Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

Fondo per la transizione industriale 2025, 134 milioni per l’efficienza energetica e la sostenibilità. Domande dal 17 settembre


Dal 17 settembre le imprese potranno presentare domanda per accedere al “Fondo per il sostegno alla transizione industriale”.

Prestito personale

Delibera veloce

 

Il Fondo, giunto alla sua terza edizione, mette a disposizione oltre 134 milioni di euro (euro 134.018.568,13) a valere sulle risorse del PNRR. Nello specifico, il Fondo mira al sostegno di programmi di investimento per la tutela ambientale a valere sulle risorse della missione M2C2-5.1 (“Sostegno al sistema di produzione per la transizione ecologica, le tecnologie a zero emissioni nette e la competitività e la resilienza delle catene di approvvigionamento strategiche”) che aveva uno stanziamento inziale di 400 milioni di euro.

L’apertura del terzo sportello è stata predisposta vista la necessità di assicurare il raggiungimento dei target e delle milestone previste dalla missione e dal sotto investimento, considerando che le risorse stanziate non sono state ancora del tutto utilizzate dalle imprese (266 milioni sono già stati assegnati e 134 appunto ancora no).

Fondo per la transizione industriale, a chi si rivolge

Le agevolazioni sono concesse a imprese, di qualsiasi dimensione e operanti sull’intero territorio nazionale, che, alla data di presentazione della domanda devono:

  • essere regolarmente costituite, iscritte e “attive” nel registro delle imprese
  • operare nel settore manifatturiero di cui alla sezione C della classificazione delle attività economiche ATECO 2007
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali
  • non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019
  • non rientrare tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea
  • aver restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero
  • essere in regola con le disposizioni vigenti in materia obblighi contributivi
  • non trovarsi in una delle situazioni di esclusione previste dall’art. 5, comma 2, del DM 21 ottobre 2022

Il 40% delle risorse è destinato al finanziamento di progetti da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Il 50% delle risorse è riservata alle imprese energivore (ovvero quelle inserite nell’elenco tenuto dalla Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali – CSEA, relativo alle imprese a forte consumo di energia ai sensi dell’articolo 19, comma 2, della legge 20 novembre 2017, n. 167).

La tua casa è in procedura esecutiva?

sospendi la procedura con la legge sul sovraindebitamento

 

Cosa finanzia

Le imprese possono accedere alle agevolazioni predisposte dal Fondo per il sostegno alla transizione industriale per finanziare programmi di investimento rivolti a una sola unità produttiva dell’impresa proponente.

Tali programmi devono perseguire almeno una delle seguenti finalità:

  • una maggiore efficienza energetica nell’esecuzione dell’attività d’impresa nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste al Titolo II del decreto direttoriale 23 dicembre 2024, e tenendo conto delle variazioni introdotte dal decreto direttoriale 18 luglio 2025
  • un uso efficiente delle risorse, attraverso una riduzione dell’utilizzo delle stesse anche tramite il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime e/o l’uso di materie prime riciclate nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste al Titolo III del decreto direttoriale 23 dicembre 2024, e tenendo conto delle variazioni introdotte dal decreto direttoriale 18 luglio 2025.

I programmi di investimento devono essere volti al perseguimento, in via esclusiva, di un miglioramento in termini di tutela ambientale dei processi aziendali.

Non sono ammessi interventi che determinano un aumento della capacità produttiva, fatti salvi gli aumenti derivanti da esigenze tecniche, qualora non superiori al 20% rispetto alla situazione precedente all’intervento

Per essere finanziabili, inoltre, i programmi devono:

  • essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di accesso al Fondo
  • prevedere spese complessive ammissibili di importo compreso tra 3 milioni di euro e 20 milioni di euro
  • essere realizzati entro 36 mesi dalla data di concessione del contributo (con una eventuale proroga del termine di ultimazione del programma non superiore a 12 mesi). Entro tale termine dovrà intervenire anche l’entrata in funzione e la piena operatività degli investimenti oggetto dei programmi di sviluppo agevolato
  • rispettare il divieto di doppio finanziamento, ai sensi dell’articolo 9 del Regolamento (UE) 2021/241 e successive modificazioni e integrazioni
  • non arrecare un danno significativo agli obiettivi ambientali, ai sensi dell’articolo 17 del Regolamento (UE) 2020/852 (DNSH) e successive modificazioni e integrazioni
  • risultare conformi alla normativa ambientale nazionale e unionale applicabile nonché a quanto prescritto dalla circolare MEF-RGS del 14 maggio 2024, n. 22, e alle relative schede tecniche applicabili.

Quali spese sono ammissibili

Sono ammissibili alle agevolazioni le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento, che riguardano:

  • suolo aziendale e relative sistemazioni (entro il 10% dell’investimento totale ammissibile)
  • opere murarie e assimilate (nel limite del 40% dell’investimento totale ammissibile e solo se funzionali agli obiettivi ambientali)
  • impianti e attrezzature varie di nuova fabbricazione
  • programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate.

La misura ammette, inoltre, le spese per la formazione del personale, in particolare quelle di esercizio relative a formatori e partecipanti, i costi dei servizi di consulenza e le spese di personale per i formatori stessi, purché connesse al progetto di formazione.

Fondo per il sostegno alla transizione industriale, le agevolazioni a disposizione delle imprese

Le agevolazioni sono concesse attraverso contributi a fondo perduto, con intensità che varia in base al progetto presentato e al punteggio, con maggiorazioni previste in alcuni casi.

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 

Per quanto riguarda i programmi di investimento volti all’efficientamento energetico (art.10, comma 1, lettera a del decreto direttoriale del 23 dicembre 2024), il contributo erogato è volto a coprire il 30% delle spese ammissibili (che riguardano non tutte le spese, ma unicamente quelle aggiuntive necessarie per raggiungere un livello di efficienza superiore), determinate attraverso un calcolo che prende in esame uno “scenario controfattuale”.

Questo significa che il costo del progetto viene confrontato con un “scenario di base”, cioè con l’investimento che l’azienda avrebbe fatto comunque, senza ricevere alcun aiuto. L’agevolazione copre solo la differenza di costo tra i due scenari. Questo confronto, deve essere realistico e deve tenere conto delle norme vigenti e delle condizioni di mercato.

La percentuale del contributo può essere maggiorata di 20 punti percentuali per le piccole imprese, 10 punti percentuali per le medie imprese, 15 punti percentuali per investimenti effettuati nelle zone a e 5 punti percentuali per investimenti effettuati nelle zone c.

Per quegli investimenti che rientrano nell’ambito di applicazione dell’art. 38 del regolamento GBER i costi agevolabili possono coincidere con i costi totali dell’investimento.

In questo caso, il contributo massimo concesso è a copertura del 15% delle spese ammissibili, con una maggiorazione di 10 punti percentuali per le piccole imprese, 5 punti percentuali per le medie imprese, 7,5 punti percentuali per investimenti effettuati nelle zone a e 2,5 punti percentuali per investimenti effettuati nelle zone c.

Gli interventi direttamente connessi al conseguimento di un livello più elevato di efficienza energetica degli edifici adibiti ad attività produttiva oggetto dell’investimento sono agevolati, altresì, nella forma del contributo a fondo perduto pari al 30% delle spese ammissibili.

Qualora l’investimento consista nell’installazione o nella sostituzione di un solo tipo di elemento edilizio secondo le definizioni dell’articolo 2, paragrafo 9, della direttiva 2010/31/UE, l’intensità di aiuto non può superare il 25% delle spese ammissibili.

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

In questo caso, si prevede una maggiorazione del 20% per le piccole imprese, 10% per le medie imprese, 15% per investimenti effettuati nelle zone a e 5% per investimenti effettuati nelle zone c.

L’intensità dell’aiuto può essere aumentata di ulteriori 15 punti percentuali qualora l’investimento determini un miglioramento della prestazione energetica dell’edificio misurata in energia primaria di almeno il 40% rispetto alla situazione precedente all’investimento.

Nel caso di investimenti volti a introdurre un cambiamento fondamentale nel processo produttivo, le agevolazioni sono concesse come contributo a fondo perduto.

L’intensità dell’aiuto dipende principalmente da dove si trova l’impresa e dalla sua dimensione. Per le aziende che operano nelle cosiddette “zone a” (indipendentemente dalla loro dimensione) e per le PMI nelle “zone c”, l’intensità del contributo è definita dalla Carta degli aiuti a finalità regionale.

Per le piccole e medie imprese che si trovano in altre aree del territorio nazionale, si applicano i limiti stabiliti dall’articolo 17 del Regolamento GBER. Le PMI possono comunque scegliere di applicare le disposizioni di questo articolo anche se si trovano nelle zone a e c.

Nel caso di investimenti legati alla produzione e allo stoccaggio di energia, l’ammontare del contributo è del:

Investi nel futuro

scopri le aste immobiliari

 

  • 45% delle spese ammissibili per chi investe nella produzione di energia da fonti rinnovabili (come sole, vento, idrogeno rinnovabile) o in sistemi di cogenerazione ad alto rendimento
  • 30% delle spese ammissibili per la realizzazione di impianti di stoccaggio dell’energia o per altri tipi di cogenerazione

Per le piccole imprese è prevista una maggiorazione di 20 punti percentuali, mentre per le medie imprese l’incremento è di 10 punti percentuali.

Modalità e termini di presentazione delle domande

La domanda di agevolazioni deve essere presentata esclusivamente in via elettronica, utilizzando la piattaforma informatica messa a disposizione nella competente sezione del sito internet dell’Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A. – Invitalia, soggetto gestore dell’intervento agevolativo.

Sarà possibile inviare le domande a partire dalle ore 12.00 del 17 settembre 2025 e fino alle ore 12.00 del 10 dicembre 2025, secondo le modalità definite all’articolo 4 del decreto 23 dicembre 2024.

Il soggetto gestore provvederà, in anticipo rispetto alla data di apertura, a rendere disponibili sul proprio sito lo schema per la domanda e la relativa documentazione da allegare.

Perizia asservata, a chi possono rivolgersi le imprese

Per poter presentare la domanda di agevolazioni, è obbligatorio allegare una relazione tecnica, redatta come perizia asseverata. Questo documento deve seguire un modello specifico reso disponibile online e può essere preparato da diverse figure professionali, a seconda delle finalità dell’investimento.

Può essere redatto da geologi, ingegneri o periti industriali iscritti ai rispettivi albi professionali, anche se fanno parte dell’organico dell’azienda richiedente.

In alternativa, la relazione può essere preparata da un Esperto in Gestione dell’Energia (EGE) o da una Società di Servizi Energetici (ESCO), a patto che siano entrambi certificati secondo le norme UNI CEI 11339 e UNI CEI 11352, da un organismo accreditato.

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

Infine, anche i legali rappresentanti delle aziende possono redigere la perizia, ma solo se l’investimento ricade all’interno di un sistema di gestione dell’energia già certificato secondo la norma UNI CEI EN ISO 50001 da un organismo accreditato.

Come vengono valutati i progetti

Le domande di agevolazione vengono valutate attraverso una procedura a graduatoria. Invitalia, l’ente gestore, assegna un punteggio a ciascun programma di investimento per creare una classifica che determina quali domande verranno esaminate per prime.

Il punteggio, che può arrivare fino a un massimo di 120 punti, si basa sui risultati ambientali attesi dal progetto, in particolare:

  • Risparmio energetico, fino a 40 punti
  • Produzione di energia da fonti rinnovabili, fino a 20 punti
  • Risparmio idrico, fino a 20 punti
  • Riduzione dei rifiuti, fino a 20 punti
  • Risparmio di materie prime, fino a 20 punti.

Questi calcoli si riferiscono ai 12 mesi precedenti la domanda e devono essere certificati nella perizia tecnica allegata.

Inoltre, il punteggio può essere aumentato da maggiorazioni che premiano pratiche virtuose, come il risparmio di materie prime critiche (+15%), il possesso di certificazioni ambientali (+5%), l’iscrizione all’elenco del rating di legalità (+3%) o la certificazione per la parità di genere (+2%).

In caso di parità di punteggio, verrà data priorità al progetto che richiede un contributo inferiore.

La graduatoria dei progetti ammessi al contributo sarà pubblicata entro 120 giorni dalla chiusura dello sportello.

Prestito personale

Delibera veloce

 

Le agevolazioni sono erogate dal Soggetto gestore in non più di quattro soluzioni, più l’ultima a saldo, in relazione a stati di avanzamento lavori (SAL) del progetto, per un importo almeno pari al 20% dei costi ammessi.

L’ultima erogazione a saldo avviene dopo un accertamento, anche tramite sopralluogo, dell’effettiva realizzazione del programma e del conseguimento degli obiettivi ambientali.

Qualora venga rilevato uno scostamento in diminuzione del punteggio attribuito superiore al 20%, si applica la revoca delle agevolazioni, totale se la variazione è uguale o superiore al 50%, o parziale se inferiore.

Il decreto

2-DD_FTI_III_Bando_09.07.2025_signed



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Vuoi acquistare in asta

Consulenza gratuita

 

Aste immobiliari

 il tuo prossimo grande affare ti aspetta!