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Con la circolare n. 19 del 30 luglio 2025, Assonime torna a esaminare in dettaglio la disciplina delle operazioni straordinarie transfrontaliere — trasformazioni, fusioni e scissioni — alla luce delle modifiche apportate dal Decreto Legislativo n. 88/2025, il cosiddetto Decreto Correttivo. Questo intervento normativo ha rivisitato e integrato il precedente D.Lgs. 19/2023, che aveva dato attuazione in Italia alla Direttiva (UE) 2019/2121, introducendo una disciplina armonizzata per le operazioni transfrontaliere nell’Unione.

La nuova circolare, che aggiorna e integra i contenuti della precedente n. 16/2023, si propone di chiarire il quadro normativo attualmente in vigore, alla luce delle recenti evoluzioni legislative e interpretative. In particolare, Assonime offre una lettura sistematica delle nuove disposizioni, analizzando non solo l’ambito applicativo e le finalità della riforma, ma anche le sue implicazioni operative e i riflessi sui diversi attori coinvolti — dalle imprese ai soci, dai lavoratori ai creditori.

Contesto normativo

La disciplina delle operazioni straordinarie transfrontaliere trova il suo fondamento nella Direttiva (UE) 2019/2121, che ha introdotto un quadro normativo armonizzato a livello europeo per regolamentare i processi di trasformazione, fusione e scissione tra società di Stati membri diversi. Con l’obiettivo di garantire la libertà di stabilimento delle imprese, la direttiva mira a creare un equilibrio tra semplificazione procedurale e tutela degli stakeholder coinvolti — in particolare soci, creditori e lavoratori.

L’Italia ha recepito tale direttiva con il Decreto Legislativo n. 19/2023, che ha delineato un sistema strutturato di regole e adempimenti per dare attuazione efficace ai principi europei. Tuttavia, l’applicazione concreta di questa normativa ha evidenziato alcuni nodi interpretativi e difficoltà operative, emerse soprattutto nelle prime fasi di implementazione.

Per rispondere a tali criticità, è intervenuto il Decreto Legislativo n. 88/2025 — noto come Decreto Correttivo — entrato in vigore l’8 luglio 2025. Questo provvedimento ha apportato importanti modifiche correttive e integrative al D.Lgs. 19/2023, rafforzando la chiarezza normativa e l’efficienza applicativa. In particolare, ha inciso su tre assi principali:

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  • Ha corretto e chiarito numerosi punti del D.Lgs. 19/2023, offrendo soluzioni ai dubbi applicativi sorti nella prassi;
  • Ha modificato il codice civile in materia di trasferimento di sede all’estero e scissione con scorporo, introducendo nuove forme di operazioni domestiche più flessibili;
  • Ha ridefinito le procedure di controllo di legalità, con particolare attenzione alla gestione di situazioni in cui siano presenti debiti significativi o benefici pubblici, rafforzando il ruolo di verifica e garanzia affidato ai notai.

Le novità introdotte si inseriscono in una cornice di rafforzamento della certezza del diritto e di promozione della mobilità societaria transnazionale, in coerenza con i principi del diritto europeo.

Ambito di applicazione

Le modifiche introdotte dal Decreto Correttivo (D.Lgs. 88/2025) ampliano significativamente il raggio d’azione della disciplina in materia di operazioni societarie straordinarie. Le nuove disposizioni si applicano non solo alle tradizionali operazioni transfrontaliere — ovvero quelle che coinvolgono società stabilite in diversi Stati membri dell’Unione Europea — ma anche alle operazioni internazionali, che interessano soggetti appartenenti a ordinamenti extra-UE, estendendo così l’efficacia della normativa oltre i confini dell’Unione.

Tra le innovazioni più rilevanti, figura l’introduzione della scissione con scorporo, una nuova tipologia di operazione domestica che consente alla società scissa di assegnare partecipazioni nelle beneficiarie a sé stessa, senza trasferire azioni o quote direttamente ai soci. La portata della disciplina è inoltre ampliata sul piano soggettivo: essa non si limita più alle sole società di capitali, ma coinvolge anche società di persone ed altri enti, riflettendo una maggiore inclusività e adattabilità del quadro normativo alle differenti forme giuridiche dell’impresa.

Il legislatore ha infine previsto specifici limiti temporali all’applicazione delle nuove regole. In particolare, le modifiche si applicano esclusivamente alle operazioni i cui progetti non siano stati pubblicati prima dell’8 luglio 2025, data di entrata in vigore del Decreto. Per le operazioni non ancora avviate, viene inoltre riconosciuta alle imprese la facoltà di scegliere tra due modalità informative nei confronti dei lavoratori: quella prevista originariamente dall’art. 40 del D.Lgs. 19/2023 oppure, in alternativa, le procedure previste dall’art. 47 della Legge n. 428/1990, tradizionalmente applicata nei contesti di trasferimento d’azienda.

Finalità e principi ispiratori

Il Decreto Correttivo si inserisce nel più ampio obiettivo di garantire un quadro normativo coerente, efficiente e capace di supportare le esigenze evolutive delle imprese nel contesto europeo e globale. Le finalità sottese all’intervento sono essenzialmente due:

  • da un lato, rispondere alle criticità interpretative emerse in sede di prima applicazione del D.Lgs. 19/2023;
  • dall’altro, potenziare gli strumenti normativi e procedurali per agevolare la mobilità transfrontaliera delle imprese e i processi di riorganizzazione societaria complessa.

Il legislatore ha perseguito un equilibrio tra semplificazione operativa e rafforzamento delle tutele. In questo senso, sono stati introdotti percorsi procedurali più snelli, in particolare per le operazioni che coinvolgono società controllate al 100%, prevedendo anche esenzioni da determinati adempimenti. Parallelamente, sono state rafforzate le garanzie per i soggetti potenzialmente pregiudicati dall’operazione: si pensi al diritto di recesso dei soci, armonizzato in caso di mutamento della legge applicabile, o alla tutela dei creditori, ora più strutturata grazie a un termine di 90 giorni per proporre opposizione.

Un altro principio guida è la centralità del controllo notarile, ritenuto presidio essenziale di legalità: al notaio spetta la verifica formale e sostanziale degli atti, con l’obbligo di contrastare manovre elusive o abusive. È stato inoltre chiarito il principio del doppio livello normativo, secondo cui si applica la legge dello Stato di origine fino al rilascio del certificato preliminare, e quella dello Stato di destinazione successivamente, principio ora esteso anche alle trasformazioni transfrontaliere.

In sintesi, il Decreto Correttivo rafforza il quadro giuridico delle operazioni societarie straordinarie internazionali, nel segno di una maggiore certezza del diritto, proporzionalità degli oneri procedurali e tutela multilivello degli interessi coinvolti, rappresentando un importante passo in avanti nella costruzione di un diritto societario europeo moderno e funzionale.

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