Autotorino, la più grande catena italiana di punti vendita di auto nuove e usate, si è assicurata un finanziamento da 50 milioni di euro da Intesa Sanpaolo, attraverso la Divisione Banca dei Territori (si veda qui il comunicato stampa).
L’operazione rientra nell’impegno della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, guidata da Stefano Barrese, a supporto degli investimenti delle pmi collegati agli obiettivi del PNRR.
Le risorse finanziarie saranno dedicate allo sviluppo dimensionale di Autotorino attraverso investimenti in internazionalizzazione, sviluppo di programmi di welfare e formazione dei collaboratori, valorizzazione ed efficientamento della rete di vendita, compreso l’acquisto del prestigioso immobile in via Grosio, 9 a Milano, zona De Gasperi-Certosa, storica sede di un rivenditore Fiat, mossa avvenuta a fine maggio scorso (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo che l’edificio sarebbe dovuto essere trasformato in un centro commerciale con uffici e food court, ma le recenti inchieste sull’urbanistica hanno convinto il Comune di Milano a negare il permesso di costruire. Di conseguenza, il gruppo Risanamento (che aveva acquisito l’immobile nel 2006, acquistando la società che lo possedeva) attraverso la controllata Ri.Rental ha trovato un acquirente pronto a subentrare, appunto il gruppo Autotorino. Una cessione è avvenuta al prezzo di 26,1 milioni di euro, più Iva.
Stefano Martinalli, direttore generale e CFO: “Il piano di sviluppo aziendale 2025-2029 si fonda su tre pilastri: il consolidamento della rete di distribuzione in Italia con il portfolio brand in essere, la crescita su nuovi mercati esteri e l’attività di importazione di nuovi brand emergenti. Intesa Sanpaolo è partner bancario di eccellenza, il cui supporto ci conferma la bontà del nostro programma di sviluppo. L’investimento nello storico Motor Village di Milano consolida la presenza di Autotorino nel capoluogo lombardo e apre a nuove proposte di mercato per la mobilità dei clienti della città meneghina”.
Daniele Pastore, direttore regionale Lombardia Nord di Intesa Sanpaolo: “Per Intesa Sanpaolo è fondamentale promuovere e sostenere lo sviluppo di aziende dinamiche come Autotorino, che consentono di creare valore per l’economia reale e sociale delle comunità in cui operiamo. Siamo impegnati quotidianamente al fianco delle imprese del territorio per sostenerne gli investimenti in internazionalizzazione, innovazione e sostenibilità. Nel primo semestre di quest’anno abbiamo erogato 1,1 miliardi di euro per progetti di crescita e sviluppo delle PMI delle province di Bergamo, Como, Lecco, Sondrio e Varese”.
Fondato nel 1965 Autotorino, che celebra quest’anno il suo 60° anniversario, si distingue per l’attenzione alla qualità dei servizi offerti e per l’innovazione, orientandosi alla soddisfazione delle diverse esigenze di mobilità dei suoi clienti, sia privati che aziendali.
Autotorino, con 62 sedi e 2.000 collaboratori, è il dealer italiano di auto di riferimento nel settore con circa 73 mila veicoli (nuovi e usati) venduti nel 2024 e un fatturato 2024 di quasi 2,7 miliardi di euro (da 2,1 miliardi nel 2023 e 1,6 miliardi nel 2022), un ebitda di 124,7 milioni e un debito finanziario netto di 170 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Un risultato raggiunto anche a seguito di una serie di acquisizioni, come ricordato nell’inchiesta di BeBeez Magazine n. 24 del settembre 2024, Perché in concessionaria si gioca a Risiko.
Ricordiamo infatti che nel 2019 aveva comprato Autostar, il principale concessionario del Friuli, che prima di confluire in Autotorino fatturava più di 300 milioni di euro (si veda qui articolo di BeBeez). Due anni dopo è stata la volta della veronese Trivellato Auto srl, altro nome storico, società veneta specializzata nella rivendita di auto dei marchi Toyota e Lexus, che fino a quando è stata indipendente fatturava oltre 30 milioni di euro (si veda qui articolo di BeBeez). Nel 2023 è stata poi la volta di Mercedes Roma spa, titolare di sei punti vendita di auto con la Stella a tre punte nell’area della Capitale. Infine, nel maggio 2024 Autotorino è sbarcata all’estero, rilevando un’altra concessionaria Mercedes: quella di Varsavia, che nel 2023 ha venduto più di 3.000 veicoli tra nuovo e usato (si veda qui il comunicato stampa).
Acquisizioni supportate anche da emissioni di minibond, Ricordiamo che nel 2019 Autotorino aveva infatti quotato all’ExtraMot Pro 10 milioni di euro di minibond a scadenza 12 settembre 2026 e cedola 3% (si veda altro articolo di BeBeez). L’emissione ne seguiva un’altra da 6 milioni di euro, quotata nel febbraio 2017 con scadenza nel febbraio 2022 e cedola 5,20%. Quel minibond era stato interamente sottoscritto dal fondo Anthilia Bond Impresa Territorio, gestito da Anthilia Capital Partners sgr insieme a Banca Popolare di Sondrio e a Credito Valtellinese (si veda altro articolo di BeBeez).
Sul fronte del debito il gruppo si continua a dimostrare virtuoso: ad aprile 2023 il gruppo si è assicurato uno dei Credit Reputation Awards (CR Awards), il premio dedicato alle aziende che hanno saputo distinguersi maggiormente per puntualità verso il sistema bancario e finanziario durante l’intero 2022, di cui BeBeez è stato media partner (si veda altro articolo di BeBeez). E a proposito di rapporti con le banche, ricordiamo che nell’ottobre 2022 Autotorino ha firmato con Intesa Sanpaolo il primo accordo in assoluto per la ricessione dei crediti fiscali legati al Superbonus, a seguito della conversione in legge del Decreto Aiuti Bis, del valore fiscale di 200 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Autotorino è controllato dal presidente Plinio Vanini sia direttamente (al 10,43%) sia indirettamente, al 54,05%, attraverso Vanini Holding srl, di cui Plinio Vanini controlla il 90%, affiancato al 10% da Simonetta Murada, che a sua volta possiede un altro 10,45% direttamente. Seguono poi il direttore generale e cfo Stefano Martinalli (8,75%), Gerolamo e Luigi Malvestiti (con il 6,34% ciascuno), Marinella Folino (4,34%) e Viola e Mattia Vanini (con l’1,2% ciascuno). La società possiede poi azioni proprie per il 6,89% del capitale.
Autotorino e i suoi bond
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