Il Pnrr non è solo una partita tra Roma e Bruxelles, ma è anche una corsa tra le Regioni italiane per trasformare i miliardi di euro stanziati in nuove opere e migliori servizi.
Riguardo al Pnrr la geografia della spesa dice molto in merito alle capacità amministrative locali, delle priorità politiche e della prontezza progettuale. E non tutte le Regioni viaggiano alla stessa velocità. I dati che seguono sono tratti dall’ultimo Monitoraggio del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Pnrr, Regioni sul podio
In valori assoluti, le prime tre Regioni per spesa sono Lombardia, Campania e Veneto.
La Lombardia ha speso 17 miliardi di euro per 44.533 progetti. La locomotiva economica d’Italia conferma il primato anche nella gestione del Pnrr. Milano e la sua area metropolitana trainano su mobilità sostenibile, digitalizzazione e interventi sanitari, ma anche i piccoli Comuni lombardi hanno intercettato fondi per scuole, impianti sportivi e rigenerazione urbana.
La Campania ha speso 13,03 miliardi per 26.535 progetti. La regione è il motore del Sud in termini assoluti. Le grandi città (Napoli, Salerno, Caserta) assorbono risorse per trasporti e riqualificazione urbana, ma un peso importante lo hanno anche le opere idriche e la messa in sicurezza del territorio.
Il Veneto ha speso 11,77 miliardi per 26.793 progetti. La Regione ha puntato su scuole, trasporti locali e digitalizzazione della pubblica amministrazione. Venezia e Verona catalizzano interventi di rilevanza nazionale.
Le Regioni che “inseguono” sul Pnrr
Il Lazio ha speso 11,66 miliardi per 21.462 progetti. La Regione ha beneficiato di una forte concentrazione di progetti infrastrutturali, digitalizzazione e interventi nella sanità. Roma Capitale, grazie a bandi rapidi e cantieri già avviati, ha dato una spinta significativa.
La Sicilia ha speso 11,27 miliardi per 22.462 progetti. Il dato è notevole considerando le difficoltà logistiche e burocratiche storiche dell’Isola. Molti fondi sono stati impegnati in infrastrutture idriche, portuali e in interventi di rigenerazione urbana nei centri medi.
L’Emilia-Romagna ha speso 9,9 miliardi per 22.334 progetti. La Regione ha speso molto per messa in sicurezza del territorio (post-alluvioni), sanità e mobilità sostenibile. Bologna è un hub centrale per i progetti digitali e di innovazione.
Pnrr, Regioni “di mezzo”
Il Piemonte ha speso 9,6 miliardi per 24.076 progetti, soprattutto per investimenti su ferrovie, rigenerazione urbana e ricerca. Torino guida i progetti legati alla mobilità green e alle aree industriali in riconversione.
La Puglia ha speso 9,43 miliardi per 19.601 progetti. Pur con meno progetti rispetto a Regioni simili per popolazione, la Puglia ha canalizzato molti fondi su infrastrutture idriche, energia rinnovabile e valorizzazione turistica.
La Toscana ha speso 6,98 miliardi per 17.244 progetti. Gli interventi riguardano soprattutto scuole, ospedali e rigenerazione urbana. Firenze e Pisa protagoniste nelle missioni di cultura e ricerca.
La Calabria ha speso 6,25 miliardi per 13.059 progetti: tra le Regioni con più gap infrastrutturale, la Calabria punta su strade, reti idriche e interventi nei piccoli Comuni. L’avanzamento è significativo in rapporto alla capacità amministrativa di partenza.
La Liguria ha speso 5,1 miliardi per 5.682 progetti. Genova catalizza risorse per porti, mobilità e riqualificazione urbana. Relativamente pochi progetti ma di grande valore economico.
La Sardegna ha speso 4,57 miliardi per 10.118 progetti, dalla transizione energetica all’efficientamento degli edifici pubblici, fino alle opere idriche. La dispersione territoriale resta una sfida per l’attuazione.
Le Marche hanno speso 3,34 miliardi per 8.242 progetti. Molti interventi su scuole, sanità territoriale e viabilità interna. La regione sta puntando su progetti capillari nei centri medi e piccoli.
L’Abruzzo ha speso 3,3 miliardi per 8.693 progetti. Fondi concentrati sulla messa in sicurezza antisismica, infrastrutture stradali e rigenerazione urbana.
Le ultime della classifica
Il Friuli-Venezia Giulia ha speso 2,44 miliardi per 6.180 progetti, puntando su mobilità transfrontaliera, porti e digitalizzazione amministrativa.
Il Trentino–Alto Adige ha speso 2,38 miliardi per 9.546 progetti. Buona distribuzione tra scuole, ospedali e infrastrutture alpine, con attenzione alla sostenibilità ambientale.
La Basilicata ha speso 2,29 miliardi per 5.192 progetti. Molti gli interventi su reti idriche e rigenerazione urbana nei piccoli Comuni, ma la capacità di spesa resta limitata.
L’Umbria ha speso 2,29 miliardi per 4.990 progetti. Risorse impiegate in gran parte per scuole, ospedali e cultura, con progetti diffusi nelle aree interne.
Il Molise ha speso 1,87 miliardi per 3.255 progetti. La Regione è piccola, ma con diversi interventi su infrastrutture stradali e scolastiche. Restano margini di accelerazione.
La Valle d’Aosta ha speso 0,59 miliardi per 1.017 progetti. La più piccola per popolazione e risorse, con interventi mirati su sanità, scuole e viabilità montana.
La classifica delle Regioni che hanno speso più soldi del Pnrr
A livello nazionale, nell’ambito del Pnrr sono stati realizzati 298.619 progetti per una spesa complessiva di 145,7 miliardi di euro.
Qui sotto la classifica delle Regioni che hanno speso di più:
1. Lombardia – 17 miliardi per 44.533 progetti;
2. Campania – 13,03 miliardi per 26.535 progetti;
3. Veneto – 11,77 miliardi per 26.793 progetti;
4. Lazio – 11,66 miliardi per 21.462 progetti;
5. Sicilia – 11,27 miliardi per 22.462 progetti;
6. Emilia-Romagna – 9,9 miliardi per 22.334 progetti;
7. Piemonte – 9,6 miliardi per 24.076 progetti;
8. Puglia – 9,43 miliardi per 19.601 progetti;
9. Toscana – 6,98 miliardi per 17.244 progetti;
10. Calabria – 6,25 miliardi per 13.059 progetti;
11. Liguria – 5,1 miliardi per 5.682 progetti;
12. Sardegna – 4,57 miliardi per 10.118 progetti;
13. Marche – 3,34 miliardi per 8.242 progetti;
14. Abruzzo – 3,3 miliardi per 8.693 progetti;
15. Friuli-Venezia Giulia – 2,44 miliardi per 6.180 progetti ;
16. Trentino–Alto Adige – 2,38 miliardi per 9.546 progetti;
17. Basilicata – 2,29 miliardi per 5.192 progetti;
18. Umbria – 2,29 miliardi per 4.990 progetti;
19. Molise – 1,87 miliardi per 3.255 progetti;
20. Valle d’Aosta – 0,59 miliardi per 1.017 progetti.
Pnrr e rischio rush finale su traguardi e obiettivi
Il problema, sottolineano i tecnici della Corte dei Conti, è che la corsa è tutt’altro che finita. Oltre il 60% dei fondi destinati alle Regioni deve ancora essere speso entro giugno 2026.
Come si legge nella relazione,
dall’avvio dell’attuazione del PNRR sono stati conseguiti un totale di 374 traguardi e obiettivi. Pertanto rimangono da raggiungere 240 traguardi e obiettivi previsti negli ultimi due semestri, di cui 177 sono relativi all’ultimo semestre con scadenza 30 giugno 2026.
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