milioni di euro, in alternativa al fatturato).
A tal fine, è stata rilasciata una apposita funzionalità all’interno delle denunce mensili volta a verificare la forza lavoro mese per mese e a inibire, in via prudenziale, la possibilità di inviare la denuncia contributiva con la valorizzazione della “Decontribuzione Sud Pmi” al superamento della soglia.
Tuttavia, considerato che per calcolare gli effettivi e gli importi finanziari bisogna tenere in considerazione l’ultimo esercizio contabile chiuso ed effettuare il calcolo su base annua, tale controllo può essere superato dall’utente che ritiene di rientrare nell’ambito di legittima applicazione della misura.
In questo caso, l’Istituto precisa che è onere dell’utente fornire, su espressa richiesta, la documentazione probante relativa al rispetto delle soglie dimensionali annue e di fatturato o di bilancio.
Inps mobile
LE NOVITA’ SULL’APP
Nata nel 2011, Inps Mobile è stata migliorata con sempre maggiori funzionalità e strumenti per lavoratori, pensionati, disoccupati, inoccupati, lavoratori sospesi e famiglie.
Diverse sono le implementazioni, grafiche e tecniche, che negli anni hanno reso l’app uno strumento molto semplice da usare, versatile e sempre più personalizzabile, fino all’ultima versione 4.0, rilasciata a fine 2024, che ha introdotto un’interfaccia completamente rinnovata per assicurare un’esperienza d’uso in linea con le app di maggior utilizzo.
Disponibile su ogni dispositivo, Inps Mobile permette di:
impostare un’esperienza personalizzata;
prenotare appuntamenti;
ricevere notifiche relativi ai servizi.
Ai già numerosi servizi disponibili sull’app, si è recentemente aggiunto il “Portale Prestazioni Welfare” che permette di:
consultare domande: gli utenti possono consultare tutte le domande presentate per partecipare ai bandi di concorso, verificando lo stato di lavorazione della pratica;
consultare bandi in corso: è possibile visualizzare i bandi per cui è ancora permesso presentare la domanda di partecipazione e, se previste, le relative integrazioni.
Il nuovo servizio integra quindi, all’interno di Inps Mobile, le funzioni che erano precedentemente disponibili nell’app dedicata “Inps Welfare – Gdp”.
Quest’ultima, dal mese di agosto, non è pertanto più disponibile sugli store.
Previdenza
QUANDO ANDARE IN PENSIONE: I REQUISITI PREVISTI PER IL 2025
Nel corso degli anni si sono infatti susseguite numerose leggi, riforme, eccezioni, ecc. che difatti hanno cambiato più volte le regole del gioco. Questi, di seguito riepilogati in breve, i requisiti attualmente previsti per le diverse prestazioni pensionistiche vigenti
Età e contributi
La data di pensionamento in Italia dipende principalmente da due fattori: l’età anagrafica e gli anni di contributi versati. La legge italiana prevede un sistema pensionistico contributivo, cioè un sistema nel quale l’assegno pensionistico è strettamente legato ai contributi che risultano accreditati durante la vita lavorativa.
Pensione di vecchiaia
Nel 2025, l’età pensionabile in Italia si attesta a 67 anni. Quindi tutti coloro che abbiano già compiuto o compiranno i 67 anni nel corso dell’anno e abbiano corrisposto almeno 20 anni di contributi hanno diritto a ricevere il trattamento pensionistico. L’elemento anagrafico potrebbe tuttavia nel corso degli anni subire delle modifiche essendo espressamente connesso all’aspettativa di vita.
Pensione anticipata
La normativa italiana prefigura inoltre una serie di opzioni (confermate anche per l’anno in corso dalla Legge di Bilancio 2025) che permettono una pensione anticipata. I requisiti sono vari e possono essere legati al lavoro svolto, alla condizione sociale, ai contributi versati, ecc. Di base è prevista la possibilità di accedere alla pensione anticipata, a prescindere dall’età anagrafica, con un’anzianità contributiva di 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne.
Per i lavoratori che abbiano iniziato a lavorare a partire dal 1996, quindi con un sistema contributivo puro, invece il pensionamento anticipato è stabilito dal compimento del 64esimo anno di età, con 20 anni di contributi (l’assegno pensionistico deve essere almeno tre volte l’assegno sociale ed è fissato un tetto pari a cinque volte il minimo). Una delle novità maggiori introdotte dalla Legge di Bilancio 2025, configura proprio per questo caso, la possibilità di cumulare i contributi previdenziali e quelli versati al fondo pensione per raggiungere l’importo necessario.
Quota 103
Quota 103 prevede che con 62 anni di età e 41 anni di contributi si possa accedere alla pensione anticipata, con un calcolo interamente contributivo. Fino al raggiungimento della pensione di vecchiaia (67 anni) l’assegno non potrà superare l’importo pari a quattro volte la pensione minima e non si potranno cumulare redditi da lavoro dipendente o autonomo.
Opzione donna
Opzione donna prefigura la possibilità, riservata alle lavoratrici licenziate o dipendenti di aziende in crisi, caregiver di familiari disabili, o invalide almeno al 74%, di andare in pensione anticipata con 61 anni di età (un anno in meno per ogni figlio, per un massimo di due anni) e almeno 35 anni di contributi.
Ape sociale
L’Ape sociale è un’indennità, a carico dello Stato, rivolta a particolari categorie di lavoratori per accompagnarli al raggiungimento della pensione di vecchiaia. Ne possono usufruire disoccupati, caregiver di familiari con disabilità, soggetti con invalidità almeno al 74% o persone che svolgono lavori gravosi. In questo caso, si può anticipare il pensionamento nel 2025 se si sono raggiunti i 63 anni e 5 mesi di età e i 30 anni di contributi che salgono a 36 per i lavori gravosi. L’assegno non può superare i 1.500 euro mensili fino al raggiungimento di 67 anni di età.
Al netto di tutti questi strumenti, in ogni caso, una certezza prevale: in un contesto molto sfidante per il sistema di welfare, sarà sempre più importante ricorrere pure alla previdenza integrativa.
La consapevolezza della sua importanza è fondamentale, soprattutto per le giovani generazioni, che devono affrontare un panorama previdenziale in continua evoluzione.
Allerta dell’Istituto
TRUFFE CON SMS INAIL NON VERITIERI
Si è di recente riscontrato un invio massivo di Sms con falso mittente “Inail” contenenti link cliccabili che rimandano a siti non sicuri.
Si tratta di tentativi di phishing e frodi informatiche. Al riguardo, l’istituto precisa che Inail manda Sms contenenti link che rimandano solo a contenuti informativi presenti nel proprio portale o nei propri servizi online il cui accesso è consentito previa autenticazione.
Mai – sottolinea espressamente l’Ente assicuratore – Inail chiede esplicitamente dati personali o bancari degli utenti. E ricorda, inoltre, che è possibile contattare i propri canali di assistenza in caso di Sms sospetti.
Inps
IL PORTALE DEI PAGAMENTI
Il Portale dei Pagamenti offre un punto unico dove è possibile trovare i servizi abilitati al pagamento al fine di semplificare il rapporto con i cittadini e, allo stesso tempo, evitare code agli sportelli.
È possibile:
eseguire il pagamento dei bollettini utilizzando il Pagamento online pagoPA;
visualizzare e stampare gli Avvisi di Pagamento pagoPA;
visualizzare e stampare le ricevute dei pagamenti effettuati;
avere notizie e aggiornamenti sulle nuove modalità di pagamento.
Tramite il menu interno al portale si può selezionare il servizio di interesse, a cui si può accedere solo dopo una corretta autenticazione.
A chi è rivolto
Il portale è dedicato agli utenti Inps che scelgono il pagamento o l’acquisto online.
Carlo Pareto
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