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Il tempo libero in 156 imprese


Ottantesima posizione su 105. Dopo Fermo e appena un passo avanti rispetto a Matera e Campobasso. E’ questa la foto del “Polesine del tempo libero” che emerge dall’analisi di Unioncamere-InfoCamere su dati Movimprese, sulle attività impegnate in settori che spaziano dalle esperienze outdoor alla vita notturna, dai grandi eventi alle attrazioni locali.

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Lo studio è basato sul numero di imprese attive per settore registrate in provincia nei vari settori di intrattenimento e ovviamente risente anche delle caratteristiche demografiche oltre che geofisiche del territorio. Guardando alla provincia di Rovigo, che come è tristemente noto è un territorio scarsamente abitato e con una popolazione prevalentemente anziana, le realtà imprenditoriali legate a quello che viene individuato da Unioncamere come il comparto del “tempo libero” sono in tutto 156. Fra tutte le province venete, solo Belluno fa peggio, addirittura in quintultima posizione su scala nazionale con appena 65 attività fra quelle considerate, ma probabilmente manca tutto il settore di attività legato alla neve. In testa alla classifica regionale c’è Padova, 21esima in quella nazionale, che conta 516 imprese, subito seguita in entrambe le classifiche da Verona con 505, mentre Venezia e Treviso, rispettivamente in 25esima e 26esima posizione, hanno 497 e 472 aziende, Vicenza è 28esima con 433.

Guardando alla realtà polesana e alle attività per singolo settore, va fatta una premessa importante, ovvero che nel numero complessivo si considerano le singole imprese e non i numeri delle attività e ci possono essere, come ci sono, aziende che controllano più attività oppure attività che hanno sì sede in provincia di Rovigo, ma la sede legale dell’azienda può essere in un’altra provincia. La prima attività considerata è quella dei centri fitness, con 23 aziende, mentre sono 25 quelle legate all’organizzazione di eventi sportivi e 8 legate ad altre attività sportive. Sono poi 5 i parchi di divertimento e parchi tematici, 13 le sale da ballo, 32 le sale giochi e 40 le “altre attività di intrattenimento e divertimento”. Ultime ma non ultime, le aziende che gestiscono stabilimenti balneari, che sono 10. E qui subito qualcuno potrebbe storcere il naso pensando al numero di bagni che a spanne sono molti di più. Ma, appunto, ci sono aziende che controllano più stabilimenti, aziende con sede fuori provincia e altre aziende “multiformi” che magari hanno altro come prima attività.

La quota delle aziende del tempo libero del Polesine sul totale regionale è pari al 5,9%, perché in tutto il Veneto le attività legate al tempo libero censite da Unioncamere sono 2.644, delle quali 499 centri fitness, 681 legate all’organizzazione di eventi sportivi, 183 di altre attività sportive, 64 parchi di divertimento o tematici, 241 sale da ballo, 117 stabilimenti balneari, 254 sale giochi e 605 altre attività di intrattenimento e divertimento.

Sul piano territoriale, Unioncamere evidenzia che “Lombardia (5.599 imprese), Lazio (4.240) e Campania (4.076) dettano il passo. La Lombardia domina nello sport organizzato, il Lazio brilla nei centri di fitness e nelle attività collegate, mentre la Campania si impone nel panorama dell’intrattenimento”.

Nel dettaglio, nei centri di fitness la Lombardia è al primo posto con 1.133 attività (19,63%), seguita dal Lazio (550) e dalla Campania (529). Per quanto riguarda le organizzazioni sportive ed eventi, la Lombardia guida con 1.668 imprese (21,0%), davanti a Lazio (1.034) ed Emilia Romagna (856). Anche nelle altre attività sportive la Lombardia mantiene il primato con 382 attività (16,98%), seguita dal Lazio (279) e dalla Toscana (195).

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Passando ai parchi di divertimento e tematici, Lazio e Campania sono quasi appaiate con, rispettivamente, 103 e 102 strutture, mentre la Puglia segue con 90. Nelle discoteche e sale da ballo, la Lombardia è in testa con 496 imprese (15,33%), seguita dalla Toscana (329) e dall’Emilia Romagna (317). La gestione di stabilimenti balneari vede invece l’Emilia Romagna al vertice con 1.048 attività (14,25%), davanti a Toscana (918) e Liguria (807).

Nel settore degli apparecchi di intrattenimento, sale giochi e simili, la Campania è nettamente prima con 661 imprese (16,59%), seguita da Sicilia (398) e Lombardia (485). Infine, nelle altre attività di intrattenimento e divertimento la Campania conferma la propria leadership con 1.217 attività (13,42%), davanti a Lombardia (1.159) e Sicilia (965).

Complessivamente, nota sempre Unioncamere “l’Italia del tempo libero è un mosaico di imprese che, tra sport, mare, cultura e divertimento, compongono un’offerta capillare e variegata. Secondo l’analisi di Unioncamere-InfoCamere su dati Movimprese, al 30 giugno 2025 si contano 41.451 attività impegnate in settori che spaziano dalle esperienze outdoor alla vita notturna, dai grandi eventi alle attrazioni locali. Il cuore del comparto batte soprattutto nelle attività legate all’intrattenimento e divertimento (dalle tradizionali giostre ai servizi di animazione di feste; passando per la gestione di altre attività più innovative come escape room, laser game, campi di airsoft e paintball) che con 9.068 imprese (21,9% del totale) guida la classifica nazionale. Seguono le organizzazioni sportive ed eventi con 7.944 attività (19,2%), segno del radicamento dello sport organizzato nella vita sociale e turistica del Paese, e la gestione di stabilimenti balneari con 7.352 imprese (17,7%), vero presidio dell’immaginario estivo lungo le coste dello stivale.

Appena sotto il podio si collocano i centri di fitness (5.771 attività, 13,9%), che intercettano la crescente domanda di benessere e forma fisica, e le discoteche e sale da ballo (3.236 imprese, 7,8%), che mantengono un ruolo di primo piano nella vita notturna e nell’intrattenimento urbano e turistico. Importante anche il contributo della gestione di apparecchi di intrattenimento (sale giochi, ecc.), che con 3.984 attività (9,6%) completano l’offerta ludica diffusa sul territorio. Seguono le altre attività sportive (2.250 imprese, 5,4%), che comprendono discipline e pratiche non inquadrate nei segmenti principali (ad esempio arbitri, giudici e cronometristi; autodromi, cinodromi, ippodromi e maneggi; riserve di pesca e di caccia sportive o attività connesse all’addestramento di animali per lo sport o l’intrattenimento), e i parchi di divertimento/tematici (1.039 strutture, 2,5%), attrazioni che uniscono spettacolo, tempo libero e valorizzazione delle risorse locali”.





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