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Lecco, ‘mismatch’: 161 lavoratori formati. Sforzo corale per far incontrare domanda e offerta


La parola ‘mismatch’, ormai diventata di uso comune, è spesso associata a ‘lavoro’ ed esprime la difficoltà di numerosi imprenditori lombardi che non riescono a trovare manodopera qualificata, o comunque personale con adeguate competenze per ricoprire le posizioni ricercate dalle loro aziende. Uno dei principali problemi che attanaglia anche il lecchese, con gli industriali (ma non solo) che a più riprese hanno sollevato il problema.
A questa criticità cerca di offrire una risposta concreta la misura Formazione Continua promossa da Regione Lombardia che si inserisce in modo strutturale nell’ambito delle Politiche Attive del Lavoro. L’obiettivo è proprio il contrasto al ‘mismatch’ tra domanda e offerta di competenze, sostenere la crescita occupazionale e accompagnare le persone nei momenti di transizione lavorativa. Nell’annualità 2024-2025, sono 9.883 i lavoratori formati sull’intero territorio lombardo, di cui 4.606 donne (pari al 46%) e 5.277 uomini (54%), grazie a un investimento regionale complessivo di 10.525.789 euro. Di questi 161 lecchesi (69 donne, 43%) in 47 imprese, con 176.000 euro erogati.
Regione Lombardia, nei fatti, promuove la formazione continua dei lavoratori, degli imprenditori e dei liberi professionisti per migliorare le competenze e sviluppare la competitività d’impresa. E’ finalizzata a favorire il riallineamento delle competenze, delle conoscenze e la valorizzazione del capitale umano, in considerazione delle profonde trasformazioni del mercato del lavoro e dell’evoluzione dei modelli organizzativi e di business.

“La misura Formazione Continua – chiarisce l’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro Simona Tironi – è uno degli strumenti più rappresentativi dell’impegno di Regione Lombardia per la valorizzazione delle competenze e agevolare l’occupabilità. Investire in formazione significa costruire il futuro economico e sociale dei nostri territori. Possiamo affrontare le sfide poste dalla transizione digitale, ecologica e demografica solo se mettiamo al centro la persona, sostenendone la crescita professionale con percorsi mirati, flessibili e rispondenti ai reali bisogni delle imprese”.
“Abbiamo compiuto – prosegue Tironi – una scelta chiara e convinta: promuovere una cultura della formazione permanente, coerente con i profondi cambiamenti del lavoro e capace di integrare politiche attive, orientamento e aggiornamento continuo. I risultati ottenuti dimostrano che la direzione intrapresa è quella giusta: lavoratori più qualificati, imprese più competitive, territori più resilienti”.
La misura Formazione Continua riaprirà a metà settembre.
L’approccio adottato da Regione Lombardia si distingue per la sua capacità di coniugare aggiornamento professionale, orientamento e inserimento lavorativo, con un’attenzione trasversale alle pari opportunità, come dimostra la significativa partecipazione femminile al programma.
“Formare – conclude l’assessore Tironi – significa dare un futuro. Alle persone, alle imprese, alla nostra Regione. E’ con questa visione che continuiamo a investire, consapevoli che la competitività lombarda passa dalla qualità delle competenze, dalla forza del lavoro e dalla capacità delle istituzioni di offrire risposte tempestive, concrete, efficaci”.

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Se la misura è Regionale, sul tema è “sul pezzo” anche la Provincia, attiva su più fronti a comunicare dalla raccolta dei dati sul fabbisogno delle aziende del nostro territorio, per improntare poi le azioni necessarie, come sottolineato dal consigliere delegato (anche) alla formazione, all’istruzione e ai centri per l’impiego Antonio Pasquini, consapevole di come il lecchese sia una delle aree in cui il ‘mismatch’ è sicuramente più importante. “Investire sul capitale umano significa investire sulle imprese” il punto di partenza. “Ritengo che un personale più formato è anche un beneficio per rendere le nostre realtà più competitive. La Provincia di Lecco già da tempo lavora in questa direzione, con la sottoscrizione del Patto territoriale per le competenze, l’orientamento e il lavoro”. Il riferimento è al progetto, con Villa Locatelli quale capofila, che vede la partecipazione di 15 partner e la presenza di una rete di sostegno di 21 attori territoriali. A luglio 2023 Regione Lombardia ha ammesso a finanziamento il Patto per un importo complessivo di 363.966,68 euro. Esso è finalizzato a diminuire il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro, con particolare riferimento ai settori meccanico, elettronico e del turismo/ristorazione. In tale contesto, nel corso del 2025, sono già stati realizzazione tre Job Days di presentazione dei corsi gratuiti professionalizzanti legati appunto ai campi trainanti dell’economia locale.
La finalità ultima è dotare il territorio lecchese di nuove competenze, indirizzando l’offerta formativa sulla base di un’approfondita analisi dei fabbisogni e offrendo ai cittadini e alle imprese nuovi servizi a supporto delle politiche attive del lavoro e della formazione.
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E se si parla di Orientamento, non si può non citare anche lo sforzo messo in campo, in sinergia con il territorio, giocando d’anticipo e rivolgendosi dunque ai più giovani, dall’Ufficio scolastico territoriale con il “provveditore” Adamo Castelnuovo e i suoi collaboratori. Non stupisce dunque che, come ci ha anticipato Raffaele Cesana, già a ottobre (il 3, alle 20.00 all’Auditorium della Camera di Commercio) sia in programma una serata informativa dedicata agli studenti (II e III Secondaria di Primo Grado) e alle loro famiglie per approfondire le specificità dei percorsi ITS e la filiera 4+2 (quadriennio + biennio specialistico), corsi introdotti proprio per andare incontro alle necessità di far incontrare domande e offerta.
In particolare verranno approfonditi i percorsi TVET (Technical and Vocational Education and Training) e, appunto, il legame con il mercato del lavoro, alla presenza anche dei dirigenti scolastici degli Istituti coinvolti che potranno così offrire ai presenti la loro testimonianza. Ricordando come gli ITS in Lombardia hanno un tasso di occupazione superiore all’85% (dati 2024), l’evento vuole dunque aiutare i ragazzi a orientarsi in maniera ancora più consapevole e informata tra le opzioni post Secondaria di Primo Grado con informazioni chiare e istituzionali.



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