La necessità di sviluppare un modello di economia sociale che rispondesse alle specificità del territorio e alle esigenze della comunità, nonché l’esigenza di superare l’atavica dicotomia tra sviluppo e competitività economica e coesione sociale, hanno portato la Città Metropolitana di Torino ad adottare un Piano per l’economia sociale. Dopo l’interessante caso di Bologna, si tratta della seconda Città metropolitana italiana a dotarsi di questo strumento, frutto anche della sollecitazione giunta con la Raccomandazione del Consiglio Europeo del 2023.
Nato grazie all’impulso nato dal basso attraverso la concertazione tra diversi attori e sviluppato con un lungo lavoro iniziato nei primi sei mesi del 2024 (ne avevamo già parlato qui), il Piano è stato recentemente presentato a Torino presso la Sala Panoramica della Città Metropolitana, con la partecipazione di Lucia Albano, Sottosegretaria di Stato al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Guido Bolatto, del Segretario Generale della Camera di Commercio di Torino, Michela Favaro, Vicesindaca della Città di Torino e altre figure di spicco della città.
Il percorso di sviluppo del Piano e gli attori coinvolti
Come è stato più volte sottolineato in sede di presentazione, il lavoro che ha portato alla redazione del Piano, nonché alla sua approvazione, ha beneficiato del contributo attivo di diversi attori dell’economia sociale. In primis da attori del Terzo Settore dell’area metropolitana torinese, ma anche grazie a consultazione e concertazione tra Camera di Commercio, Torino Social Impact, Città Metropolitana, mondo dell’imprenditoria, centrali cooperative, organismi sindacali e università. Si è trattato di un processo articolato e complesso, iniziato con una fase di “ricerca” attraverso analisi delle documentazioni, interviste e mappatura di best practice, oltre che la definizione degli obiettivi successivamente approfonditi e rifiniti in occasione di un evento che, attraverso cinque tavoli di lavoro, ha condotto all’individuazione di leve strategiche e azioni concrete, fino ad una fase di consultazioni online. Le tappe che hanno portato all’elaborazione del Piano, raccontante in sede di presentazione, testimoniano la consistenza di un lavoro sicuramente ambizioso, di cui bisognerà attendere l’implementazione per capire quali tra le tante azioni proposte avranno la priorità e di quali piste di lavoro la Città metropolitana e la Camera di Commercio vorranno effettivamente occuparsi.
Il ruolo dell’amministrazione pubblica
L’elaborazione del Piano non ha potuto prescindere da una forte collaborazione tra settore pubblico e settore privato e da partnership multi-attore tra pubblico, privato e non profit, ritenute fondamentali dalla stessa amministrazione torinese per stimolare l’innovazione sociale e, allo stesso tempo, consentire di preservare il welfare territoriale. L’obiettivo dichiarato dell’amministrazione, in questo senso, è stato quello di lavorare strenuamente per portare ai livelli minimi l’esclusione sociale e lavorativa, scommettendo su livelli di crescita che siano sostenibili per il territorio. Dunque, la collaborazione istituzionale è stata fondamentale per consentire che il percorso di redazione del Piano avesse una guida salda e affinché i contenuti convergessero intorno alle tematiche ritenuti più salienti su tutto il territorio metropolitano.
Le specificità del Piano torinese
L’elaborazione del Piano è stata volta a rimarcare la centralità dell’economia sociale, al fine di lavorare su modelli di imprenditoria sociale e finanza di impatto che possano essere forieri di impatto sociale all’interno di un territorio sorprendentemente vasto e variegato. La vision del Piano non si riduce alle organizzazioni dell’economia sociale, ma propone quello dell’economia sociale come un tema di una politica industriale, ispirato a collaborazione e innovazione, con un’attenzione particolare al contributo attivo delle nuove generazioni. Questo approccio multi-attore si è tradotto nella stessa struttura del Piano, avente un orizzonte temporale di cinque anni e articolato su sei aree tematiche – governance e partnership; social procurement; finanza a impatto sociale; inclusione sociale e lavorativa; connessioni fisiche e digitali; formazione continua – e due tematiche trasversali – misurazione di impatto e comunicazione.
Il ruolo delle nuove generazioni nello sviluppo dell’economia sociale
Come sottolineato dagli esponenti di cooperative, imprese sociali e associazioni intervenute nel corso della presentazione, un punto di riferimento imprescindibile per lo sviluppo dell’economia sociale risiede nella capacità trasformativa delle nuove generazioni, in grado di dare risposte concrete ai bisogni dei territori, purché sia data loro la possibilità di partecipare alla pianificazione strategica dei progetti. In maniera lungimirante, durante la presentazione, si è insistito sull’opportunità che il Piano per l’economia sociale possa divenire uno spazio aperto per i giovani, costituendo un modello che generi valore e innovazione sociale a partire dalla fiducia verso le nuove generazioni e proponendo una contaminazione positiva intergenerazionale.
Prospettive di lungo termine e sfide aperte
L’iniziativa torinese, dunque, presenta una prospettiva di sviluppo economico e sociale di medio-lungo termine che conferisce centralità a tutti i soggetti che perseguono come finalità la creazione di valore e impatto sociale, spronando la responsabilità istituzionale rispetto all’attivazione di processi innovativi e coinvolgendo le nuove generazioni in un’operazione sistemica di rinnovamento e ripensamento dell’economia tradizionale per andare verso un modello attento alle persone e all’ambiente. La sfida ora sarà quella di implementare un piano così ambizioso, le cui molteplici azioni di intervento dovranno necessariamente scontrarsi con la disponibilità delle risorse. L’auspicio è che la scommessa di un Piano di così ampio respiro possa presto tradursi in crescita sostenibile e duratura.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link